Data: 19 Giug­no 2022 | Pre­di­ca­to­re:
Serie: | Tes­to bibli­co: Sal­mo 104
Sug­ge­ri­men­to: Ques­to ser­mo­ne è sta­to tra­dot­to auto­ma­ti­ca­men­te. Si pre­ga di nota­re che non pos­sia­mo accet­ta­re alcu­na responsa­bi­li­tà per l’ac­cu­ra­tez­za del contenuto.

Lo sco­po del­la vita è ado­ra­re il Signo­re. Il Sal­mo 104 ini­zia con una chi­ama­ta all’a­do­ra­zio­ne. Poi cita i moti­vi per cui si dov­reb­be loda­re Dio. Si con­clude con un rin­no­va­to invi­to a loda­re Dio. La sos­ta e la con­tem­pla­zio­ne del­la crea­zio­ne di Dio off­ro­no un gran­de soste­g­no per tro­va­re la pro­pria stra­da come esse­re uma­no nella vera voca­zio­ne di ado­ra­re Dio.


Il for­no a microon­de è sta­to inven­ta­to per ris­cal­da­re il cibo. È meno adat­to per asciuga­re il cane. Lo sco­po di un sal­d­a­to­re è quello di uni­re il metallo. Se vole­te cuci­re i vos­tri ves­ti­ti con esso, non arri­verete da nessuna par­te. Ogni stru­men­to è sta­to crea­to per uno sco­po spe­ci­fi­co. Non ser­ve a nulla allon­tan­ar­lo dal suo sco­po. Per­ché l’uo­mo esis­te? L’uo­mo è pie­na­men­te uma­no quan­do si tro­va davan­ti a Dio e lo ado­ra. Ques­to è il sen­so del­la vita. In una can­zo­ne di cul­to attua­le can­ti­amo: Veni­te a loda­re il Signo­re, l’ani­ma mia can­ta, ado­ra­te il Re, can­ta­te come non mai solo per Lui e ado­ra­te il Re. Nella stes­sa can­zo­ne can­ti­amo che ci sono die­ci­mi­la ragio­ni. Nel Sal­mo 104 ne tro­via­mo alcuni.

È uno dei sal­mi che ini­zia con la chi­ama­ta al cul­to. «Loda il Signo­re (Yah­weh), ani­ma mia! Signo­re mio Dio, sei mol­to gran­de!» (Sal­mo 104:1 NLB). Seguo­no i moti­vi per loda­re Dio. E alla fine arri­va il rin­no­va­to invi­to a loda­re Dio. «Lode al Signo­re, ani­ma mia! Alle­luia!» (v. 35b NLB). L’au­to­re di ques­to sal­mo si appel­la a Dio per lodar­lo. Una vita di ado­ra­zio­ne non è un’­au­to-per­pe­tua­zio­ne. Ma ci sono die­ci­mi­la ragio­ni per questo.

Yahweh è grande e glorioso

«[…] di ono­re e di glo­ria sei rives­ti­to, e la luce ti avvol­ge come una ves­te. […]» (v.1f NLB). I ves­ti­ti fan­no l’uo­mo, dice il pro­ver­bio. Con il modo in cui ci ves­ti­amo, espri­mi­amo la nos­t­ra iden­ti­tà. Gli abiti di Yah­weh (in tedes­co Herr) sono ono­re e glo­ria. Saba­to prossi­mo cele­bre­re­mo il matri­mo­nio di Meli e Sei­men. Lì è richies­to uno sti­le boho: pan­ta­lo­ni ario­si, bretel­le, camice di lino e cap­pel­lo. Gli spo­si vogli­o­no pro­muo­ve­re che il loro ban­chet­to nuzia­le sia sem­pli­ce, leg­ge­ro, estivo e allegro.

In che modo le ves­ti di Yah­weh espri­mo­no ono­re, glo­ria e luce? Va nota­to che nes­su­no ha vis­to Yah­weh. «Yah­weh dis­se a Mosè: «Tut­ta­via, non pote­te vede­re il mio vol­to, per­ché ogni per­so­na che mi vede deve mor­i­re.» (Esodo 33:20 NLB). Dopo aver rice­vu­to le istru­zi­o­ni per la vita sul Mon­te Sinai, Mosè rima­se stu­pi­to: «Il Signo­re nos­tro Dio ci ha mostra­to la sua glo­ria e la sua poten­za e abbia­mo udi­to la sua voce dal mez­zo del fuo­co. Oggi abbia­mo spe­ri­men­ta­to che Dio ha par­la­to alle per­so­ne e che ques­te non sono dovu­te mor­i­re.»(Deut. 5:24 NLB). Nes­su­no pote­va vede­re con i pro­pri occhi il codi­ce di abbi­glia­men­to del Signo­re. Tut­ta­via, gra­zie all’­ac­com­pag­na­men­to dei fen­ome­ni natu­ra­li e all’ud­ire la voce di Dio, l’o­no­re, la glo­ria e la luce furo­no dedot­ti. Ques­te ves­ti espri­mo­no la bel­lez­za di Dio, la sua maes­tà, la sua impo­nen­za, il suo sple­ndo­re, la sua san­ti­tà e la sua vas­ta att­rat­ti­va. E ques­to ci atti­ra. Dove c’è luce, c’è vita. Dove c’è la luce di Dio, c’è la vita divina ed eter­na..

Yah­weh si rivela nella sua crea­zio­ne. Per ques­to motivo, nel Sal­mo 104 ven­go­no rac­con­ta­ti mol­ti mira­co­li come moti­vi di lode. Alcu­ni di essi saran­no cita­ti per estratto:

«Gli uccel­li vi cos­truis­co­no i loro nidi e le cico­gne vivo­no nei cipres­si. In alto sul­le mon­tagne si tro­va­no i pas­co­li per gli stam­bec­chi e le roc­ce off­ro­no rifu­gio ai tas­si del­le sco­glie­re. Hai crea­to la luna per deter­mina­re le sta­gio­ni e il sole che sa quan­do tra­mon­ta­re.» (V.17–19 NLB).

«Signo­re, che varie­tà hai crea­to! Nella tua sag­gez­za li hai crea­ti tut­ti. La ter­ra è pie­na del­le tue crea­tu­re. C’è l’o­ce­a­no, gran­de e vasto, che bru­li­ca di vita di ogni tipo, di ani­ma­li gran­di e pic­co­li.» (v. 24f NLB).

«Quan­do il Signo­re guar­da la ter­ra, essa tre­ma; quan­do toc­ca i mon­ti, essi fuma­no.» (V.32 NLB).

Nella crea­zio­ne, tut­ta­via, non si tro­va­no solo l’o­no­re, la glo­ria e la maes­tà di Yah­weh, ma anche la sua gioia e il suo pia­ce­re.: «Che la glo­ria del Signo­re duri per semp­re! Il Signo­re si com­pia­ce di ciò che ha crea­to!» (V.31 NLB). Ment­re lavo­r­a­va­mo con l’ar­chi­tet­to sui pro­get­ti di rist­rut­tu­ra­zio­ne del­la nos­t­ra casa, lui ci ha sfi­da­to più vol­te a lavora­re con entus­i­as­mo. Il Signo­re ha crea­to il mon­do con mol­to spi­ri­to, gioia e pia­ce­re. Quan­do ha pen­sa­to a te, un sor­ri­so sor­nio­ne gli ha attra­ver­sa­to il viso. Vdesi­de­rio più gran­de si è mes­so all’­ope­ra e ti ha tes­suto nel grem­bo di tua mad­re. Oppu­re imma­gi­na­te quan­do ha avu­to l’i­dea del­la Via Lat­tea o ha crea­to il pol­po o il laman­ti­no dal­la coda rotonda.…

Yahweh sostiene il mondo

Non è che il Signo­re, dopo aver crea­to il mon­do, gli abbia dato una spin­ta e gli abbia det­to: «Ora devi cer­ca­re da solo». No, Yah­weh sos­tiene il mon­do. «Aspet­ta­no tut­ti che voi dia­te loro il cibo quan­do ne han­no biso­g­no. Con il vos­tro aiuto, rac­col­go­no le prov­vis­te. Aprite la mano per nut­rir­li e loro si sazia­no.» (v. 27f NLB).

Ne sie­te con­s­ape­vo­li quan­do com­pra­te un kebab alla sta­zio­ne o aprite il fri­go­rife­ro di casa? Se il Signo­re non apre la sua mano, non si ottiene nulla. Ogni vol­ta che vi sede­te a tavo­la e il cibo è sul tavo­lo, Yah­weh ha aper­to la sua mano. È opport­u­no e di gran­de uti­li­tà fer­mar­si un atti­mo pri­ma di man­gia­re per ringra­zia­re. Ren­de il cuo­re feli­ce e por­ta all’adorazione.

«[…] Se si tog­lie loro il res­pi­ro, muo­io­no e torn­a­no a esse­re pol­vere.» (V.29 NLB). La paro­la per Res­pi­ro signi­fi­ca in ebraico ruachche signi­fi­ca anche Spi­ri­to di Dio. Dopo che Dio ha for­ma­to Ada­mo dal­la pol­vere del­la ter­ra, arri­va il pas­so decisi­vo: Dio sof­fia il res­pi­ro nel­le nari­ci del­l’uo­mo (Gene­si 2:7). L’uo­mo è sta­to crea­to per ave­re il res­pi­ro del­la vita, è un esse­re che respi­ra. Respi­ra­re è il biso­g­no che meno pos­sia­mo riman­da­re. Sia­mo con­s­ape­vo­li di bere, man­gia­re e dorm­ire da soli. La respi­ra­zio­ne avvie­ne auto­ma­ti­ca­men­te. Secon­do il pen­sie­ro ebraico, l’uo­mo è for­te­men­te dipen­den­te e non – come spes­so cre­dia­mo – auto­suf­fi­ci­en­te. Il movi­men­to del­la vita avvie­ne in modo silen­zio­so e dis­creto. Ogni res­pi­ro che fac­cia­mo è un dono di Dio. Sarem­mo mor­ti sul pos­to se aves­se ripre­so il suo spirito.

«Il Figlio rif­let­te la glo­ria di Dio e tut­to ciò che lo riguar­da è espres­sio­ne del­la natu­ra di Dio. Egli sos­tiene l’uni­ver­so attra­ver­so la poten­za del­la sua Paro­la […].» (Ebrei 1:3 NLB). Quan­do guar­dia­mo a Gesù Cris­to, abbia­mo un ass­ag­gio del­la glo­ria e del­la natu­ra di Dio. Il Figlio di Dio sos­tiene l’uni­ver­so attra­ver­so la sua Paro­la. È lui che non strap­pa la sot­ti­le rete che tiene insie­me tut­ta la crea­zio­ne con il suo amo­re. Ica­rus o MACS J1149+ Len­sed Star 1 è la stel­la più distan­te mai osser­vata. È visi­bi­le solo gra­zie all’ef­fet­to di len­te gra­vi­ta­zio­na­le di un gran­de amm­asso di galas­sie situa­to a cin­que mili­ar­di di anni luce dal­la Ter­ra. Un anno luce cor­rispon­de a 9,46 tri­li­o­ni di chi­lo­me­tri. Anche Ica­ro vie­ne abbrac­cia­to dal­l’a­mo­re di Dio.

Yahweh farà nuovo il mondo

All’ul­ti­mo Ziesch­tigs-Kafi abbia­mo par­la­to di alcu­ni mira­co­li del­la crea­zio­ne. Tra le alt­re cose, ci sia­mo mera­vi­glia­ti del fat­to che un esse­re uma­no pos­sa cammi­na­re. È neces­sa­rio coor­di­na­re tan­ti mus­co­li e ten­di­ni. Inolt­re, esis­te un inte­ro sis­te­ma nor­ma­tivo che ci man­tiene in equi­li­brio. E poi qual­cu­no ha det­to: «Con la sua avi­di­tà, l’uo­mo è in gra­do di causa­re dan­ni enor­mi.«Ha fat­to rif­e­ri­men­to alla guer­ra in Ucrai­na, dove sono sta­ti cau­sa­ti dan­ni immensi alle infra­strut­tu­re e alla natu­ra. La bra­ma di pote­re e l’a­vi­di­tà di den­a­ro sono la cau­sa di gran­di mali..

Pro­ba­bilm­en­te è per ques­to che il Sal­mo dice: «Ma tut­ti i pec­ca­to­ri scom­pa­ri­ran­no dal­la ter­ra e non ci saran­no più mal­va­gi.» (V.35 NLB). Il pec­ca­to è quan­do con­fi­dia­mo in qual­co­sa di diver­so da Dio. Il pec­ca­to è la cau­sa di ogni sfrut­ta­men­to del­la crea­zio­ne, di ogni oppres­sio­ne di per­so­ne e nazio­ni, di ogni pover­tà, del­l’es­tin­zio­ne del­le spe­cie e del­la dis­tru­zi­o­ne dell’ambiente.

Il pec­ca­to scom­pa­rirà per semp­re dal­la ter­ra quan­do la nuo­va crea­zio­ne del mon­do arri­verà su ques­ta ter­ra. La frase ripor­ta­ta sul­l’im­ma­gi­ne del nos­tro tema annua­le è: «Guar­da, sto facen­do qual­co­sa di nuo­voè già in fase di ger­mi­na­zio­ne» (Isa­ia 43:19 NLB). Dio cre­erà un nuo­vo cie­lo e una nuo­va ter­ra. La Nuo­va Geru­sa­lem­me gal­leg­gerà sul­la ter­ra. Con la resurre­zio­ne di Gesù Cris­to è sta­to prem­uto il pulsan­te di avvio del­la nuo­va crea­zio­ne.. Sta venen­do bene!

Gesù Cris­to sos­tiene l’uni­ver­so attra­ver­so la poten­za del­la sua paro­la. Nella stes­sa frase l’au­to­re dice: «[…] dopo aver­ci puri­fi­ca­ti dai nos­tri pec­ca­ti con la sua mor­te, si è sedu­to al pos­to d’o­no­re alla des­tra del Dio glo­rio­so che è nei cie­li».» (Ebrei 1:3 NLB). Quan­do ci affi­dia­mo a Gesù Cris­to e gli dia­mo la nos­t­ra vita, Egli ci puri­fi­ca da ogni sfi­du­cia in Dio (= pec­ca­to). Ques­to per­do­no apre la stra­da al ritor­no a Yah­weh nella sua glo­ria e san­ti­tà. In ques­to momen­to, Gesù sie­de al pos­to d’o­no­re alla des­tra di Dio in cie­lo. Da lì ver­rà di nuo­vo e por­terà la nuo­va crea­zio­ne nel mon­do. Fino a quan­do ciò non avver­rà, lo sco­po del­la nos­t­ra esis­ten­za risie­de in ciò che aspi­ra il Sal­mo 104: «Can­terò al Signo­re fin­ché avrò vita. Loderò il mio Dio fin­ché sarò sul­la ter­ra!» (V.33 NLB).

 

Domande per i piccoli gruppi

Let­tu­ra del tes­to bibli­co: Sal­mo 104

  1. Cosa vi aiu­ta nella vita quo­ti­dia­na ad ado­ra­re Dio?
  2. Il Signo­re è rives­ti­to di ono­re, glo­ria e luce. Cosa signi­fi­ca­no ques­ti indumenti?
  3. Qua­li moti­vi addu­ce il sal­mis­ta per loda­re Dio? In che modo ques­ti moti­vi vi aiuta­no a loda­re Dio?
  4. Quan­do il Signo­re apre la sua mano, sia­mo nut­ri­ti e sazia­ti. Come fate a sape­re che sie­te con­s­ape­vo­li di ques­ta verità?
  5. Come imma­gi­na­te i nuo­vi cie­li e la nuo­va ter­ra? Cosa «man­ca» quan­do tut­ti i pec­ca­to­ri sono scom­par­si dal­la terra?
  6. Ques­ta set­ti­ma­na fate una pas­seg­gia­ta nella natu­ra e ado­ra­te Dio!