Data: 9 Aprile 2023 Pre­di­ca­to­re:
Serie: | Tes­to bibli­co: Efe­si­ni 5:27
Sug­ge­ri­men­to: Ques­to ser­mo­ne è sta­to tra­dot­to auto­ma­ti­ca­men­te. Si pre­ga di nota­re che non pos­sia­mo accet­ta­re alcu­na responsa­bi­li­tà per l’ac­cu­ra­tez­za del contenuto.

Pas­qua – un dram­ma gio­io­so con com­par­se e atto­ri protagonisti.

Il Ven­er­dì San­to e la Pas­qua riguard­a­no tut­ti noi. Il Ven­er­dì San­to si sono veri­fi­ca­ti gli even­ti dram­ma­ti­ci del­la sof­fe­ren­za e del­la cro­ci­fis­sio­ne di Gesù e i dis­ce­po­li si sono sen­ti­ti frus­tra­ti dopo la sua mor­te. Ma la dome­ni­ca di Pas­qua sor­ge un nuo­vo gior­no: la tom­ba è vuo­ta e Gesù è risor­to. I dis­ce­po­li sono ini­zi­al­men­te timo­ro­si e inc­re­du­li, ma Gesù appa­re loro e por­ta loro ripo­so e pace. La sto­ria di Gesù con la sua Chie­sa non è fini­ta all­o­ra, anzi: continua!


Pre­di­ca­re il Ven­er­dì San­to e la Pas­qua è qual­co­sa di mol­to spe­cia­le, per­ché l’as­pet­to più affa­scinan­te di ques­ti due gior­ni è che ent­ram­bi sono espe­ri­en­ze di Gesù che riguard­a­no noi esse­ri uma­ni al 100%. Ciò che accad­de all­o­ra riguar­da ogni per­so­na in ques­to mon­do. Si trat­ta di even­ti dram­ma­ti­ci: Dopo un’inau­di­ta filip­pi­ca di scher­no, dopo frusta­te, pug­ni in fac­cia, mol­ti mess­ag­gi di pug­no e una coro­na di spi­ne, Gesù vie­ne final­men­te inchio­da­to alla cro­ce. In una ter­ri­bi­le ago­nia, Gesù muo­re; poi i sol­da­ti gli pug­nala­no il fian­co per esse­re sicu­ri che Gesù sia mor­to. Due uomi­ni di buo­na volon­tà si pren­do­no cura del cor­po, lo ungo­no, lo avvol­go­no in teli di lino pre­gi­a­to e depon­go­no il def­un­to nel sepol­cro di uno di loro.

Gesù – quello era una volta

Infi­ne, gli uomi­ni spin­go­no una pesan­te pie­tra davan­ti all’in­gresso del sepol­cro: tut­to fini­to! Mol­ti dei segu­aci di Gesù in quel momen­to ebbe­ro l’im­pres­sio­ne: «Ora è tut­to fini­to. Gesù, è suc­ces­so una vol­ta sola!». Ha fat­to così tan­to bene. Par­lò di cose che non ave­va­mo mai sen­ti­to pri­ma! Tut­to era bel­lo e buo­no. Ora ques­ta frus­tra­zio­ne! E gli avver­sa­ri di Gesù sono ora rag­gi­an­ti, rido­no e fest­eg­gi­a­no: i capi dei sacer­do­ti, i faris­ei e i gover­nan­ti roma­ni: «Gesù, quel pian­ta­gra­ne, è fini­to. Ora la pace può tornare nella nos­t­ra regio­ne!«Per loro, la pesan­te pie­tra davan­ti al sepol­cro era la con­clu­sio­ne fina­le di una sto­ria sco­mo­da. Fece­ro sigil­la­re la pie­tra da Pila­to, il gover­na­to­re, e i sol­da­ti fece­ro la guar­dia alla tom­ba! Anche oggi ci sono per­so­ne che han­no chi­uso con Dio, Gesù, la Bibbia, la Chie­sa – han­no sep­pel­li­to tut­to ciò che è cris­tia­no e han­no chi­uso e sigil­la­to i loro cuori!

Inizia un nuovo giorno e io mi rallegro, sì, mi rallegro…

Ma poi, la mat­ti­na dopo il saba­to, sor­ge un nuo­vo gior­no! Nien­te ha fine! Da con­ti­nu­are! Gesù non ha anco­ra fini­to con noi. Ini­zia un nuo­vo gior­no… Pas­qua, il gior­no del­la resurre­zio­ne! La ter­ra tre­ma; un ange­lo vie­ne dal cie­lo e roto­la via la pie­tra dal­la tom­ba come se fos­se fat­ta di polist­iro­lo e si sie­de su di essa – che immagine!

«La dome­ni­ca mat­ti­na pres­to, Maria Mad­da­le­na e l’al­tra Maria si reca­ro­no al sepol­cro. All’im­prov­vi­so ci fu un for­te ter­re­mo­to per­ché un ange­lo del Signo­re sce­se dal cie­lo, spos­tò la pie­tra e si posò su di essa.» (Matteo 28:1–2 NLB).

Le don­ne che si reca­no al sepol­cro la mat­ti­na pres­to riman­go­no sen­za paro­le. Il sepol­cro è vuo­to! Sono feli­ci? No! Maria Mad­da­le­na pian­ge per­ché pen­sa che qual­cu­no abbia por­tato via il cor­po. Vole­va­no anco­ra imbal­sa­ma­re il cor­po. Le don­ne van­no dai dis­ce­po­li e rac­con­ta­no che Gesù risor­to li ha incont­ra­ti lungo la stra­da, ma nes­su­no di loro cre­de alle don­ne. Chi­unque pen­si che sia scop­pia­ta una fre­ne­sia di gioia tra i dis­ce­po­li si sba­glia. I dis­ce­po­li si sono bar­ri­ca­ti die­tro le por­te chi­use. Due dis­ce­po­li final­men­te osa­no anda­re di per­so­na al sepol­cro, ma non si vedo­no più ange­li. Ent­ra­no nella tom­ba e vedo­no anco­ra i teli di lino con cui era sta­to avvol­to Gesù. La rab­bia, la delu­sio­ne e la pau­ra sono spes­so ter­re­no fer­ti­le per cri­si di fede e abbassa­men­ti di mora­le. Le pro­mes­se più bel­le del­la Bibbia ven­go­no sem­pli­ce­men­te dimen­ti­ca­te! I dis­ce­po­li si ralle­gra­no dav­vero solo quan­do Gesù si pre­sen­ta a loro attra­ver­so la por­ta chi­usa, la sera del­lo stes­so giorno.

«La sera di quel pri­mo gior­no del­la set­ti­ma­na, i dis­ce­po­li si riun­iro­no a por­te chi­use per­ché ave­va­no pau­ra dei Giudei. Improv­vi­sa­men­te Gesù era in pie­di in mez­zo a loro! «La pace sia con voi», dis­se. E dopo ques­te paro­le mostrò loro le mani e il cos­t­a­to. La gioia riempì i dis­ce­po­li quan­do vide­ro il loro Signo­re.»(Gio­van­ni 20:19–20 NLB).

Gesù por­ta la cal­ma e la pace in ques­ti momen­ti com­mo­ven­ti dei gior­ni pas­sa­ti. «La pace sia con te!«Ques­te sono paro­le che ci ricord­a­no il Nata­le! Oggi è un alt­ro gior­no di gioia! La gioia regna in cie­lo e in terra!

La chiesa – i prossimi capitoli della storia di Gesù!

Pos­so imma­gi­na­re che in segui­to i dis­ce­po­li si aspet­tas­se­ro che le cose sareb­be­ro tor­na­te come pri­ma. Ma devo­no fare il lungo viag­gio ver­so la Gali­lea sen­za il rab­bi­no, dove Gesù vuo­le incon­trar­li di nuo­vo. Gesù ha anco­ra mol­te cose da dire ai suoi dis­ce­po­li. Li incon­trerà anco­ra e anco­ra fin­ché non tor­nerà al Pad­re cele­s­te nel gior­no del­la sua ascen­sio­ne. Dopo ques­to dif­fi­ci­le addio, i dis­ce­po­li si avvi­a­ro­no fidu­cio­si ver­so la loro nuo­va vita quo­ti­dia­na. L’e­van­ge­lis­ta Mar­co lo descri­ve così: «Ma i dis­ce­po­li anda­va­no ovun­que pre­di­can­do la buo­na novel­la. Il Signo­re ope­rava attra­ver­so di loro e con­fer­ma­va tut­to ciò che dice­va­no con mol­ti seg­ni mira­co­lo­si.»(Mar­co 16:20 NLB).

Gesù è tor­na­to al Pad­re cele­s­te con l’A­s­cen­sio­ne. Ma è anco­ra pre­sen­te in mez­zo a noi nel­lo Spi­ri­to San­to. Le per­so­ne che cre­do­no in lui e che han­no accett­a­to Gesù nella loro vita rappre­sen­ta­no Gesù su ques­ta ter­ra! In Efe­si­ni si dice che la chie­sa qui sul­la ter­ra è il suo cor­po: «Dio ha pos­to ogni cosa sot­to il domi­nio di Cris­to e ha nomi­na­to Cris­to Signo­re del­la Chie­sa. Ma la chie­sa è il suo cor­po ed è riem­pi­ta da Cris­to, che riem­pie tut­to con la sua pre­sen­za.»(Efe­si­ni 1:22–23 NLB).

Gesù è anco­ra più inten­sa­men­te pre­sen­te su ques­ta ter­ra ris­pet­to a pri­ma, dove pote­va esse­re solo in un luo­go! La poten­za di Dio che ope­ra in ques­te chie­se è la stes­sa poten­za con cui Gesù è sta­to risu­s­ci­ta­to dal­la mor­te. Riuscia­mo a com­pren­der­lo a suf­fi­ci­en­za? Noi sia­mo le mem­bra del suo cor­po! Insie­me, qui sul­la ter­ra, sia­mo il cor­po di Gesù Cris­to risor­to! «La chie­sa è il suo cor­po, ed egli vive in essa con tut­ta la sua pie­nez­za – colui che riem­pie ogni cosa e ogni per­so­na con la sua pre­sen­za.» (Efe­si­ni 1:23 NGÜ).

 Sei magnifico!

Gesù stes­so fa di meglio: par­te­ci­pia­mo alla sua glo­ria! «La glo­ria che tu hai dato a me l’ho data anche a loro, per­ché sia­no una cosa sola come noi sia­mo una cosa sola. Io in loro e tu in me – affin­ché rag­gi­unga­no la com­ple­ta unità, affin­ché il mon­do sap­pia che tu mi hai man­da­to e che essi sono ama­ti da te come io sono ama­to da te.» (Gio­van­ni 17:22–23 NGÜ).

Che imma­gi­ne hai di te stes­so come cris­tia­no? «Sicu­ra­men­te non sono così male, ma glo­rio­so sareb­be un’e­sa­ge­ra­zio­ne!». Se ques­ta è la tua opi­ni­one, pos­so solo chie­der­ti: per­ché guar­di semp­re a te stes­so e dimen­ti­chi Gesù che abita in te con la sua glo­ria? C’è un’e­s­pe­ri­en­za calz­an­te su ques­to tema nella sto­ria del­la Pas­sio­ne. Quan­do io e mia mog­lie leg­gem­mo la sto­ria di Pie­tro, che rin­ne­gò Gesù per tre vol­te, lei mi dis­se: «Per­ché guar­di semp­re a te stes­so?Quello che ha vis­suto Pie­tro è l’e­ven­to più impres­sio­n­an­te e scon­vol­gen­te per me. Quan­te vol­te avrei volu­to con­fes­sa­re Gesù e non l’ho fat­to!«Natur­al­men­te potrei subi­to unir­mi a ques­to lamen­to:«Per­ché così spes­so ho taci­uto e non ho det­to cosa signi­fi­ca Gesù per me di fron­te agli altri – solo per pura pau­ra del­l’uo­mo!»

La bel­lez­za di ques­ta sto­ria è che Gesù non smi­se di ama­re Pie­tro. Subi­to dopo il suo rin­ne­gamen­to, Gesù cer­cò il con­tat­to visi­vo con Pie­tro. A Pie­tro ven­ne in men­te che Gesù gli ave­va pre­det­to ques­to rin­ne­gamen­to. Ques­to non fu uno sguar­do di Gesù, che potreb­be ucci­de­rema un con­tat­to visi­vo che unis­ce! Tu sei un Dio che mi vede! Ed è inter­es­san­te nota­re che, al momen­to del­la tom­ba vuo­ta, l’an­ge­lo dice alle don­ne: «Ora anda­te dai suoi dis­ce­po­li e dite loro, anche a Pie­tro: Gesù vi pre­ce­de in Gali­lea. Lì lo ved­re­te, come vi ha det­to pri­ma di mor­i­re!»(Mar­co 16:7 NLB). In alt­re paro­le: Pie­tro, il fal­li­to, non deve scappa­re ora! «Pie­tro, ci vedia­mo in Gali­lea! Non ho sep­pel­li­to la pro­mes­sa che ti ho fat­to!». D’o­ra in poi ti chi­ame­rai Pie­tro. Su ques­ta roc­cia cos­truirò la mia chie­sa, e tut­te le poten­ze del­l’in­fer­no non pre­var­ran­no con­tro di essa.» (Matteo 16:18 NLB).

La con­ver­sa­zio­ne pas­to­ra­le con Gesù pres­so il mare di Gali­lea è cura­ti­va per Pie­tro. Per tre vol­te Pie­tro dice a Gesù con for­za: «Ti amo. Ti amo. Lo sai: ti amo!«Nella sua let­te­ra agli Efe­si­ni, Pao­lo ha descritto in modo appro­pria­to il tipo di chie­sa che Dio vuo­le cos­trui­re con Pie­tro e gli altri apos­to­li:«Per­ché desi­de­ra fare di lei una spo­sa di una bel­lez­za sen­za mac­chia, che pos­sa pre­sen­tar­si al suo cos­pet­to san­ta e irre­pren­si­bi­le e sen­za mac­chia o ruga o qual­si­a­si alt­ra imper­fe­zio­ne». (Efe­si­ni 5:27 NGÜ).

Recen­te­men­te sia­mo sta­ti a St. Chrisch­o­na per una con­fe­ren­za del­la nos­t­ra Chie­sa Viva. Il rela­to­re Johan­nes Har­tel ha par­la­to del­la bel­lez­za e del­la glo­ria di Dio. Tut­to ciò che crea nella sua bel­lez­za è bel­lo. Ora, in pri­ma­ve­ra, quan­do ci ralle­gria­mo per il ris­ve­glio del­la natu­ra nei giar­di­ni, ci mera­vi­glia­mo anco­ra una vol­ta del­la glo­ria con cui ha crea­to ques­to mon­do. E se il Dio che ha crea­to il mon­do in modo così bel­lo crea nuo­ve per­so­ne in Gesù Cris­to, all­o­ra anche loro sono glo­rio­sa­men­te belle!

L’ora­to­re del­la con­fe­ren­za ci ha det­to una frase importan­te sul­la bel­lez­za spi­ri­tua­le: se pres­ti trop­pa poca atten­zio­ne alla bel­lez­za di Dio in te stes­so e ti disprez­zi semp­re, ti arrab­bi e ti rifi­uti a cau­sa dei tuoi difet­ti e del­le tue debo­lez­ze, all­o­ra rima­ni emo­ti­va­men­te attac­ca­to al tuo disprez­zo e pres­ti trop­pa poca atten­zio­ne a Gesù in te. Gesù ti ama ed è più vici­no a te nella sua bel­lez­za divina di quan­to tu lo sia a te stes­so! Ecco quan­to è vici­no a te Gesù! Ti guar­da e ai suoi occhi sei glo­rio­sa­men­te bel­lo, sen­za mac­chia e sen­za ruga, sem­pli­ce­men­te impec­ca­bi­le e san­to! Una bel­lis­si­ma spo­sa per lo sposo!

In Colos­se­si c’è ques­to glo­rio­so ver­set­to: «Ha can­cel­la­to l’e­len­co del­le accu­se con­tro di noi; ha pre­so l’at­to d’ac­cu­sa e l’ha dis­trut­to inchio­dan­do­lo alla cro­ce.» (Colos­se­si 2:14 NLB).

A vol­te è neces­sa­rio far­lo in modo mol­to pra­ti­co: Metti via ques­ta let­te­ra di debi­to! Scri­vi tut­to quello che hai sul­la cosci­en­za, pen­ti­ti e poi but­ta via ques­ta let­te­ra di debi­to. Se ques­to non ris­ve­glia la gioia del­la Pas­qua!!! La gioia regna! La gioia del­la Pas­qua dimi­nuis­ce se non pren­dia­mo Dio in paro­la. Se non pren­dia­mo sul serio mol­te del­le cose che ci sono sta­te pro­mes­se. No: «Non con­fi­dia­mo nei nos­tri pri­vi­le­gi e nel­le nost­re con­quis­te, ma in Gesù Cris­to. Sì, voglio cono­sce­re Cris­to semp­re meglio; voglio spe­ri­men­ta­re in me stes­so la poten­za con cui Dio lo ha risu­s­ci­ta­to dai mor­ti.»(Filip­pe­si 3:3b,10a NGÜ). Sap­pia­mo che Gesù è risor­to e vivo. Ma voglia­mo di più. Voglia­mo spe­ri­men­ta­re anco­ra di più la sua poten­za di risurre­zio­ne, gior­no dopo gior­no. In noi stes­si, ma anche nel­le per­so­ne che ci circondano.

Amen.

 

Possibili domande per il piccolo gruppo 

  1. Qua­li sono le tue espe­ri­en­ze con le per­so­ne che non vogli­o­no cono­sce­re Gesù? Come hai reagito?
  2. Secon­do te, qual è la ragio­ne per cui i rac­con­ti del­la resurre­zio­ne sono così diver­si nei quat­tro Van­ge­li? Come spieg­he­res­ti ques­ta osser­va­zio­ne? Ques­to dann­eg­gia la cre­di­bi­li­tà del­la Bibbia?
  3. Per­ché la gen­te di Gesù ave­va così tan­ti pro­ble­mi a cre­de­re e a parl­a­re del­la noti­zia del­la resurre­zio­ne? Leg­gi la sto­ria del­le tre don­ne in Mar­co 16:1–8!
  4. Qua­li sono gli «ass­as­si­ni del­la gioia» nella fede che sperimenti?
  5. Che tipo di espe­ri­en­ze di pote­re di resurre­zio­ne vuoi nella tua vita?
  6. Come riuscia­mo a irra­dia­re più gioia nella fede? Come fun­zio­na: vede­re più Gesù con la sua glo­ria in me che le mie man­can­ze e le mie carenze?