Data: 26 novembre 2023 Pre­di­ca­to­re:
Serie: | Tes­to bibli­co: Matteo 6:9–13
Sug­ge­ri­men­to: Ques­to ser­mo­ne è sta­to tra­dot­to auto­ma­ti­ca­men­te. Si pre­ga di nota­re che non pos­sia­mo accet­ta­re alcu­na responsa­bi­li­tà per l’ac­cu­ra­tez­za del contenuto.

Ques­to ser­mo­ne illu­mi­na lo spet­tro del­la richies­ta «Libe­r­aci dal male!» dal­la Preg­hie­ra del Pad­re Nostro.


In ques­ti tem­pi mol­to tur­bo­len­ti, ques­to gri­do si sen­te mol­to spes­so in ques­to mon­do. Ciò che sta acca­den­do è inquie­tan­te e ali­men­ta la pau­ra. Guer­re ovun­que, qua­si in ogni con­ti­nen­te. I rifu­gia­ti sono sen­za casa. Fame, malat­tie, ingi­u­s­ti­zie… Signo­re, libe­r­aci da tut­to ques­to male nel mon­do! Infat­ti, la richies­ta del «Pad­re nos­tro» mol­to vici­no: «Libe­r­aci dal male!»

Chia­ris­co: «dal mali­g­no» è ambi­guo: c’è nel sin­go­la­re di «il male«Il rif­e­ri­men­to è a Sata­na, il nemi­co di tut­to ciò che è buo­no, che, come leg­gi­a­mo nella Bibbia, si aggi­ra come un leo­ne rug­gen­te, semp­re alla ricer­ca di una vitti­ma da divora­re. Il Il male e il Il male non può esse­re sepa­ra­to; sono un tut­t’u­no. Il plu­ra­le si rife­ris­ce a tut­to il male di ques­to mon­do con cui ci con­fron­ti­amo. E non è solo il male den­tro di noi a causar­ci problemi.

Fin dal­la cadu­ta del­l’uo­mo in paradi­so, l’uo­mo ha cono­sci­uto ciò che è bene e ciò che è male. Per­tan­to, in rela­zio­ne al nos­tro argo­men­to, pos­sia­mo dire che il bene e il male sono in real­tà mol­to vici­ni a noi esse­ri uma­ni. Pos­sia­mo e dob­bia­mo distin­gue­re! Leg­gi­a­mo di Giob­be, ad esem­pio, che era atten­to a non fare il male. Ma pur­trop­po il male è dilag­a­to fin dal­l’i­ni­zio del­la sto­ria del­l’u­ma­ni­tà! Dopo il Diluvio, Dio dis­se a se stes­so: «D’o­ra in poi non male­dirò più la ter­ra per il bene degli uomi­ni, per­ché i pen­sie­ri e i desi­de­ri del cuo­re uma­no sono mal­va­gi fin dal­la gio­vi­nez­za».» (Gene­si 8:21 LUT). Albert Ein­stein, che si è lau­rea­to al Kan­ti Aar­au in Argo­via, una vol­ta ha det­to quan­to segue: «Il vero pro­ble­ma del­l’u­ma­ni­tà risie­de nei cuo­ri e nel­le men­ti del­le per­so­ne. Non è un pro­ble­ma fisi­co. È più faci­le cam­bia­re la com­po­si­zio­ne del plu­to­nio che cam­bia­re la men­te mali­gna ed ego­cen­tri­ca di un esse­re uma­no. Non temo tan­to il pote­re esplo­si­vo del­la bom­ba quan­to il pote­re del­la mali­zia del cuo­re uma­no, il suo pote­re esplo­si­vo per il male.»

Perché Gesù ci invita a pregare in questo modo nel Padre nostro?

Per­ché lui stes­so ha vis­suto in ques­to mon­do! Gesù stes­so ha spe­ri­men­ta­to sul­la sua pel­le e sui suoi capel­li ciò di cui sono capa­ci le per­so­ne di ques­to mon­do! Il mali­g­no lo han­no attac­ca­to e ten­ta­to per­so­nal­men­te. Gesù sa come nes­sun alt­ro cosa i cris­tia­ni devo­no sop­port­are e super­a­re in ques­to mon­do di mal­va­gi­tà, indi­pen­den­te­men­te dal luo­go in cui vivo­no. La sto­ria del­la vita di Gesù par­la da sé: è nato in una stal­la. Gesù tras­cor­se i pri­mi anni del­la sua vita come rifu­gi­a­to in Egit­to. Il re Ero­de vole­va ucci­der­lo. Non appe­na Gesù appar­ve in pubbli­co, ci fu una mas­sic­cia oppo­si­zio­ne da par­te degli scri­bi e dei faris­ei. Gesù spe­ri­men­tò mol­te delu­sio­ni. Mol­ti cre­det­te­ro in Lui, ma poi lo abban­do­na­ro­no e non vol­le­ro più saper­ne di Lui. La sua fami­glia pensò che Gesù fos­se impaz­zito. Era paz­zo! Fu ripe­tu­tamen­te delu­so dai suoi amici, i dodi­ci dis­ce­po­li. Fin­ché, alla fine dei suoi gior­ni sul­la ter­ra, il dia­vo­lo fece di tut­to per umi­lia­re, pic­chia­re, tor­tura­re e poi ucci­de­re Gesù.

Non abbia­mo anche noi attu­al­men­te l’im­pres­sio­ne che Sata­na stia tiran­do fuo­ri tut­to: guer­re, ingi­u­s­ti­zie, ingan­ni, ego­is­mo, avi­di­tà di pote­re, avi­di­tà di den­a­ro, luss­u­ria ses­sua­le, avi­di­tà, infedel­tà, bugie, pre­po­ten­za, fal­si­tà, con­fu­sio­ne, ecc.

Quan­do il Sal­va­to­re ci incorag­gia a pre­ga­re: «Libe­r­aci dal male», poi ci ren­de par­te­ci­pi del­la sua vitto­ria sul mali­g­no e sul male. Gesù è vitto­rio­so sul­l’in­fer­no, sul­la mor­te e sul dia­vo­lo. È risor­to dai mor­ti e vive! Gli è sta­to dato tut­to il pote­re in cie­lo e in ter­ra. Dio ci ha dato una par­te di ques­to pote­re in Gesù Cris­to, ed è per ques­to che Pao­lo dice nella sua let­te­ra ai Roma­ni: «Non fin­ge­re di ama­re gli altri, ma ama­li dav­vero. Odia il male e stai dal­la par­te del bene.»(Roma­ni 12:9 NLB).

Recen­te­men­te mi sono imbat­tu­to in un arti­co­lo su inter­net che trat­ta­va del­le chie­se vuo­te e del nume­ro semp­re mino­re di cre­den­ti. Si inti­to­la­va: «Dio non è più onni­po­ten­te in Svi­z­zera!». Come può un giorn­a­lis­ta dire ques­to? Se solo lo sapes­se! Ha fat­to una cat­ti­va ricer­ca! Gene­si 15:18 dice: «Il Signo­re è il Re per i seco­li dei seco­li!«E alla luce di ciò, con­fes­sia­mo come Giob­be: «So che il mio Sal­va­to­re vive!»(Giob­be 19:25 LUT). Signo­re, sal­va­ci! Pres­to cele­bre­re­mo il Sal­va­to­re che è ven­uto su ques­ta ter­ra per noi! Gesù vuo­le tir­ar­ci fuo­ri dal­la depres­sio­ne apo­ca­lit­ti­ca. Non abbia­mo motivo di lamentar­ci: «Oh, è la fine dei tem­pi, ci sono un sac­co di cose brut­te in arri­vo…». No, Gesù non vuo­le che lascia­mo il cam­po all’av­ver­sa­rio sen­za oppor­re resis­ten­za, ma che preg­hi­amo e preg­hi­amo anco­ra e anco­ra: «Libe­r­aci dal maligno!».

Gesù ci invita a pregare in questo modo perché ci ha mandato in questo mondo turbolento con la nostra speranza!

Anche se il male si sta mani­fest­an­do con semp­re mag­gio­re inten­si­tà, ques­to è anco­ra il tuo e il mio pos­to! Non è assur­do? Ecco una cita­zio­ne che ha 1700 anni! Il signi­fi­ca­to di ques­ta frase di preg­hie­ra «libe­r­aci dal male», così lo descri­ve il ves­co­vo Cipria­no di Car­ta­gi­ne: «Quan­do dicia­mo «libe­r­aci dal male», non c’è alt­ro da chie­de­re. Una vol­ta rice­vu­ta la pro­te­zio­ne che abbia­mo chies­to con­tro il male, sia­mo al sicu­ro con­tro tut­to ciò che il dia­vo­lo e il mon­do posso­no fare. Qua­le pau­ra potreb­be anco­ra sor­ge­re dal mon­do per qual­cu­no il cui pro­tet­to­re nel mon­do è Dio stes­so?.» (da Joseph Ratz­in­ger, Gesù di Naza­reth, pag. 2012, Her­der, 2007). Ques­te paro­le sono sor­pren­den­ti! Anche se sem­bra un po» come la para­bo­la del ric­co agri­col­to­re: «Cara ani­ma, ora hai Gesù, ora sei pro­tet­ta, sicu­ra e libe­ra­ta da ogni pau­ra; ora per­mett­i­ti di ripo­sa­re, man­gia­re e bere e goder­ti la vita!» (Luca 12:19). Il ves­co­vo Cipria­no lo inten­de in ques­to senso?

No! Non mol­ti altri han­no pas­sa­to tan­te cose brut­te come lui. La sua con­fes­sio­ne non è nata in un peri­odo di gran­de fede, ma in un peri­odo di gran­de per­se­cu­zi­o­ne dei cris­tia­ni. Al ves­co­vo Cipria­no fu tol­to tut­to e fu mes­so in pri­gio­ne. Fu poi man­da­to in esi­lio dal pro­con­so­le per un cer­to peri­odo. Tornò e poi di nuo­vo in pri­gio­ne. Alla fine un nuo­vo pro­con­so­le gli diede un ulti­ma­tum: «O ritrat­ti la tua pro­fes­sio­ne di fede o muo­ri!» Egli ris­po­se: «Sono un cris­tia­no e un ves­co­vo. Non cono­sco altri dei se non l’u­ni­co e vero Dio, che ha fat­to il cie­lo e la ter­ra, il mare e tut­to ciò che con­tiene. Noi cris­tia­ni ser­via­mo ques­to Dio, lo preg­hi­amo gior­no e not­te, per noi stes­si e per tut­ti gli uomi­ni, anche per il ben­es­se­re del­l’im­pe­ra­to­re.«Fu deca­pi­ta­to poco dopo. Il ves­co­vo Cipria­no morì come mar­ti­re nel 258. Ora potrem­mo chie­de­re a Cipria­no: la tua sicu­rez­za, la tua impa­vi­di­tà con­tro tut­to ciò che il mon­do e il dia­vo­lo posso­no far­ti, è una real­tà? Egli esem­pli­ficò la ris­pos­ta: «Sì, è un dato di fat­to! Per­ché Gesù è sta­to con me per tut­ti gli anni del­la mia ter­ri­bi­le vita e sono sta­to anche rin­chi­uso nella ghigliot­ti­na, ma ero al sicu­ro in Lui!»

Non dob­bia­mo tras­cura­re l’ul­ti­ma frase del­la sua cita­zio­ne: «…Noi cris­tia­ni ser­via­mo ques­to Dio, lo preg­hi­amo gior­no e not­te, per noi stes­si e per tut­ti gli uomi­ni, anche per il ben­es­se­re del­l’im­pe­ra­to­re.». Ques­to era il suo con­cet­to di preg­hie­ra! Il Pad­re nos­tro era pro­ba­bilm­en­te la sua preg­hie­ra più fre­quen­te! Libe­r­aci dal male. Libe­r­aci dal male!

«Liberaci dal male» è un appello indispensabile!

Abbia­mo asso­lu­t­amen­te biso­g­no di un con­cet­to di preg­hie­ra per il tem­po pre­sen­te. Preg­hi­amo nella buo­na e nella cat­ti­va sor­te per non per­de­re la nos­t­ra fede, il nos­tro rap­por­to con Dio e la nos­t­ra figlio­lan­za con Dio. Preg­hi­amo per rag­gi­unge­re l’o­bi­et­tivo del­la vita. Preg­hi­amo per poter super­a­re le nost­re sfi­de di fede nella vita di tut­ti i giorni.

Per poter affronta­re le pro­ve e le ten­ta­zio­ni, è importan­te cono­sce­re le tat­ti­che del nemi­co. Può appa­ri­re come una visci­da spia. Vuo­le ingann­ar­ti. Vuo­le stra­vol­ge­re la tua lis­ta di prio­ri­tà, con un uni­co obi­et­tivo: allon­tan­ar­ti dal­le cose spi­ri­tua­li! Vuo­le but­ta­re a mare i tuoi buo­ni pro­po­si­ti di esse­re un cris­tia­no. Vuo­le intrufo­lar­si nel tuo matri­mo­nio con pic­co­le cose che dis­tur­ba­no il vos­tro rap­por­to. Sa così bene come semi­na­re ziz­za­nia nel­le fami­g­lie che geni­to­ri e fig­li si scon­tra­no. Oppu­re sem­pli­ce­men­te bus­sa alla tua por­ta con avi­di­tà: «Dov­res­ti comun­que ave­re ques­to e fare quello per esse­re feli­ce.«Dov­reb­be esse­re pos­si­bi­le. Puoi per­met­ter­te­lo. Anche altri lo han­no fat­to o lo fan­no. È importan­te anche per te.

È importan­te cono­sce­re noi stes­si per poter affronta­re le pro­ve e le ten­ta­zio­ni. Qua­li sono i tuoi pun­ti di for­za e le tue debo­lez­ze per­so­na­li? Qua­li sono le tue debo­lez­ze? A qua­li aree devi presta­re atten­zio­ne? Pre­ga semp­re «libe­ra­mi dal male» e par­la a Gesù del­la tua gelo­sia, del tuo carat­ter­ac­cio – di cui soff­re tut­ta la fami­glia, del­la tua avi­di­tà o di alt­re dipen­den­ze, del­la tua auto­com­mi­se­ra­zio­ne. Come in tut­te le rela­zio­ni, anche nel tuo rap­por­to con Gesù la comu­ni­ca­zio­ne è tutto!

Ques­to è vero: pos­sia­mo lascia­re anda­re il male con l’ai­uto di Gesù! L’au­to­re di Ebrei ci invi­ta a fare ques­to: «[…] Lascia che toglie­te­ci tut­toche ci appe­san­tis­ce, e il pec­ca­to che ci intrap­po­la […]» (Ebrei 12:1 LUT). Per poter affronta­re le pro­ve e le ten­ta­zio­ni, è importan­te cono­sce­re i seguen­ti aspet­ti Dio in te. Vor­rei ricord­ar­ti sul­la base del­la Bibbia: il Pad­re cele­s­te vive in te e ti ha fat­to par­te­cipa­re al suo Spi­ri­to. «Come fac­cia­mo a sape­re che vivia­mo in Dio e che Dio vive in noi? Lo rico­no­scia­mo dal fat­to che ci ha reso par­te­ci­pi del suo spi­ri­to.»(1 Gio­van­ni 4:13 Nuo­vo Tes­ta­men­to). Se ques­to non è amo­re e com­pas­sio­ne affa­scinan­ti! Dio ci ama con il suo divi­no amo­re aga­pe in un modo in cui nes­sun esse­re uma­no può amarci.

Il Pad­re Nos­tro non è solo una preg­hie­ra per noi, ma anche una preg­hie­ra di inter­ces­sio­ne! «Ris­cat­ta noi dal male», gli altri sono inclu­si in ques­ta richiesta!

In alt­re paro­le, mos­tri soli­da­rie­tà con loro nei tuoi pensieri,

  • la cui fede vacil­la. …con colo­ro che si disper­ano per i loro dub­bi. «Libe­ra­li dal male!»
  • con i tuoi paren­ti, amici, vici­ni e col­leghi di lavoro che non cono­sco­no anco­ra Gesù. «Libe­ra­li dal male!»
  • con colo­ro che sono per­se­gui­ta­ti e malt­rat­ta­ti a cau­sa del­la loro fede (cir­ca 200 mili­o­ni di cris­tia­ni nel mon­do); «Libe­ra­li dal male!»
  • con colo­ro che han­no per­so tut­to a cau­sa del­la guer­ra, sono rifu­gia­ti, trau­ma­tiz­za­ti e sen­za futu­ro. «Libe­ra­li dal male!»

La con­clu­sio­ne del ser­mo­ne deve com­pren­de­re anche la con­clu­sio­ne del I nos­tri padriQues­to è lo zuc­che­ro d’u­va spi­ri­tua­le per una nuo­va forza:

«Libe­r­aci dal male, (per­ché e come?) Per­ché tuo è il reg­no, la poten­za e la glo­ria nei seco­li dei seco­li!». Dio è anco­ra onni­po­ten­te e glo­rio­so nella See­tal, in tut­ta la Svi­z­zera, ma anche nel mon­do inte­ro! Amen!

 

Possibili domande per il piccolo gruppo 

  1. Elen­ca alcu­ne cose del­la Bibbia che ci ven­go­no richies­te per i tem­pi finali.
  2. Leg­gi l’ar­ma­tu­ra spi­ri­tua­le in Efe­si­ni 6:10–20. Qua­li armi sono neces­s­a­rie nel tem­po presente? 
    Il tem­po è par­ti­co­lar­men­te importan­te secon­do te?
  3. Rico­no­sci una tat­ti­ca attua­le del­l’av­ver­sa­rio, su di te per­so­nal­men­te, sul­la chiesa?
  4. Per chi vor­res­ti inter­ce­de­re in par­ti­co­la­re con la frase «Libe­ra­li dal male!»
  5. Descri­vi cosa signi­fi­ca per te il «Dio in te»!
  6. Si con­clude con una comu­ni­tà di preghiera.