Data: 7 Mag­gio 2023 Pre­di­ca­to­re:
Serie: | Tes­to bibli­co: Esodo 34:6; Luca 19:1–0
Sug­ge­ri­men­to: Ques­to ser­mo­ne è sta­to tra­dot­to auto­ma­ti­ca­men­te. Si pre­ga di nota­re che non pos­sia­mo accet­ta­re alcu­na responsa­bi­li­tà per l’ac­cu­ra­tez­za del contenuto.

Con­cen­trar­si sul­la san­ti­tà di Dio potreb­be al mas­si­mo crea­re pres­sio­ne o un sen­so di distan­za. La san­ti­tà è la carat­teristi­ca prin­ci­pa­le di Dio. Su ques­to ter­re­no, però, Egli è anche amo­re. Ent­ram­be le cose appar­ten­go­no al mede­si­mo ambi­to. La san­ti­tà sen­za l’a­mo­re enfa­tiz­ze­reb­be la frat­tu­ra tra Dio e gli esse­ri uma­ni. L’a­mo­re sen­za la san­ti­tà la spieg­her­eb­be. L’a­mo­re san­to, inve­ce, supera la frat­tu­ra, ma non la abo­lis­ce. Un amo­re di ques­to tipo è for­te, pene­tran­te, vin­cen­te e cambiante.


Lo scor­so fine set­ti­ma­na io e nos­tro figlio sia­mo anda­ti in gita a Lon­dra. La frase che abbia­mo sen­ti­to più spes­so duran­te i tre gior­ni è sta­ta: Fai atten­zio­ne alla distan­za (Si pre­ga di nota­re lo spa­zio). Si rife­ris­ce al diva­rio tra la metro­po­li­ta­na e la piat­ta­for­ma. Ques­t’an­no ci preoc­cu­p­ia­mo di nota­re il diva­rio tra il nos­tro Dio san­to e noi uma­ni. Per favore, fai atten­zio­ne alla distan­za! Nota che Dio è intan­gi­bi­le, mis­te­rio­so, mol­to diver­so, sepa­ra­to! Sul Mon­te Sinai, Dio si mos­tra nella sua san­ti­tà in modo impres­sio­n­an­te. Poten­ti fen­ome­ni natu­ra­li accom­pa­gna­no l’in­con­tro con Mosè e sot­to­li­ne­a­no la Sua maes­tà e gran­dez­za. Lo stu­po­re di fron­te a ques­to Dio è la rea­zio­ne ade­gua­ta del­l’uo­mo. Ques­to potreb­be port­ar­ci a pen­sare che sia fati­co­so, per­i­co­lo­so e in qual­che modo spa­vent­o­so cer­ca­re e incon­tra­re ques­to Dio.

Nel mez­zo del­l’­ap­pa­ri­zio­ne del Signo­re sul Mon­te Sinai leg­gi­a­mo: «Pas­sò davan­ti a Mosè e dis­se: «Io sono il SIGNORE, il Dio miser­i­cor­dio­so e bene­vo­lo. La mia pazi­en­za, il mio amo­re e la mia fedel­tà sono gran­di».»(Es 34:6 NLB). Ques­to Dio indis­po­ni­bi­le e san­to è allo stes­so tem­po miser­i­cor­dia, gra­zia, pazi­en­za, amo­re e fedel­tà. Per noi uma­ni, ques­to può sem­bra­re un con­trasto con la san­ti­tà di Dio; con Dio, non si trat­ta di lati diver­si del suo esse­re, ma di sfac­cett­a­tu­re diver­se di una stes­sa persona.

Santità senza amore

In tut­ta la Bibbia, il ter­mi­ne san­to con­tro mil­le vol­te asso­cia­to a Dio. La san­ti­tà è la carat­teristi­ca prin­ci­pa­le di Dio. In ques­to nucleo, ci sono alt­re carat­teristi­che ecce­zio­na­li. Ad esem­pio, nella Bibbia si dice due vol­te che Dio è amore.

E se Dio fos­se soprat­tut­to san­to, ma aves­se poco amo­re? Ques­to cau­ser­eb­be un’e­nor­me pres­sio­ne e pau­ra. Sor­ge­reb­be­ro del­le doman­de: Pos­so sta­re davan­ti a Dio? Mi sono impeg­na­to abbastan­za? O finirò per sta­re davan­ti a Dio con i «pan­ta­lo­ni taglia­ti»? Se Dio fos­se solo ’san­to», sarem­mo con­su­ma­ti da Lui: «Per­ché il nos­tro Dio è un fuo­co che con­su­ma»(Ebrei 12:29 NLB). Cono­scia­mo solo i lati dis­trut­ti­vi di un incendio.

Par­te del­la mis­sio­ne di Gesù su ques­ta ter­ra è sta­ta quella di rive­lar­ci il vol­to uma­no del Pad­re cele­s­te e del Dio san­to. (Colos­se­si 1:15) Zac­cheo vole­va sfrut­ta­re il favore del­l’o­ra in cui Gesù arri­vò a Ger­i­co. Di pro­fes­sio­ne era un esat­to­re del­le tas­se, il che lo ren­de­va mas­si­ma­men­te impo­pola­re pres­so la popola­zio­ne. Da un lato, era un col­la­bo­ra­zio­nis­ta, per­ché era al ser­vi­zio del­l’o­dia­ta poten­za occu­p­an­te di Roma. Dal­l’al­t­ro, era un cor­rot­to che si arric­chi­va a spe­se dei suoi con­cit­ta­di­ni. Il gior­no del­la visi­ta di Gesù alla cit­tà, Zac­cheo si arram­picò su un albe­ro per dare un’oc­chia­ta a quel­l’uo­mo san­to di cui cir­co­la­va­no le sto­rie più mera­vigli­ose. Olt­re ad ave­re una visua­le miglio­re, riuscì a met­te­re una distan­za di sicu­rez­za tra sé e Gesù. Ques­to com­por­ta­men­to tra­dis­ce i suoi dub­bi su se stes­so. Non si sen­ti­va deg­no di immer­ger­si nella fol­la e creò una distan­za tra sé e Gesù.

Se Gesù fos­se sta­to san­to, un lan­cia­fiam­me mor­ta­le avreb­be potu­to get­ta­re Zac­cheo dal­l’al­be­ro. Come mini­mo, si sareb­be bru­cia­to le dita sul fuo­co divor­an­te. For­se Gesù avreb­be pen­sa­to che Zac­cheo avreb­be dovu­to pri­ma cor­reg­ge­re le sue abi­tu­di­ni per poter ent­ra­re in con­tat­to con Lui, per­ché san­to e impuro non van­no d’ac­cordo. Per favore, fai atten­zio­ne alla distan­za! Il diva­rio sareb­be sta­to un enor­me ost­aco­lo che, nel miglio­re dei casi, avreb­be potu­to esse­re super­a­to con il mas­si­mo sfor­zo. Zac­cheo avreb­be dovu­to lot­ta­re per super­a­re il diva­rio con il mas­si­mo sforzo.

Amore senza santità

Se, inve­ce, Gesù fos­se sta­to soprat­tut­to amo­re­vo­le e solo un po» san­to, all­o­ra i due avreb­be­ro fat­to dei duzi sul pos­to, avreb­be­ro arros­ti­to un cer­ve­lat sul fuo­co «divor­an­te» e avreb­be­ro pas­sa­to dei momen­ti così roman­ti­ci insie­me. Il Gap sareb­be sta­to coper­to da un man­tel­lo di silen­zio. Non si è meschi­ni. Gesù diven­ta l’a­mi­co tran­quil­lo che met­te di buon umo­re. Il gior­no dopo Zac­cheo sareb­be tor­na­to nella sua casa e avreb­be con­ti­nu­a­to a rast­rella­re. Ma d’o­ra in poi avreb­be tes­ti­mo­ni­a­to che anche lui cono­sce­va Gesù. Ma non ci sareb­be sta­ta alcu­na dif­fe­ren­za nel suo comportamento.

Un amo­re pri­vo di san­ti­tà è pres­to sbia­di­to, non è un fuo­co che con­su­ma, è fra­gi­le, è uma­no. Noi uma­ni usia­mo il ter­mi­ne amo­re in modo infla­zio­na­to. Ciò che ini­zia con fer­ven­ti dichia­ra­zio­ni d’a­mo­re a vol­te finis­ce sor­pren­den­te­men­te in fret­ta con una per­di­ta d’a­mo­re. Seb­be­ne l’a­mo­re nella sua essen­za sia diret­to ver­so l’al­t­ro, finia­mo mol­to pres­to nel­l’­au­to-cir­con­cis­io­ne ego­i­sti­ca a cau­sa del­la for­za uma­na. La cilie­gi­na sul­la tor­ta del­l’a­mo­re coniuga­le è il ses­so. For­se è pro­prio duran­te il ses­so che ci ren­dia­mo con­to di quan­to velo­ce­men­te le cose poss­a­no cam­bia­re e la nos­t­ra sod­dis­fa­zio­ne diven­ta il pun­to foca­le. Anche il matri­mo­nio ci met­te a dura prova.

Se Dio fos­se amo­re in ques­to modo, dov­rem­mo dubi­t­are pro­fon­da­men­te del­la sua fedel­tà e deter­mi­na­zio­ne nei nos­tri con­fron­ti. Nien­te di «Quan­do noi sia­mo infede­li, lui rima­ne fede­le, per­ché non può rin­ne­ga­re se stes­so.» (2 Timo­teo 2:13 NLB).

Amore sacro

L’a­mo­re di Dio è diver­so per­ché è san­to nella sua essen­za più pro­fon­da. Così come la san­ti­tà è sepa­ra­ta e uni­ca, anche l’a­mo­re san­to lo è. La sua san­ti­tà garan­tis­ce bon­tà, miser­i­cor­dia, amo­re ed empa­tia allo sta­to puro. Ques­to amo­re san­to ha le seguen­ti qualità:

  • Vede l’es­se­re uma­no in dif­fi­col­tà e ha pie­tà di lui.. Il tes­to bibli­co nas­con­de un det­taglio suc­co­so: Zac­cheo era trop­po pic­co­lo per intra­ve­de­re Gesù. «Quan­do Gesù arri­vò, guar­dò Zac­cheo e lo chi­amò per nome: «Zac­cheo!» gli dis­se, «scen­di subi­to! Per­ché oggi devo esse­re ospi­te in casa tua».» (Luca 19:5 NLB). Un amo­re san­to si con­cen­tra sul­l’al­t­ro e guar­da al pri­mo pos­to. «Voglia­mo ama­re per­ché lui ci ha ama­ti per pri­mo»(1 Gio­van­ni 4:19 NLB). L’a­mo­re di Gesù rico­no­sce imme­dia­ta­men­te il biso­g­no di Zac­cheo e lo affron­ta invi­tan­do­si a casa sua. L’a­mo­re di Gesù è così gran­de che arri­va ben olt­re il diva­rio e supera la distan­za di sicurezza.
  • È irre­sis­ti­bi­le e accat­ti­van­te. Per Zac­cheo ques­to signi­fi­ca che, sen­za esi­ta­zio­ne, rice­ve con gioia l’an­nun­cio di una visi­ta. «Zac­cheo sce­se il più velo­ce­men­te pos­si­bi­le e accom­pa­gnò Gesù nella sua casa, pie­no di ecci­ta­zio­ne e di gioia.» (Luca 19:6 NLB). Non fu Zac­cheo a dover super­a­re fati­co­sa­men­te il Gap, ma fu Gesù, il vol­to uma­no del Dio san­to, a far­lo. L’a­mo­re si mos­tra irre­sis­ti­bi­le, come una pic­co­la pian­ta che pene­tra in modo incon­te­ni­bi­le attra­ver­so il duro asfal­to. Le per­so­ne indi­gna­te sul ciglio del­la stra­da bron­to­la­va­no: «Si fer­ma come ospi­te pres­so un noto pec­ca­to­re»(Luca 19:7 NLB). Il puro e san­to visi­ta l’em­pio e il pec­ca­to­re. L’a­mo­re san­to è incon­di­zio­na­to in tut­to e per tutto.
  • È dis­pos­ta a sacri­fi­car­si e a per­do­na­re. Cer­chi­amo inva­no nel tes­to la tec­ni­ca di con­ver­sa­zio­ne più uti­le per affronta­re i pro­ble­mi di una per­so­na. Gesù non lo fa. Ogni accu­sa cade quan­do incon­tria­mo il san­to amo­re di Dio. Non è l’im­pu­ri­tà che pas­sa alla per­so­na puli­ta, come ci si pote­va aspet­ta­re, ma acca­de il con­tra­rio. Il san­to toc­ca il mala­to e lo ren­de inte­gro. Come il car­bo­ne toc­cò le lab­bra di Isa­ia e can­cel­lò la sua col­pa. «Se vivia­mo come Cris­to nella luce di Dio, all­o­ra abbia­mo comu­nio­ne gli uni con gli altri e il san­gue di Gesù, suo Figlio, ci puri­fi­ca da ogni col­pa.»(1 Gio­van­ni 1:7 NLB). La comu­nio­ne con il Dio san­to fa sì che il san­gue di Gesù ci puri­fi­chi da ogni pec­ca­to. Ques­to è pos­si­bi­le solo gra­zie al più gran­de amo­re mai vis­to. «L’a­mo­re più gran­de è quello di chi dà la vita per i suoi amici.»(Gio­van­ni 15:13 NLB). Se Gesù non fos­se sta­to san­to, avreb­be evi­ta­to la cro­ce e si sareb­be sal­va­to la pel­le! Il pun­to di cris­tal­liz­za­zio­ne del san­to amo­re di Dio è sul­la cro­ce del Golgota.
  • Cam­bia e rima­ne semp­re. L’a­mo­re basa­to sul­la san­ti­tà crea la svol­ta in Zac­cheo. «Nel frat­tem­po, Zac­cheo si pre­sen­tò davan­ti al Signo­re e dis­se: «Signo­re, darò la metà dei miei beni ai poveri e se imbro­glierò la gen­te sul­le tas­se, le resti­tuirò il qua­dru­plo!».» (Luca 19:8 NLB). Un ego­is­ta ego­cen­tri­co e ori­en­ta­to al den­a­ro è diven­ta­to un altru­is­ta genero­so ed empa­ti­co solo toc­can­do l’a­mo­re di Dio. (= per­so­na altru­is­ta, dis­in­ter­es­sa­ta). Nes­sun ser­mo­ne o lezio­ne mora­le avreb­be potu­to rag­gi­unge­re ciò che l’a­mo­re puro e irre­sis­ti­bi­le può fare. La sua san­ti­tà por­ta le per­so­ne a lasciar­si san­ti­fi­ca­re e ad asten­er­si dal peccato.

Un amo­re acce­ca­to dal­la san­ti­tà di Dio è diret­to, immensa­men­te for­te, onni­per­va­den­te, incon­di­zio­na­to, invi­tan­te e tras­for­man­te. Pos­sia­mo tut­ti esse­re gra­ti del fat­to che, gra­zie alla mor­te sacri­fi­cale di Gesù, l’a­bis­so tra noi e il Dio san­to è sta­to col­ma­to e pos­sia­mo avvicin­ar­ci a Lui come a un Pad­re amo­re­vo­le. Ma in ques­to importan­te pas­so che ci è per­mes­so di fare ver­so Dio, a vol­te non ci ren­dia­mo con­to che non è la san­ti­tà di Dio ad esse­re sta­ta col­ma­ta. Fai atten­zio­ne alla distan­za – anco­ra vali­do! Pos­sia­mo esse­re desti­na­ta­ri di un amo­re incon­di­zio­na­to, ma allo stes­so tem­po non dob­bia­mo mai per­de­re la nos­t­ra rive­ren­za per l’in­dis­po­ni­bi­li­tà e la maes­tà di Dio. Dio è san­to. Ma è anche amo­re, un amo­re san­to. Mol­to diver­so da tut­to ciò che si defi­nis­ce amore.

 

Possibili domande per il piccolo gruppo 

Leg­ge­re il tes­to bibli­co: Luca 19:1–10

  1. Leg­ge­te insie­me il tes­to del­la Bibbia!
  2. Gesù è il vol­to uma­no del Dio san­to. Dove si mani­fes­ta la san­ti­tà di Gesù nella sto­ria di Zaccheo?
  3. Dove l’a­mo­re di Gesù si river­sa su Zaccheo?
  4. Cosa sareb­be Amo­re sen­za san­ti­tà e cosa San­ti­tà sen­za amo­re?
  5. Descri­vi e abbrac­cia l’a­mo­re­vo­le san­ti­tà di Dio!