Corpo e fede | Trovare un’identità sana

Data: 23 Mar 2025 | Pre­di­ca­to­re:
Serie: | Tes­to bibli­co: Gala­ti 3:26–28; Matteo 19:10–12
Sug­ge­ri­men­to: Ques­to ser­mo­ne è sta­to tra­dot­to auto­ma­ti­ca­men­te. Si pre­ga di nota­re che non pos­sia­mo accet­ta­re alcu­na responsa­bi­li­tà per l’ac­cu­ra­tez­za del contenuto.

Una per­so­na che entra in una rela­zio­ne per­so­na­le con Gesù Cris­to rice­ve un’i­den­ti­tà com­ple­ta che inte­gra tut­te le iden­ti­tà par­zia­li: È un ama­to figlio di Dio che appar­tiene alla fami­glia di Dio. Ques­ta iden­ti­tà prin­ci­pa­le include anche la nos­t­ra iden­ti­tà ses­sua­le e le dà il gius­to signi­fi­ca­to. Gesù stes­so insegna nel Nuo­vo Tes­ta­men­to come dov­reb­be esse­re un buon approc­cio alle incli­na­zio­ni sessuali.


Chi sono io? Ques­ta doman­da occu­pa noi esse­ri uma­ni più o meno per tut­ta la vita. Le ris­pos­te pos­si­bi­li sono: Mad­re di fig­li, mana­ger, tifo­sa del­l’FC Aar­au, svi­z­zera, ete­ro­ses­sua­le o omo­ses­sua­le. Sia­mo semp­re un mix di iden­ti­tà par­zia­li. Se ini­zia­mo a dare prio­ri­tà a una par­te piut­tosto che a un’al­tra, ques­to può port­are a con­flit­ti e a una rot­tu­ra del­la nos­t­ra iden­ti­tà. Una defi­ni­zio­ne di iden­ti­tà sana è: lo sta­to in cui qual­cu­no o qual­co­sa è in armo­nia con se stes­so. Quan­do alcu­ni aspet­ti del­la nos­t­ra iden­ti­tà sono in con­flit­to tra loro, ci sen­ti­amo a pezzi.

Un’identità completa

Anche Gesù ave­va mol­te iden­ti­tà par­zia­li: era il figlio di Maria e Giu­sep­pe, un uomo celi­be, un rab­bi­no, un ebreo di Bet­lem­me, cre­sci­uto a Naza­reth. Poi ven­ne il gior­no del suo bat­te­si­mo. Dopo esse­re usci­to dal­l’ac­qua, accad­de quan­to segue: «E una voce dal cie­lo dis­se: «Ques­to è il mio ama­to Figlio, in lui ho una gran­de gioia».»(Matteo 3:17 NLB). Ques­ta pro­mes­sa del Pad­re defi­nis­ce l’i­den­ti­tà com­ple­ta di Gesù: Egli era al di sopra di tut­ti. l’a­ma­to Figlio di Dio. Tut­te le alt­re iden­ti­tà par­zia­li sono sta­te avvol­te in ques­to momen­to del bat­te­si­mo dal­la pro­mes­sa del Pad­re che ama Gesù e ha una gran­de gioia in Lui.

Il bat­te­si­mo è la pie­tra milia­re nel per­cor­so di una per­so­na che ini­zia una vita come segu­ace di Gesù. Da ques­to momen­to in poi, una nuo­va iden­ti­tà inglo­ba tut­te le pre­ce­den­ti iden­ti­tà par­zia­li. Se affi­dia­mo la nos­t­ra vita a Gesù Cris­to, pos­sia­mo esse­re fig­li di Dio. Ed è vero anche per te che il Pad­re cele­s­te ti ama e si com­pia­ce di te.

Pao­lo descri­ve ques­to pro­ces­so radi­cale di una nuo­va iden­ti­tà com­ple­ta: «E così sie­te tut­ti fig­li di Dio attra­ver­so la fede in Gesù Cris­to. Per­ché tut­ti voi che sie­te sta­ti bat­tez­za­ti in Cris­to ora appar­tenete a Cris­to. Ora non c’è più Giudeo o Gen­ti­le, schia­vo o libe­ro, maschio o femmi­na. Per­ché sie­te tut­ti ugua­li: sie­te uno in Gesù Cris­to.»(Gala­ti 3:26–28 NLB). Ques­to è emo­zio­n­an­te: Pao­lo dice che gra­zie alla nuo­va iden­ti­tà com­ple­ta, le mol­te iden­ti­tà par­zia­li per­do­no il loro signi­fi­ca­to e sva­nis­co­no. La nos­t­ra iden­ti­tà nazio­na­le (ebreo o gen­ti­le), l’i­den­ti­tà socia­le (schia­vo o libe­ro) e l’i­den­ti­tà ses­sua­le (maschio o femmi­na) sono irri­le­van­ti per la nos­t­ra iden­ti­tà di ama­ti fig­li di Dio.

Per pri­ma cosa dob­bia­mo «attir­ar­lo»: L’i­den­ti­tà prin­ci­pa­le di un segu­ace di Gesù è quella di esse­re un figlio ama­to da Dio. Legame con la fami­glia. Appar­tene­re alla casa di Dio. Acces­so al fri­go­rife­ro con tut­te le prov­vis­te. La por­ta d’in­gresso si apre con la nos­t­ra impron­ta digi­ta­le, se il Pad­re non è già in pie­di davan­ti ad essa a brac­cia aperte.

L’identità della parte fisica

Vivia­mo in un’epo­ca entus­i­as­man­te per quan­to riguar­da l’i­den­ti­tà ses­sua­le di una per­so­na. Come già det­to più vol­te, il leit­mo­tiv in ques­to sen­so è Sono ciò che sen­to. Ques­to sen­ti­men­to di base vie­ne appli­ca­to alla pro­pria iden­ti­tà par­zia­le ses­sua­le e al pro­prio ori­en­ta­men­to sessuale.

Dal 2014, Face­book off­re cir­ca 60 modi per spe­ci­fi­ca­re il pro­prio ses­so. Poi­ché il cor­po non è più un ori­en­ta­men­to fis­so, mol­te per­so­ne han­no un’i­den­ti­tà ses­sua­le fra­gi­le. Si sen­to­no sen­za casa nel pro­prio cor­po. Una don­na trans ha det­to quan­to segue a un pas­to­re che ave­va pre­di­ca­to sul­l’al­to valo­re del cor­po: «Non ho mai sen­ti­to una visio­ne così alta del mio cor­po come quella che mi hai det­to tu. Vor­rei che il mio psi­ch­ia­tra mi aves­se det­to la stes­sa cosa all’epo­ca.«Secon­do il rac­con­to del­la crea­zio­ne, Dio creò l’uo­mo come maschio e femmi­na (Gene­si 1:27). E Pao­lo sot­to­li­nea in 1 Corin­zi 6:12–20 che la nos­t­ra ses­sua­li­tà si tro­va nel nos­tro cor­po. Per­ché il cor­po deve esse­re sub­or­di­na­to ai sen­ti­men­ti? Nel­l’am­bi­to del­la ses­sua­li­tà, il per­cor­so oppos­to è in linea con la Bibbia e quin­di più pro­met­ten­te e sod­dis­fa­cen­te..

Un alt­ro argo­men­to con­tro­ver­so è il Matri­mo­nio per tut­ti. Se qual­cu­no, sia esso un grup­po di inter­es­se o un gover­no, cam­bia improv­vi­sa­men­te il signi­fi­ca­to del­le paro­le chia­ve, dob­bia­mo sta­re all’er­ta, per­ché in ques­to caso un’ideo­lo­gia si fa spa­zio. Recen­te­men­te ho let­to che in rela­zio­ne al sui­ci­dio assis­ti­to Paro­le come Sui­ci­dio o Ucci­de­re non dov­reb­be più esse­re uti­liz­za­to per­ché impli­ca il non far­lo. Lo slo­gan del­l’As­so­cia­zio­ne per il mor­i­re uma­no Usci­ta è quin­di Vita auto­de­ter­mi­na­ta. L’eu­t­a­na­sia atti­va assu­me così un nuo­vo signi­fi­ca­to e apre la stra­da a se stessa.

Vivia­mo in un’epo­ca in cui il ter­mi­ne Matri­mo­nio vie­ne reinter­pre­ta­to. Per migli­a­ia di anni, il matri­mo­nio ha impli­ca­to una rela­zio­ne tra un uomo e una don­na in tut­te le cul­tu­re. Ora, quan­do par­lia­mo improv­vi­sa­men­te di matri­mo­ni tra due uomi­ni o due don­ne, il ter­mi­ne Matri­mo­nio radi­cal­men­te cam­bia­ta. Per il momen­to, ques­ta osser­va­zio­ne non ha nulla a che fare con una visio­ne del mon­do spe­ci­fi­ca­men­te cris­tia­na. Sul­la base di una visio­ne del mon­do giu­dai­co-cris­tia­na, la nar­ra­zio­ne del­la Bibbia svol­ge un ruo­lo importan­te. All’i­ni­zio del­la Bibbia, nel rac­con­to del­la crea­zio­ne, incon­tria­mo una pola­ri­tà che si ripe­te. Dio creò i cie­li e la ter­ra, il mare e la ter­ra, il gior­no e la not­te, ecc. e, ulti­mo ma non meno importan­te, l’uo­mo e la don­na. Dio for­ma cop­pie com­ple­men­ta­ri che sono desti­na­te a lavora­re insie­me. Nel­l’ul­ti­ma sce­na del­la Bibbia, Dio crea il nuo­vo cie­lo e la nuo­va ter­ra. Il sim­bo­lo di ques­ta crea­zio­ne è il matri­mo­nio tra Cris­to e la sua Chie­sa. L’in­te­ra nar­ra­zio­ne bibli­ca fun­zio­na con pola­ri­tà e com­ple­men­ta­ri­tà. Il matri­mo­nio uomo-don­na è un segna­le e un seg­no del­la bon­tà del­la crea­zio­ne ori­gi­na­le e del­l’in­ten­zio­ne di Dio per i nuo­vi cie­li e la nuo­va ter­ra che ver­ran­no. Con l’a­per­tu­ra del matri­mo­nio alle cop­pie del­lo stes­so ses­so, il ter­mi­ne Matri­mo­nio e deru­ba­to del suo signi­fi­ca­to più pro­fon­do e del suo mis­te­ro. I matri­mo­ni ven­go­no così declas­sa­ti ad accor­di socia­li o sessuali.

Raccomandazioni di Gesù

Tut­ta­via, ci sono per­so­ne che si sen­to­no omo­ses­sua­li nella loro par­zia­le iden­ti­tà ses­sua­le. Per sco­pri­re come i segu­aci di Gesù posso­no affronta­re ques­to pro­ble­ma, bus­sia­mo alla por­ta di Gesù stes­so. Chia­ria­mo una cosa: Gesù non appro­va la ter­a­pia con­ver­sa­zio­na­le, quin­di nem­meno noi dov­rem­mo far­lo. Se una per­so­na cam­bia la pro­pria iden­ti­tà ses­sua­le attra­ver­so l’ac­cet­ta­zio­ne di un’i­den­ti­tà pri­ma­ria com­ple­ta e la gua­ri­gio­ne inte­rio­re, ques­to è un dono.

Nono­stan­te la cata­stro­fe del­la cadu­ta del­l’uo­mo, che ha col­pi­to il mon­do e mol­te cose non cor­rispon­do­no più alla buo­na idea di crea­zio­ne di Dio, Gesù con­fer­ma l’or­di­ne ori­gi­na­le del­la crea­zio­ne in Matteo 19. L’uo­mo è sta­to crea­to come uomo e don­na e il matri­mo­nio mono­ga­mi­co tra uomo e don­na rima­ne un’i­dea di Dio. Gesù par­la anche del per­cor­so che una per­so­na può intra­pren­de­re se la sua ses­sua­li­tà non cor­rispon­de all’idea­le. Gesù era quin­di ben con­s­ape­vo­le che non tut­to è come in paradiso.

«All­o­ra i dis­ce­po­li dis­se­ro a Gesù: «All­o­ra sareb­be meglio non spo­sar­si affat­to! 11 «Non tut­ti posso­no capi­re ques­to», dis­se Gesù. Solo colo­ro che Dio aiu­ta posso­no far­lo. 12 Alcu­ni nas­co­no inca­pa­ci di spo­sar­si, altri sono resi inca­pa­ci dag­li uomi­ni e altri anco­ra han­no scel­to di non spo­sar­si per amo­re del reg­no dei cie­li. Chi­unque sia in gra­do di capi­re ques­to, agis­ca di con­se­guen­za».»(Matteo 19:10–12 NLB). Le tra­du­zi­o­ni che si avvicinano di più al tes­to gre­co usa­no la paro­la «eunu­chi» tre vol­te nel v. 12. Quin­di suo­na così: «Per­ché ci sono quel­li che sono sta­ti cir­con­cisi dal­la nas­ci­ta, quel­li che sono sta­ti cir­con­cisi dag­li uomi­ni e quel­li che si sono cir­con­cisi da soli per il reg­no dei cie­li.»(Matteo 19:12 LUT).

Il ter­mi­ne «i ricon­ci­lia­ti» è già usa­to in Isa­ia 56:4 e si rife­ris­ce alle minoran­ze ses­sua­li. In ques­ta pro­fe­zia, si trat­ta di una pro­mes­sa che arri­verà il gior­no in cui anche le per­so­ne «taglia­te» avran­no acces­so al reg­no di Dio. Nel pro­gram­ma del­la SRF «Que­er in der Frei­kir­che», è sta­to det­to che mol­te chie­se libe­re cre­do­no che l’o­mo­ses­sua­li­tà o i trans sia­no uno sti­le di vita che por­ta all’in­fer­no. Ques­ta affer­ma­zio­ne vie­ne qui contraddetta.

Gesù men­zio­na tre cate­go­rie di «taglia­ti»: (1.) Mis­ce­la­to dal­la nas­ci­taQues­to potreb­be anche rif­er­ir­si alle per­so­ne inter­ses­sua­li. In alt­re paro­le, le per­so­ne i cui carat­te­ri ses­sua­li non indi­ca­no chia­ra­men­te se sono maschi o femmi­ne. (2.) Uomi­ni che sono sta­ti evi­ra­tiC’er­ano eunu­chi che lavo­r­a­va­no nel palaz­zo rea­le e la ter­ri­bi­le pra­ti­ca di evira­re i pri­gio­nie­ri di guer­ra. A quel tem­po, i rappre­sen­tan­ti di ques­te minoran­ze ses­sua­li non ave­va­no acces­so al tem­pio. Gesù è rivo­lu­zi­o­na­rio quan­do dice che ques­te per­so­ne sono ben­ve­nute nel reg­no di Dio. Gesù aggi­unge poi una ter­za cate­go­ria: Le per­so­ne che deci­do­no di non spo­sar­si di pro­pria spon­ta­nea volon­tà. Qui, Gesù ripen­sa radi­cal­men­te a cosa signi­fi­chi ave­re una nuo­va iden­ti­tà com­ple­ta. Fino ad all­o­ra, nel giu­da­is­mo era nor­ma­le spo­sar­si. Tut­to il res­to era vis­to in modo cri­ti­co. Gesù sta dicen­do che le per­so­ne posso­no vive­re sen­za ses­so, ma non sen­za una fami­glia. Un arti­co­lo del­l’­Aar­gau­er Zei­tung affer­ma che il ses­so non è un diritto uma­no. Il matri­mo­nio e la fami­glia bio­lo­gi­ca non sono la cosa più importan­te, ma il reg­no di Dio e la sua fami­glia. Pur­trop­po le chie­se come la nos­t­ra han­no la ten­den­za a glo­ri­fi­ca­re il matri­mo­nio e l’a­ve­re fig­li. Ma è sba­gli­a­to da par­te nos­t­ra far cre­de­re che ques­to sia il più alto di tut­ti gli obiettivi.

Secon­do i teo­lo­gi, ques­to grup­po com­pren­de anche le per­so­ne che pro­va­no sen­ti­men­ti omo­ses­sua­li. È chia­ro che non chie­dia­mo alle per­so­ne che non sono in Cris­to e che Lui non è in loro di non vive­re la loro omo­ses­sua­li­tà. Ma se seguia­mo Gesù, vale la pena di ascol­ta­re le istru­zi­o­ni di Dio per una vita rea­liz­za­ta. L’o­mo­ses­sua­li­tà vis­su­ta non cor­rispon­de all’i­dea, al diseg­no di Dio. Ecco per­ché Gesù apre una por­ta qui e dice: le per­so­ne che pro­va­no sen­ti­men­ti omo­ses­sua­li dov­reb­be­ro vive­re una vita celi­be, ovvero a cau­sa del reg­no di Dio rin­un­cia­re al matri­mo­nio, come Gesù e Pao­lo. Si trat­ta di uno stan­dard ele­va­to e dif­fi­ci­le da man­te­nere. Si vie­ne subi­to bol­la­ti come discriminatori.

Come pos­sia­mo noi come chie­sa offri­re uno spa­zio di sicu­rez­za, gra­zia e pro­te­zio­ne a ques­te per­so­ne? (1.) Le per­so­ne di ogni ori­en­ta­men­to ses­sua­le sono le ben­ve­nute. (2.) Non sia­mo guar­dia­ni mora­li. Il tuo ori­en­ta­men­to ses­sua­le non è la par­te più importan­te del­la tua iden­ti­tà. Sei pri­ma di tut­to un figlio di Dio. (3.) Seguia­mo gli inseg­na­men­ti di Gesù, anche nel modo in cui vivia­mo la nos­t­ra ses­sua­li­tà..

Il mess­ag­gio più importan­te è: Gra­zie alla fede in Gesù Cris­to, una per­so­na rice­ve una nuo­va iden­ti­tà com­ple­ta: Figlio pre­di­let­to di Dio. Chi­unque rie­s­ca ad affer­ra­re ques­to con­cet­to rice­ve un nuo­vo fon­da­men­to e un nuo­vo qua­dro di rif­e­ri­men­to per tut­te le sue sot­to-iden­ti­tà. «E così sie­te tut­ti fig­li di Dio attra­ver­so la fede in Gesù Cris­to. Per­ché tut­ti voi che sie­te sta­ti bat­tez­za­ti in Cris­to ora appar­tenete a Cris­to. Ora non c’è più Giudeo o Gen­ti­le, schia­vo o libe­ro, maschio o femmi­na. Per­ché sie­te tut­ti ugua­li: sie­te uno in Gesù Cris­to.»(Gala­ti 3:26–28 NLB).

 

Possibili domande per i piccoli gruppi

Leg­gi il tes­to bibli­co: Gala­ti 3:26–28; Matteo 19:10–12

  1. Qual è la tua pri­ma ris­pos­ta alla doman­da su chi sei? Qua­li iden­ti­tà par­zia­li ti appartengono?
  2. Ti è già sta­ta data l’i­den­ti­tà prin­ci­pa­le com­ple­ta? Cosa signi­fi­ca per te nella tua vita?
  3. Che ruo­lo ha il cor­po nella nos­t­ra iden­ti­tà ses­sua­le? In che modo una visio­ne più ele­vata del valo­re del nos­tro cor­po potreb­be aiutarci?
  4. Cosa ne pen­si del­la rac­co­man­da­zio­ne di Gesù secon­do cui le per­so­ne posso­no vive­re sen­za ses­so ma non sen­za una famiglia?
  5. Come pos­sia­mo noi come see­tal chi­le diven­ta­re un luo­go di gra­zia per le per­so­ne appar­ten­en­ti a minoran­ze ses­sua­li? Qual è l’e­qui­li­brio tra valo­ri chia­ri e apertura?