Matthias Altwegg

Pas­to­re dell’seetal chile

L’uo­mo è sta­to crea­to con un poten­zia­le rela­zio­na­le che richie­de sia una rela­zio­ne ver­ti­cale con Dio che una rela­zio­ne oriz­zon­ta­le con le per­so­ne. In un’a­mici­zia ci sono ele­men­ti natu­ra­li e anche ele­men­ti sopr­an­na­tu­ra­li. Quan­do ques­ti due ele­men­ti si unis­co­no, si for­ma un legame più for­te. Nel matri­mo­nio c’è anche l’a­mo­re roman­ti­co. Ques­to è il pre­re­qui­si­to idea­le affin­ché i coniugi si sos­ten­ga­no e si accom­pa­gni­no a vicen­da nel cammi­no ver­so la nuo­va crea­zio­ne. In Gene­si 1 e 2, Dio osser­va la sua crea­zio­ne e le for­nis­ce ripetutamente… 
«Sot­to­met­te­te­vi gli uni agli altri nel timore di Cris­to» (Efe­si­ni 5:21). Ques­ta frase è l’in­tro­du­zi­o­ne alla gran­de sezio­ne sul matri­mo­nio in Efe­si­ni 5, che in real­tà con­tiene tut­to ciò che ser­ve per un matri­mo­nio feli­ce e sod­dis­fa­cen­te. È sem­pli­ce e richie­de corag­gio. Chi­unque met­ta la pro­pria feli­ci­tà per­so­na­le al pri­mo pos­to e cer­chi di esse­re feli­ce a tut­ti i cos­ti è sul­la buo­na stra­da per per­de­re l’ul­ti­mo pez­zet­to di feli­ci­tà. Unbro­ken è un film emozionante… 
Con la frase «Met­te­te alla pro­va ogni cosa e tenete ciò che è buo­no» (1 Tes­sa­lo­nice­si 5:21), Pao­lo sfi­da inn­an­zi­tutto la comu­ni­tà eccle­sia­le di Tes­sa­lo­ni­ca, ma anche noi, a un’a­per­tu­ra fidu­cio­sa ver­so lo Spi­ri­to San­to. Anche agli ascolt­a­to­ri è con­sen­ti­to esse­re cri­ti­ci e han­no il com­pi­to di veri­fi­ca­re ciò che sen­to­no. Qua­li sono i cri­te­ri adat­ti per ques­to esa­me? «Met­te­te alla pro­va ogni cosa e tenete ciò che è buo­no» (1 Tes­sa­lo­nice­si 5:21 EU) – ques­ta è la paro­la d’or­di­ne del Signo­re per il 2025. Il con­siglio ha un sen­so imme­dia­to. Nes­su­no pen­sa che tutto… 
Il pro­fe­ta Zefa­nia invi­ta il popo­lo d’Is­rae­le a gioire e a grida­re in un peri­odo buio. Il motivo è la spe­ran­za. Zefa­nia riusci­va a vede­re attra­ver­so l’o­riz­zon­te e vi scor­ge­va un’im­ma­gi­ne ispi­ra­ta del futu­ro. Poi­ché il com­pi­men­to fina­le di ques­ta imma­gi­ne deve anco­ra arri­va­re, oggi pos­sia­mo anco­ra gioire ed esul­t­a­re con spe­ran­za per il nos­tro futu­ro. Mia mad­re ha avu­to un pri­mo par­to mol­to dif­fi­ci­le, che ha com­por­tato mol­te sof­fe­ren­ze. Eppu­re era pron­ta a par­tor­i­re alt­re cin­que volte. 
Avven­to signi­fi­ca arri­vo. Quan­do Gesù nac­que a Bet­lem­me due­mi­la anni fa, la mag­gi­or par­te del­le per­so­ne non riusci­va a col­leg­a­re l’e­ven­to con l’at­tesa del Mes­sia. Anche noi ci tro­via­mo in un peri­odo di Avven­to in cui atten­dia­mo il ritor­no di Gesù Cris­to. In con­side­ra­zio­ne del tem­po limi­ta­to, dob­bia­mo esse­re sag­gi e vigi­li. La reden­zio­ne per­so­ni­fi­ca­ta, Gesù Cris­to, è vici­na. La not­te finirà pres­to e sor­gerà il gior­no. C’è una vec­chia sto­ria di un re che… 

Cristiano o seguace

24 novembre 2024 
Vivia­mo in una cul­tu­ra eccle­si­a­sti­ca in cui una per­so­na può diven­ta­re cris­tia­na, ma non deve neces­sa­ria­men­te esse­re un segu­ace di Gesù. Nel­le quat­tro bio­gra­fie di Gesù, c’è solo la distin­zio­ne tra per­so­ne e segu­aci. La cate­go­ria di cris­tia­no, in cui si reci­ta una preg­hie­ra di resa, si cre­de a una serie di inseg­na­men­ti su Dio e si va in chie­sa per assi­cur­ar­si di anda­re in paradi­so dopo la mor­te, non esis­t­e­va. Un segu­ace di Gesù è come un apprendista.… 
Ques­to ser­mo­ne segue sen­za solu­zi­o­ne di con­ti­nui­tà gli ulti­mi tre ser­mo­ni sul tema del per­do­no. Il prin­ci­pio di Pao­lo è: «Non lasciar­ti vin­ce­re dal male, ma vin­ci il male con il bene!». (Roma­ni 12:21). Tut­ta­via, non si limi­ta a ques­ta affer­ma­zio­ne gene­ra­le, ma ci off­re cin­que modi per far­lo. Infi­ne, ci spie­ga come i segu­aci di Gesù posso­no ave­re la for­za e l’a­mo­re per per­do­na­re e con­dur­re una vita di ques­to tipo. Nel­l’ot­tobre 2006, un… 
La ter­za dimen­sio­ne del per­do­no cris­tia­no è la ricon­ci­lia­zio­ne con la per­so­na con cui sia­mo in con­flit­to. L’o­bi­et­tivo del per­do­no è quello di ricos­trui­re una rela­zio­ne di fidu­cia. Ques­to avvie­ne nomi­n­an­do chia­ra­men­te e pen­ten­do­ci del nos­tro ruo­lo nel con­flit­to. Poi offria­mo il per­do­no all’al­tra per­so­na e dichia­ria­mo che non fare­mo ammen­da. Inolt­re, Gesù ci chie­de di vin­ce­re il male con il bene. Ci sono tre dimen­sio­ni fon­da­men­ta­li del per­do­no cris­tia­no. In pri­mo luo­go, c’è… 
Ci sono tre dimen­sio­ni fon­da­men­ta­li del per­do­no cris­tia­no. In pri­mo luo­go, c’è la dimen­sio­ne ver­ti­cale: il per­do­no di Dio nei nos­tri con­fron­ti. In secon­do luo­go, c’è la dimen­sio­ne inter­na: il per­do­no che con­ce­dia­mo a chi­unque ci abbia fat­to un tor­to. In ter­zo luo­go, c’è la dimen­sio­ne oriz­zon­ta­le: la nos­t­ra volon­tà di ricon­ci­li­ar­ci. La dimen­sio­ne oriz­zon­ta­le si basa su quella inte­rio­re e quella inte­rio­re si basa su quella ver­ti­cale. Ques­to ser­mo­ne riguar­da prin­ci­pal­men­te il per­do­no inte­rio­re. Un mio ami­co pas­to­re, mor­to l’an­no scor­so a cau­sa di un… 
Esse­re un segu­ace di Gesù signi­fi­ca vive­re una vita di per­do­no cos­tan­te. La para­bo­la del­l’uo­mo inde­bi­ta­to con il re ci insegna i prin­ci­pi del per­do­no. Nella per­so­na del re, Dio fa quat­tro cose: por­ta l’uo­mo irri­me­dia­bilm­en­te inde­bi­ta­to davan­ti a lui, ma poi ha pie­tà di lui, per­do­na il suo debi­to e lo libe­ra. Il re può fare ques­to solo per­ché è dis­pos­to ad assu­mer­si il debi­to in pri­ma per­so­na. Dio ha fat­to ques­to nella per­so­na di… 
Qual è il signi­fi­ca­to e l’im­port­an­za del­le infra­strut­tu­re per la vita del­la chie­sa? Nel­l’an­ti­co Israe­le, il tem­pio era il luo­go del­la pre­sen­za di Dio. Dio abita­va in mez­zo al popo­lo. La sua pre­sen­za era lega­ta a una casa. Da quan­do c’è Gesù, i suoi segu­aci for­ma­no insie­me la casa in cui Dio abita. Gli edi­fi­ci e le infra­strut­tu­re han­no per­so la loro import­an­za indis­pensa­bi­le, ma con­ti­nu­a­no a ser­vi­re l’at­tua­le casa di Dio, la chie­sa, come un uti­le ripa­ro per for­ni­re uno spa­zio per la loro vita insie­me davan­ti e con Dio. Su… 

Acqua dalla roccia

01 Settembre 2024 
Per due vol­te, duran­te i 40 anni di deser­to, il Signo­re Dio fece sgor­ga­re l’ac­qua da una roc­cia e la usò per rif­or­ni­re una nazio­ne di mili­o­ni di per­so­ne con i loro ani­ma­li. Poi­ché le azio­ni di Mosè a Kadesh (= esse­re san­to) non erano con­for­mi alle istru­zi­o­ni di Dio, non gli fu per­mes­so di ent­ra­re nella Ter­ra Pro­mes­sa. Ques­to sem­bra mol­to duro all’i­ni­zio, ma a ben guar­da­re è com­pren­si­bi­le. L’epi­so­dio del­l’ac­qua dal­la roc­cia è un’il­lus­tra­zio­ne di come un segu­ace dov­reb­be com­port­ar­si con Gesù. Il popo­lo di Israe­le era… 
Di fron­te a migli­a­ia di per­so­ne con in mano solo due pesci e cin­que pani, Gesù incorag­giò i suoi amici con le paro­le: «Date loro qual­co­sa da man­gia­re!». Affin­ché Gesù pot­esse com­pie­re il mira­co­lo del­l’a­li­men­ta­zio­ne, dove­va vede­re la fame del­la gen­te e un ragaz­zo dove­va met­te­re a dis­po­si­zio­ne le sue umi­li risor­se. Nel­lo stes­so pas­so, Gesù spie­ga che Lui è il pane del­la vita. Ispi­ra­ti da ques­to mira­co­lo del­l’a­li­men­ta­zio­ne, voglia­mo dis­tri­bui­re il pane che è Gesù alle per­so­ne che ci circondano.… 
La pere­gri­na­zio­ne nel deser­to del popo­lo di Israe­le tra l’E­git­to e la Ter­ra Pro­mes­sa è un’im­ma­gi­ne del dis­ce­po­la­to di Gesù. Quan­do gli israe­li­ti incon­tra­ro­no gli osti­li Ama­le­ci­ti, riusci­ro­no a otte­ne­re la vitto­ria gra­zie a una dupli­ce stra­te­gia: Preg­hie­ra e attac­co. Con ques­ta stra­te­gia, un segu­ace di Gesù sarà vitto­rio­so anche nel con­fron­to con le sue sfi­de. Quan­do la nazio­na­le di cal­cio svi­z­zera fu eli­mi­na­ta ai rigo­ri nei quar­ti di fina­le con­tro l’Ing­hil­ter­ra, alcu­ni usaro­no il det­to «Non si può semp­re vin­ce­re». È… 

Il servizio pasti TOP

30 giug­no 2024 
Dopo che gli israe­li­ti si lamen­ta­ro­no con il loro capo Mosè per la man­can­za di cibo, Dio isti­tuì il ser­vi­zio di pas­ti miglio­re e più affi­da­bile del mon­do con con­seg­ne giorn­a­lie­re. L’u­ni­ca ecce­zio­ne era il saba­to. Ma poi­ché due por­zio­ni arri­va­va­no il gior­no pri­ma, ques­to non influi­va sul­la for­ni­tu­ra. Come pos­sia­mo spe­ri­men­ta­re Dio come nos­tro for­ni­to­re? Mol­ti uomi­ni han­no tras­cor­so ore mol­to fati­co­se nel ser­vi­zio mili­t­are. Una vol­ta non mi ero rasa­to abbastan­za bene duran­te il biv­ac­co. Di con­se­guen­za, una del­le not­ti suc­ces­si­ve ero… 

Sfida nel deserto

23 Giug­no 2024 
Dio con­du­ce deli­be­ra­ta­men­te il suo popo­lo attra­ver­so il deser­to per met­ter­lo alla pro­va. La pro­va non avvie­ne per cat­ti­ver­ia, ma per raf­forz­a­re la fede e la fidu­cia del popo­lo. Un pez­zo di leg­no ren­de dol­ce l’ac­qua ama­ra. Ques­ta espe­ri­en­za indi­ca il leg­no del­la cro­ce, sul qua­le Gesù ha super­a­to l’a­ma­rez­za del­la nos­t­ra vita, l’ab­ban­do­no, l’ab­ban­do­no e per­si­no l’a­ma­rez­za del­la mor­te. Rispon­de anche alla doman­da su come pos­sia­mo diven­ta­re una quer­cia di giu­s­ti­zia inve­ce di un leg­no amaro. 
È note­vo­le e non è una coin­ci­den­za che la Pen­te­cos­te sia cadu­ta esat­ta­men­te nel gior­no in cui gli ebrei cele­bra­va­no lo Shavuot. Dio vole­va ren­de­re le cose faci­li agli ebrei e aiut­ar­li a rico­no­sce­re il legame tra il dono del­lo Spi­ri­to San­to e Shavuot. Shavuot è la fes­ta del­le pri­mi­zie e del­la paro­la di Dio. In ques­to gior­no, il popo­lo cele­bra­va il fat­to che la Torah era sta­ta data loro al Sinai. Attra­ver­so lo Spi­ri­to San­to, la Torah fu data ai segu­aci di Gesù a Pentecoste. 
Il viag­gio del popo­lo d’Is­rae­le dal­l’E­git­to alla Ter­ra Pro­mes­sa è come un libro illus­tra­to per segui­re Gesù Cris­to. Il pass­ag­gio attra­ver­so il Mar Rosso è una para­bo­la del bat­te­si­mo. Dopo il bat­te­si­mo, non si diri­go­no dirett­amen­te ver­so la Ter­ra Pro­mes­sa, ma attra­vers­a­no il deser­to per qua­ran­t’an­ni. Il deser­to è il luo­go in cui le per­so­ne si azzer­ano e si pre­pa­ra­no per la futu­ra patria. Un pas­to­re e un hip­pie sie­do­no su una pan­chi­na in un par­co. Il… 
Con un po» di distan­za, a vol­te è più faci­le dire qua­li sono sta­ti i fat­to­ri decisi­vi nella vita di una per­so­na. L’au­to­re del­la Let­te­ra agli Ebrei fa pro­prio ques­to guar­dan­do ad Abra­mo, il model­lo di fede. Abra­mo sape­va che la sua casa non era in ques­to mon­do e con­fi­da­va nel pote­re del­la risurre­zio­ne. Ques­to modo di pen­sare era il pre­re­qui­si­to per la sua obbe­dien­za e la vera ado­ra­zio­ne di Dio – e lo è anco­ra oggi per segui­re Cris­to. Abra­mo e Sara ebbe­ro la pro­mes­sa che attra­ver­so di loro… 
La resurre­zio­ne di Gesù Cris­to è il momen­to chia­ve del­la sto­ria del mon­do. Se non fos­se real­men­te acca­du­ta, la fede in Gesù Cris­to non avreb­be sen­so. Gra­zie alla resurre­zio­ne di Cris­to, il dis­ce­po­la­to ha rice­vu­to un enor­me impul­so, una nuo­va pro­fon­di­tà e un ori­en­ta­men­to tra­s­cen­den­te. Il Cris­to risor­to è la pie­tra ango­la­re a cui tut­to deve esse­re ori­en­ta­to. Ma la fede nella risurre­zio­ne è anche offen­si­va e pro­vo­ca resis­ten­za. Di recen­te, ho let­to il necro­lo­gio del­la mog­lie di un pas­to­re e c’era scritto: «La mog­lie di un pas­to­re è risorta. 
Quan­do Eli­seo fu chi­ama­to a suc­ce­de­re a Elia, sacri­ficò il suo bes­tiame e le squad­re che for­ni­va­no il red­di­to per la sua «vec­chia vita». Abbat­té il pon­te die­tro di sé e guar­dò avan­ti. Qual­che cen­ti­naio di anni dopo, Gesù descri­verà ques­to stes­so com­por­ta­men­to come con­di­zio­ne per segui­re Gesù. Eli­seo sta aran­do con dodi­ci squad­re. L’arat­ro leg­ge­ro vie­ne gui­da­to con una sola mano. Ques­ta mano, di soli­to la sinis­tra, deve man­te­nere con­tem­po­ra­nea­men­te la posi­zio­ne verticale,… 
Seb­be­ne il dis­ce­po­la­to abbia qual­co­sa di «pio­nie­risti­co», non richie­de la per­so­na­li­tà di un pio­nie­re. Timidi e spa­val­di, intro­ver­si ed estro­ver­si, impeg­na­ti ad affronta­re la vita e rilas­sa­ti nella vita di tut­ti i gior­ni, tut­ti i segu­aci sono chi­ama­ti ad anti­cipa­re con gioia il nuo­vo mon­do di Dio e a cre­sce­re nella nuo­va crea­zio­ne che già sono in Gesù. «Segu­i­mi!» Abbia­mo affron­ta­to ques­to tema per qual­che set­ti­ma­na. È ora di rias­su­me­re bre­ve­men­te cosa inten­dia­mo per dis­ce­po­la­to. Con ques­to ter­mi­ne inten­dia­mo la nos­t­ra vita quotidiana… 
Abra­mo ascol­tò le paro­le di Dio e fu pron­to a par­ti­re. Lasciò l’am­bi­en­te fami­lia­re e cer­cò un ter­ri­to­rio nuo­vo e sco­no­sci­uto. Man­ten­ne ques­ta agi­li­tà per­ché la sua vita noma­de si rif­let­te­va in un att­eg­gi­a­men­to inte­rio­re di liber­tà. Aspet­ta­va il nuo­vo mon­do di Dio come luo­go ulti­mo di beati­tu­di­ne. Lo sco­po di una chie­sa non è crea­re un pro­gram­ma attraen­te, ma for­ma­re dei segu­aci di Gesù. Ma per qual­che motivo, i segu­aci sono diven­ta­ti cris­tia­ni con­ver­ti­ti. Dal fare… 
Ogni segu­ace è sta­to chi­ama­to a Gesù per esse­re poi invia­to da lì. Il ter­mi­ne lati­no per indi­ca­re ques­to è Mis­sio Dei (invia­to da Dio). Quan­do si tras­met­te il Van­ge­lo (=buo­na noti­zia), la moti­va­zio­ne è fon­da­men­ta­le. Gesù descri­ve l’u­ni­ca for­za motri­ce che por­ta a buo­ni risul­ta­ti con le seguen­ti paro­le: «Ralle­gra­te­vi per­ché i vos­tri nomi sono scrit­ti nei cie­li». I pri­mi nove capi­to­li del Van­ge­lo di Luca trat­ta­no prin­ci­pal­men­te la ques­tio­ne di chi sia Gesù. Poi c’è un cam­bia­men­to e la doman­da diventa… 

Seguimi

07 Gen­naio 2024 
«Segu­i­mi!» Ques­to invi­to è il tema 2024 del­la see­tal chi­le. Gesù risor­to pro­nun­cia ques­ta frase a Pie­tro. Il con­tes­to del­l’e­ven­to mos­tra importan­ti cri­te­ri di un segu­ace: pes­ca a des­tra, si lascia ser­vi­re da Gesù e lo ama, dice addio alla com­pe­ti­zio­ne, è pron­to a soffri­re e scop­re il «leo­ne» den­tro di sé. «Segu­i­mi!» Ques­to invi­to di Cris­to risor­to vale anche per te. Pie­tro è pro­fon­da­men­te frus­tra­to. Ora vole­va seguire… 
Il mot­to del 2024 fu det­to ori­gi­na­ria­men­te alla Chie­sa di Corin­to: «Tut­to ciò che fate sia fat­to nel­l’a­mo­re» (1 Corin­zi 16:14 NLB). Nel con­tes­to del­le cir­cos­tan­ze del­l’epo­ca, ques­te paro­le assu­mo­no un gran­de signi­fi­ca­to. Il mira­co­lo più gran­de dei doni spi­ri­tua­li spet­ta­co­la­ri è l’a­mo­re. I doni spi­ri­tua­li non cresco­no neces­sa­ria­men­te sul ter­re­no del Van­ge­lo, ma l’a­mo­re sì. Sen­za amo­re, la fede sof­fo­ca: è l’a­ria che respi­ra la fede. Il mot­to per il 2024 sem­bra sin­te­ti­co: «Tut­to ciò che fate sia fat­to nell’amore…». 
Il popo­lo d’Is­rae­le vive­va in esi­lio a Babi­lo­nia: un peri­odo estre­ma­men­te cupo per i sin­go­li ebrei e per l’in­te­ra nazio­ne. Ma poi arri­va un mess­ag­gio di gioia attra­ver­so il pro­fe­ta Isa­ia. Seb­be­ne Sion e Geru­sa­lem­me sia­no in rovina, ger­mo­glia una nuo­va spe­ran­za. Lo stes­so van­ge­lo (= buo­na noti­zia) ci rag­gi­unge in ques­to peri­odo di Avven­to, un peri­odo altrett­an­to impeg­na­tivo. Era il fred­do inver­no del­la guer­ra del 1944 e un rab­bi­no si nas­con­de­va con suo figlio in Sle­sia. Il loro futu­ro era completamente… 
San­ti­fi­ca­zio­ne signi­fi­ca che Cris­to pren­de for­ma in noi e carat­te­riz­za semp­re più la nos­t­ra vita. Un nuo­vo modo di esse­re por­ta a un nuo­vo modo di fare. I cris­tia­ni ten­do­no ad abbre­vi­a­re ques­to pro­ces­so agen­do di pro­pria ini­zia­ti­va. Il risult­a­to è preoc­cu­p­an­te. La nos­t­ra preoc­cu­p­a­zio­ne è che la chie­sa non si defi­nis­ca in base al suo pro­gram­ma, ma in base alla qua­li­tà del­la san­ti­fi­ca­zio­ne del­le per­so­ne. Quan­do ero pic­co­lo, ho vis­suto mol­te avven­ture emo­zio­n­an­ti con la ban­da del nos­tro quar­tie­re. Inse­gui­vo vol­pi, passeri… 
La nos­t­ra san­ti­fi­ca­zio­ne per­so­na­le dov­reb­be nas­ce­re dal­lo stu­po­re per il mis­te­ro del­la san­ti­tà di Dio. Ques­to avvie­ne in col­la­bo­ra­zio­ne tra Dio e noi uomi­ni. La par­te uma­na con­sis­te nel toglie­re i vec­chi abiti dei desi­de­ri ingan­ne­vo­li e nel­l’in­dos­sa­re i nuo­vi abiti carat­te­riz­za­ti da retti­tu­di­ne, san­ti­tà e veri­tà. Ciò che acca­de nel came­ri­no è fon­da­men­ta­le per la nos­t­ra san­ti­fi­ca­zio­ne per­so­na­le. Qual­che mese fa, ho con­di­vi­so qui uno dei miei ricor­di d’in­f­an­zia più emo­zio­n­an­ti e glo­rio­si. Come un gran­de grup­po di ragaz­zi arma­ti, anda­va­mo spesso… 
Nella Bibbia ci vie­ne ripe­tu­tamen­te chies­to di esse­re san­ti. Vive­re in modo san­to signi­fi­ca con­dur­re una vita dav­vero appa­gan­te. Le per­so­ne sono in fase di san­ti­fi­ca­zio­ne quan­do vivo­no semp­re più in accordo con lo sta­tus di «san­to» che gli è sta­to con­fe­ri­to. Più con­templi­a­mo la glo­ria di Dio, più vedia­mo il suo poten­te amo­re e più diven­ti­amo san­ti. Il Signo­re dice: «Sare­te san­ti, per­ché io sono san­to» (Esodo 19:2 LUT). Vale la pena sforz­ar­si di esse­re san­ti? Oppure… 
Il Dio san­to è Pad­re di colo­ro che strin­go­no un’al­le­an­za con lui. Un figlio di Dio vive in com­ple­ta sicu­rez­za, bene­fi­cia del­l’i­ra com­pas­sio­ne­vo­le di Dio e gli vie­ne data una casa defi­ni­ti­va. Ques­te espe­ri­en­ze e la rea­liz­za­zio­ne di ques­ta veri­tà nel pro­fon­do del cuo­re ci cam­bia­no per il res­to del­la nos­t­ra vita. Nei film d’a­zio­ne, gli atto­ri sono spes­so rappre­sen­ta­ti in modo uni­di­men­sio­na­le come eroi o cat­ti­vi, come i per­son­ag­gi dei car­to­ni ani­ma­ti. Poi­ché non pos­sia­mo cos­trui­re un rap­por­to per­so­na­le con loro, non ci dis­pia­ce quan­do ven­go­no spaz­z­a­ti via. 
Elia è in pro­fon­da cri­si. Tut­ta­via – o pro­prio per ques­to – intra­pren­de il lungo viag­gio attra­ver­so il deser­to per rag­gi­unge­re il mon­te di Dio sot­to i suoi pie­di. Vuo­le vede­re Dio e spe­ri­men­ta­re chi è. Una vol­ta giunto a desti­na­zio­ne, spe­ri­men­ta la gra­zia del Dio san­to in un modo inde­scri­vi­bilm­en­te impres­sio­n­an­te e gen­ti­le. Seb­be­ne ven­ga amo­re­vol­men­te cor­ret­to dal­la Paro­la di Dio, spe­ri­men­ta anche la pie­na accet­ta­zio­ne e acqui­sis­ce una nuo­va pro­s­pet­ti­va sul futu­ro. Pro­prio di recen­te qual­cu­no mi ha scritto quan­to segue… 
Elia ha com­bat­tu­to e vin­to una gran­de bat­ta­glia per Yah­weh, il suo Dio. Pur­trop­po, la ris­pos­ta attesa da Dio non si con­cre­tiz­za, il che con­fon­de Elia e lo por­ta alla depres­sio­ne. Scon­for­tato, si met­te in viag­gio per vede­re ques­to Dio san­to e stra­no. Duran­te il lungo viag­gio ver­so la mon­tagna di Dio, incon­tra il suo Dio in una diver­si­tà e in una sag­gez­za inde­scri­vi­bi­li. In una cit­tà come Van­cou­ver, dove vivo ormai da mol­to tem­po, l’of­fer­ta di spi­ri­tua­li­tà è mol­to ampia. Ci sono templi buddisti,… 
Dio cer­ca la comu­nio­ne con le per­so­ne con ogni fibra del suo esse­re. Nel giar­di­no del­l’E­den ini­zia una linea che pas­sa attra­ver­so il taber­na­co­lo, il tem­pio, l’in­car­na­zio­ne di Gesù, il cor­po del sin­go­lo cre­den­te e infi­ne la chie­sa. A Pen­te­cos­te, i segu­aci di Gesù diven­ta­no templi del­lo Spi­ri­to San­to. Ques­to è un enor­me pri­vi­le­gio e allo stes­so tem­po la responsa­bi­li­tà di esten­de­re la pre­sen­za di Dio a tut­ta la ter­ra. Cosa potreb­be acca­de­re di meglio che spe­ri­men­ta­re dal vivo come Gesù gua­ris­ce le per­so­ne, i demoni… 
Con­cen­trar­si sul­la san­ti­tà di Dio potreb­be nel miglio­re dei casi sca­ten­are una pres­sio­ne o una sen­sa­zio­ne di distan­za. La san­ti­tà è la carat­teristi­ca prin­ci­pa­le di Dio. Su ques­ta base, però, Egli è anche amo­re. Le due cose sono col­le­ga­te. La san­ti­tà sen­za l’a­mo­re enfa­tiz­ze­reb­be il diva­rio tra Dio e gli uomi­ni. L’a­mo­re sen­za san­ti­tà lo spieg­her­eb­be. L’a­mo­re san­to, inve­ce, supera il diva­rio, ma non lo eli­mi­na. Ques­to amo­re è for­te, pene­tran­te, vin­cen­te e tras­for­man­te. Il fine set­ti­ma­na scor­so, io e nos­tro figlio sia­mo anda­ti in gita in città… 
Il timore del Signo­re ha una data di sca­den­za o è anco­ra attua­le? La rea­zio­ne nor­ma­le di una per­so­na che incon­tra Dio nella sua san­ti­tà è di timore e ris­pet­to. Quan­do man­ca ques­to timore di Dio, Dio diven­ta un mez­zo inve­ce che il cen­tro del­la vita. Tut­ta­via, ques­ta con­vin­zio­ne non è a pro­va di cri­si e non por­ta a una vita sod­dis­fa­cen­te. Per­tan­to, il nos­tro gran­de sfor­zo dov­reb­be esse­re quello di incon­tra­re ques­to Dio nella sua maes­tà, gran­dez­za e glo­ria. Nel­l’ul­ti­ma fun­zio­ne del­la sera­ta, abbia­mo ricevuto… 
Il pro­fe­ta Eze­chi­e­le descri­ve la visio­ne di un fiume la cui sor­gen­te si tro­va nel San­to dei San­ti del Tem­pio. Da lì, l’ac­qua scor­re attra­ver­so la ter­ra fino al Mar Mor­to. Ovun­que pas­si, crea salu­te, nut­ri­men­to e vita. Un gior­no, ques­ta visio­ne si rea­liz­zerà com­ple­ta­men­te e glo­bal­men­te. Fino ad all­o­ra, ai segu­aci è affi­da­to il com­pi­to di inu­mid­ire l’am­bi­en­te cir­cos­tan­te con l’ac­qua vivi­fi­can­te, pro­muo­ven­do così la vita. Più avan­ti in ques­to ser­vi­zio, pre­sen­te­remo Martin… 
Gra­zie alla sem­pli­ce preg­hie­ra di Mosè «Oh Dio, gua­ri­sci­la», Miri­am fu gua­ri­ta dal­la leb­bra. Anche oggi, la san­ti­tà di Dio gua­ris­ce. Sin dal pri­mo inter­ro­ga­to­rio di Dio da par­te del­l’uo­mo nel Giar­di­no del­l’E­den, la malat­tia ha fat­to par­te del­la nos­t­ra esis­ten­za sul­la ter­ra. Quan­do preg­hi­amo per la gua­ri­gio­ne, lo fac­cia­mo con la gran­de cer­tez­za che Dio gua­ris­ce semp­re: a vol­te nel­l’im­me­dia­to, al cen­to per cen­to nel doma­ni. Dopo l’in­con­tro con il Dio san­to, il vol­to di Mosè bril­lò così tan­to che fu in gra­do di… 
Dopo l’in­con­tro al rove­to, Mosè vis­se con il desi­de­rio di vede­re la glo­ria di Dio anco­ra e anco­ra. Ci furo­no espe­ri­en­ze stra­or­di­na­rie nella sua vita, come quella sul Mon­te Sinai. Ciò che è più importan­te per Mosè, tut­ta­via, è che orga­niz­zò la sua vita quo­ti­dia­na in modo tale che i momen­ti insie­me a Dio diven­tas­se­ro un’a­bi­tu­di­ne rego­la­re. Ques­ti incon­tri con il com­ple­ta­men­te diver­so cam­bia­ro­no Mosè nel suo esse­re e nel suo agi­re. Una vita san­ta nas­ce dal­l’in­ti­mi­tà con Dio, che tut­ta­via deci­dia­mo di vive­re e che… 
L’in­con­tro di Mosè con il Dio san­to pres­so il rove­to cam­biò com­ple­ta­men­te la sua vita. Come base per la sua mis­sio­ne mas­si­ma­men­te impeg­na­ti­va – gui­da­re una nazio­ne di mili­o­ni di per­so­ne fuo­ri dal­la cat­ti­vi­tà in una ter­ra sco­no­sci­u­ta – il Signo­re si pre­sen­ta per nome. «Io sono colui che dimostrerò di esse­re». Il Dio san­to è incom­pren­si­bi­le per noi uma­ni, ma non è nem­meno arbi­tra­rio. La Sua san­ti­tà garan­tis­ce la più pura bon­tà, miser­i­cor­dia, amo­re ed empa­tia. La qua­li­tà di un grup­po cristiano… 
Mosè sta accu­den­do le peco­re del suo­ce­ro nel deser­to quan­do improv­vi­sa­men­te si accor­ge di un ces­puglio di spi­ne arden­te, ma non roven­te. Ques­to incon­tro con il Dio san­to cam­bia radi­cal­men­te la sua vita. Da quel momen­to in poi, vive con il desi­de­rio appas­sio­na­to di vede­re ques­to Dio mis­te­rio­so e la sua vita vie­ne inca­nalata in nuo­ve dire­zio­ni. L’e­s­pe­ri­en­za di Mosè è un esem­pio di come una per­so­na pos­sa incon­tra­re qual­co­sa di com­ple­ta­men­te diver­so e di qua­li sia­no le con­se­guen­ze. Nel frat­tem­po, i nos­tri fig­li sono cre­sci­uti. Ma… 
La san­ti­tà di Dio ci met­te di fron­te a un lato di Dio che riuscia­mo a mala­pe­na a coglie­re. Ci mos­tra un Dio com­ple­ta­men­te diver­so, ma comun­que rivol­to ver­so di noi. Rima­ne una sfi­da incon­tra­re ques­to Dio e non ren­der­lo né pic­co­lo e pre­ve­di­bi­le né distan­te e spa­vent­o­so. Vale la pena appro­fond­ire ques­to argo­men­to, per­ché il fat­to che Dio sia san­to è la descri­zio­ne più pro­fon­da e com­ple­ta del­la sua natu­ra. Chia­ris­ce per­ché Dio è Dio. Per i cris­tia­ni, è la più grande… 
Gesù è la Paro­la attra­ver­so la qua­le è sta­ta crea­ta tut­ta la crea­zio­ne. Ques­ta Paro­la è pie­na di vita e di luce. Il Nata­le signi­fi­ca che ques­ta Paro­la è venu­ta nel mon­do come un esse­re uma­no con un cor­po. Anche se il Crea­to­re Gesù non è sta­to per lo più rico­no­sci­uto né accol­to con le sue ope­re, ciò non ha smi­nui­to la sua lumi­no­si­tà. Tut­ta­via, chi­unque rice­va ques­to Ver­bo incar­na­to ha il pri­vi­le­gio di esse­re un figlio di Dio con pri­vi­le­gi inde­scri­vi­bi­li. Sia­mo abitua­ti a vede­re la sto­ria del Nata­le abbel­li­ta, abbel­li­ta con… 
Come può una per­so­na far cre­sce­re un ramo ver­de? La ris­pos­ta si tro­va in Isa­ia 11, dove un ramo ver­de cre­sce da un vec­chio cep­po. Si trat­ta del Mes­sia, che ven­ne al mon­do come bam­bi­no a Bet­lem­me come Prin­ci­pe del­la Pace. Attra­ver­so la sua paro­la, egli sta­bi­lis­ce un reg­no di pace che sarà com­pl­eta­to al suo ritor­no. Il reg­no di pace di Dio ha un’im­port­an­za glo­ba­le. A cau­sa del­la guer­ra, la cit­tà di Kher­son è sta­ta com­ple­ta­men­te dis­trut­ta quan­do è sta­ta occu­pa­ta dal­la Rus­sia. Asso­mi­glia a una cit­tà dis­trut­ta da… 

Siate di buona speranza

20 novembre 2022 
Una don­na fidu­cio­sa orga­niz­za la sua vita in base a ques­ta spe­ran­za. La Bibbia dice che la spe­ran­za fidu­cio­sa di un cris­tia­no è para­gona­bi­le a una gra­vi­dan­za. Pro­prio come in una gra­vi­dan­za bio­lo­gi­ca, anche in una gra­vi­dan­za spi­ri­tua­le ci sono dei chia­ri seg­ni: Cris­to in noi deve pren­de­re semp­re più for­ma. Come può acca­de­re e qua­li sono le con­se­guen­ze? Ques­ta espe­ri­en­za è acca­du­ta qual­che tem­po fa: squil­la il tele­fo­no. Una don­na mi acco­g­lie in modo stra­or­di­na­ria­men­te ami­che­vo­le e mi informa… 

Il cerchio della speranza

06 Novembre 2022 
Come può una pic­co­la spe­ran­za diven­ta­re una gran­de spe­ran­za? Gra­zie alla fede in Gesù Cris­to, una per­so­na ha pace con Dio, acces­so alla gra­zia e spe­ran­za nella glo­ria di Dio. Quan­do una per­so­na del gene­re affron­ta posi­tiv­a­men­te le dif­fi­ci­li sfi­de del­la vita, si met­te in moto una for­te dina­mi­ca che por­ta a una mag­gio­re spe­ran­za. Ques­ta spe­ran­za non sarà mai delu­sa per­ché un paga­men­to anti­ci­pa­to la garan­tis­ce. Nel cen­tro di Lon­dra, sul­la spon­da nord del Tami­gi, sono scrit­te le paro­le «Nien­te può separarci»… 
Abra­mo ci vie­ne pre­sen­ta­to nella Bibbia come un gran­de esem­pio di fede. Ed è vero, fece cose dav­vero incre­di­bi­li gra­zie alla sua fidu­cia in Dio. La let­te­ra agli Ebrei rivela il suo segre­to. Abra­mo con­fi­da­va in una futu­ra cit­tà cos­trui­ta da Dio, con­fi­da­va che la mor­te non fos­se la fine e che un gior­no tut­te le pro­mes­se si sareb­be­ro rea­liz­za­te. Ques­ta visio­ne del futu­ro gli per­mi­se di agi­re con corag­gio e fidu­cia nel pre­sen­te. La spe­ran­za è la capa­ci­tà di… 
La fes­ta ebraica del Ringra­zia­men­to di oggi è la Fes­ta dei Taber­na­co­li, una cele­bra­zio­ne del­la gioia di vive­re. Nel­l’An­ti­co Tes­ta­men­to, Dio vole­va ricorda­re al popo­lo che ave­va vis­suto in taber­na­co­li duran­te le sue pere­gri­na­zio­ni nel deser­to, che ave­va prov­ve­du­to a loro e che era vici­no a loro. Nel Libro del­l’A­po­ca­lis­se, ci vie­ne pro­mes­so che un gior­no Dio «cos­truirà taber­na­co­li» in mez­zo a noi. Dimo­rerà con noi. Sarà il nos­tro Dio e noi sare­mo i suoi fig­li e le sue fig­lie. Quin­di il Ringra­zia­men­to ha un for­te aspet­to di spe­ran­za. Nella mia fami­glia d’origine… 

Speranza celeste

02 ottobre 2022 
L’uo­mo por­ta nel cuo­re un desi­de­rio di amo­re e giu­s­ti­zia. Gesù chi­ama cie­lo il luo­go in cui ques­to desi­de­rio vie­ne sod­dis­fat­to. Ci sfi­da anche a plas­ma­re la nos­t­ra vita sul­la ter­ra par­ten­do dal cie­lo. Con una spe­ran­za cele­s­te, pos­sia­mo pren­de­re decis­io­ni corag­gio­se e vive­re valo­ri radi­cal­men­te nuo­vi. Abbia­mo acces­so al cie­lo par­te­ci­pan­do alla mor­te e alla risurre­zio­ne di Gesù Cris­to. Nella mag­gi­or par­te dei casi, mi pia­ce orga­niz­za­re ser­vi­zi fune­bri. Ques­to non ha nulla… 

Fede Speranza Amore

25 settembre 2022 
Crea­tio – spe­ran­za e responsa­bi­li­tà: ques­to è il nos­tro tema del­l’an­no. Insie­me alla fede e all’a­mo­re, la spe­ran­za è una del­le carat­teristi­che più importan­ti del­l’es­se­re cris­tia­no. La fede ci raf­for­za. La spe­ran­za ci sos­tiene. L’a­mo­re ci sos­tiene. Fede, spe­ran­za, amo­re: ques­te tre carat­teristi­che riman­go­no. Raf­for­z­an­do ques­te qua­li­tà, sia­mo invi­ta­ti ad ave­re il suo­no com­ple­to di una per­so­na che viag­gia con Gesù. La Regi­na e con lei la casa rea­le d’Ing­hil­ter­ra sono sul­la boc­ca di tut­ti in ques­to momen­to. Cosa sono in realtà… 
Dio può crea­re un cuo­re nuo­vo o ripris­ti­na­re un cuo­re spez­za­to. Nei suoi rap­por­ti con Pie­tro dopo il suo rin­ne­gamen­to, Gesù ci mos­tra come potreb­be esse­re una cura pas­to­ra­le effi­cace. A tal fine, crea una zona sen­za ver­go­gna e uno spa­zio di gra­zia. Il per­do­no gio­ca un ruo­lo fon­da­men­ta­le nella restau­ra­zio­ne. L’o­bi­et­tivo è un amo­re cre­s­cen­te per Gesù e una vita nella voca­zio­ne che Dio ha pia­ni­fi­ca­to per noi. Tut­ti noi voglia­mo esse­re libe­ri. La Bibbia dice: «Solo allora… 

Luce sul passato

14 agos­to 2022 
Seb­be­ne il popo­lo d’Is­rae­le si fos­se lascia­to alle spal­le il suo più duro avver­sa­rio, l’E­git­to, dopo aver attra­ver­sa­to il Mar Rosso, emerse­ro nuo­vi nemici. Un gior­no ce n’er­ano cin­que. Ma Dio non lasciò che il sole tra­mon­tas­se per un gior­no inte­ro in modo che pot­esse­ro esse­re scon­fit­ti. Anche nella nos­t­ra vita per­so­na­le, il cammi­no ver­so la liber­tà rima­ne un com­pi­to che dura tut­ta la vita. Ma Dio ci rega­la gior­na­te di sole in cui sia­mo sfi­da­ti ad attac­ca­re e scon­fig­ge­re i nemici del passato.… 

Potpourri o frutta genuina

24 lug­lio 2022 
Il poe­ta del Sal­mo 1 scri­ve che un albe­ro pian­ta­to vici­no a rus­cel­li d’ac­qua darà i suoi frut­ti nella sua sta­gio­ne. La natu­ra­le con­se­guen­za di una vita fon­da­ta in Dio è la pro­du­zi­o­ne del pro­prio frut­to. Ogni segu­ace di Gesù può solo port­are il frut­to che è sta­to pian­ta­to in lui. Esse­re ricon­ci­lia­ti con il frut­to che la nos­t­ra vita pro­du­ce con Dio è il pre­re­qui­si­to per par­te­cipa­re al reg­no di Dio. Recen­te­men­te ti ho par­la­to del mio mues­li mat­tu­ti­no. Oggi il sug­ge­ri­men­to del­la ricet­ta continua:… 
Gere­mia pre­sen­ta due opzio­ni: diven­ta­re come un muc­chio di gine­pri sec­chi nel deser­to o come un albe­ro for­te vici­no all’ac­qua. Qua­le dire­zio­ne pren­de­re dipen­de da chi con­fi­dia­mo. Con­fi­dia­mo in noi stes­si, in alt­re per­so­ne o con­fi­dia­mo nel Signo­re? Non pos­sia­mo diven­ta­re un albe­ro for­te con le nost­re for­ze, ma pos­sia­mo far­lo con la for­za del­le nost­re decis­io­ni. La scor­sa dome­ni­ca sera, erava­mo anco­ra una vol­ta sedu­ti sot­to il nos­tro cilie­gio ampia­men­te rami­fi­ca­to. Anche se il sole era un po» velenoso… 

Creatio e lode

19 giug­no 2022 
Lo sco­po del­la vita è ado­ra­re il Signo­re. Il Sal­mo 104 ini­zia con una chi­ama­ta all’a­do­ra­zio­ne. Pro­se­gue poi men­zio­n­an­do i moti­vi per cui dov­rem­mo loda­re Dio. Alla fine c’è un nuo­vo invi­to a loda­re Dio. Sof­fer­mar­si a con­tem­pla­re la crea­zio­ne di Dio off­re un gran­de sup­porto alle per­so­ne per tro­va­re la loro vera voca­zio­ne, l’a­do­ra­zio­ne di Dio. Il microon­de è sta­to inven­ta­to per ris­cal­da­re il cibo. È meno adat­to per asciuga­re il cane. Una sal­da­tri­ce ha lo sco­po di… 
Giob­be vive una gran­de cri­si. Tut­ta la sua vita va in pez­zi. Sedu­to a soffri­re nella cene­re, spe­ri­men­ta un vero e pro­prio volo alla cie­ca. Ques­to dura fino a quan­do Eli­hu non indi­riz­za lo sguar­do di Giob­be ver­so le mera­vi­g­lie del­la crea­zio­ne. Man mano che la sto­ria pro­ce­de, Dio stes­so pone a Giob­be una doman­da dopo l’al­tra sul­la natu­ra, sen­za che egli pos­sa rispon­de­re. Ques­to sguar­do sul­la crea­zio­ne apre gli occhi a Giob­be. Seb­be­ne non rice­va alcu­na ris­pos­ta alle sue sof­fe­ren­ze, lo met­te nella gius­ta posi­zio­ne nei con­fron­ti di Dio.… 
Quan­do il pri­mo popo­lo decise di non con­fi­da­re in Dio, anche le rela­zio­ni fami­lia­ri anda­ro­no in fran­tu­mi. Da all­o­ra ci sono sta­ti mol­ti fal­li­men­ti e dolo­ri nei matri­mo­ni e nel­le fami­g­lie. Già nella secon­da gene­ra­zio­ne ci fu un fra­tri­ci­dio e l’ass­as­si­no si pose la doman­da: «Devo esse­re il cus­to­de di mio fratel­lo?». La ris­pos­ta è un sono­ro sì. Dio è impeg­na­to nella ricon­ci­lia­zio­ne del­le fami­g­lie. Uno dei pre­re­qui­si­ti fon­da­men­ta­li è il per­do­no, che è esso stes­so la linea di male­di­zio­ne che attra­ver­sa le generazioni… 

Guarire la terra

24 Aprile 2022 
24 All’i­ni­zio, all’uo­mo vie­ne affi­da­to il com­pi­to di man­te­nere intat­te le rela­zio­ni all’in­ter­no del­la crea­zio­ne. Tut­ta­via, poi­ché l’uo­mo non ha ripos­to la sua fidu­cia in Dio nel Giar­di­no del­l’E­den, l’in­te­ra crea­zio­ne ne ha risen­ti­to. Ora l’in­te­ra crea­zio­ne geme e atten­de con ansia la reden­zio­ne. Il reg­no di Dio che è sor­to con Gesù por­terà la restau­ra­zio­ne a tut­ta la crea­zio­ne. Nella mia fami­glia d’o­ri­gi­ne sia­mo sei fratel­li. Quan­do i miei geni­to­ri esco­no di casa la sera… 
La Pas­qua signi­fi­ca che Gesù è il vin­ci­to­re del­la mor­te, che si è abbat­tu­ta sul­l’u­ma­ni­tà in segui­to alla cadu­ta nel Giar­di­no del­l’E­den. Gesù non è risor­to solo spi­ri­tu­al­men­te, ide­al­men­te, ma anche fisi­ca­men­te, mate­ri­al­men­te. Di con­se­guen­za, la sua offer­ta di reden­zio­ne non riguar­da solo l’ani­ma uma­na, ma anche il cor­po e l’in­te­ra crea­zio­ne. Ques­to è il Van­ge­lo mol­to buo­no, che è la ris­pos­ta alla crea­zio­ne mol­to buo­na. Due set­ti­ma­ne fa ci sia­mo tras­fe­ri­ti nella nos­t­ra nuo­va casa. Ci è ven­uto in mente… 

Dammi da bere!

20 Mar­zo 2022 
Nel Giar­di­no del­l’E­den c’er­ano armo­nia e feli­ci­tà in abbond­an­za. Pur­trop­po l’u­ma­ni­tà decise di tro­va­re la feli­ci­tà da sola. Il pec­ca­to dis­trug­ge le rela­zio­ni e crea sepa­ra­zio­ne. La Sama­ri­ta­na di Gio­van­ni 4 ne è un esem­pio: offren­do­le l’ac­qua viva al poz­zo di Gia­cob­be, Gesù rist­abi­lis­ce la pace tra Dio e le per­so­ne di ogni raz­za e clas­se. Pro­prio come il ser­vo di Abra­mo creò le con­di­zio­ni per il matri­mo­nio tra Rebec­ca e Isac­co pres­so un poz­zo seco­li prima,… 

Gesù nella creazione

27 Feb­braio 2022 
Quan­do il mon­do fu crea­to, Dio era all’­ope­ra come una squa­dra (Pad­re, Figlio, Spi­ri­to San­to). Gesù è la Paro­la attra­ver­so la qua­le tut­to è sta­to crea­to. Ques­ta Paro­la si è poi fat­ta uomo per ripris­ti­na­re la comu­nio­ne ori­gi­na­ria­men­te pre­vis­ta tra Dio e l’uo­mo. Il Nuo­vo Tes­ta­men­to rico­no­sce due ter­mi­ni per la paro­la: logos e rhe­ma. Rhe­ma signi­fi­ca dis­cor­so ora­le, la paro­la pro­nun­cia­ta. Il rhe­ma di Dio è anco­ra oggi effi­cace e poten­te e crea vita. Attu­al­men­te sti­amo rist­rut­tu­ran­do la nos­t­ra casa.… 
Chi e cosa è lo Spi­ri­to San­to? Nella Bibbia ebraica si chi­ama Ruach e si tro­va fon­da­men­tal­men­te nei tes­ti del­la crea­zio­ne. La Ruach è ciò che ren­de pos­si­bi­le la vita e la crea, sia nella crea­zio­ne che nella nuo­va crea­zio­ne. La Ruach si con­cre­tiz­za nella socie­tà nella giu­s­ti­zia, nella miser­i­cor­dia, nel diritto e nella pace. Ho let­to la seguen­te bat­tu­ta: Il Pad­re, il Figlio e lo Spi­ri­to San­to vogli­o­no anda­re in vacan­za. Il pad­re dice: «Andia­mo in Pakistan»… 

Dio ha creato il tempo

23 Gen­naio 2022 
Un Dio onni­po­ten­te avreb­be potu­to crea­re il mon­do in un bat­ter d’oc­chio. Ma Dio si pren­de il suo tem­po, crea il tem­po e lo dona alla crea­zio­ne. Ques­to è il mess­ag­gio defi­ni­tivo con­tro lo stress e l’in­quietu­di­ne. Quan­to pen­si che sia dura­to un gior­no nella sto­ria del­la crea­zio­ne? Inve­ce di dis­cu­te­re su ques­to, la chie­sa cris­tia­na dov­reb­be con­cen­trar­si su cre­den­ze importan­ti e fare fron­te comu­ne con­tro le teo­rie dar­wi­nia­ne. Recen­te­men­te, qual­cu­no mi ha det­to che i virus coro­na sono sta­ti intro­dot­ti nel mon­do più o meno unito per una ques­tio­ne di sopravvivenza… 

Era molto buono

09 Gen­naio 2022 
L’ul­ti­mo gior­no, Dio dà alla crea­zio­ne il giudi­zio «mol­to buo­no». Ques­to include crea­tu­re per­fet­te che vivo­no in rela­zio­ni di suc­ces­so l’u­na con l’al­tra. Gli esse­ri uma­ni, crea­ti a imma­gi­ne e somi­gli­anza di Dio, si assu­mo­no la responsa­bi­li­tà di ser­vi­re il res­to del­la crea­zio­ne in modo simi­le a Dio. Un van­ge­lo mol­to buo­no non com­por­ta solo la reden­zio­ne del­le sin­go­le ani­me, ma anche la restau­ra­zio­ne del­l’in­te­ro cos­mo. Dio ripris­ti­nerà lo shalom del­la nar­ra­zio­ne del­la crea­zio­ne nella nuo­va crea­zio­ne. Il popo­lo di Israe­le, gli Ebrei, si trovano… 
Dopo aver crea­to il mon­do, Dio lo giudicò mol­to buo­no. Ciò è dovu­to prin­ci­pal­men­te al fat­to che le rela­zio­ni all’in­ter­no del­le sin­go­le spe­cie e olt­re sono per­fett­amen­te armo­niz­za­te. Quan­do l’uo­mo non ha ris­pett­a­to l’u­ni­ca restri­zio­ne pre­sen­te nel suo vasto habi­tat, il mon­do è sta­to devas­t­a­to dal­l’e­qui­li­brio. In Gesù Cris­to, la nuo­va crea­zio­ne ini­zia con l’o­bi­et­tivo di port­are il paradi­so sul­la ter­ra. Per i cris­tia­ni, ques­to signi­fi­ca spe­ran­za e responsa­bi­li­tà in egu­al misu­ra. Chi pren­de le distan­ze vede meglio. Quindi… 
Il film «The She­p­herd» mos­tra in modo impres­sio­n­an­te come Gesù cam­bi la vita del pas­to­re Simo­ne. Zop­pi­can­do, con una feri­ta aper­ta sul brac­cio e un agnel­lo sacri­fi­cale difet­to­so, vie­ne umi­li­a­to. Si met­te in coda e por­ta la lan­ter­na ros­sa. Quan­do nas­ce Gesù, è improv­vi­sa­men­te il pri­mo. Gesù stra­vol­ge la sua vita. Gesù – la luce del mon­do – gli pren­de la lan­ter­na ros­sa e lo fa anco­ra oggi. Ten­en­do la lan­ter­na rossa… 
Il diva­rio tra il sen­ti­re e il fare è un fen­ome­no uma­no uni­ver­sa­le. Quan­do Dio si è fat­to uomo nella per­so­na di Gesù Cris­to, ha col­ma­to in modo impres­sio­n­an­te ques­to diva­rio. Gio­van­ni lo descri­ve con le paro­le: «E il Ver­bo si fece car­ne e ven­ne ad abit­are in mez­zo a noi». Anche la Paro­la dov­reb­be diven­ta­re car­ne e pren­de­re for­ma nella vita di un segu­ace di Gesù. Una per­so­na del gene­re è come una per­so­na che cos­truis­ce la sua casa di vita su una roc­cia. Le tem­pes­te del­la vita quo­ti­dia­na non posso­no dann­eg­gi­ar­lo. Qual­che tem­po fa… 
Ci sono diver­si ost­aco­li per quan­to riguar­da la tras­for­ma­zio­ne nella somi­gli­anza con Gesù (meta­mor­fo­si). Qual­cu­no potreb­be dire: «Sì, ma ques­to dice… e quello dice…». Guar­da il modo in cui vivo­no. Se i frut­ti di una vita secon­do il Dis­cor­so del­la Mon­tagna non sono visi­bi­li, ques­ti pro­f­e­ti non han­no alcu­na auto­ri­tà per te. Tut­ta­via, non si trat­ta solo di pru­den­za, ma anche di intui­zio­ne per­so­na­le. Sono un buon albe­ro con buo­ni frut­ti? Non dob­bia­mo cer­ca­re fre­ne­ti­ca­men­te di dare buo­ni frut­ti, ma piut­tosto sforz­ar­ci di esse­re un buon albero. 
La para­bo­la del­la via lar­ga e del­la via stret­ta ha una sto­ria for­ma­ti­va e piut­tosto mora­li­sti­ca. Pro­ba­bilm­en­te non era ques­ta l’in­ten­zio­ne di Gesù. In rela­zio­ne agli inseg­na­men­ti sul carat­te­re e sul­la vir­tù del Dis­cor­so del­la Mon­tagna, Egli vuo­le dir­ci: «Smett­i­la di dire: «Ma ques­to mi met­terà nei guai». Sii pron­to a paga­re il prez­zo per una vita secon­do gli stan­dard di Dio. È la con­di­zio­ne per la tras­for­ma­zio­ne in Cris­to. Da bam­bi­no, non anda­vo solo a scuo­la duran­te la settimana… 
«Trat­ta gli altri come gli altri devo­no trat­ta­re te. Ques­ta frase rias­su­me la leg­ge e i pro­f­e­ti» (Matteo 7:12 NLB). Ques­ta è la cosid­det­ta Rego­la d’O­ro di Gesù. Ques­ta frase con­tiene il poten­zia­le per cam­bia­re il mon­do in meglio. Dopo la Rego­la d’O­ro, il coman­da­men­to del­l’a­mo­re è un secon­do rias­sun­to del­la Leg­ge e dei Pro­f­e­ti. Quan­do trat­ti­amo gli altri in modo proat­tivo e con amo­re, il reg­no di Dio pren­de defi­ni­tiv­a­men­te forma. … 

Impegno sereno

03 Ottobre 2021 
Colo­ro che tro­va­no il loro pun­to d’ap­pog­gio defi­ni­tivo con il Pad­re cele­s­te sono in pace. Posso­no con­cen­trar­si sul reg­no di Dio sen­za preoc­cu­p­a­zio­ni o pau­re. Ques­to signi­fi­ca impegn­ar­si per i valo­ri del­la pace, del­la gioia e del­la giu­s­ti­zia in tut­ti gli ambi­ti del­la vita. Colo­ro che lo fan­no con tut­to il cuo­re spe­ri­m­en­ter­an­no la prov­vi­den­za di Dio attra­ver­so mol­te coin­ci­den­ze. Il ciclo meta­mor­fi­co è: sere­ni­tà dal­la preg­hie­ra – impeg­no per il reg­no di Dio – prov­vi­den­ze per caso. Il pun­to di par­ten­za è la preg­hie­ra, il pia­ce­re del­l’in­f­an­zia e la col­ti­va­zio­ne del­la comu­nio­ne con… 
La via d’u­s­ci­ta dal tapis rou­lant del­la preoc­cu­p­a­zio­ne, cioè dal­la fis­sa­zio­ne su me stes­so, pas­sa attra­ver­so l» »occhio uni­co», cioè attra­ver­so il rio­ri­en­ta­men­to del­lo sguar­do. E ques­to avvie­ne attra­ver­so la preg­hie­ra. Diven­ta chia­ro che la meta­mor­fo­si del­l’uo­mo supera le pos­si­bi­li­tà e gli sfor­zi uma­ni. La preg­hie­ra del Pad­re Nos­tro lo con­du­ce al di là di se stes­so, all’in­con­tro con il Pad­re cele­s­te. È così che tro­va la sem­pli­ci­tà. Si col­ti­va­no le due vir­tù car­di­na­li del­la sere­ni­tà e del­l’u­ni­ci­tà. Nella seque­la di Gesù si trova… 
La preg­hie­ra è al cen­tro del Dis­cor­so del­la Mon­tagna. La preg­hie­ra è anche la chia­ve per tras­for­ma­re una per­so­na nel­l’es­em­pio di Gesù Cris­to. Gesù men­zio­na due ost­aco­li sul­la stra­da del buon carat­te­re: l’i­po­cri­sia e la pia esi­bi­zio­ne. Se cadia­mo in ques­ti ost­aco­li, il nos­tro carat­te­re si cor­rom­perà. La libe­ra­zio­ne e il cam­bia­men­to nas­co­no dal­la rela­zio­ne Pad­re-figlio con Dio. Il filoso­fo gre­co Aris­to­te­le insegna­va che se vuoi col­ti­va­re il tuo carat­te­re, devi ave­re un obi­et­tivo. All­o­ra è il… 
Il papà è il miglio­re! Ques­to è par­ti­co­lar­men­te vero per il papà cele­s­te. LUI è miser­i­cor­dio­so e di gran­de bon­tà e pos­sie­de tut­te le alt­re eccel­len­ti qua­li­tà. La voca­zio­ne di una per­so­na è quella di diven­ta­re più simi­le a ques­to Dio. Lascia che il tuo esse­re si tras­for­mi! Il nos­tro con­tri­bu­to è quello di ave­re a cuo­re ques­to Dio, pas­sa­re del tem­po con Lui e ascol­tar­lo. Tut­to il res­to si pren­derà cura di sé. Ricordo anco­ra una frase di René Wink­ler che… 
Fai l’a­mo­re, non la guer­ra». Ques­to det­to rias­su­me sin­te­ti­ca­men­te l’a­mo­re per i nemici. Inve­ce di fare la guer­ra, i segu­aci di Gesù dov­reb­be­ro rispon­de­re alle osti­li­tà con l’a­mo­re. Il Pad­re cele­s­te è il model­lo di uno sti­le di vita stra­or­di­na­rio. Non è solo un model­lo, ma vuo­le tras­form­ar­ci in ques­to per­son­ag­gio attra­ver­so la meta­mor­fo­si. Car­los Ortiz, il pas­to­re del­la chie­sa più in cre­sci­ta di Bue­nos Aires, ha rac­con­ta­to una sto­ria duran­te una con­fe­ren­za. Per mol­ti anni è stato… 

Il potere di Dio

25 Lug­lio 2021 
La poten­za di Dio si mani­fes­ta in mira­co­li che pos­sia­mo per­ce­pi­re con i nos­tri occhi natu­ra­li. Tut­ta­via, i mira­co­li non sono la par­te quo­ti­dia­na del­la poten­za di Dio di cui abbia­mo urgen­te­men­te biso­g­no. Se voglia­mo spe­ri­men­ta­re la poten­za di Dio in modo per­ma­nen­te, pro­fon­do ed esis­ten­zia­le, in modo che i nos­tri sen­ti­men­ti, i nos­tri pen­sie­ri e le nost­re azio­ni ne sia­no rapi­ti, all­o­ra dob­bia­mo impara­re a vede­re con i nos­tri occhi inte­rio­ri, con gli occhi del cuo­re. Pote­re signi­fi­ca liber­tà di azio­ne. Ci sono colo­ro che eser­ci­ta­no il pote­re, colo­ro che eser­ci­ta­no il pote­re, i gio­chi di pote­re e i mer­can­ti di pote­re. Il pote­re non ha una buo­na repu­ta­zio­ne. Ecco perché… 
Isa­ia dice: «Sì, Signo­re, tu sei un Dio che si nas­con­de, tu sei Dio e Sal­va­to­re d’Is­rae­le». Tut­ti noi spe­ri­men­ti­amo il nas­con­di­men­to di Dio, spes­so pro­prio quan­do ne abbia­mo più biso­g­no. Cosa è importan­te per soprav­vi­ve­re in ques­ti momen­ti e dare una spin­ta alla nos­t­ra fede? Gesù può esse­re un model­lo per noi anche in ques­to sen­so. Dome­ni­ca scor­sa, nel ser­mo­ne è sta­ta cita­ta una don­na di Hum­li­kon che ha det­to quan­to segue nel docu­men­ta­rio sul­l’in­ci­den­te aereo del 1963: «Pri­ma…

La gloria di Dio

04 Lug­lio 2021 
La glo­ria di Dio è la som­ma di tut­ti i suoi magni­fi­ci attri­bu­ti divi­ni. Tut­to ciò che è com­bi­na­to insie­me fa di Dio un Dio glo­rio­so. Gesù Cris­to ha dif­fu­so la glo­ria divina quan­do è ven­uto sul­la ter­ra come esse­re uma­no. È sta­to glo­ri­fi­ca­to sul­la cro­ce e ha reso pos­si­bi­le l’ac­ces­so alla glo­ria di Dio per noi. Quan­do guar­dia­mo Gesù cro­ci­fis­so e risor­to, rico­no­scia­mo la glo­ria di Dio e ci tras­for­mi­amo in essa. Il Dis­cor­so del­la Mon­tagna chia­ris­ce che nella metamorfosi… 
Mol­te per­so­ne pens­a­no che il mot­to «occhio per occhio, den­te per den­te» sia mol­to anar­chi­co e san­gui­na­rio. È vero il con­tra­rio: ques­ta istru­zi­o­ne ser­vi­va come linea gui­da per i giudi­zi pubbli­ci e aiuta­va a frena­re il male. Gesù si occu­pa poi del com­por­ta­men­to per­so­na­le dei suoi segu­aci. In ques­to caso, vir­tù come la gen­ti­lez­za e la gene­ro­si­tà devo­no esse­re incorag­gia­te. C’è una chia­ra dif­fe­ren­zia­zio­ne tra il com­pi­to del­lo Sta­to e la ges­tio­ne per­so­na­le dei con­flit­ti. Uno sce­na­rio da sab­biera potreb­be esse­re il seguen­te: Jonas ruba Lars, il figlio del suo vicino,… 
Nel Dis­cor­so del­la Mon­tagna, Gesù ci sfi­da a dire la veri­tà. La ten­sio­ne tra veri­tà e men­zo­gna attra­ver­sa tut­ta la Bibbia. La men­zo­gna è la lin­gua mad­re di Sata­na, la veri­tà è la lin­gua mad­re di Dio. Per tro­va­re la veri­tà, il nos­tro cuo­re deve esse­re cam­bia­to da colui che è la veri­tà. In ques­to pro­ces­so, ci tro­via­mo di fron­te agli abis­si del nos­tro cuo­re e del­la nos­t­ra natu­ra. Nes­sun pro­ble­ma, Gesù può tras­for­ma­re la nos­t­ra natu­ra! Un pro­ver­bio dice: «La pen­na è più poten­te del­la spa­da». Puoi otte­ne­re di più con le parole… 
Alla pri­ma Pen­te­cos­te, i pre­sen­ti spe­ri­men­ta­ro­no alcu­ni fen­ome­ni sopr­an­na­tu­ra­li: fuo­co, ven­to e lin­gue stra­ni­e­re. Anco­ra oggi, lo Spi­ri­to San­to vuo­le ope­ra­re tra i segu­aci di Gesù. Per spe­ri­men­ta­re lo Spi­ri­to San­to oggi, dob­bia­mo con­cen­trar­ci sul­le cose importan­ti del­la vita e impara­re ad aspet­ta­re con pazi­en­za. Ques­ta è la stra­da per la vera meta­mor­fo­si e l’e­s­pe­ri­en­za di even­ti sopr­an­na­tu­ra­li. La Pen­te­cos­te è il com­p­le­an­no del­la Chie­sa. Il motivo è che a Pen­te­cos­te il Santo… 

Sì, voglio

09 Mag­gio 2021 
Nel Dis­cor­so del­la Mon­tagna, Gesù par­la anche di matri­mo­nio e divor­zio. Poi­ché il pat­to matri­mo­nia­le è fon­da­men­tal­men­te san­to e indis­so­lu­bi­le, lo fa in modo mol­to restrit­tivo. L’u­ni­ca ragio­ne che legit­ti­ma il divor­zio e il nuo­vo matri­mo­nio è la for­ni­ca­zio­ne. Pro­ba­bilm­en­te Gesù può sta­bi­li­re uno stan­dard così ele­va­to solo per­ché crea un cuo­re nuo­vo nei suoi segu­aci e quin­di li ren­de capa­ci di esse­re fede­li e amo­re­vo­li. Il matri­mo­nio è un monas­te­ro che Dio ha scel­to per ren­der­ci più simi­li a Lui. Lo stes­so obi­et­tivo è per­se­gui­to dal­la metamorfosi.… 
Som­ma­rio: Nel Dis­cor­so del­la Mon­tagna, Gesù par­la in poche paro­le del ses­so come espres­sio­ne di luss­u­ria e come espres­sio­ne di amo­re. Dio, in quan­to inven­to­re del­la ses­sua­li­tà, ne par­la in modo mol­to rilas­sa­to e uti­le. La pri­ma chi­ama­ta all’uo­mo fu quella di esse­re fecon­do e mol­ti­pli­car­si. Poi è arri­va­to il saba­to. Dio ci ha dato due cose: il ses­so come espres­sio­ne gio­io­sa del­l’a­mo­re e il dono di con­troll­a­re i nos­tri impul­si. Ques­to ser­mo­ne trat­ta le basi del… 
Som­ma­rio: Mol­ti cris­tia­ni han­no ascolt­a­to cen­ti­na­ia di ser­mo­ni, ma riman­go­no stu­pi­ti ed entus­i­as­ti quan­do impa­ra­no mol­to su se stes­si, sul­la buo­na comu­ni­ca­zio­ne e sul­la riso­lu­zi­o­ne dei con­flit­ti duran­te un semi­na­rio azi­end­a­le per il per­so­na­le. La Bibbia ha mol­te cose da dire che si adat­ta­no alla vita di tut­ti i gior­ni. Ques­to ser­mo­ne col­le­ga i tes­ti bibli­ci con gli argo­men­ti cita­ti. Una vol­ta una don­na mise in giro voci sui suoi vici­ni e li calun­niò. Ques­to causò mol­ti dan­ni. Mol­to tem­po dopo, si pen­tì e chie­se per­do­no al suo vici­no. Lui la perdonò… 
Som­ma­rio: Nel Dis­cor­so del­la Mon­tagna, Gesù non abo­lis­ce la Torah, ma la inter­pre­ta cor­rett­amen­te. Dice che non solo non dob­bia­mo ucci­de­re, ma anche non copri­re il nos­tro prossi­mo con paro­le cat­ti­ve. Va alla radi­ce del pro­ble­ma. Nel ser­mo­ne di oggi, impa­ria­mo come pos­sia­mo tratt­ar­ci con digni­tà in caso di con­flit­to. Poi­ché Gesù dà gran­de valo­re alla vita, è mol­to importan­te per lui che nes­su­no ven­ga sver­go­gna­to. In Ing­hil­ter­ra, un uomo ha rapi­na­to una ban­ca. Duran­te il pro­ces­so, è stato… 
Oggi è il Ven­er­dì San­to, tra tre gior­ni la Pas­qua. Ques­ta sequen­za si appli­ca anche al pro­ces­so di matu­ri­tà per­so­na­le e di fede. Pao­lo vuo­le spe­ri­men­ta­re la poten­za di risurre­zio­ne di Cris­to. Affin­ché ciò avven­ga, vuo­le anche con­di­vi­de­re la sua sof­fe­ren­za e diven­ta­re come lui anche dopo la sua mor­te. Ques­to ser­mo­ne spie­ga il signi­fi­ca­to di ques­ta veri­tà per la nos­t­ra vita. Mi sem­bra che capi­ti semp­re più spes­so che mia mog­lie Sil­via dica qual­co­sa a cui sto pen­san­do nel­lo stes­so momen­to. Allo stes­so tempo… 
Nel Dis­cor­so del­la Mon­tagna, ci sono sei tesi che ven­go­no tra­dotte come «Ave­te udi­to che la Leg­ge di Mosè dice: … Ma io vi dico». Qual era l’att­eg­gi­a­men­to di Gesù nei con­fron­ti del­la leg­ge del­l’An­ti­co Tes­ta­men­to? Qual è il rap­por­to tra la leg­ge e la gra­zia? E cosa signi­fi­ca la miglio­re giu­s­ti­zia che Gesù richie­de ai suoi dis­ce­po­li? Ques­te e alt­re doman­de inter­es­san­ti e per­ti­nen­ti saran­no chia­ri­te in ques­to ser­mo­ne. Cosa ha cam­bia­to Gesù nel modo in cui vivia­mo la nos­t­ra vita? I cris­tia­ni sono soli­ta­men­te con­vin­ti che… 
La cit­tà sul mon­te descri­ve un luo­go di desi­de­rio ed è un’im­ma­gi­ne del paradi­so in ter­ra. È un’im­ma­gi­ne del reg­no di Dio che vie­ne cos­trui­to invi­si­bilm­en­te den­tro di noi e intor­no a noi. È una cit­tà che va ben olt­re i con­fi­ni geo­gra­fi­ci e poli­ti­ci e in cui Gesù è il sov­ra­no indis­cus­so sul tro­no. In ques­ta cit­tà che vie­ne cos­trui­ta con piet­re vive, Gesù è la pie­tra ango­la­re. Con la dona­zio­ne del­le nost­re vite nel battesimo… 
La pri­ma par­te del Dis­cor­so del­la Mon­tagna riguar­da lo «svi­lup­po urba­no». Dio è il crea­to­re e il cos­trut­to­re del­la cit­tà, che è visi­bilm­en­te situa­ta su un mon­te (Matteo 5:14). Le vir­tù del­le Beati­tu­di­ni sono una sor­ta di por­ta d’ac­ces­so a ques­ta cit­tà e allo stes­so tem­po una descri­zio­ne del­la cul­tu­ra che vi pre­va­le. Le per­so­ne che ball­ano la musi­ca di Dio cos­ti­tuis­co­no ques­ta cit­tà, il reg­no di Dio. La pri­ma par­te del Dis­cor­so del­la Mon­tagna riguar­da lo «svi­lup­po urba­no». Vien­na in Aus­tria, Fri­bur­go in Ger­ma­nia e San Gal­lo in Svi­z­zera portano… 
Il pubbli­co ha ascolt­a­to il Dis­cor­so del­la Mon­tagna con orec­chie ebraiche. Con­tiene mol­te imma­gi­ni che met­to­no in moto il cine­ma men­ta­le dei pre­sen­ti. Ci avvici­nia­mo al Dis­cor­so del­la Mon­tagna par­ten­do dal­l’An­ti­co Tes­ta­men­to. Nei Sal­mi sco­pria­mo le tre fasi: la for­ma­zio­ne del­la vir­tù e del carat­te­re, la rea­liz­za­zio­ne del reg­no di Dio, la fidu­cia in Dio e la preg­hie­ra. La meta­mor­fo­si dov­reb­be port­ar­ci a impara­re a dan­za­re sul­la musi­ca di Dio. C’era una vol­ta un bam­bi­no. Suo pad­re era sedu­to nel­lo stes­so salot­to e vole­va leg­ge­re il giornale.… 
La meta­mor­fo­si «Lascia­te­vi tras­for­ma­re nella vos­tra natu­ra!» descri­ve il pro­ces­so di un segu­ace di Gesù nella tras­for­ma­zio­ne dal­la natu­ra del­l’e­go alle sem­bi­an­ze di Gesù. Gesù ha biso­g­no del­l’im­ma­gi­ne del chic­co di gra­no che deve mor­i­re nella ter­ra per poter port­are mol­to frut­to. Un segu­ace di Gesù muo­re nella meta­mor­fo­si ver­so la vita. Il ser­mo­ne si con­cen­tra sul­la vita nella fase adul­ta. Come si pre­sen­ta nei set­to­ri chia­ve del­la vita: den­a­ro e beni, car­ri­e­ra e lavoro, fami­glia e amici? 
L’am­bi­en­te in cui può avve­ni­re una meta­mor­fo­si spi­ri­tua­le (tras­for­ma­zio­ne del carat­te­re) è la seque­la di Gesù. Gesù pone l’a­sti­cel­la del dis­ce­po­la­to mol­to in alto ed esclude quin­di tut­ti i sim­pa­tiz­zan­ti. Né le como­di­tà mate­ria­li, né il lavoro, né la pro­fes­sio­ne, né la fami­glia o gli amici devo­no frap­por­si tra Gesù e i suoi segu­aci. Ma c’è un’e­nor­me pro­mes­sa per il dis­ce­po­la­to: «E chi­unque las­cerà case, fratel­li, sor­el­le, pad­re, mad­re, fig­li o cam­pi per amo­re del mio nome, rice­verà tut­to al cen­tu­plo ed erediterà…». 
In zoo­lo­gia, la meta­mor­fo­si è la tras­for­ma­zio­ne del­la for­ma lar­va­le allo sta­dio adul­to – ad esem­pio, da lar­va a far­falla. Lo stes­so ter­mi­ne è usa­to anche nella Bibbia in Roma­ni 12:2: «Sia­te tras­for­ma­ti nella vos­tra natu­ra!». Si trat­ta di una descri­zio­ne mol­to inter­es­san­te del pro­ces­so di matu­ra­zio­ne di un segu­ace di Gesù. L’im­pe­ra­tivo ci sfi­da a con­sen­ti­re un pro­ces­so nella nos­t­ra vita che va com­ple­ta­men­te olt­re le nost­re capa­ci­tà. Nes­su­no può port­are se stes­so alla matu­ri­tà spi­ri­tua­le. Questo… 
Simeone è un uomo che vive­va a Geru­sa­lem­me al tem­po del­la nas­ci­ta di Cris­to. Vive­va una vita di Avven­to per­ché aspet­ta­va con ansia il Mes­sia. Ma poi incon­trò Cris­to: vide Gesù con i suoi occhi e lo pre­se addi­rit­tu­ra in brac­cio. La quint­essen­za di ques­to incon­tro nata­li­zio è che Simeone pro­vò una gioia supre­ma e poté mor­i­re in pace. Chi­unque incon­tri Gesù Cris­to spe­ri­men­ta ques­to anco­ra oggi. Dopo la nas­ci­ta di suo figlio Gesù, Maria fu con­side­ra­ta ver­gi­ne per qua­ran­ta gior­ni secon­do gli ebrei… 
Gede­one sten­de il vel­lo due vol­te e rice­ve la con­fer­ma che Dio vuo­le darg­li la vitto­ria con­tro Madi­an. Il suo eser­ci­to era com­pos­to da 32.000 uomi­ni, ma si ridus­se a 300. Dio non vuo­le che gli israe­li­ti si van­ti­no di esser­si sal­va­ti con le loro for­ze. Trom­be, vasi di argil­la e torce gio­ca­no un ruo­lo importan­te nella bat­ta­glia. Ques­to dimos­tra che Dio era in mez­zo al suo popo­lo. La vitto­ria fu otte­nu­ta solo gra­zie a Lui. Il ser­mo­ne dà forti… 
Pochi anni dopo il loro ingresso nella Ter­ra Pro­mes­sa, il popo­lo d’Is­rae­le attra­ver­sò un peri­odo mol­to dif­fi­ci­le. Per un peri­odo di set­te anni, fu sac­cheg­gi­a­to e dep­re­da­to dai Madia­ni­ti. Per gui­da­re il popo­lo fuo­ri dal­la sua mise­ria, Dio chi­ama il timo­roso Gede­one fuo­ri dal suo nas­con­diglio e si rivol­ge a lui come a un «eroe» di tut­to riguar­do. Quan­do Dio vuo­le inter­ve­ni­re in una situa­zio­ne, spes­so chi­ama per­so­ne comu­ni che si sen­to­no debo­li. Un fifo­ne abbi­na­to alla for­za di Dio diven­ta un eroe. A vol­te si sente… 
Il re Eze­chia ebbe un’er­edi­tà estre­ma­men­te dif­fi­ci­le da sop­port­are. Suo pad­re fece tut­to ciò che il Signo­re ave­va proi­bi­to. Eze­chia si stac­cò dal­la sto­ria del­la sua fami­glia e pre­se una posi­zio­ne pro­pria. Bru­ciò tut­ti gli ido­li e gli uten­si­li del­l’ido­la­tria nella Val­le di Kidron e rein­tro­dus­se il cul­to. La fidu­cia di Eze­chia in Dio è una sua carat­teristi­ca. Ques­to gli per­mi­se di ave­re suc­ces­so in tut­to ciò che fece. Quan­do era mala­to ter­mi­na­le, Dio gli con­ces­se altri 15 anni di vita. Non gli ser­vi­ro­no a nulla. Si sopravvalutò… 
Gio­na­ta è un uomo – in con­trasto con suo pad­re, il re Saul – che vive i sogni di Dio attra­ver­so la sua fede. Di fron­te a un’e­nor­me supe­rio­ri­tà, pren­de la decis­io­ne di per­se­gui­re gli obi­et­ti­vi di Dio. Gio­na­ta chia­ris­ce che l’i­ni­zia­ti­va e la volon­tà di ris­chia­re sono qua­li­tà spi­ri­tu­al­men­te pre­zio­se e neces­s­a­rie. La sua con­vin­zio­ne è: «Non è dif­fi­ci­le per l’E­ter­no aiut­a­re con mol­to o con poco» (1 Samue­le 14:6). Gio­na­ta lo spe­ri­men­tò in modo impres­sio­n­an­te insie­me al suo fede­le por­tato­re di arma­tu­ra. Intor­no al 1000 a.C., le tri­bù israe­li­te ave­va­no Saul… 
Agur è un uomo sag­gio con un alto livel­lo di cono­scen­za e con­s­ape­vo­lez­za di sé. Cono­sce le sue debo­lez­ze e le sue ten­ta­zio­ni: La fal­si­tà e la men­zo­gna, così come l’a­ve­re trop­po o trop­po poco. Pre­ga Dio di tene­re tut­to ques­to lon­ta­no da lui. Fon­da­men­tal­men­te, pre­ga per l’au­ten­ti­ci­tà, per la veri­tà e per uno sti­le di vita di con­ten­tez­za e fru­ga­li­tà. Ques­te sono le con­di­zio­ni di cui ha biso­g­no per poter vive­re una rela­zio­ne sana con Dio. Come te e me. Il nos­tro inte­ro sis­te­ma eco­no­mico si basa su… 
Le ang­he­rie del pad­re, il rifi­uto e il tra­di­men­to dei fratel­li ven­dica­ti­vi, tut­te le ingi­u­s­ti­zie in Egit­to: Giu­sep­pe sem­bra pre­desti­na­to al ruo­lo di vitti­ma. Come si può super­a­re un simi­le pas­sa­to? La chia­ve è sta­ta la rin­un­cia ad assu­me­re il ruo­lo di Dio, la fidu­cia nella bon­tà di Dio e il desi­de­rio di vive­re la sua vita per la glo­ria di Dio. Le nost­re car­ce­ri sono pie­ne di per­so­ne che, a ben guar­da­re, han­no avu­to un’in­f­an­zia dif­fi­ci­le con espe­ri­en­ze tris­ti. Un pad­re che ha ripetutamente… 
Non pos­sia­mo influ­en­za­re ciò che acca­de con noi, ma pos­sia­mo influ­en­za­re ciò che acca­de den­tro di noi. Giu­sep­pe è sta­to in gra­do di fare un bilan­cio estre­ma­men­te posi­tivo (inter­me­dio) del­la sua vita all’e­tà di qua­si 40 anni. E ques­to nono­stan­te aves­se avu­to un brut­to ini­zio di vita. Nel cor­so di 22 lunghi anni, ha impa­ra­to a per­se­ver­a­re, ad accet­ta­re la sof­fe­ren­za e a guar­da­re al futu­ro con spe­ran­za. Ques­to lo ha tras­for­ma­to in un uomo che ha sal­va­to la vita di mol­te per­so­ne. Alcu­ne per­so­ne tro­va­no la rea­liz­za­zio­ne nono­stan­te i num­ero­si ost­aco­li e le crisi… 
Nel cor­so del suo viag­gio, Joseph ha già impa­ra­to mol­to sul carat­te­re e sul timore di Dio. Ora comin­cia­no ad arri­va­re i pri­mi suc­ces­si. Vie­ne assun­to come ser­vi­to­re per­so­na­le da uno dei minis­tri del Farao­ne. Tut­to sta andan­do bene. Tut­ta­via, le cose pre­ci­pi­ta­no di nuo­vo. Vie­ne ingi­u­s­ta­men­te gett­a­to in pri­gio­ne e dimen­ti­ca­to. Ma alla fine, cre­sce anco­ra di più nel suo desti­no. Impa­ra due cose fon­da­men­ta­li: a ripor­re la sua fidu­cia solo in Dio e a guar­da­re lon­ta­no da se stes­so. Giu­sep­pe era il figlio preferito… 
I suoi fratel­li get­ta­ro­no Giu­sep­pe in un poz­zo. Lì si sedet­te, pie­no di pau­ra e sen­za pro­s­pet­ti­ve per il futu­ro. Ma Dio sta­va già muo­ven­do i fili sul­lo sfon­do. Giu­sep­pe dis­se in segui­to: «Dio tras­for­mò in bene tut­to il male che ave­va­te pro­gett­a­to. In ques­to modo, ha volu­to sal­va­re la vita di mol­te per­so­ne» (Gene­si 50:20 NL). Non sia­mo più abitua­ti a con­front­ar­ci con il dolo­re, la sof­fe­ren­za e la mor­te. Eppu­re ques­to è il modo in cui Dio ci plas­ma e ci ren­de sale e luce su ques­ta terra. 
All’e­tà di 17 anni, Giu­sep­pe ave­va già dei sogni che si sareb­be­ro effet­ti­va­men­te avve­ra­ti tre­di­ci anni dopo. Dai suoi sogni al suo desti­no, ci furo­no mol­te pro­ve e sfi­de da super­a­re. Una di ques­te era la pro­va del­l’or­go­glio. Dio lo aiutò a diven­ta­re una per­so­na umi­le. Fin dal pri­mo incon­tro tra Gia­cob­be e Rache­le, egli capì: sono pron­to a dare tut­to per ques­ta don­na! Laba­no, il pad­re di Rache­le, sep­pe appro­fit­tar­ne e gli fece tras­cor­re­re set­te anni… 
Quan­do ad Abra­mo vie­ne chies­to di sacri­fi­ca­re il tan­to atteso e ama­to figlio Isac­co, la sua fidu­cia in Dio vie­ne mes­sa a dura pro­va. Abra­mo supera la pro­va per­ché con­fi­da nel fat­to che Dio è buo­no e ha in ser­bo modi che anco­ra non cono­sce. Oggi Dio non cer­ca più sacri­fi­ci tan­gi­bi­li, ma i nos­tri cuo­ri indi­vi­si. Abra­mo ave­va rive­ren­za per Dio. Ques­ta è la con­di­zio­ne per esse­re obbe­di­en­ti anche quan­do sem­bra che ciò vada a nos­tro svan­tag­gio. La con­se­guen­za è la benedizione… 
Sem­bra che Lot non aves­se una bus­so­la eti­ca, che and­as­se sem­pli­ce­men­te alla deri­va e pren­des­se la stra­da di minor resis­ten­za. Di con­se­guen­za, la sua vita asso­mi­glia a una serie di dis­gra­zie. Come pos­sia­mo pren­de­re decis­io­ni sag­ge e sos­teni­bi­li nella nos­t­ra vita? Nono­stan­te tut­to, Lot pas­sa alla sto­ria come un «uomo gius­to». Ques­to ha mol­to a che fare con la preg­hie­ra di suo zio Abra­mo. Lot, nipo­te di Abra­mo, ave­va mol­ti pro­ble­mi. Ma non c’è nes­sun esem­pio che… 
I geni­to­ri Ada­mo ed Eva diede­ro al loro secon­do figlio il nome di Abe­le, che signi­fi­ca res­pi­ro o nulla. Ques­to è semp­re sta­to attri­bui­to a lui attra­ver­so il suo nome. Le paro­le han­no pote­re. Nono­stan­te la sua bre­ve vita, Abe­le diven­ne il pri­mo esem­pio di fede (Ebrei 11:4). A dif­fe­ren­za di Cai­no, egli sacri­ficò la pri­ma e miglio­re cosa a Dio. Nel Dis­cor­so del­la Mon­tagna, Gesù pren­de in cau­sa Abe­le. Se aves­se capi­to che Cai­no ave­va qual­co­sa con­tro di lui, avreb­be dovu­to avvicin­ar­lo e risol­vere il problema… 
Per­ché c’è tan­ta ingi­u­s­ti­zia in ques­to mon­do? O Dio è addi­rit­tu­ra ingi­us­to? Cai­no si sen­ti­va infe­rio­re a suo fratel­lo Abe­le e non apprez­za­to. Pro­fon­da­men­te offe­so e roso dal­l’in­vi­dia, diede libe­ro sfo­go alla vio­len­za e uccise suo fratel­lo. Dio gli ave­va mostra­to un modo miglio­re per gesti­re i suoi sen­ti­men­ti nega­ti­vi. Tut­ta­via, Dio diede a Cai­no una secon­da pos­si­bi­li­tà. Dove­va vive­re, come un uomo seg­na­to, ma vive­re. Abbi pie­tà di noi, Signo­re. Per­ché una per­so­na rice­ve una dia­gno­si di… 
Saul fu unto come pri­mo re d’Is­rae­le. Era dota­to del­lo Spi­ri­to di Dio. Fu ispi­ra­to. Lo Spi­ri­to gli per­mi­se di parl­a­re in modo pro­f­e­ti­co, di tras­for­mar­si in un’al­tra per­so­na e di esse­re gui­da­to da Dio. A cau­sa del­la dis­ob­be­dien­za a Dio, fu deSpi­ri­ta­to e il Signo­re si allon­tanò da lui, finen­do per sui­ci­dar­si. Pos­sia­mo impara­re mol­to da ques­ta sto­ria per la nos­t­ra vita con lo Spi­ri­to San­to. Un avvo­ca­to (let­teral­men­te il chi­ama­to in cau­sa) è un avvo­ca­to o un… 
Hagar dovet­te fare da schia­va a Sara, la mog­lie di Abra­mo, per­ché non era in gra­do di ave­re fig­li. Quan­do era inc­in­ta, le due don­ne ebbe­ro un liti­gio, così Hagar fug­gì nel deser­to. Lì incon­trò un ange­lo che le dis­se di umi­li­ar­si e di tornare indie­tro. Agar chi­amò il Signo­re che le ave­va par­la­to El Roi – Dio che mi vede. Poi­ché Dio le ha dato cre­di­to, è sta­ta in gra­do di tornare indie­tro nel dis­as­tro emo­tivo. Hai già… 
Giu­da è deter­mi­nan­te per la ven­dita di suo fratel­lo Giu­sep­pe all’E­git­to. Poi si tras­fe­ris­ce a Cana­an. Cana­an sim­bo­leg­gia l’a­mo­re per le ten­ta­zio­ni del mon­do. Dopo aver sfo­ga­to i suoi desi­de­ri ses­sua­li su Tamar, sua nuo­ra maschera­ta, si ren­de con­to del­la sua col­pa e tor­na indie­tro. Ora è per­si­no pron­to a dare la vita per suo fratel­lo. Giu­da era un fratel­lo di Giu­sep­pe che fece in modo che ques­t’ul­ti­mo fos­se ven­du­to come schia­vo in Egit­to (Gene­si…).
Eva fu ten­ta­ta dal ser­pen­te su tre livel­li nel Giar­di­no del­l’E­den: Avi­di­tà, ava­ri­zia e osten­ta­zio­ne. Sono le stesse ten­ta­zio­ni che incon­tria­mo anco­ra oggi e che sem­bra­no esse­re la ris­pos­ta ade­gua­ta al nos­tro desi­de­rio di feli­ci­tà. Il risult­a­to è alla fine la ver­go­gna e il defi­cit. Le per­so­ne non diven­ta­no feli­ci attra­ver­so le cose este­rio­ri, ma aman­do Dio ed essen­do pre­sen­ti per gli altri. Hans ave­va ser­vi­to fedel­men­te il suo padro­ne per set­te anni e ave­va rice­vu­to in pre­mio una zolla d’o­ro, che… 
Quan­do il ser­pen­te ten­tò l’uo­mo nel Giar­di­no del­l’E­den, Ada­mo rima­se in silen­zio e pas­si­vo accan­to a sua mog­lie. Ques­to sche­ma si è ripe­tu­to mili­o­ni di vol­te nel cor­so del tem­po. Mol­ti uomi­ni si chiudo­no in se stes­si quan­do le cose si fan­no con­fu­se o min­ac­cio­se. Il secon­do Ada­mo, Gesù Cris­to, cam­bia com­ple­ta­men­te le car­te in tavo­la. Ci tro­via­mo nel più bel idil­lio del Giar­di­no del­l’E­den. Di recen­te ho foto­gra­f­ato un’im­ma­gi­ne su cui era stam­pa­to il seguen­te tes­to accan­to a un magni­fi­co paes­ag­gio: «Eden in Thur­gau – il paes­ag­gio del­la Tur­go­via come… 

Il giardiniere

12 Aprile 2020 
Gesù risor­to incon­tra Maria pres­so la tom­ba vuo­ta come un giar­di­nie­re. Dio è come un giar­di­nie­re per noi. Sa come tras­for­ma­re un ter­re­no ari­do in un giar­di­no rigo­gli­oso. La Pas­qua tras­for­ma un Ven­er­dì San­to di lut­to in un Ven­er­dì San­to, una sto­ria di lut­to in una sto­ria di spe­ran­za. Quan­do le case ven­go­no cos­truite in un comp­les­so resi­denzia­le e le prime per­so­ne si tras­fe­ris­co­no nei loro appart­a­men­ti, i din­tor­ni sono anco­ra mar­ro­ni, spor­chi e tetri. L’ul­ti­mo pro­fes­sio­nis­ta ad arri­va­re è il giar­di­nie­re, che si fa cari­co di ques­to gri­gio­re, crea un giardino,… 

Cosa stai guardando?

29 Mar­zo 2020 
Eli­seo e il suo ser­vo spe­ri­men­ta­no una sto­ria di visio­ne e non visio­ne di fron­te a un eser­ci­to nemi­co. Una preg­hie­ra di Eli­seo sbloc­cò la visio­ne di Geha­zi del­la real­tà spi­ri­tua­le invi­si­bi­le. Di con­se­guen­za, per­se ogni pau­ra per­ché vide gli eser­ci­ti di Dio, che sono di gran lun­ga supe­rio­ri ai per­i­co­li del mon­do. Anche duran­te le lezio­ni di gui­da ci è sta­to inseg­na­to che si gui­da dove si guar­da. Se guar­dia­mo l’al­be­ro in cur­va, c’è un gran­de per­i­co­lo di col­li­sio­ne. Ecco per­ché in… 
Chi ascol­ta Gesù e agis­ce di con­se­guen­za è come un uomo che cos­truis­ce la sua casa sul­la roc­cia. Chi si limi­ta ad ascol­ta­re e non agis­ce, inve­ce, vedrà la pro­pria vita spre­ca­ta. Un dis­ce­po­lo rispon­de all’in­vi­to di Gesù a seguir­lo e ora fa tut­to il pos­si­bi­le per con­di­vi­de­re tut­ta la sua vita con lui e diven­ta­re come lui. «Dis­ce­po­lo» è un alt­ro ter­mi­ne per indi­ca­re una per­so­na che ha del­le basi soli­de. I pic­co­li grup­pi sono il cen­tro di for­ma­zio­ne per diven­ta­re dis­ce­po­li. Il fran­ce­se Christian… 

Il discepolo

08 Mar­zo 2020 
Che cos’è un dis­ce­po­lo? Per arri­va­re in fon­do a ques­ta doman­da, guar­de­re­mo all’o­ri­gi­ne di tut­to il dis­ce­po­la­to, il rab­bi­nis­mo nella Gali­lea ebraica. Ques­to è il dis­ce­po­la­to: rispon­do all’in­vi­to di Gesù a seguir­lo e ora fac­cio tut­to il pos­si­bi­le per con­di­vi­de­re tut­ta la mia vita con lui e diven­ta­re come lui. Il dis­ce­po­lo è un app­ren­dista o un pra­ti­can­te di Gesù. «Anda­te dun­que e fate dis­ce­po­li tut­ti i popo­li» (Matteo 28:19 NL). Pri­ma di questo… 
Ans­gar Gmür è sta­to diret­to­re del­l’as­so­cia­zio­ne dei pro­prie­ta­ri di casa, tenore, ven­tri­lo­quo e duro uomo d’af­fa­ri. Ora vuo­le diven­ta­re pas­to­re. Gmür è nato ad Amden, set­ti­mo di otto fig­li, in una fami­glia di agri­colt­ori di mon­tagna. Sua mad­re morì quan­do lui ave­va undi­ci anni. Dovet­te lavora­re dura­men­te sot­to il severo pad­re e ave­va solo un paio di scar­pe buca­te. A 27 anni era anco­ra sot­to­pe­so e il suo med­ico si rifi­uta­va di cre­de­re che non aves­se abbastan­za sol­di per man­gia­re. Ma dopo aver com­pl­eta­to l’app­ren­di­sta­to come tec­ni­co di labo­ra­to­rio, Gmür ha con­se­gui­to la maturità… 

Ascoltate

23 Feb­braio 2020 
Samue­le era un sacer­do­te, pro­fe­ta e capi­ta­no in Israe­le cir­ca 3.000 anni fa. Nei suoi pri­mi anni di vita, imparò ad ascol­ta­re Dio e ad obbe­dirg­li. Espres­se la sua espe­ri­en­za con le seguen­ti paro­le al re Saul: «Obbe­dirg­li è mol­to meglio che offri­re un sacri­fi­cio, ascol­tar­lo è meglio del gras­so dei mon­to­ni» (1 Samue­le 15:22). Che cos’è una vita di ascol­to e obbe­dien­za ris­pet­to a una vita di sacri­fi­ci? La stra­or­di­na­ria importanza… 

La parola costosa

16 Feb­braio 2020 
Samue­le nac­que in un’epo­ca in cui la paro­la di Dio era «cara». Com­ple­ta­men­te imp­ac­cia­to e ign­a­ro, ini­ziò ad ascol­ta­re la paro­la di Dio. Ubbi­dì umilm­en­te al suo Dio e diven­ne sacer­do­te, pro­fe­ta e capi­ta­no in una sola per­so­na, come non si vede­va dai tem­pi di Mosè. Pos­sia­mo impara­re mol­to dal­la sua espe­ri­en­za per la nos­t­ra comu­ni­ca­zio­ne con Dio. Se Lo ascol­ti­amo e Gli obbe­dia­mo, sare­mo bene­det­ti e sare­mo una bene­di­zio­ne per gli altri! Come… 
Nei nos­tri docu­men­ti di base, la mis­sio­ne di see­tal chi­le è descrit­ta come rac­col­ta, raf­forz­amen­to e mis­sio­ne. L’im­ma­gi­ne del­la visio­ne di un villag­gio cor­rispon­de a ques­to. Ora abbia­mo nota­to che la dimen­sio­ne del­la mis­sio­ne è com­ple­ta­men­te assente dal qua­dro e non è nem­meno mol­to enfa­tiz­za­ta nella nos­t­ra cul­tu­ra eccle­si­a­sti­ca. Cre­dia­mo di aver rag­giunto un pun­to in cui dov­rem­mo con­cen­trar­ci mag­gior­men­te sul­la mis­sio­ne e rin­no­va­re l’im­ma­gi­ne del­la visio­ne di con­se­guen­za. «Quan­do il sale finis­ce sul­la car­ne, sul pesce.… 

Come te e me

05 Gen­naio 2020 
«Io ti bene­dirò e tu sarai una bene­di­zio­ne» (Gene­si 12:2). Abra­mo, pad­re di mol­te nazio­ni, rice­vet­te ques­ta pro­mes­sa da Dio. Dio gli chie­se un’in­cre­di­bi­le par­ten­za: avreb­be lascia­to la sua ter­ra, dove era radi­ca­to da 75 anni. Come uomo bene­det­to da Dio, dove­va diven­ta­re una bene­di­zio­ne per mol­ti altri popo­li e nazio­ni. Sco­pria­mo un filo con­dut­to­re nella vita di Abra­mo e di mol­te alt­re per­so­ne: Dio par­la alle per­so­ne, le bene­di­ce e… 
La cel­la di una pri­gio­ne è un buon para­go­ne per la situa­zio­ne del­l’Av­ven­to. La por­ta è chi­usa a chia­ve e può esse­re aper­ta solo dal­l’es­ter­no. In Gesù, Dio è ven­uto nel nos­tro mon­do come esse­re uma­no per liber­ar­ci dal­le nost­re pri­gio­ni. L’u­ni­ca ris­pos­ta appro­pria­ta alla gra­zia di Dio è quella di Maria quan­do dice: «Sono la ser­va del Signo­re e mi inchi­no alla sua volon­tà». Il 21 novembre 1943, Diet­rich Bon­hoef­fer scris­se dal­la pri­gio­ne nazis­ta al suo ami­co Eber­hard Beth­ge: «Una tale… 
Quan­do il figlio del­la para­bo­la di Luca 15 tornò a casa dopo tan­to tem­po, suo pad­re gli regalò un ves­ti­to sple­ndi­do, un anel­lo al dito e dei calz­ari. Inolt­re, macel­lò il vitel­lo gras­so e orga­niz­zò un ban­chet­to. Tut­to ques­to signi­fi­ca che il figlio che torna­va a casa ave­va l’i­den­ti­tà di un figlio. Anche i padri e le madri han­no il com­pi­to di dare un’i­den­ti­tà ai loro fig­li, com­pre­so il loro ses­so. «Nella casa deve ini­zia­re ciò che deve risple­nde­re nella patria». Ques­ta serie di argo­men­ti tratta… 
Il quin­to coman­da­men­to («Ono­rerai tuo pad­re e tua mad­re») con­tiene un’e­nor­me pro­mes­sa. L’at­tua­zio­ne di ques­to requi­si­to è diver­sa in ogni fase del­la vita. Ma si trat­ta semp­re di ris­pet­ta­re, ono­ra­re e raf­forz­a­re la posi­zio­ne del pad­re e del­la mad­re. La con­di­zio­ne per i fig­li adul­ti è che abbia­no lascia­to il pad­re e la mad­re. L’o­bi­et­tivo non è l’in­di­pen­den­za, ma i cuo­ri rivol­ti ver­so l’al­t­ro nella liber­tà. «Nella casa deve ini­zia­re ciò che deve risple­nde­re nella patria». Ques­ta frase di Jere­mi­as Gotthelf,… 
Il fat­to che Dio si pre­sen­ti come pad­re nella Bibbia con­fe­ris­ce ai temi del­la geni­to­ri­a­li­tà, del­l’e­du­ca­zio­ne e del­la filia­zio­ne un’e­nor­me digni­tà. Pos­sia­mo pri­ma apprez­za­re per­so­nal­men­te le qua­li­tà pater­ne di Dio e poi appli­car­le alla nos­t­ra geni­to­ri­a­li­tà. Il model­lo geni­to­ria­le di Dio si descri­ve con le paro­le liber­tà, coe­ren­za e rela­zio­ne. La prio­ri­tà asso­lu­ta di Dio è la rela­zio­ne del cuo­re. La psi­co­lo­gia dice che ciò che spe­ri­men­ti nei pri­mi sei anni di vita è la tua «nor­ma­li­tà». In alt­re paro­le, ciò che per­ce­pi­sci come nor­ma­le nella vita è ciò che… 
Peter ha una per­so­na­li­tà dia­me­tral­men­te oppos­ta a quella di Mary. È una per­so­na for­te­men­te estro­ver­sa. Quan­do la comu­ni­tà dei dis­ce­po­li di Gesù veni­va mes­sa alla pro­va, di soli­to era il più velo­ce a reagi­re. È una per­so­na inno­va­ti­va e rumo­ro­sa, ma fal­lis­ce semp­re a cau­sa del­la sua insta­bi­li­tà. Gesù si pren­de cura di lui, lo cam­bia e gli affi­da la gran­de responsa­bi­li­tà di esse­re la roc­cia su cui Gesù cos­truis­ce la sua chie­sa. Dopo l’ul­ti­mo ser­mo­ne, mi è sta­ta pos­ta la seguen­te doman­da via e‑mail: Che cos’è Gesù? Introduzione?… 
La chie­sa ha biso­g­no sia di intro­ver­si che di estro­ver­si per poter agi­re in modo pon­de­ra­to! Due ser­mo­ni trat­ta­no del­l’in­te­r­azio­ne tra per­so­ne con ques­ti due ori­en­ta­men­ti di per­so­na­li­tà. Maria, la mad­re di Gesù, mos­tra alcu­ne carat­teristi­che chia­ra­men­te intro­ver­se. Oggi l’at­ten­zio­ne è rivol­ta agli intro­ver­si. Ques­ti ulti­mi sono invi­ta­ti a cre­sce­re e a diven­ta­re per­so­ne matu­re dal pun­to di vis­ta spi­ri­tua­le ed emo­tivo. Quat­tro set­ti­ma­ne fa, Debo­ra Som­mer è sta­ta con noi e ha pre­di­ca­to sul tema «Alz­are il sipa­rio sui cris­tia­ni tran­quil­li». Ho lavor­a­to su ques­to argo­men­to per cir­ca un anno e ho… 
Colo­ro che si rivol­go­no a Gesù Cris­to rice­ver­an­no una casa in cie­lo! Pur­trop­po, le imma­gi­ni del paradi­so sono spes­so così inco­lo­ri e noio­se che mol­ti non guard­a­no nem­meno alla loro casa eter­na. Ques­to ser­mo­ne for­nis­ce imma­gi­ni moti­van­ti del paradi­so. Ciò che cre­dia­mo del futu­ro influ­en­za la nos­t­ra vita nel pre­sen­te. Non c’è nien­te di più bel­lo che anda­re in bici­c­letta nei boschi in una gior­na­ta di fine estate e guar­da­re il lago di Hall­wil da un sen­tie­ro di mon­tagna. Questo… 
Le per­so­ne che si con­side­r­ano ospi­ti sul­la ter­ra e han­no la loro casa in cie­lo vivo­no in modo diver­so. L’es­em­pio di Pao­lo in Filip­pe­si sos­tiene espli­ci­ta­men­te ques­ta tesi. Nono­stan­te la sua pri­gio­nia con un fina­le aper­to, la melo­dia di base del­la sua vita è la gioia, la liber­tà dal­le preoc­cu­p­a­zio­ni, la sere­ni­tà e la liber­tà. Voglia­mo impara­re qual­co­sa da ques­to esem­pio ispi­ra­to­re. Come vor­res­ti esse­re? Ti do un sug­ge­ri­men­to: il tuo cuo­re è pie­no di gioia, anche quan­do le cose si fan­no dif­fi­ci­li nella vita. Sei un… 
Wer­ner Mess­mer è sta­to alla ribal­ta per mol­ti anni come imp­ren­di­to­re, poli­ti­co e pre­si­den­te del­l’As­so­cia­zio­ne svi­z­zera dei cos­trut­to­ri. In un’in­ter­vis­ta, ci dà un’i­dea di come cammi­na con Dio in ques­ti uffi­ci pubbli­ci e nella sua vita pri­vata. Il modo in cui vive la sua fede e le espe­ri­en­ze che fa sono mol­to incorag­gi­an­ti e stimolanti. 
Cosa ren­de il Pad­re cele­s­te il migli­or padro­ne di casa? Basan­do­ci sul noto Sal­mo 23, trai­amo del­le con­clu­sio­ni sul­la nos­t­ra ospi­ta­li­tà. E anco­ra una vol­ta ci stu­pi­re­mo di quan­to Dio sia genero­so e buo­no. Il nos­tro tema del­l’an­no, «Ben­ve­nuti a casa», signi­fi­ca che ognu­no di noi tro­va per­so­nal­men­te una casa pres­so il Pad­re cele­s­te, ma anche che offria­mo ospi­ta­li­tà gli uni agli altri in ques­to mon­do. Il sacer­do­te cat­to­li­co Roma­no Guar­di­ni col­le­ga ques­ti due filoni: «Ma se voglia­mo esse­re in gra­do di pra­ti­ca­re l’o­s­pi­ta­li­tà, dob­bia­mo offri­re ospi­ta­li­tà a coloro… 
«Non dimen­ti­ca­re di mostra­re ospi­ta­li­tà agli stra­ni­e­ri, per­ché in ques­to modo alcu­ni han­no ospi­ta­to degli ange­li sen­za ren­der­sene con­to!». (Ebrei 13:2). La paro­la gre­ca usa­ta nella Bibbia per indi­ca­re l’o­s­pi­ta­li­tà signi­fi­ca let­teral­men­te amo­re per gli stra­ni­e­ri. Un’o­s­pi­ta­li­tà di ques­to tipo non è solo ris­to­ra­zio­ne, ma anche un even­to spi­ri­tua­le. Rab­bi Shmu­el di Bry­zov era uno degli uomi­ni più ris­pett­a­ti del­la sua comu­ni­tà chas­si­di­ca. Ed era ric­co. Un gior­no, un fol­to grup­po di mer­can­ti giunse a Bry­sow, poco… 
Gesù invi­ta i suoi segu­aci a «fare dis­ce­po­li i popo­li». Un dis­ce­po­lo all­o­ra era come un app­ren­dista qui 70 anni fa. A quei tem­pi, l’app­ren­dista ent­ra­va a far par­te del­la fami­glia del maes­tro, lo osser­va­va e impa­ra­va a fare qual­co­sa per pot­er­lo poi fare a sua vol­ta. Per port­are a ter­mi­ne ques­to gran­de inca­ri­co, i cris­tia­ni devo­no anda­re, bat­tez­za­re e insegna­re. Nel­l’Ost­schwei­zer Tag­blatt, un uomo di nome Kon­rad Bösch ha scritto: «Ver­rà pres­to di nuo­vo il momen­to in cui gli app­ren­dis­ti saran­no occupati… 
Il libro di Ruth par­la di lascia­re la pro­pria casa e di ritornare. Affin­ché la vedo­va Ruth pot­esse sta­bi­lir­si in Israe­le, ave­va biso­g­no di un reden­to­re. Boaz assun­se ques­to ruo­lo. Ques­to le diede un sos­ten­ta­men­to e una spe­ran­za eter­na. Gesù è il nos­tro reden­to­re e ci off­re anche una casa nella casa di Dio. La bene­di­zio­ne di Noe­mi G. di oggi è un motivo suf­fi­ci­en­te per guar­da­re la Noo­mi del­la Bibbia nel libro di Ruth. È una sto­ria di ritor­no a casa. Per il momen­to, però, è anda­ta a… 
Dob­bia­mo pri­ma vive­re noi stes­si per poi aiut­a­re gli altri a vive­re. Ques­ta sequen­za è illus­tra­ta dal­la sto­ria dei leb­bro­si che pri­ma si sono riem­pi­ti la pan­cia e poi han­no con­di­vi­so la buo­na novel­la. Sia­mo invi­ta­ti alla tavo­la del­la casa di Dio. Lì venia­mo nut­ri­ti con del­le pre­li­ba­tez­ze. Poi ci vie­ne chies­to di invi­t­are altri. Pri­ma di ogni volo, ci vie­ne spie­ga­to come usa­re la masche­ra di ossi­ge­no in caso di emer­gen­za. Tira la masche­ra ver­so di te. Posi­zio­na la masche­ra d’os­si­ge­no sul tuo… 
La Pen­te­cos­te ha ori­gi­ne dal­la fes­ta ebraica di Shavuot, nota anche come «fes­ta del rac­col­to». È quin­di ovvio che la Pen­te­cos­te annun­cia a sua vol­ta un peri­odo di rac­col­to. Rice­ven­do lo Spi­ri­to San­to, i segu­aci di Gesù sono dota­ti di un pote­re che per­met­te loro di esse­re tes­ti­mo­ni del­la cau­sa di Gesù fino agli ango­li più remo­ti del­la ter­ra. Ques­to fa sì che le per­so­ne si sen­ta­no a casa con Dio. Ben­ve­nuti a casa! Quan­do gli israe­li­ti usci­ro­no dal­la cat­ti­vi­tà, ci vol­le­ro esat­ta­men­te set­te set­ti­ma­ne per… 
Gesù sfi­da i suoi com­pa­gni a pen­tir­si e a diven­ta­re come bam­bi­ni (Matteo 18:3). Diven­ta­re ver­a­men­te a casa con il Pad­re cele­s­te richie­de una fede infan­ti­le. Qual­cu­no la tro­va quan­do si è lascia­to alle spal­le le fasi pre­ce­den­ti di «fede inge­nua» e «fede comp­les­sa». Quat­tro set­ti­ma­ne fa, una don­na ha rac­con­ta­to qui, duran­te il ser­vi­zio reli­gio­so, come ha tro­va­to la sua stra­da ver­so una fede infan­ti­le attra­ver­so gra­vi aff­li­zio­ni. La fede infan­ti­le è un seg­no di matu­ri­tà nella rela­zio­ne con il Pad­re celeste.… 
La Bibbia pre­sen­ta ripe­tu­tamen­te Dio come un pad­re con mol­te buo­ne qua­li­tà. Voglia­mo esse­re sti­mo­la­ti da ques­te qua­li­tà per vive­re una buo­na pater­ni­tà anche nel­le nost­re fami­g­lie. Nono­stan­te tut­ti i nos­tri sfor­zi, ci sfug­go­no alcu­ne cose e non riuscia­mo ad esse­re all’al­tez­za del­le nost­re aspett­a­ti­ve. Ques­to lascia il seg­no sui nos­tri fig­li. Ma Dio, in quan­to Pad­re, si pren­de cura di noi e ci dona la gua­ri­gio­ne. Una chie­sa ha orga­niz­za­to un cor­so di fede sul tema «Respi­ra­re alla pre­sen­za di Dio». Un par­te­ci­pan­te al cor­so ha ascolt­a­to pazi­en­te­men­te tut­to, ma è rimasto… 
Dio non ha solo un cuo­re di pad­re, ma anche un cuo­re di mad­re. Per sen­tir­ci com­ple­ta­men­te a casa con lui, dob­bia­mo esse­re mol­to vici­ni a ent­ram­bi i cuo­ri. Il nos­tro rap­por­to con la mad­re bio­lo­gi­ca ha una gran­de influ­en­za sul­la nos­t­ra vicinan­za al cuo­re mate­r­no di Dio. Le feri­te mate­r­ne subi­te devo­no quin­di esse­re cura­te e devo­no esse­re gua­ri­te. L’im­pe­ra­to­re Feder­i­co II con­dus­se degli espe­ri­men­ti sui bam­bi­ni. Vole­va sco­pri­re il lin­guag­gio pri­mor­dia­le comu­ne a tut­ti gli uomi­ni. Cre­de­va di pot­er­lo sco­pri­re osser­van­do qua­le lin­gua par­la­va­no i bambini… 
Con il ter­mi­ne «visi­ta» inten­dia­mo un col­po di for­tu­na che vie­ne per­c­e­pi­to come una pro­va o una puni­zio­ne da par­te di Dio. Nella Bibbia, il ter­mi­ne si tro­va in Luca 19:44 e si rife­ris­ce alla visi­ta di Gesù a Geru­sa­lem­me per richi­ama­re le per­so­ne a casa dal Pad­re cele­s­te. Il poten­zia­le del­le visi­te e il modo in cui posso­no avvicin­ar­ci a Dio saran­no dimostra­ti sul­la base di sto­rie per­so­na­li. Secon­do Wiki­pe­dia, una «visi­ta­zio­ne» è un col­po di for­tu­na che rappre­sen­ta una pro­va o una punizione… 
A Pas­qua cele­bria­mo la resurre­zio­ne di Gesù Cris­to. La mor­te e la resurre­zio­ne fan­no par­te del nor­ma­le rit­mo spi­ri­tua­le di ogni segu­ace di Gesù. La cre­sci­ta spi­ri­tua­le non è pos­si­bi­le sen­za le mor­ti mino­ri o mag­gio­ri che si veri­fi­ca­no in ogni vita. La Pas­qua ci mos­tra chia­ra­men­te che il pote­re di resurre­zio­ne di Dio è più gran­de del­la mor­te. Ci fa anche capi­re che la vita nas­ce dal­la mor­te. Un bel­lis­si­mo esem­pio di ques­to è la rosa di Ger­i­co, in cui un sot­to­bo­sco appa­ren­te­men­te mor­to viene… 
L’o­bi­et­tivo del­la vita con Gesù Cris­to è diven­ta­re più a casa con il Pad­re cele­s­te. I com­pa­gni ci aiuta­no a far­lo. Aron­ne e Miri­am erano i com­pa­gni di Mosè. Gra­zie a loro, Mosè diven­ne l’uo­mo capace e maturo che cono­scia­mo nella Bibbia. Il mio migli­or col­le­ga duran­te il mio «peri­odo tec­no­lo­gi­co» era una gui­da alpi­na del­l’­En­ga­di­na. Quan­do guar­da­va­mo fuo­ri dal­la fine­s­tra duran­te le lezio­ni a Buchs, nella Val­le del Reno, guar­da­va­mo dirett­amen­te le mon­tagne Kreuz­ber­ge ai mar­gi­ni del­l’Alp­stein. Per lui, quello era spesso… 
Mol­te per­so­ne cre­do­no che tut­to andrà bene non appe­na avran­no tro­va­to il part­ner per­fet­to. Colo­ro che ripon­go­no tut­to il peso del­le loro spe­ran­ze e dei loro desi­de­ri sul part­ner, lo schi­ac­ceran­no con le loro aspett­a­ti­ve. La sto­ria di Gia­cob­be, Rache­le e Lia illus­tra ques­to aspet­to e ci mos­tra la via del­la liber­tà. Il desi­de­rio di amo­re vero è semp­re sta­to can­ta­to e descritto, ma nella nos­t­ra cul­tu­ra attua­le ques­to desi­de­rio è ampli­fi­ca­to a pro­por­zio­ni qua­si incom­men­su­ra­bi­li. I pal­co­s­ceni­ci del nos­tro mondo… 
Abra­mo aspet­tò per decen­ni il figlio pro­mes­so e, quan­do final­men­te arri­vò, dovet­te sacri­fi­car­lo su una mon­tagna. Il sacri­fi­cio di Isac­co insegnò ad Abra­mo ad ama­re Dio più di suo figlio. È anche un nos­tro pro­ble­ma: i sogni rea­liz­za­ti ten­do­no a diven­ta­re ido­li. Ecco per­ché è importan­te met­ter­li sul­l’al­ta­re anco­ra e anco­ra. Solo le cose che non han­no più una fun­zio­ne ido­la­tri­ca posso­no rima­ne­re tran­quil­la­men­te nella nos­t­ra vita. Esat­ta­men­te ven­t’an­ni fa, sta­vo scri­ven­do la tesi fina­le del mio… 
La nos­t­ra voca­zio­ne è quella di cre­sce­re spi­ri­tu­al­men­te. Cre­sce­re nella fede è sino­ni­mo di «diven­ta­re a casa» nella casa di Dio. Ques­to ser­mo­ne ti mostrerà le diver­se fasi del­la cre­sci­ta e ti moti­verà a rag­gi­unge­re quella suc­ces­si­va. Rif­let­te­re inten­sa­men­te e vive­re con la Bibbia è il fat­to­re più poten­te per la cre­sci­ta spi­ri­tua­le. La gio­va­ne vici­na di casa di Albert Ein­stein sta­va par­lan­do con lui a una fes­ta. La don­na gli chie­se: «Cosa fai esat­ta­men­te per vive­re?». Ein­stein la guar­dò e ris­po­se: «Ded­ico…
Nella para­bo­la dei due fig­li pro­dighi, ci si chie­de chi deb­ba svol­ge­re il lavoro nella fat­to­ria. Ovvia­men­te, il fratel­lo mag­gio­re ha com­mes­so un errore lavor­an­do nei cam­pi come uno schia­vo. Ma anche sta­re sedu­to nella sala dei ban­chet­ti non fun­zio­na. Ogni esse­re uma­no cer­ca di otte­ne­re amo­re, accet­ta­zio­ne e apprezzamen­to. Se voglia­mo gua­d­agnar­ci ques­te cose con le nost­re azio­ni, è una cosa nega­ti­va. Tut­ta­via, se agi­a­mo sul­la base del­l’a­mo­re, del­l’­ac­cet­ta­zio­ne e dell’apprezzamento,… 
Il figlio mag­gio­re del­la para­bo­la è un estra­neo nella sua stes­sa casa e vive un’a­ma­ra «men­ta­li­tà da orfa­no». Tut­te le ric­chez­ze del pad­re sareb­be­ro a sua dis­po­si­zio­ne, ma non le usa. Come può avve­ni­re il pass­ag­gio da uno sti­le di vita di ques­to tipo a una men­ta­li­tà da figlio o figlia e quin­di a un cris­tia­ne­si­mo libera­to? La casa è il luo­go in cui sono accett­a­to incon­di­zio­na­ta­men­te e pos­so dare me stes­so così come sono. È il luo­go in cui pos­so anche sfog­gia­re un «rim­pro­vero» e… 
Ques­to ser­mo­ne com­bi­na il tema annua­le «Ben­ve­nuti a casa» con una sfi­da attua­le nella vita del­la chie­sa che sti­amo affront­an­do. Ci chie­dia­mo come pos­sia­mo crea­re una cul­tu­ra del­l’­ac­co­gli­en­za com­ple­ta per l’seetal chi­le ispi­ra­ta all’o­s­pi­ta­li­tà nella casa di Dio. In ques­to sfor­zo, tro­via­mo una for­te ispi­ra­zio­ne nella para­bo­la del pad­re con i due fig­li pro­dighi. Ogni gen­naio orga­niz­zia­mo un cosid­det­to ser­vi­zio di visio­ne. Ques­ti ser­vi­zi han­no lo sco­po di apri­re gli occhi sul futu­ro. Par­lia­mo del signi­fi­ca­to spi­ri­tua­le di… 
Che cos’è la casa? La casa è sem­pli­ce­men­te un pae­se o for­se anche solo una casa a cui asso­cia­mo ricor­di sen­ti­men­ta­li? Secon­do il Sal­mo 91:9, la pre­sen­za di Dio ren­de un luo­go una casa: «Sono al sicu­ro pres­so il Signo­re! Sì, con Dio, l’Al­tis­si­mo, hai tro­va­to una casa». In ques­ta serie di ser­mo­ni sco­pri­re­mo insie­me come tornare a casa, tro­va­re una vita appa­gan­te e aiut­a­re gli altri a sco­pri­re ques­ta casa. La dome­ni­ca mat­ti­na, quan­do ero anco­ra un bam­bi­no o un adolescente… 
Sen­za un incon­tro per­so­na­le con Dio, il Nata­le rima­ne solo una favo­la e la fede per­so­na­le è insi­pi­da e poco attraen­te. Per cam­bia­re ques­ta situa­zio­ne, Dio si è fat­to uomo nella per­so­na di Gesù e si è reso toc­ca­bi­le, visi­bi­le, udi­bi­le e tan­gi­bi­le. L’in­con­tro con Dio tras­for­ma l’Av­ven­to in un’av­ven­tura! Se allunghi la paro­la Avven­to con le tre let­te­re u‑r-e, signi­fi­ca avven­tura. Il nos­tro tema del­l’an­no è «Aben­tüür Gebät». La preg­hie­ra diven­ta un’av­ven­tura quan­do por­ta all’in­con­tro con Dio, che è anche il… 
La rif­or­ma del re Asa è un’u­ti­le illus­tra­zio­ne di come pos­sia­mo ren­de­re la nos­t­ra por­ta alta e la por­ta lar­ga per rice­ve­re il re di tut­ti i reg­ni. Ques­to ser­mo­ne è spe­ci­fi­ca­men­te indi­riz­za­to ai cris­tia­ni la cui vita di fede è diven­ta­ta tiepi­da e che desi­de­r­ano più ecci­ta­zio­ne, ripo­so e pace attra­ver­so Gesù Cris­to. L’Av­ven­to è un tem­po adat­to per pre­par­ar­ci alla venu­ta di Gesù. 
Le preg­hie­re di Line Bus ci fan­no spe­ri­men­ta­re che Dio può esse­re cam­bia­to. Nel­le preg­hie­re in mon­gol­fie­ra noi stes­si spe­ri­men­ti­amo un cam­bia­men­to. In ogni caso, le preg­hie­re han­no il pote­re di cam­bia­re Dio, il mon­do e noi stes­si! Ma le preg­hie­re non ser­vo­no prin­ci­pal­men­te a risol­vere i pro­ble­mi, ma ad appro­fond­ire la nos­t­ra rela­zio­ne con il Pad­re celeste. 
Il Bren­nen­der Berg (356,7 metri sul livel­lo del mare) è una col­li­na bosco­sa al con­fi­ne tra le cit­tà del Saar­land di Saar­brü­cken e Sulz­bach. Qui si tro­va un filone di car­bo­ne fuman­te che ha pre­so fuo­co nel XVII seco­lo e che bru­cia anco­ra oggi. Ques­ti incen­di sot­terra­nei ricord­a­no qual­co­sa che si può ris­con­tra­re in mol­te per­so­ne, me com­pre­so: una vita inte­rio­re fuman­te che è dif­fi­ci­le da sof­fo­ca­re ed erut­ta di tan­to in tan­to. Gesù Cris­to è in gra­do di liber­ar­ci dal­le nost­re feri­te, attac­ca­men­ti e impronte. 
Alla ricer­ca del­l’a­mo­re e del­la liber­tà Vive­va nel mon­do dei ric­chi e dei bel­li e ave­va la sua agen­zia per la pro­mo­zio­ne e lo sty­ling. Tina ama­va sta­re davan­ti alla mac­chi­na foto­gra­fi­ca e creò il suo mon­do «World of Venus» con calen­da­ri di pin-up ed even­ti VIP. Come ragaz­za gla­mour, ha col­ti­va­to la sua imma­gi­ne di «dea del­l’a­mo­re». Tina Schmidt rac­con­ta la sua vita: «Mi sen­tivo ama­ta solo quan­do ero desi­de­ra­ta. Pen­sa­vo che sarei mor­ta sen­za ses­so. Solo un tipo di ses­so com­ple­ta­men­te diverso… 
Il Libro di Giob­be ci dà una visio­ne pro­fon­da del male, chi c’è die­tro e come fun­zio­na. In modo mol­to impres­sio­n­an­te, Giob­be vive come pos­sia­mo com­port­ar­ci nei tem­pi bui per non diven­ta­re pre­da del male. Attra­ver­so il suo aggr­ap­par­si al Reden­to­re («Eppu­re so che il mio Reden­to­re vive e avrà l’ul­ti­ma paro­la su ques­ta ter­ra»), la sua fede fu innalza­ta ad un livel­lo supe­rio­re e fu bene­det­to in modo impressionante. 
Gesù fu mes­so alla pro­va dal ten­ta­to­re nel­le aree del­la popola­ri­tà, del pos­ses­so e del pote­re. Ques­te sono le tre aree che sono moto­ri for­ti anche nella nos­t­ra vita. Insie­me alla pau­ra, ques­to for­ma una spi­ra­le nega­ti­va: non si ha mai abbastan­za. I tre con­sig­li evan­ge­li­ci (cas­ti­tà, pover­tà e obbe­dien­za) sono, in una cer­ta misu­ra, i fre­ni che ren­do­no pos­si­bi­le una buo­na ges­tio­ne crea­ti­va di ques­te for­ze interiori. 
C’è la ten­ta­zio­ne sot­to for­ma di pro­va e la ten­ta­zio­ne sot­to for­ma di sedu­zi­o­ne. Con la ses­ta peti­zio­ne del­la preg­hie­ra del Pad­re Nos­tro, preg­hi­amo Dio di non cade­re nella ten­ta­zio­ne, di non cade­re nella sua trap­po­la. Ques­ta peti­zio­ne non riguar­da l’ot­ti­miz­za­zio­ne del­la nos­t­ra mora­le, ma il rag­gi­ungi­men­to del­la meta – esse­re con Dio. 
Abbia­mo dav­vero biso­g­no del per­do­no come del pane quo­ti­dia­no? Con la para­bo­la del fari­seo e del­l’e­sat­to­re del­le tas­se che pre­ga­no insie­me nel tem­pio, Gesù mos­tra che ci sono due tipi di per­so­ne, quel­le che san­no di esse­re pec­ca­to­ri e quel­le che non lo san­no. Eppu­re rico­no­sce­re la pro­pria vul­nerabi­li­tà al pec­ca­to sareb­be la chia­ve per una vita sere­na e gio­io­sa con Gesù! 
La Bibbia dice diver­se vol­te che se ci rifi­uti­amo di per­do­na­re gli altri, Dio non per­do­nerà nean­che noi. Il per­do­no è mol­to uni­la­te­ra­le e ingi­us­to. Ma se osia­mo, sco­pri­re­mo che la rela­zio­ne è abili­ta­ta e rinnovata. 
Nella para­bo­la del­la vedo­va men­di­can­te, Gesù mos­tra che la preg­hie­ra per­sis­ten­te e deter­mi­na­ta por­ta alla meta. La vedo­va ha avu­to quello che le spet­ta­va. Quan­to più le per­so­ne otter­ran­no i loro dirit­ti se si osti­ner­an­no a chie­de­re al loro Pad­re in cielo! 
«Quo­ti­dia­na­men­te» e «oggi» espri­mo­no che non dob­bia­mo chie­de­re al Pad­re del cie­lo le prov­vis­te, ma le neces­si­tà quo­ti­dia­ne. Se vivia­mo semp­re nel doma­ni, ci crei­amo mol­te preoc­cu­p­a­zio­ni inutili. Il ser­mo­ne ci sfi­da ad esse­re inte­ri davan­ti a Dio ora – e sare­mo benedetti! 
Jabez pre­ga­va con­tro il suo stes­so nome, che era una paro­la male­det­ta. Signi­fi­ca tor­men­to e dolo­re! Anche se la preg­hie­ra suo­na un po» ego­cen­tri­ca, dice: E Dio lasciò veni­re ciò che ave­va chies­to. Jabez si alzò con­tro la sua dis­po­si­zio­ne attra­ver­so la preg­hie­ra. La preg­hie­ra ha cam­bia­to la sua vita. 
Si dice che la preg­hie­ra nel nome di Gesù abbia una per­cen­tua­le di suc­ces­so del cen­to per cen­to. Cosa signi­fi­ca per una per­so­na pre­ga­re nel Suo nome ed esse­re un agen­te. L’em­power­ment per­fet­to con­sis­te nella cura del­lo Spi­ri­to San­to e nel­l’in­flu­en­za del nome di Gesù nel pos­to più alto. 
Gesù non gua­ri­va solo le ani­me, ma per­so­ne inte­re secon­do il cor­po, l’ani­ma e lo spi­ri­to. Vuo­le far­lo anco­ra oggi attra­ver­so i suoi allea­ti. Tut­ta­via, è inne­ga­bile che il nos­tro cor­po – più invec­chia – dimi­nuis­ce. Al con­tra­rio del­lo spi­ri­to, che si rin­no­va di gior­no in gior­no. Come affron­ti­amo ques­ta tensione? 
«Sia fat­ta la tua volon­tà come in cie­lo così in ter­ra». Ques­ta frase vie­ne pri­ma del­la richies­ta di prov­vis­te («Dac­ci oggi il nos­tro pane quo­ti­dia­no»). Appa­ren­te­men­te, è più importan­te che cre­scia­mo in una rela­zio­ne di fidu­cia più pro­fon­da con Dio che che Lui esau­dis­ca tut­ti i nos­tri desideri. 
Gli ebrei leg­go­no il libro di Ruth duran­te la loro fes­ta di Pen­te­cos­te (shavuot). Ques­ta sto­ria del­l’An­ti­co Tes­ta­men­to illus­tra come lo Spi­ri­to San­to unis­ce le persone. 
Nella preg­hie­ra, pos­sia­mo usci­re inte­rior­men­te dai mol­ti sguar­di degli uomi­ni e met­ter­ci sot­to l’u­ni­co sguar­do di Dio. Lì tro­via­mo un modo di vive­re pro­fon­da­men­te libera­to, sen­za pres­sio­ne e pie­no di for­za. È la vita alla pre­sen­za di Dio, il luo­go del­la libertà. 
Cosa signi­fi­ca quan­do vie­ne il reg­no di Dio? Il ser­mo­ne vuo­le incorag­gia­re ad alle­ar­si con Dio e a veder­si come un invia­to per il reg­no di Dio in ques­to mon­do. Pos­sia­mo aiut­a­re a cos­trui­re il reg­no di Dio ren­den­do la paro­la di Dio una realtà. 
Nella preg­hie­ra che Davi­de dice nel Sal­mo 131, ci dà una visio­ne pro­fon­da del segre­to di un cuo­re tran­quil­lo e pie­no di pace. Tre nemici che devo­no esse­re sosti­tui­ti si frap­pon­go­no a ques­ta pace. 
Un ser­mo­ne pas­qua­le sul tri­pli­ce «La pace sia con voi» di Gesù ai dis­ce­po­li che si erano chi­usi nella pau­ra. La risurre­zio­ne di Gesù ha il pote­re di apri­re pri­ma le por­te del cuo­re e poi anche alt­re porte. 
Una secon­da vol­ta riguar­da il modo in cui il nome del nos­tro Pad­re in cie­lo può esse­re san­ti­fi­ca­to. Attra­ver­so l’a­do­ra­zio­ne. Ma l’a­do­ra­zio­ne è mol­to più che buo­ni sen­ti­men­ti e bel­le can­zo­ni. Si trat­ta anche di ren­de­re gra­zie, lamen­tar­si e pro­cla­ma­re. L’a­do­ra­zio­ne è il sen­so stes­so del­la nos­t­ra vita. La sto­ria del re Gio­sa­fat da 2 Cro­nache 20 riu­nis­ce tut­ti gli aspet­ti del­l’a­do­ra­zio­ne e ne mos­tra la bel­la conseguenza. 
Chi è il «Pad­re nos­tro», la per­so­na a cui ci rivol­gi­a­mo nella preg­hie­ra? È un Dio che si pre­sen­ta con quat­tro let­te­re (YHWH) che signi­fi­ca­no «suo». Il Pad­re in cie­lo ha il nome pro­prio «Colui che è» e mol­ti altri nomi. Dio è così gran­de e così ampio che non è pos­si­bi­le cat­tur­ar­lo con un nome pro­prio. Ques­to lo limi­t­er­eb­be e lo ren­der­eb­be tan­gi­bi­le. Ognu­no dei suoi num­ero­si nomi mos­tra alcu­ne carat­teristi­che di lui. 

Nostro padre…

25 Feb­braio 2018 
La for­ma di indi­riz­zo nel «Pad­re nos­tro» è scrit­ta in pri­ma per­so­na plu­ra­le. Gesù, che ha rac­co­man­da­to ques­ta preg­hie­ra per imi­ta­zio­ne, ave­va qual­co­sa in men­te. Quan­do invo­chi­amo il Pad­re del cie­lo dal­l’in­ter­no del­la comu­ni­tà, spe­ri­men­te­remo effet­ti poten­ti del­le nost­re preghiere. 
Chi è in real­tà il «Pad­re nos­tro che è nei cie­li»? Con chi dice Gesù che dov­rem­mo parl­a­re? Da un lato, è il Pad­re vici­no e dal­l’al­t­ro, abita nel cie­lo lon­ta­no. Come si rela­zio­na l’a­mo­re di Dio con la sua san­ti­tà? La nos­t­ra imma­gi­ne di Dio ha una gran­de influ­en­za sul­l’att­eg­gi­a­men­to di base con cui preghiamo. 
Ini­zio del tema del nuo­vo anno «Aben­tüür Gebät». Quan­do i suoi dis­ce­po­li gli chie­se­ro di insegna­re loro a pre­ga­re, Gesù ris­po­se con la «preg­hie­ra del Pad­re nos­tro». Ques­ta preg­hie­ra for­nis­ce la strut­tu­ra per i ser­mo­ni del 2018. Oggi, l’o­bi­et­tivo è quello di otte­ne­re una pan­o­r­ami­ca iniziale. 
Il cammi­no dei pas­to­ri e il cammi­no dei sag­gi ver­so Bet­lem­me e la man­gi­a­toia sono mol­to diver­si. Tut­ta­via, per ent­ram­bi i grup­pi por­ta all’a­do­ra­zio­ne di Dio. 

Albero della vita

03 Dicembre 2017 
L’al­be­ro del­la vita che si tro­va­va nel paradi­so ai tem­pi di Ada­mo ed Eva ria­ppa­re nella nuo­va cit­tà che ver­rà. Dà i suoi frut­ti dodi­ci vol­te all’an­no e le sue fog­lie han­no un pote­re cura­tivo. È un dono gra­tui­to del­la gra­zia che all’uo­mo vie­ne data una secon­da pos­si­bi­li­tà di man­gia­re dal­l’al­be­ro del­la vita e poi vive­re eter­na­men­te con Dio. 

Bellezza graziosa

26 novembre 2017 
Ques­ta visio­ne del­la Nuo­va Geru­sa­lem­me non ha lo sco­po di tras­form­ar­ci in per­so­ne stan­che del mon­do, ma in per­so­ne pie­ne di spe­ran­za, di pace e di amore. 

Venga il tuo regno…

12 Novembre 2017 
Come devo­no esse­re com­pre­si e clas­si­fi­ca­ti gli even­ti bibli­ci del­la pri­ma risurre­zio­ne, del reg­no mil­lena­rio e del giudi­zio finale? 

Dio è buono

22 Ottobre 2017 
In un dis­cor­so poco pri­ma di ent­ra­re nella Ter­ra Pro­mes­sa, Mosè ricor­dò al popo­lo d’Is­rae­le di non dimen­ti­ca­re Dio in tut­ta la loro pro­spe­ri­tà e di esserg­li gra­to. Come pos­sia­mo esse­re gra­ti indi­pen­den­te­men­te dal­la nos­t­ra situa­zio­ne personale? 
Bab­ly­on il Gran­de ci vie­ne pre­sen­ta­to come una pro­sti­tu­ta che sedu­ce per­so­ne di tut­te le nazio­ni. Un gior­no, però, arri­verà la sua ulti­ma ora… 
Ques­to ser­mo­ne non riguar­da i popolar­men­te chi­ama­ti «giudi­zi del­la cop­pa», ma come un cris­tia­no può rima­ne­re sve­glio e ves­ti­to di fron­te a ques­ti seg­ni. Il pas­so bibli­co cen­tra­le per ques­to è Apo­ca­lis­se 16:15.
Gio­van­ni ci dà una pan­o­r­ami­ca di ciò che sta acca­den­do in ques­to mon­do e ci mos­tra le qua­li­fi­che chia­ve di cui un segu­ace di Gesù ha biso­g­no per soprav­vi­ve­re in ques­to tem­po: Pazi­en­za, obbe­dien­za e fede. Cosa signi­fi­ca ques­to per la nos­t­ra vita? 

Seicentosessantasei

27 agos­to 2017 
=D100:D101Il nume­ro del­la bes­tia in Apo­ca­lis­se 13 è 666. Altro­ve la Bibbia par­la del­l’An­ti­cris­to che vie­ne per ingann­ar­ci. Dov’è? Come pos­sia­mo rico­no­scer­lo e prepararci? 
Apo­ca­lis­se 12 descri­ve un’im­ma­gi­ne all’a­van­guar­dia che, secon­do varie spe­cu­la­zio­ni, si rea­liz­zerà il 23 settembre 2017. Sia­mo curio­si. In ogni caso, ques­to capi­to­lo ci mos­tra come Sata­na lavo­ra in ques­to mon­do e con­tro qua­li armi è impotente. 
Secon­do Gesù, il reg­no di Dio è come un seme di sen­a­pe. Quan­do vie­ne mes­so nella ter­ra, cre­sce in una gran­de peren­ne che può diven­ta­re un luo­go di nidi­fi­ca­zio­ne per gli uccel­li migra­to­ri. Il DNA di cre­sci­ta del seme di sen­a­pe è sta­to mes­so nel­le per­so­ne che cre­do­no in Gesù Cris­to. Per­tan­to, gran­di cose posso­no acca­de­re attra­ver­so le loro vite. 
Gesù ha dato a cias­cu­no dei suoi segu­aci una par­te del­la sua ric­chez­za da scam­bia­re. Qual è la mis­sio­ne? Qual è il capi­ta­le? Come posso­no com­mer­cia­re? Cosa suc­ce­de quan­do fan­no rapporto? 

Dietro le quinte

11 Giug­no 2017 
Tra la ses­ta e la set­ti­ma trom­ba ci vie­ne dato uno sguar­do die­tro la sce­na. Vedia­mo che Dio regna asso­lu­t­amen­te sov­ra­no su tut­ta la scena. 
Le visio­ni del­le trom­be rispon­do­no a doman­de importan­ti, come ad esem­pio come un segu­ace di Gesù dov­reb­be com­port­ar­si di fron­te alle cata­stro­fi e alle guer­re di ques­to mondo. 
Gesù Cris­to ha dato la sua vita per noi sul­la cro­ce il Ven­er­dì San­to. Anco­ra e anco­ra dice che i suoi segu­aci spe­ri­m­en­ter­an­no anche la per­se­cu­zi­o­ne e la tri­bo­la­zio­ne. Ques­te cose fan­no par­te del nucleo del­la fede, per così dire. Quello che sti­amo viven­do attu­al­men­te nel mon­do occi­den­ta­le non è nor­ma­le. Gio­van­ni vede i vin­ci­to­ri in due visio­ni diver­se. Ques­te imma­gi­ni han­no lo sco­po di incorag­gi­ar­ci a dare la nos­t­ra vita com­ple­ta­men­te per Cris­to – non impor­ta a qua­le costo. 
I sigil­li saran­no rot­ti e riveleran­no qua­li giudi­zi pas­ser­an­no sul­la ter­ra in una pri­ma serie di setacci. 
Epis­to­la a Lao­di­cea C’è una via nel Van­ge­lo da un cris­tia­ne­si­mo indif­fe­ren­te, sen­za pas­sio­ne, tiepi­do, ad una pas­sio­ne «cal­da» per Gesù. 
Epis­to­la a Fila­del­fia Anche se ave­te poca for­za, tenete­vi sal­da­men­te a Gesù. Così facen­do, cre­erete un gran­de futu­ro per voi stes­si e per colo­ro che vi circondano! 

Per il grande sì

26 Feb­braio 2017 
Let­te­ra a Thya­ti­ra Cris­to sfi­da la chie­sa di Thya­ti­ra a mol­ti No per il gran­de Sì! 

Ritorno al primo amore

05 Feb­braio 2017 
Gesù scri­ve per­so­nal­men­te un feed­back cele­s­te alle set­te chie­se del­l’A­sia Mino­re. Dice agli Efe­si­ni che una chie­sa può fare tut­to bene e ave­re un gran­de effet­to magne­ti­co, ma se man­ca l’a­mo­re, tut­to è vano. 

Alfa e Omega

15 Gen­naio 2017 
L’A­po­ca­lis­se met­te in moto il nos­tro cine­ma men­ta­le attra­ver­so le num­e­ro­se imma­gi­ni mostra­te. All’i­ni­zio vie­ne intro­dot­to il per­son­ag­gio prin­ci­pa­le, Gesù Cris­to. Nel pro­ces­so, ven­go­no alla luce cose sorprendenti! 

Venite a me, tutti voi!

08 Gen­naio 2017 
Usan­do le paro­le chia­ve appar­tene­re – cre­de­re – com­port­ar­si, spieg­hi­amo la nos­t­ra cul­tu­ra e il cor­so del­la chie­sa. Così facen­do, rispon­dia­mo alle doman­de su come la nos­t­ra cul­tu­ra acco­gli­en­te pos­sa esse­re ricon­ci­lia­ta con un’­in­ter­pre­ta­zio­ne del­la Bibbia basa­ta sul­la Bibbia. 

Magnifica lungimiranza

01 Gen­naio 2017 
Oggi ini­zia­mo il nuo­vo tema annua­le «Fore­sight». Nel cor­so del 2017 inter­pre­te­remo il libro del­l’A­po­ca­lis­se. Ques­to ser­mo­ne dà una pri­ma visio­ne e mos­tra il vero signi­fi­ca­to del­l’A­po­ca­lis­se. Sve­la e rivela in for­ma vivi­da e pit­to­ri­ca le real­tà e i pote­ri invi­si­bi­li die­tro gli even­ti visi­bi­li, spie­gan­do così il cor­so del­la storia. 

Mega gioia

25 Dicembre 2016 
Un ser­mo­ne di Nata­le sul­la mega gioia spe­ri­men­ta­ta dai pas­to­ri nel cam­po. La ragio­ne di ques­ta gioia è che il Sal­va­to­re è nato e ha crea­to la con­di­zio­ne per la pace sul­la terra. 
Ques­to è l’ul­ti­mo dei quat­tro ser­mo­ni sul lavoro e rias­su­me il tema. Il mess­ag­gio prin­ci­pa­le è: Cris­to non è solo il nos­tro Signo­re la dome­ni­ca, ma è anche il nos­tro dato­re di lavoro il lunedì. 

La cosa con il nome

04 Dicembre 2016 
Voglia­mo far­ci un nome con il lavoro o ci fac­cia­mo un nome e poi fac­cia­mo il lavoro? Ques­ta doman­da deci­de se pos­so bril­la­re al lavoro o no. 
Il pri­mo di quat­tro ser­mo­ni sul tema del­la fede e del lavoro affron­ta le basi. Si chia­ris­co­no le seguen­ti doman­de: Che cosa ha a che fare Dio con il lavoro? Cosa devo fare con il lavoro? Come lavoriamo? 
Dani­el ci mos­tra come model­lo che non abbia­mo biso­g­no di esse­re nega­to­ri socia­li tota­li che fan­no lo scio­pe­ro del­la fame o si rit­i­ra­no da tut­to. Tut­ta­via, con sim­pa­ti­ca deter­mi­na­zio­ne, dob­bia­mo cono­sce­re il pun­to in cui deve arri­va­re il nos­tro «ma».

Per un’anima forte

23 Ottobre 2016 
L’a­do­ra­zio­ne con­sis­te nel loda­re, ringra­zia­re, lamen­tar­si e pro­cla­ma­re. Se ado­ria­mo in ogni situa­zio­ne del­la vita, si può for­ma­re in noi un’­ani­ma forte. 

Non sono un elefante

16 ottobre 2016 
Spes­so spe­ri­men­ti­amo una dis­cre­pan­za tra ciò che vivia­mo e ciò che la Bibbia ha real­men­te inte­so. Ques­ta ten­sio­ne fa par­te del­la vita di una per­so­na che è in cammi­no con Gesù. In ques­to ser­mo­ne vie­ne mostra­to come la nos­t­ra vita può comun­que cam­bia­re in modo sos­teni­bi­le e positivo. 
Jan Hus (1369–1415) è un esem­pio lam­pan­te di un uomo che ha dedi­ca­to la sua vita alla veri­tà. La sua vita finì sul rogo il 6 lug­lio 1415 al Con­ci­lio di Cos­tan­za. È impres­sio­n­an­te l’im­patto che ha avu­to la sua vita. 

Sono una lucciola

25 Settembre 2016 
Cosa signi­fi­ca bril­la­re in pubbli­co e qua­li sono i requi­si­ti per far­lo? Ques­to ser­mo­ne esplo­ra ques­ta doman­da usan­do Gia­co­mo 2:14–17 e altri pas­si di ques­ta lettera. 

Chiesa – nel mondo

04 Settembre 2016 
Nella Bibbia, sono chi­ama­te feli­ci le per­so­ne che spe­ri­men­ta­no l’op­po­si­zio­ne e il rifi­uto a cau­sa del­la loro fede. Per­ché la buo­na noti­zia spes­so crea attri­to in ques­to mon­do e cosa signi­fi­ca ques­to per i cris­tia­ni attivi? 
Un’im­ma­gi­ne che vie­ne usa­ta anco­ra e anco­ra per la chie­sa nella Bibbia è il cor­po. La chie­sa è il cor­po di Cris­to su ques­ta ter­ra. Ques­to ha for­ti impli­ca­zio­ni per la nos­t­ra unio­ne e la nos­t­ra missione. 
Nel Cre­do di Nice­no e di Cos­tan­ti­no­po­li, la Chie­sa è descrit­ta con le paro­le pro­prie del tito­lo. Appro­fon­dia­mo la ques­tio­ne e cer­chi­amo di capi­re per­ché i Padri del­la Chie­sa han­no scel­to pro­prio ques­te parole. 

William Wilberforce

10 Lug­lio 2016 
L’im­pos­si­bi­le diven­ta pos­si­bi­le! Ques­ta affer­ma­zio­ne è sos­tenu­ta dal­la vita di Wil­liam Wil­ber­force (1759–1833). Wil­ber­force è l’uo­mo che ha aboli­to la schia­vi­tù nella nazio­ne lea­der nel mon­do per il com­mer­cio di schia­vi, la Gran Bretagna. 
Ci sono deter­mi­na­zio­ni e male­di­zio­ni che si tras­met­to­no auto­ma­ti­ca­men­te da una gene­ra­zio­ne all’al­tra? Può esse­re che a cau­sa dei miei ante­na­ti sono bloc­ca­to? In ques­to ser­mo­ne, vie­ne data una ris­pos­ta a ques­ta doman­da basa­ta su Esodo 34:1–9.
Mar­tin Drey­er è un teo­lo­go free­lan­ce, insegnan­te qua­li­fi­ca­to, con­su­len­te per le dipen­den­ze e scritto­re. Negli anni ’90 si è fat­to cono­sce­re a livel­lo nazio­na­le gra­zie alla fon­da­zio­ne del movi­men­to gio­va­ni­le cris­tia­no «Jesus Freaks». La sua svol­ta come auto­re è avve­nu­ta con la Volx­bi­bel, una Bibbia scrit­ta in un lin­guag­gio faci­le da capi­re, che è diven­ta­ta un best­sel­ler in bros­su­ra. Mar­tin è spo­sa­to, ha una figlia e un figlio e vive a Ber­li­no. Nono­stan­te ques­ti note­vo­li suc­ces­si, la sua vita pre­sen­ta anche dei lati oscu­ri. Il fal­li­men­to del suo pri­mo matri­mo­nio, l’al­col e le drog­he, non­ché una… 
Come pen­si che Gesù trat­ter­eb­be le per­so­ne omo­ses­sua­li? Ci sono solo ris­pos­te spe­cu­la­ti­ve a ques­ta doman­da per­ché non ci sono esem­pi del gene­re nella Bibbia. Eppu­re si può dis­cer­ne­re un chia­ro model­lo nel modo in cui Gesù incon­tra le per­so­ne: Pie­no di affet­to e com­pas­sio­ne, e li incon­tra semp­re con gran­de chia­rez­za e sti­mo­lan­te esplicitazione. 
Fin­ché mor­te non vi sepa­ri! Nel mon­do di oggi, la mag­gi­or par­te dei matri­mo­ni finis­ce pri­ma del­la mor­te. Ques­to ser­mo­ne par­la di come con­trasta­re la cor­ro­sio­ne pre­ma­tu­ra del matri­mo­nio con un ade­gua­to trat­ta­men­to antiruggine. 
Il ter­zo ser­mo­ne del­la mini-serie «Ogni cosa ha il suo tem­po». Come pos­sia­mo ordi­na­re meglio il nos­tro tem­po in modo da non esse­re sem­pli­ce­men­te sot­to la tiran­nia dell’urgenza? 

Ripristino dell’onore

13 Mar­zo 2016 
Il quin­to ser­mo­ne del­la cam­pa­gna «Ver­go­gna o Dignità»._x000D_ _x000D_ Come pos­sia­mo spe­ri­men­ta­re l’o­no­re, la digni­tà e la restau­ra­zio­ne attra­ver­so Gesù Cristo? 

Sulla strada per l’acqua

28 Feb­braio 2016 
Il ter­zo ser­mo­ne del­la cam­pa­gna «Ver­go­gna o digni­tà». Come rispon­dia­mo alla ver­go­gna e come pos­sia­mo diven­ta­re la miglio­re ver­sio­ne di noi stessi?