Data: 28 Mar­zo 2021 Pre­di­ca­to­re:
Serie: | Tes­to bibli­co: Matteo 13:3–9; 18–23
Sug­ge­ri­men­to: Ques­to ser­mo­ne è sta­to tra­dot­to auto­ma­ti­ca­men­te. Si pre­ga di nota­re che non pos­sia­mo accet­ta­re alcu­na responsa­bi­li­tà per l’ac­cu­ra­tez­za del contenuto.

Nella para­bo­la del semi­na­to­re, Gesù descri­ve una meta­mor­fo­si del cuo­re. La Paro­la di Dio vuo­le cam­bia­re i nos­tri cuo­ri affin­ché cre­scia­mo e por­ti­amo mol­to frut­to. Dio vuo­le man­dar­ci in ques­to mon­do come suoi amba­scia­to­ri affin­ché tut­ti poss­a­no spe­ri­men­ta­re la Buo­na Novel­la già oggi.


La meta­mor­fo­si è il tema del­l’an­no per il see­tal chi­le ed è anche nel tito­lo del ser­mo­ne di oggi.

Meta­mor­fo­si, la paro­la gre­ca per la tras­for­ma­zio­ne. La natu­ra mos­tra ques­to pro­ces­so di tras­for­ma­zio­ne nel­l’es­em­pio impres­sio­n­an­te del bru­co poco appa­ris­cen­te. Nata come crea­tu­ra stri­sci­an­te, si tras­for­ma in una bel­lis­si­ma far­falla che vola con gra­zia di fio­re in fio­re. Non deve più masti­ca­re fati­co­sa­men­te il suo cibo, ma sem­pli­ce­men­te sor­seg­gia­re il dol­ce net­ta­re dei fio­ri. Che mera­vigli­osa trasformazione!

Non sareb­be bel­lo se anche noi come esse­ri uma­ni pot­essi­mo spe­ri­men­ta­re una tale mera­vigli­osa tras­for­ma­zio­ne? Ques­to è esat­ta­men­te ciò di cui par­la la seguen­te storia.

Gesù andò sul­la riva del mare di Gali­lea. Quan­do vide la gran­de fol­la, si sedet­te su una bar­ca da dove era pos­si­bi­le per lui parl­a­re alle mol­te per­so­ne. Gesù dis­se: C’era una vol­ta un con­ta­di­no che uscì nel cam­po per semi­na­re. Alcu­ni semi sono cadu­ti sul sen­tie­ro e gli uccel­li li han­no rac­col­ti. Un’al­tra par­te è cadu­ta su un ter­re­no roc­cio­so. Ques­to seme ger­mo­g­liò rapi­da­men­te, ma quan­do il sole di mez­zo­gior­no bru­ciò, le pian­te appas­si­ro­no. Un’al­tra par­te cad­de in ces­pug­li spi­no­si e il seme sof­focò. Alcu­ni semi, tut­ta­via, sono cadu­ti su un buon ter­re­no e han­no pro­dot­to fino a 100 vol­te più frutta.

Quan­do Gesù ebbe fini­to di insegna­re, i dis­ce­po­li si chie­se­ro: cosa signi­fi­ca ques­ta sto­ria? Sap­pia­mo cosa fa un semi­na­to­re, ma per­ché ci dice ques­to? Chie­se­ro a Gesù ed egli rispose:

«Ora vi spieg­herò la para­bo­la del­l’ag­ri­col­to­re che get­ta il seme». (Matteo 13:18 NGÜ).

Le para­bo­le sono sto­rie illus­tra­te che Gesù usa­va per dare alla gen­te una nuo­va pro­s­pet­ti­va sul­la vita quo­ti­dia­na e per spie­ga­re il suo messaggio.

«Quan­do qual­cu­no sen­te il mess­ag­gio del Reg­no dei Cie­li e non capis­ce, è come il seme che cade sul sen­tie­ro. Il mali­g­no vie­ne e ruba ciò che è sta­to semi­na­to nel cuo­re di quella per­so­na» (Matteo 13:19 NGÜ).

Gesù ha cer­ca­to di spie­ga­re ques­ta sag­gez­za divina in modo sem­pli­ce. Noi uma­ni, con il nos­tro pen­sie­ro limi­ta­to, ten­dia­mo a non capi­re l’es­sen­za. È un mess­ag­gio che descri­ve un alt­ro mon­do, un mess­ag­gio del Reg­no di Dio. Per noi sem­bra esse­re un mon­do alla rove­scia, dove mol­te cose sono valu­ta­te diver­sa­men­te da come sia­mo abitua­ti. Un pic­co­lo esem­pio: Dopo che i suoi dodi­ci dis­ce­po­li ave­va­no dis­cus­so su chi fos­se il più gran­de tra loro, Gesù dis­se: «Il più gran­de tra voi sarà il ser­vo di tut­ti voi». (Matteo 23:11 NGÜ). Nel nuo­vo reg­no, il più gran­de non è colui che ha il tito­lo più alto e coman­da tut­to, ma colui che aiu­ta i suoi simili.

Non cono­sco nes­su­no che pos­sa spie­ga­re il Reg­no dei Cie­li meglio di Gesù, il Re di ques­to nuo­vo Reg­no. Oggi cele­bria­mo la Dome­ni­ca del­le Pal­me. La fes­ta che com­me­mo­ra l’en­tra­ta tri­on­fa­le di Gesù a Geru­sa­lem­me. I suoi segu­aci lo cele­bra­ro­no come il re del nuo­vo reg­no. Il sal­va­to­re pro­mes­so che avreb­be libera­to lo sta­to ebraico dal­l’op­pres­sio­ne roma­na. Ma non capi­ro­no ciò che Gesù ave­va inseg­na­to loro. Alla sua udi­en­za, Pila­to non riuscì a capi­re nean­che ques­to e gli chie­se se fos­se lui il nuo­vo re. Gesù ris­po­se: «Se fos­si sta­to un gover­nan­te lai­co, il mio popo­lo avreb­be com­bat­tu­to per me affin­ché non cadessi nel­le mani degli ebrei. Ma il mio reg­no è di un tipo mol­to diver­so». Pila­to gli chie­se: «All­o­ra tu sei un re?nig? Gesù ris­po­se: «Sì, hai ragio­ne. Io sono un re. E a ques­to sco­po mi sono fat­to uomo e sono ven­uto in ques­to mon­do per dare tes­ti­mo­ni­anza del­la veri­tà. Chi si lascia deter­mina­re dal­la veri­tà mi ascol­ta».» (Gio­van­ni 18:36–37 HfA). Gesù dichiarò di non esse­re un domi­na­to­re del mon­do e che il suo reg­no non vie­ne attra­ver­so la guer­ra. Dio ha scel­to un modo diver­so per port­are il suo reg­no. Andrò più in det­taglio su qua­le modo più tardi.

«Un’al­tra par­te del seme cade su un ter­re­no roc­cio­so. Ques­to signi­fi­ca: qual­cu­no ascol­ta la paro­la e la rice­ve subi­to con gioia, ma è una per­so­na volu­bi­le, una pian­ta sen­za radi­ci. Non appe­na è ango­s­cia­to o addi­rit­tu­ra per­se­gui­ta­to a cau­sa del­la Paro­la, se ne allon­ta­na di nuo­vo» (Matteo 13:20–21 NGÜ).

Il mess­ag­gio del­la nuo­va vita con Gesù può suo­na­re mol­to invi­tan­te. Ma il cam­bia­men­to e la cre­sci­ta sono spes­so dif­fi­ci­li per le per­so­ne ed è mol­to faci­le rica­de­re nella vec­chia vita.

Un’al­tra par­te del seme cade nei ces­pug­li spi­no­si». Ques­to signi­fi­ca: qual­cu­no ascol­ta la paro­la, ma le preoc­cu­p­a­zio­ni di ques­to mon­do e il richi­amo del­la ric­chez­za la sof­fo­ca­no, ed essa rima­ne sen­za frut­to». (Matteo 13:22 NGÜ).

Mi iden­ti­fi­co mol­to bene con ques­to ter­re­no, o meglio con ques­to cuo­re, e pen­so di non esse­re l’u­ni­co. La vita quo­ti­dia­na può rag­gi­unger­ci mol­to rapi­da­men­te, ci sono così tan­ti modi per dis­trar­ci. È mol­to faci­le preoc­cu­p­ar­si di tut­to il pos­si­bi­le e l’im­pos­si­bi­le e tras­cura­re ciò che è più importante.

«Una par­te del seme, tut­ta­via, cade su un buon ter­re­no. Ques­to signi­fi­ca: qual­cu­no ascol­ta la paro­la e la com­pren­de e poi por­ta anche frut­to – uno cen­tu­pli­ca, un alt­ro ses­san­ta vol­te e un alt­ro anco­ra tren­ta vol­te» (Matteo 13:23 NGÜ).

Gesù dichia­ra che il suo mess­ag­gio del Reg­no dei Cie­li deve met­te­re radi­ci nei nos­tri cuo­ri e cre­sce­re fino a port­are frut­ti abbond­an­ti. I cris­tia­ni non devo­no cer­ca­re fre­ne­ti­ca­men­te di port­are frut­to. Il frut­to cre­sce da solo quan­do il seme for­ma radi­ci for­ti. Le radi­ci sono un sim­bo­lo del­la nos­t­ra con­ne­s­sio­ne con Gesù Cris­to. Ha det­to: «Io sono la vite e voi i tral­ci. Se uno rima­ne in me e io riman­go in lui, por­ta mol­to frut­to; sen­za di me non pote­te fare nulla» (Gio­van­ni 15:5 NGÜ).

È il pia­no di Dio che noi por­ti­amo il Suo Reg­no in ques­to mon­do attra­ver­so un cuo­re tras­for­ma­to. Dio ha un pia­no per la nos­t­ra vita. Pri­ma di cono­sce­re Gesù, sen­tivo nel mio cuo­re che ci deve esse­re qual­co­sa di più nella vita che lavora­re – man­gia­re – dorm­ire e diver­tir­si e poi mor­i­re a ottan­t’an­ni. Ed è così: Dio ci dà una ragio­ne per vive­re. Ci ha incluso nel suo pia­no. Dio nella sua gran­dez­za ha scel­to noi per­so­ne imper­fet­te per cam­bia­re ques­to mon­do in meglio. Gesù è ven­uto a port­are ques­to nuo­vo reg­no su ques­ta ter­ra. Non ent­rò a Geru­sa­lem­me con le armi per impor­re ques­ta nuo­va rego­la con la for­za. No, è ven­uto con la mera­vigli­osa noti­zia di cuo­ri tras­for­ma­ti. Ques­ti posso­no port­are uno sti­le di vita miglio­re a ques­to mon­do. Quan­do Gesù lavo­ra nei nos­tri cuo­ri, il nuo­vo reg­no è in mez­zo a noi.

 

In un ser­mo­ne all’i­ni­zio di ques­t’an­no, il pas­to­re Mat­thi­as ha det­to: «Se è gius­to per l’es­se­re uma­no, è gius­to per il mon­do.«Vor­rei aggi­unge­re la mia voce a ques­te paro­le. Se i cuo­ri sono giu­s­ti, il mon­do è gius­to. E Dio vuo­le port­are ques­to nuo­vo mon­do sul­la ter­ra qui e ora.

La sto­ria del semi­na­to­re è una para­bo­la spe­cia­le. Gesù ci dice non solo una veri­tà del nuo­vo reg­no, ma diver­si aspet­ti di esso. Più pre­ci­sa­men­te, descri­ve un pro­ces­so di tras­for­ma­zio­ne. Potrem­mo anche dire che descri­ve il pro­ces­so di una meta­mor­fo­si del cuore.

È il cuo­re nuo­vo che desi­de­ria­mo. Non un cuo­re ego­is­ta e pie­no di sé che cammi­na sui cada­veri, por­ta dis­tru­zi­o­ne e mor­te. No, un cuo­re amo­re­vo­le che dà, per­do­na e por­ta nuo­va vita. Gesù fa diven­ta­re real­tà una pro­mes­sa del­l’An­ti­co Tes­ta­men­to. «Vi darò un cuo­re nuo­vo e uno spi­ri­to nuo­vo. Sì, toglierò il cuo­re piet­ri­fi­ca­to dal tuo pet­to e ti darò un cuo­re vivo.» (Eze­chi­e­le 36:26 HfA).

Come mett­i­amo in pra­ti­ca ciò che abbia­mo impa­ra­to da Gesù oggi? La para­bo­la del semi­na­to­re riguar­da un cuo­re aper­to a rice­ve­re la paro­la del reg­no dei cie­li. La paro­la deve esse­re semi­na­ta nei nos­tri cuo­ri pri­ma che pos­sa cre­sce­re. Cre­do che ci voglia­no diver­si semi nel nos­tro cuo­re per far­li frut­ti­fi­ca­re 100 vol­te. È anche un pro­ces­so ricor­ren­te, una cre­sci­ta che dura tut­ta la vita. Ecco per­ché dob­bia­mo spar­ge­re ques­to seme nella nos­t­ra vita. Gesù dis­se: «L’uo­mo non vive di solo pane, ma di ogni paro­la che esce dal­la boc­ca di Dio». (Matteo 4:4 NGÜ).

Nella nos­t­ra vita è importan­te tene­re il mess­ag­gio divi­no (i pen­sie­ri di Dio) nel nos­tro cuo­re. Recen­te­men­te ho impa­ra­to che noi uma­ni abbia­mo tra i 50–80.000 pen­sie­ri ogni gior­no. Pur­trop­po, abbia­mo nove vol­te più pen­sie­ri nega­ti­vi che posi­ti­vi. È la voce nella nos­t­ra tes­ta, l’au­to-talk per­ma­nen­te che suo­na come una radio nel­le nost­re orec­chie tut­to il gior­no. Dob­bia­mo sce­glie­re la sta­zio­ne gius­ta, la musi­ca gius­ta per la dan­za del­la vita, per­ché ques­to è l’u­ni­co modo per vive­re veramente.

 

 

 

 

Possibili domande per i piccoli gruppi

Leg­ge­re il tes­to del­la Bibbia: Matteo 13:3–9; 18–23

  1. Quan­ti terreni/cuori ci sono nella para­bo­la del seminatore?
  2. Con qua­le terreno/cuore ti puoi identificare?
  3. Che tipo di frut­to ci si aspet­ta da un cristiano?
  4. La mia frut­ta è autentica?
  5. Esse­re cris­tia­no è uno stress o una libe­ra­zio­ne per te?
  6. Come pos­so ascol­ta­re il «mess­ag­gio del reg­no dei cie­li»? Nomi­na­te almeno tre modi.
  7. Devo cam­bia­re qual­co­sa in modo da ave­re oppor­tu­ni­tà rego­la­ri di ascol­ta­re Dio?