In arrivo! Essere cristiani nelle code della vita

Data: 6 Dicembre 2020 | Pre­di­ca­to­re:
Serie: | Tes­to bibli­co: Tito 2:13
Sug­ge­ri­men­to: Ques­to ser­mo­ne è sta­to tra­dot­to auto­ma­ti­ca­men­te. Si pre­ga di nota­re che non pos­sia­mo accet­ta­re alcu­na responsa­bi­li­tà per l’ac­cu­ra­tez­za del contenuto.

Come fun­zio­na l’at­tesa del­la venu­ta di Gesù?

Lo chie­dia­mo a Gesù e ai due apos­to­li Pao­lo e Pietro.


Aspet­ta­re fa schi­fo! Cosa suc­ce­de quan­do si è in pie­di sul bina­rio e il tre­no non arri­va? Già tre minu­ti di ritar­do, nes­sun annun­cio, nes­sun avvi­so sul­lo scher­mo del­la piat­ta­for­ma! «No, non può suc­ce­de­re! È semp­re lo stes­so». La lam­pa­da del nos­tro tavo­lo da pran­zo, acqui­s­ta­ta all’i­ni­zio del­l’an­no, ha smes­so di fun­zio­na­re. Ci è sta­to det­to che ci sareb­be­ro volu­te cir­ca 4–6 set­ti­ma­ne per ripar­ar­lo. All’i­ni­zio del­la set­ti­ma­na ho chi­ama­to per dire che le sei set­ti­ma­ne erano fini­te! Sì, han­no dovu­to aspet­ta­re a lungo per i pez­zi di ricam­bio. Oggi, la set­ti­ma­na 7 è già fini­ta! Devo dire di me stes­so: sono dav­vero pes­si­mo ad aspet­ta­re. Quan­do esco dal par­cheg­gio sot­ter­ra­neo e mia mog­lie non è anco­ra all’u­s­ci­ta, le urlo: «Per­ché ci hai mes­so tanto?

Sie­te voi la pazi­en­za in per­so­na o sie­te più simi­li a me? Aspet­ti­amo con ansia che le infe­zio­ni di Covid19 con­ti­nui­no a scen­de­re e non sil­uri­no le nost­re fes­te nata­li­zie! Quan­do ci sarà final­men­te un vac­ci­no! Quan­do saran­no final­men­te revo­ca­te tut­te le misu­re anti-pan­de­mia? Cosa sta­te aspett­an­do? A vol­te ci si sen­te come al cine­ma: c’è semp­re «coming soon», ma a vol­te ci vuo­le mol­to tem­po pri­ma che il nuo­vo film arri­vi final­men­te! Cosa suc­ce­de quan­do si deve aspet­ta­re? «Cosa c’è che non va? Dove è bloc­ca­to? Per­ché non ries­co a otte­ne­re una ris­pos­ta? È suc­ces­so qual­co­sa? Si sono dimen­ti­ca­ti di me? Per­ché non mi fa sen­ti­re?». Non sono for­se anche ques­te le nost­re doman­de di rim­pro­vero quan­do Dio ci fa aspettare?

L’Av­ven­to è un tem­po di attesa, in attesa del­la venu­ta di Gesù Cris­to; all­o­ra e ora. All­o­ra aspet­ta­va­no Gesù e noi lo sti­amo facen­do di nuo­vo! Non erano tem­pi faci­li quel­li in cui Gesù ven­ne al mon­do. I Roma­ni gover­naro­no con mano bru­ta­le. Furo­no seco­li di attesa, fin­ché alla fine un ange­lo di Dio appar­ve ai pas­to­ri nel cam­po e dis­se loro: «Non abbia­te pau­ra! Por­to buo­ne noti­zie per tut­ti i popo­li! Il Sal­va­to­re – sì, Cris­to Signo­re – è nato ques­ta not­te a Bet­lem­me, la cit­tà di Davi­de!». (Luca 2:10–11 NL)

Anche oggi non è un momen­to faci­le!!! Le orga­niz­za­zio­ni mon­dia­li han­no lavor­a­to per dimez­za­re la pover­tà nel mon­do e ora sia­mo tor­na­ti al pun­to di par­ten­za. I dati sul­la disoc­cu­p­a­zio­ne sono in aumen­to. Mol­te azi­en­de sono fal­li­te a cau­sa di Covid19. Oppu­re pen­sia­mo anche alla pale­se per­se­cu­zi­o­ne dei cris­tia­ni nel mon­do. I cris­tia­ni sof­f­ro­no nel­le pri­gio­ni e nei cam­pi di lavoro. Le chie­se ven­go­no vio­len­te­men­te dis­trut­te. Qui e là si riac­cen­de la pau­ra di atti ter­ro­risti­ci, in Svi­z­zera e in tut­ta Euro­pa! I rifu­gia­ti sen­za tet­to e sen­za fis­sa dimo­ra sono alla ricer­ca di un pos­to dove vive­re. In real­tà, ora dov­reb­be esser­ci una cor­sa alle Bibbie. Un desi­de­rio di Gesù, che ci dà tut­to per vive­re e per mor­i­re. Ora dov­reb­be esse­re mol­to richies­to! Colui che ha por­tato luce e spe­ran­za in ques­to mon­do! Colui che off­re una nuo­va vita, con un nuo­vo con­ten­uto, con un nuo­vo signi­fi­ca­to, con una spe­ran­za, con un futu­ro. La paro­la «futu­ro» ha una preis­to­ria inter­es­san­te: fino al XVII seco­lo non era affat­to una paro­la tem­po­ra­le! Signi­fi­ca­va «veni­re a; veni­re a». Anche voi dove­te ave­re «Öppis zue cho lah…» in ques­to peri­odo pre-nata­li­zio! Ben pres­to il ter­mi­ne «futu­ro» fu sosti­tui­to dal ter­mi­ne «arri­vo». Il futu­ro era all­o­ra spes­so usa­to per descri­ve­re il tem­po che ci aspet­ta. A par­ti­re dal XIX seco­lo, agli alun­ni ven­go­no inseg­na­ti i ver­bi nei tre tem­pi pas­sa­to, pre­sen­te e futu­ro. Han­no avu­to vita faci­le con solo tre tempi!

È mol­to pre­zio­so per noi impara­re da ques­ti ent­ram­bi signi­fi­ca­ti del futu­ro. A Nata­le, cele­bria­mo il fat­to che Gesù Cris­to a noi è ven­uto al mon­do. E dal­l’a­s­cen­sio­ne di Gesù, sia­mo in attesa del­la sua secon­da venu­ta, a noi giù veni­re in ques­to mon­do. All­o­ra ci acca­de ciò che Gio­van­ni descri­ve nella sua pri­ma let­te­ra: «Cari amici, noi sia­mo già fig­li di Dio e non pos­sia­mo nem­meno imma­gi­na­re come sare­mo al ritor­no di Cris­to. Ma sap­pia­mo che quan­do tor­nerà sare­mo come lui, per­ché lo ved­re­mo come è ver­a­men­te».( 1 Gio­van­ni 3:2 NL).

Egli ver­rà a pren­de­re i cre­den­ti con sé, all­o­ra sare­mo nel mon­do cele­s­te. veni­re! La cosa buo­na è che Gesù non ci lascia soli ad aspet­ta­re. Nei suoi dis­cor­si di addio, in Gio­van­ni 14 ha pro­mes­so che non ci las­cerà orfa­ni (Gio­van­ni 14:18). Attra­ver­so lo Spi­ri­to San­to, Gesù con­ti­nua a esse­re mol­to vici­no a noi. Egli abita con il Pad­re suo in noi. Ciò che ha pro­mes­so poco pri­ma del­la sua par­ten­za da ques­ta ter­ra, lo man­tiene: «Sono con voi tut­ti i gior­ni fino alla fine del mon­do». (Matteo 28:20). Pao­lo par­la di un «anti­ci­po» che abbia­mo rice­vu­to attra­ver­so lo Spi­ri­to: «Ha mes­so il suo sigil­lo su di noi come con­fer­ma che sia­mo ormai suoi, e ci ha dato il suo Spi­ri­to nei nos­tri cuo­ri come peg­no e accon­to per ciò che vuo­le anco­ra dar­ci». (2 Corin­zi 1:22 NGÜ).

Come aspettare?

L’u­ni­ca doman­da da por­si è: come atten­de­re al meglio ques­to poten­te fina­le che ci atten­de alla fine dei tem­pi? Ho cer­ca­to tre per­so­ne bibli­che per vede­re cosa ci con­si­glia­no di aspet­ta­re: Gesù e i due apos­to­li Pie­tro e Giovanni.

Qua­li sug­ge­ri­men­ti rice­via­mo Gesù?

Secon­do il mot­to «Si può aspet­ta­re meglio se si fa qual­co­sa», diede l’es­em­pio ai dis­ce­po­li lavan­do loro i pie­di pri­ma di par­ti­re! Il suo mess­ag­gio era: Fate lo stes­so! Ricorda­te il mio esem­pio! Non sen­ti­tevi trop­po bene per il ser­vi­zio più bas­so! Il suo secon­do con­siglio va nella stes­sa dire­zio­ne: dimostra­te agli altri nella con­gre­ga­zio­ne che vi vole­te bene e che vi ama­te dal pro­fon­do del cuo­re. Quan­do osser­ver­an­no ques­to in voi, si chie­der­an­no da dove pren­dia­mo ques­to amo­re e saran­no più aper­ti a chie­de­re del­l’a­mo­re di Gesù. Gesù ha anche det­to chia­ra­men­te che ha anco­ra in men­te qual­co­sa per voi e per me: «Non sie­te voi che ave­te scel­to me, ma sono io che ho scel­to voi: Vi ho inca­ri­ca­ti di anda­re a port­are frut­to, un frut­to che duri nel tem­po». (Gio­van­ni 15:16 NGÜ).

Ha anche indi­ca­to chia­ra­men­te che la nos­t­ra attesa per lui non sarà faci­le. Dov­re­mo sop­port­are mol­to. Mol­te per­so­ne lo han­no odia­to e per­se­gui­ta­to e anche noi lo spe­ri­men­te­remo, dice. Quan­do Gesù tor­nerà, ci sor­pren­derà tut­ti. In Matteo 24:44 ha det­to che sareb­be ven­uto quan­do nes­su­no ci pen­sa­va! Dob­bia­mo esse­re semp­re vigi­li e pron­ti. Esse­re vigi­li e in attesa signi­fi­ca che dob­bia­mo affronta­re la gior­na­ta ogni mat­ti­na sapen­do che potreb­be esse­re l’ul­ti­ma? Ques­to può esse­re d’ai­uto? Ma il per­i­co­lo è gran­de che il nos­tro rap­por­to con Gesù si per­da nel­le cose di tut­ti i gior­ni, insie­me alla nos­t­ra fede – e sap­pia­mo tut­ti che ques­to può benis­si­mo acca­de­re -. Per ques­to ci chi­ama semp­re di nuo­vo: sta­te svegli! Pre­ga­te e con­ta­te sul­la mia for­za e sul­le mie pos­si­bi­li­tà! Fida­te­vi di me! Non lascia­te che le preoc­cu­p­a­zio­ni vi copra­no! Gesù pre­ga il Pad­re per noi: «Non vi chie­do di toglier­li dal mon­do, ma di pre­ser­var­li dal male…». (Gio­van­ni 17:15 LU). È bel­lo ave­re per­so­ne che pre­ga­no per te. Inolt­re, ave­te il soste­g­no del­la preg­hie­ra di Gesù. Non è geniale?

Qua­li sug­ge­ri­men­ti ci ha dato l’a­pos­to­lo Pie­tro nel­le sue let­te­re? Dice anche qual­co­sa sul­le nost­re preoc­cu­p­a­zio­ni quo­ti­dia­ne: dob­bia­mo get­tar­le su Gesù e lasciar­le a lui (1 Pie­tro 5:7) Nella pri­ma let­te­ra, nel secon­do capi­to­lo, ci dice: «Gen­te, non dove­te dimen­ti­ca­re una cosa: in ques­to mon­do sie­te solo ospi­ti e stra­ni­e­ri; ques­ta non è la vos­tra casa». Per­ciò, avver­te Pie­tro, non cede­te ai desi­de­ri ego­i­sti­ci del­la nos­t­ra natu­ra uma­na. Qua­li sono ques­ti desi­de­ri? Pen­so alla dipen­den­za dal pia­ce­re, alla dipen­den­za dal­l’a­vi­di­tà, alla dipen­den­za dal ses­so, dove tut­to ruo­ta intor­no a me: voglio gode­re, voglio anco­ra ave­re ques­to, voglio il ses­so – ora e come voglio! Nella stes­sa let­te­ra Pie­tro scri­ve: «Sia­te pru­den­ti, sia­te vigi­li! Il vos­tro nemi­co, il dia­vo­lo, si aggi­ra come un leo­ne rug­gen­te, semp­re alla ricer­ca di una vitti­ma da divora­re. 9 Resis­te­te a lui man­ten­en­do sal­da­men­te la fede». (1 Pie­tro 5:8–9a).

Mi sem­bra un per­cor­so di soprav­vi­ven­za! Pie­tro vuo­le che non per­dia­mo il nos­tro pun­to d’ap­pog­gio nella fede e che rag­gi­ungi­a­mo la meta. In segui­to ci met­te in guar­dia dai fal­si insegnan­ti nella Chie­sa. Dob­bia­mo esse­re vigi­li per non lasciar­ci tra­sci­na­re da fal­si inseg­na­men­ti. Dob­bia­mo piut­tosto fare atten­zio­ne a cre­sce­re nella cono­scen­za! Come met­te­re in pra­ti­ca ques­ta frase: «Cre­sce­re nella cono­scen­za»? Se non capi­te qual­co­sa nella Bibbia, non pas­sa­te­ci sopra! Sca­va­re, ricer­ca­re, leg­ge­re pass­ag­gi par­al­le­li, con­fronta­re con altri pass­ag­gi. E se vi bloc­ca­te, chie­de­te ad altri o, se ne ave­te la pos­si­bi­li­tà, leg­ge­te l’in­ter­pre­ta­zio­ne in un com­men­ta­rio bibli­co. In ques­to modo cre­sce­re­te nella fede e acqui­si­re­te semp­re più conoscenza!

Infi­ne, bus­so alla por­ta di Pao­lo an. Qua­li con­sig­li ha per noi che sti­amo aspett­an­do? Ci incorag­gia ad esse­re pre­sen­ti gli uni per gli altri: «Per­ciò incorag­gia­te­vi e raf­forz­a­te­vi a vicen­da, come sta­te già facen­do» (1 Tes­sa­lo­nice­si 5:11 NL). Abbia­mo biso­g­no gli uni degli altri. La comu­nio­ne tra cris­tia­ni è essen­zia­le. A cau­sa di Coro­na, ques­to è pos­si­bi­le solo in misu­ra limi­ta­ta, ma spe­ria­mo e preg­hi­amo che pres­to sare­mo in gra­do di incon­trar­ci di nuo­vo agli even­ti del­la nos­t­ra chie­sa sen­za pau­ra e sen­za masche­re. Pao­lo ci incorag­gia anche a non limit­ar­ci ad aspet­ta­re, ma a diven­ta­re atti­vi: «Fin­ché sia­mo in tem­po, voglia­mo fare del bene a tut­ti, ma soprat­tut­to a colo­ro che cre­do­no in Gesù Cris­to con noi». (Gala­ti 6:10 Hfa).

Sintesi

  • L’at­tesa del ritor­no di Gesù non è una pas­seg­gia­ta. Lì incon­tria­mo ten­ta­zio­ni, fal­si inseg­na­men­ti, dis­tra­zio­ni; e per di più, odio e rifi­uto. La vita su ques­ta ter­ra è dif­fi­ci­le: l’in­gi­u­s­ti­zia, l’e­go­is­mo e l’em­pie­tà sono in aumen­to, così come i dis­as­tri natu­ra­li, le malat­tie e la povertà.
  • L’as­pet­to posi­tivo di un’at­tesa pro­lunga­ta è che, fin­ché aspet­ti­amo, la nos­t­ra fede può anco­ra cre­sce­re e rafforzarsi.

Inolt­re, Dio off­re anco­ra a noi esse­ri uma­ni la sua gra­zia. Le tan­te per­so­ne care che vi stan­no a cuo­re e alle qua­li augu­ra­te di cuo­re di tro­va­re la fede in Gesù Cris­to han­no anco­ra la pos­si­bi­li­tà di con­di­vi­de­re con noi la spe­ran­za del­la vita eter­na. Il tem­po di attesa è un seg­no del­l’a­mo­re e del­la pazi­en­za di Dio nei con­fron­ti di noi uomi­ni. Pos­sia­mo con­ti­nu­are a cos­trui­re insie­me il Reg­no di Dio e a port­are frut­to per LUI. Più il mon­do si fa buio, più la luce di Gesù risple­nde in noi e attra­ver­so di noi! Per­ciò, per favore, nien­te «sor­sa­te» nel tem­po del­la fine! Sia­mo un rag­gio di spe­ran­za per il mon­do! In Gesù abbia­mo un futu­ro glo­rio­so. Dice: «Guar­da­te! Sto arri­van­do. Feli­ce chi segue le paro­le pro­f­e­ti­che di ques­to libro!». Amen.