Data: 14 Gen­naio 2024 | Pre­di­ca­to­re:
Serie: | Tes­to bibli­co: Luca 10:1–21
Sug­ge­ri­men­to: Ques­to ser­mo­ne è sta­to tra­dot­to auto­ma­ti­ca­men­te. Si pre­ga di nota­re che non pos­sia­mo accet­ta­re alcu­na responsa­bi­li­tà per l’ac­cu­ra­tez­za del contenuto.

Ogni segu­ace è sta­to chi­ama­to a Gesù per esse­re poi invia­to da lì. Il ter­mi­ne lati­no per indi­ca­re ques­to è Mis­sio Dei (invia­to da Dio). Quan­do si tras­met­te il Van­ge­lo (=buo­na noti­zia), la moti­va­zio­ne è fon­da­men­ta­le. Gesù descri­ve l’u­ni­ca for­za motri­ce che por­ta a buo­ni risul­ta­ti con le seguen­ti paro­le: «Ralle­gra­te­vi per­ché i vos­tri nomi sono scrit­ti nei cieli.


I pri­mi nove capi­to­li del Van­ge­lo di Luca trat­ta­no prin­ci­pal­men­te la ques­tio­ne di chi sia Gesù. Poi c’è un cam­bia­men­to e la doman­da è ora: cosa signi­fi­ca per le per­so­ne se Gesù è dav­vero il Figlio di Dio? La ris­pos­ta: Diven­ta un suc­ces­so­re! In ques­to con­tes­to, Gesù dà a ogni sin­go­lo segu­ace tre cose: una mis­sio­ne, un mess­ag­gio e una moti­va­zio­ne.

Missione

«Poi il Signo­re scel­se altri set­tan­ta­due dis­ce­po­li e li man­dò a due a due in tut­te le cit­tà e i villag­gi che avreb­be visi­ta­to […] Ora anda­te, ricordan­do­vi che vi man­do come agnel­li in mez­zo ai lupi».»(Luca 10:1,3 NLB).

In Luca 9:1, Gesù man­dò i suoi dodi­ci dis­ce­po­li a pre­di­ca­re, scac­cia­re i demo­ni e gua­ri­re i mala­ti. Gesù ha fat­to lo stes­so: ha con­vin­to le per­so­ne del­la veri­tà, le ha libe­ra­te da ciò che le ren­de­va schia­ve e le ha gua­ri­te. Gesù ha lavor­a­to per ripara­re il tes­suto lace­ra­to e sfil­ac­cia­to del mon­do. Se aves­si­mo solo il capi­to­lo 9, direm­mo che è il cle­ro, i dipen­den­ti del­la chie­sa, a comu­ni­ca­re e a fare gran­di cose. Li paghi­amo e li incorag­gi­a­mo a esse­re alle­gri e di suc­ces­so. Ma ora Gesù chi­ama a rac­col­ta altri 72 segu­aci e li equi­paggia con la stes­sa mis­sio­ne. Esse­re segu­aci di Gesù signi­fi­ca avvicinar­si al cuo­re di Dio attra­ver­so Gesù per poi esse­re invia­ti da lì. Il rit­mo di base del dis­ce­po­la­to è l’in­vi­to ad avvicinar­si a Dio e ad esse­re invia­ti nel mon­do. Gesù bene­di­ce le per­so­ne affin­ché poss­a­no esse­re una bene­di­zio­ne. Chi­ama per invi­a­re. Gua­ris­ce per invi­a­re agen­ti di gua­ri­gio­ne nel mon­do. La paro­la lati­na che indi­ca la mis­sio­ne è Mis­sio­ne. Ogni segu­ace, non solo il cle­ro, è in mis­sio­ne. Pri­ma di incon­tra­re Dio, una per­so­na è preoc­cu­pa­ta e ass­or­bi­ta da se stes­sa. Ma Gesù si pren­de cura del­la nos­t­ra col­pa e del­la nos­t­ra ver­go­gna, dà un sen­so e un signi­fi­ca­to e sod­dis­fa pro­fon­da­men­te il desi­de­rio dei nos­tri cuo­ri. Anche se lo abbia­mo capi­to e spe­ri­men­ta­to solo in par­te, non ci sono più scu­se per esse­re ass­or­bi­ti dai nos­tri pic­co­li pro­ble­mi. Un segu­ace è invia­to ad esse­re un agen­te di gua­ri­gio­ne di Dio, per ren­de­re nuo­vo il tes­suto lace­ra­to del mondo.

L’at­ten­zio­ne di un suc­ces­so­re è rivol­ta a per­so­ne di tut­te le etnie. Nella Sep­tuag­in­ta, la tra­du­zi­o­ne gre­ca del­l’An­ti­co Tes­ta­men­to. Nella Sep­tuag­in­ta, la tra­du­zi­o­ne gre­ca del­l’An­ti­co Tes­ta­men­to, la tabel­la del­le nazio­ni in Gene­si 10 elen­ca esat­ta­men­te 72 nazio­ni. Quin­di, quan­do Gesù invia 72 segu­aci, ha in men­te il mon­do intero. 

«Per­ché noi sia­mo la crea­zio­ne di Dio. Egli ci ha crea­ti di nuo­vo in Cris­to Gesù affin­ché pos­sia­mo com­pie­re le buo­ne azio­ni che ha pre­pa­ra­to per la nos­t­ra vita.»(Efe­si­ni 2:10 NLB). Ques­to è affa­scinan­te: Gesù Cris­to ha pre­pa­ra­to in te del­le azio­ni che solo tu puoi com­pie­re. Le tue espe­ri­en­ze, la tua gioia, il tuo dolo­re, la tua nazio­na­li­tà, la tua età, il tuo ses­so, la tua com­bi­na­zio­ne di doni sono uni­ci. Ci sono mani che solo tu puoi strin­ge­re, ci sono biso­gni che solo tu puoi sod­dis­fa­re, ci sono demo­ni che solo tu puoi esor­ciz­za­re. Ci sono per­so­ne che Dio ha pre­pa­ra­to per­ché tu pos­sa port­are la guarigione. 

Messaggio

I segu­aci di Gesù sono in mis­sio­ne con un mess­ag­gio. È importan­te capi­re che non devo­no solo parl­a­re, ma esse­re i miglio­ri vici­ni (Luca 10:30–37). Oggi, tut­ta­via, mi con­cen­tro sul mess­ag­gio. I 72 segu­aci devo­no dire: «[…] Il reg­no di Dio è vici­no a voi».»(Luca 10:9 NLB). E se non vogli­o­no ascol­ta­re: «Non dimen­ti­ca­re che il reg­no di Dio è vici­no!» (V.11 NLB).

A ogni segu­ace di Gesù è sta­to dato un mess­ag­gio da pro­cla­ma­re pubbli­ca­men­te e chie­de­re a tut­ti di cre­de­r­ci. Ques­to è alt­a­men­te esplo­si­vo. Mol­ti con­tem­pora­nei direb­be­ro: «Non ho nulla con­tro il fat­to che tu cre­da in Gesù. Ma non pre­ten­de­re la veri­tà asso­lu­ta e non cer­ca­re di con­ver­ti­re alt­re per­so­ne.«Il pro­ble­ma è il seguen­te: un suc­ces­so­re vie­ne invia­to, il Van­ge­lo pro­cla­ma­re. Anche se Gesù usa la paro­la Van­ge­lo non ne ha biso­g­no espli­ci­ta­men­te, lo usa spes­so: «Anda­te in tut­to il mon­do e pre­di­ca­te il Van­ge­lo di tut­te le crea­tu­re»(Mar­co 16:15 LUT).

Il ter­mi­ne «van­ge­lo» signi­fi­ca il mess­ag­gio di un even­to ogget­tivo, che cam­bia la sto­ria, che modi­fi­ca la situa­zio­ne di tut­te le per­so­ne e a cui tut­ti devo­no rispon­de­re. C’è un docu­men­to che ini­zia con le paro­le: Ques­to è il Van­ge­lo di Cesa­re Augus­to. Era la dichia­ra­zio­ne che Augus­to era sali­to al tro­no come impe­ra­to­re roma­no. Gli aral­di ven­ne­ro imme­dia­ta­men­te invia­ti a pro­cla­ma­re l’av­ve­nu­ta Van­ge­lo per pro­cla­ma­re. È sta­to l’an­nun­cio di un even­to che ha cam­bia­to la sto­ria e che ha col­pi­to tut­ti. Nes­su­no nel­l’Im­pe­ro Roma­no pote­va dire: «For­se è il tuo impe­ra­to­re, ma non è il mio.«Ogni per­so­na ha dovu­to fare i con­ti con l’evento.

Nel 490 a.C., i Per­sia­ni inva­se­ro la Gre­cia e si svol­se la bat­ta­glia di Mara­to­na. Con gran­de sor­pre­sa, i gre­ci vin­se­ro. Se i Per­sia­ni aves­se­ro vin­to, gli Ate­nie­si sareb­be­ro sta­ti indi­fe­si. Per evi­t­are che ad Ate­ne scop­pi­as­se il pani­co, dove­va­no ascol­ta­re il Van­ge­lo il pri­ma pos­si­bi­le. Fu un even­to inde­scri­vi­bi­le che cam­biò la sto­ria e che inter­es­sò tut­ti gli ate­nie­si. Per ques­to motivo invi­a­ro­no un cor­ri­do­re. Egli cor­se per tut­ti i 42 chi­lo­me­tri da Mara­to­na ad Ate­ne. Tut­to quello che riuscì a dire fu: «Ralle­gra­ti, abbia­mo vin­to!«Poi è mor­to per lo sforzo.

Se Gesù fos­se solo un pro­fe­ta di Dio, il suo mess­ag­gio potreb­be esse­re vis­to come un con­siglio che può esse­re accett­a­to o rifi­uta­to. Ma Gesù pre­ten­de di più: «Ho vis­to Sata­na cade­re come un ful­mi­ne dal cie­lo!»(Luca 10:18 NLB). Ques­to signi­fi­ca che Gesù era pri­ma del­la fon­da­zio­ne del mon­do. Non è una crea­tu­ra, ma il Crea­to­re. È Dio. Se ques­to è vero, all­o­ra la sua venu­ta signi­fi­ca dav­vero Van­ge­loun fat­to che cam­bia la sto­ria e che richie­de una ris­pos­ta da par­te di tutti.

Motivazione

Il van­ge­lo di Gesù sos­tiene che qual­cu­no adotterà una nuo­va visio­ne del mon­do e cam­bierà vita. Ques­to non può esse­re mes­so in dub­bio. Il fat­to­re decisi­vo è la moti­va­zio­ne del mess­ag­ge­ro che vie­ne invia­to. Se la moti­va­zio­ne è sba­glia­ta, la buo­na noti­zia assu­me un carat­te­re distruttivo.

In meri­to al ritor­no dei suc­ces­so­ri è scritto quan­to segue: «Quan­do i set­tan­ta­due dis­ce­po­li torn­aro­no, gli dis­se­ro con gioia: «Signo­re, anche i demo­ni ci obbe­dis­co­no quan­do li scac­cia­mo nel tuo nome!»(Luca 10:17 NLB). Gesù non gra­dis­ce ques­te moti­va­zio­ni e rispon­de: «Ma non ralle­gra­te­vi se gli spi­ri­ti mali­g­ni vi obbe­dis­co­no, ma ralle­gra­te­vi per­ché i vos­tri nomi sono scrit­ti nei cie­li».»(Luca 10:20 NLB).

Cosa c’è di male nel­l’es­se­re feli­ci che gli spi­ri­ti mali­g­ni ti obbe­disca­no? Il pro­ble­ma era che non erano con­ten­ti del­la liber­tà del­le per­so­ne, ma di se stes­si, del­la loro auto­ri­tà sui demo­ni. Cre­de­va­no che ques­to signi­fi­cas­se esse­re qual­cu­no. Nel­l’an­ti­chi­tà, eri qual­cu­no se il tuo nome era scritto. In ogni cit­tà c’era un roto­lo su cui erano scrit­ti i nomi dei cit­ta­di­ni. Solo i cit­ta­di­ni del­la cit­tà erano per­so­ne con un nome. Gli altri resi­den­ti erano dome­sti­ci, agri­colt­ori e impie­ga­ti. Ralle­gra­te­vi di esse­re cit­ta­di­ni del cielo!

I segu­aci di Gesù non devo­no trar­re la loro auto­sti­ma dal talen­to, dal­l’­au­to­ri­tà, dal­le pres­ta­zio­ni o dai risul­ta­ti otte­nuti. Ques­to port­er­eb­be a ciò che ha fat­to cade­re Sata­na, ovvero l’or­go­glio. Chi agis­ce in base a ques­to impul­so non può ripara­re il tes­suto lace­ra­to e sfil­ac­cia­to del mon­do. Colo­ro che trag­go­no il loro valo­re dal ser­vi­zio eser­ci­ta­no pres­sio­ni sul­le per­so­ne e le mani­pol­a­no. Le per­so­ne diven­ta­no così dei trof­ei di cui hai biso­g­no per sen­tir­ti bene con te stes­so. Quan­do le per­so­ne sono sprez­zan­ti, min­ac­cia­no la nos­t­ra per­so­na­li­tà, il nos­tro esse­re qual­cu­no. Gia­co­mo e Gio­van­ni fece­ro ques­ta espe­ri­en­za e chie­se­ro a Gesù: «Signo­re, dob­bia­mo far pio­ve­re fuo­co dal cie­lo e bru­ciar­li?»(Luca 9:54 NLB). Le per­so­ne del mon­do han­no giu­s­ta­men­te pau­ra del­le per­so­ne reli­gio­se con fal­se motivazioni.

Gesù vede pro­prio ques­te ten­den­ze in ques­to grup­po e li sfi­da a non gioire dei loro doni, suc­ces­si e auto­ri­tà. La gen­te di all­o­ra cre­de­va che al Giudi­zio Uni­ver­sa­le sareb­be sta­to aper­to un libro in cui sareb­be­ro sta­te scrit­te tut­te le cose che ave­va­mo fat­to. Se le azio­ni buo­ne super­ano quel­le cat­ti­ve, il nos­tro nome sarà scritto nel libro del­la vita. Ques­ta è la reli­gio­ne. Gesù usa il Van­ge­lo e dice: «Il tuo nome è già scritto!» Se una per­so­na è diven­ta­ta un segu­ace di Gesù, all­o­ra il suo nome è scritto. E ques­to è il Van­ge­lo: Non gioire per quello che fai, ma per quello che sei in Gesù. Sei già accett­a­to! A pre­sc­in­de­re da come viv­rai d’o­ra in poi, a pre­sc­in­de­re dal­le tue pres­ta­zio­ni, a pre­sc­in­de­re dal fat­to che la gen­te ti cre­da o meno. Gioisci di ciò che sei in me – e sarai semp­re al sicu­ro. Asso­lu­t­amen­te accett­a­to. Ques­ta moti­va­zio­ne è cos­tan­te e ci ren­de ami­che­vo­li e corag­gio­si. Corag­gio­si, per­ché annun­cia­mo il Van­ge­lo a pre­sc­in­de­re da ciò che pen­sa la gen­te. Ami­che­vo­le, per­ché il mio nome è scritto in cie­lo, anche quan­do la gen­te mi rifiuta.

Dopo che il popo­lo di Israe­le ebbe crea­to il vitel­lo d’o­ro sul Sinai dopo l’es­odo dal­l’E­git­to, Dio si arrab­biò. Mosè all­o­ra chie­se: «Ma io ti chie­do di per­do­na­re loro il pec­ca­to – se no, can­cel­la­mi dal libro che con­ser­vi» (Esodo 2). 32:32 NLB). Dio rispon­de: «[…] Io can­cel­lerò dal mio libro solo quel­li che han­no pec­ca­to con­tro di me […] Ora va» e con­du­ci il popo­lo nel luo­go che ti ho indi­ca­to. Il mio ange­lo ti gui­derà»(Esodo 32:33+34 NLB). Per Mosè era chia­ro che un Dio gius­to non pote­va tras­cura­re le azio­ni del popo­lo e dove­va can­cel­lar­le dal libro. Tut­ta­via, egli ama­va il suo popo­lo e vole­va che fos­se sal­va­to. Era pron­to a pren­de­re la puni­zio­ne su di sé. Dio dice: «È vero. Non pos­so tras­cura­re il pec­ca­to. Devo can­cel­lar­lo. Ma con­tin­uerò a gui­dar­li.«Ques­ta misu­ra ha sen­so solo in vis­ta del Mosè defi­ni­tivo che ver­rà. Fu il nome di Gesù a esse­re can­cel­la­to dal libro. Sul­la cro­ce, egli citò il Sal­mo 22: «Dio mio, Dio mio, per­ché mi hai abban­do­na­to?». Poi: «Ma io sono un uomo, non un ver­me […]» Poi­ché il suo nome è sta­to rimos­so dal libro, è sta­to pos­si­bi­le inser­i­re il mio nome. Ques­ta è l’u­ni­ca moti­va­zio­ne che non è mai pre­po­ten­te o sfrut­ta­t­ri­ce e con la qua­le pos­sia­mo port­are con gioia il Van­ge­lo alle per­so­ne in missione.

 

Possibili domande per il piccolo gruppo 

Leg­gi il tes­to bibli­co: Luca 10:1–21

  1. Come vivi la dua­li­tà di esse­re chi­ama­to e invia­to? Cosa com­por­ta la missione?
  2. Dio ci ha accett­a­to in modo tale che non dob­bia­mo più esse­re ass­or­bi­ti da noi stes­si. Come vivi ques­ta espe­ri­en­za nella tua vita?
  3. Qual è il signi­fi­ca­to ori­gi­na­le del­la paro­la Van­ge­lo? Cre­di pro­fon­da­men­te che la venu­ta di Gesù in ques­to mon­do Van­ge­lo è?
  4. Cosa ne pen­si del­la pre­te­sa di asso­lu­tez­za del Van­ge­lo in quello che chi­ami­amo mon­do tol­ler­an­te? I cris­tia­ni sono auto­riz­za­ti a fare una tale affer­ma­zio­ne con il loro messaggio?
  5. Qual è la base di una moti­va­zio­ne che si ralle­gra del fat­to che i nos­tri nomi sono scrit­ti in cie­lo? Qua­li sono le con­se­guen­ze del cre­de­r­ci dav­vero in ter­mi­ni di corag­gio e gentilezza?