Tre fratelli del Nuovo Testamento

Data: 2 agos­to 2020 Pre­di­ca­to­re:
Serie: | Tes­to bibli­co: 1 Gio­van­ni 4:19–21
Sug­ge­ri­men­to: Ques­to ser­mo­ne è sta­to tra­dot­to auto­ma­ti­ca­men­te. Si pre­ga di nota­re che non pos­sia­mo accet­ta­re alcu­na responsa­bi­li­tà per l’ac­cu­ra­tez­za del contenuto.

Noi uma­ni sia­mo così diver­si, e anche noi cris­tia­ni. Abbia­mo i nos­tri gior­ni. Abbia­mo le nost­re impron­te. Abbia­mo le nost­re pre­fe­ren­ze. Abbia­mo le nost­re aspett­a­ti­ve. Abbia­mo le nost­re incli­na­zio­ni… È mai pos­si­bi­le una stret­ta unio­ne fra­ter­na nella chie­sa? Com­men­to di Gesù: Tut­to è pos­si­bi­le a colui che crede!


Una vol­ta una ragaz­za ha com­men­ta­to così: «Sono con­ten­ta di ave­re mio fratel­lo, anche se cer­ti gior­ni potrei torcerg­li il col­lo con gran­de pia­ce­re! Può esse­re così ter­ri­bilm­en­te cat­tivo e sgra­de­vo­le. Ma mi pia­ce e bas­ta». Oggi incon­tria­mo tre fratel­li e sor­el­le che si piac­ci­o­no dal Nuo­vo Tes­ta­men­to e ci chie­dia­mo di nuo­vo: cosa pos­sia­mo osser­va­re in loro che sareb­be pre­zio­so per la nos­t­ra unio­ne fra­ter­na nella chie­sa? Guar­derò pri­ma Laz­z­aro, il più gio­va­ne dei tre.

Lazarus

Sap­pia­mo mol­to poco di Laz­z­aro. Appa­ren­te­men­te non era in casa duran­te quel­l’e­ven­to teso quan­do Gesù visi­tò le sue due sor­el­le, Mar­ta e Maria. Laz­z­aro non era un pro­fe­ta, non era uno dei 12 dis­ce­po­li, non era un som­mo sacer­do­te, non era una per­so­na vis­to­sa, non era un pian­ta­gra­ne. Fino­ra non ha fat­to o spe­ri­men­ta­to nulla di spe­cia­le. Non ha nien­te a che vede­re con il povero Laz­z­aro che appa­re nella sto­ria di Luca 16; al con­tra­rio, il nos­tro Laz­z­aro appar­tiene a una fami­glia ric­ca. Laz­z­aro vive a Beta­nia. Non si può dire di più su di lui. For­se nes­su­no lo avreb­be cono­sci­uto se non fos­se sta­to il fratel­lo di Mar­ta e Maria. In real­tà un nes­su­no bibli­co, ma ques­to è cam­bia­to brusca­men­te con la sua resurre­zio­ne dal­la morte.

Ques­ta sto­ria emo­zio­n­an­te vale la pena di esse­re let­ta a casa in Gio­van­ni capi­to­lo 11. Cosa rivela su Laz­z­aro? Gesù ama Laz­z­aro. È affe­zio­na­to a lui. Ques­to è men­zio­na­to due vol­te! Ma Gesù ama tut­ti e tre i fratel­li: «Gesù ama­va Mar­ta, Maria e Laz­z­aro». (Gio­van­ni 11:5 NL). Anche Mar­ta e Maria ama­no Laz­z­aro. Quan­do si amma­la gra­ve­men­te, infor­ma­no imme­dia­ta­men­te Gesù. È inter­es­san­te come fan­no ques­to. Non rife­ris­co­no: «Gesù, devi veni­re subi­to, Laz­z­aro è gra­ve­men­te mala­to».» Il loro mess­ag­gio è sem­pli­ce: «Gesù, colui che ami, è mala­to a let­to!»

Vor­rei inser­i­re una doman­da: Come for­mu­la­te il vos­tro mess­ag­gio, la vos­tra richies­ta a Gesù, quan­do c’è qual­co­sa di mol­to dif­fi­ci­le e urgen­te? Dram­ma­ti­ca­men­te? O con una sola frase, come le due sor­el­le; o anche sen­za paro­le, sapen­do che Gesù cono­sce già la tua situa­zio­ne? Gesù cono­sce le nost­re dif­fe­ren­ze e ques­to è un bene. È feli­ce quan­do vi rivol­ge­te a lui e gli par­la­te sem­pli­ce­men­te come vi sen­ti­te a vos­tro agio.

Gesù non ha fret­ta di visi­t­are il mala­to. Rima­ne dov’è per altri due gior­ni, fin­ché final­men­te par­te per Beta­nia. Nel frat­tem­po, Laz­z­aro è già mor­to ed è sepol­to in una tom­ba di grot­ta. C’è una gran­de pie­tra davan­ti all’en­tra­ta. Sap­pia­mo come finis­ce la sto­ria: Gesù lo ripor­ta in vita. Ci si può chie­de­re: per­ché Laz­z­aro in particolare?

La ris­pos­ta è data da Gesù stes­so nel rac­con­to: Egli fa ques­to mira­co­lo per glo­ri­fi­ca­re Dio! Le mol­te per­so­ne in lut­to pre­sen­ti devo­no fare espe­ri­en­za di Dio in modo da cre­de­re in lui e cre­de­re che Gesù è il Figlio di Dio. Infat­ti, mol­ti ebrei arri­va­no a cre­de­re in Gesù, cosa che non pia­ce affat­to ai som­mi sacer­do­ti. Poco tem­po dopo ques­to mira­co­lo, Mar­ta invi­ta di nuo­vo Gesù e i suoi dis­ce­po­li a un pas­to, dove anche Laz­z­aro si sie­de a tavo­la con loro. Di nuo­vo mol­te per­so­ne pass­a­no, non solo per­ché vogli­o­no vede­re Gesù, ma anche Laz­z­aro risor­to. In ques­ta occa­sio­ne, Maria unge i pie­di di Gesù con un olio mol­to cos­to­so. Ques­to è tut­to ciò che sap­pia­mo di Laz­z­aro, dopo di che non sen­ti­amo più parl­a­re di lui. Non è diven­ta­to un dis­ce­po­lo sosti­tu­tivo di Giu­da Isca­rio­ta. Non è diven­ta­to un apos­to­lo, un mis­sio­na­rio, un anzia­no in una chie­sa, non ha scritto un libro biblico…

Gesù ama Laz­z­aro. Anche Gesù ti ama! Per­ché lei, tra tut­ti, è un cris­tia­no impeg­na­to e un figlio di Dio? Sii sem­pli­ce­men­te stu­pi­to di esse­re sta­to in gra­do di apri­re la por­ta del tuo cuo­re a lui e sii gra­to! Per noi, capi­ta spes­so di ama­re subi­to le per­so­ne che ci piac­ci­o­no! E le per­so­ne più sim­pa­ti­che sono quel­le che ci piac­ci­o­no! Ques­to non è il caso di Gesù. Non aspet­ta l’a­mo­re in cam­bio fin­ché non ci mos­tra il suo amo­re. «Non sia­mo noi che abbia­mo ama­to Dio, ma è lui che ha ama­to noi per pri­mo e ha man­da­to il suo Figlio per liber­ar­ci dal­la nos­t­ra col­pa». (1 Gio­van­ni 4:10 NL). Gesù ci ha ama­to per pri­mo per mostra­re e modella­re ques­to amo­re per noi. Ama­re Dio Pad­re e i nos­tri fratel­li e sor­el­le nella fede.

Marta e Maria

I due ci sono fami­lia­ri dal loro incon­tro con Gesù, dove Maria ascol­ta incan­ta­ta le paro­le di Gesù ment­re Mar­ta lot­ta per ser­vi­re gli ospi­ti. Mar­ta si aspet­ta che Gesù con­vin­ca sua sor­el­la ad aiut­ar­la. Ma Gesù met­te in dub­bio le sue cri­ti­che e loda Maria, che ha deciso meglio. Da ques­to incon­tro a Beta­nia pos­sia­mo ricorda­re due cose per la nos­t­ra unio­ne fra­ter­na nella chiesa:

  1. Pri­ma di rim­pro­ver­a­re il com­por­ta­men­to degli altri, dov­rem­mo semp­re esami­na­re pri­ma il nos­tro com­por­ta­men­to! Non sareb­be sta­to meglio che Mar­ta mett­es­se giù il pel­a­pa­ta­te e ascol­tas­se anche lei, soprat­tut­to ora che Gesù pres­to non sarà più tra loro!
  2. Dov­res­ti cri­ti­ca­re dirett­amen­te e non attra­ver­so ter­zi! «Gesù, puoi dire a Maria cosa suc­ce­der­eb­be adesso…?» No, dirett­amen­te: «Maria, mi aiuter­ai più tar­di se mi sie­do con te adesso?»

Se tu, come mog­lie, sei infas­ti­di­ta da qual­co­sa di tuo mari­to, all­o­ra non chie­de­re alla tua ragaz­za se può parl­a­re seria­men­te con tuo mari­to! Lo stes­so vale vice­ver­sa per il mari­to! Per favore, risparm­ia­te anche ai pas­to­ri o ai mem­bri del­la dire­zio­ne del­la chie­sa di aspet­tar­si che mett­ia­te i vos­tri part­ner o i vos­tri fig­li al loro pos­to – pri­ma di aver affron­ta­to il pro­ble­ma voi stes­si. La sto­ria del­la resurre­zio­ne di Laz­z­aro rivela anco­ra di più su Mar­ta e Maria! L’in­ten­zio­ne di chi­ama­re Gesù al capez­za­le è una decis­io­ne comu­ne del­le due sor­el­le. L’an­zia­na Mar­tha non ha deciso da sola. È bel­lo quan­do fratel­li e sor­el­le nella fede sono uniti: Ora abbia­mo biso­g­no del­la vicinan­za di Gesù! Ora solo Gesù può aiut­ar­ci! Ora dob­bia­mo parl­a­re con LUI, anda­re da LUI.

Cosa fan­no le due don­ne quan­do sen­to­no che Gesù sta andan­do da loro? Laz­z­aro è mor­to gior­ni fa! «Quan­do Mar­ta sep­pe che Gesù sta­va arri­van­do, gli andò incon­tro, ma Maria rima­se in casa». (Gio­van­ni 11:20 LU). Ques­ta vol­ta, Mar­ta cer­ca la vicinan­za di Gesù. Mar­ta e Maria incon­tra­no Gesù una dopo l’al­tra con lo stes­so rim­pro­vero e la stes­sa fidu­cia nel suo pote­re di gua­ri­re: «Signo­re, se tu fos­si sta­to qui, mio fratel­lo non sareb­be morto».

 

Mar­ta aggi­unge in modo tes­ti­mo­nia­le e impres­sio­n­an­te: «Ma anche così, so che Dio ti darà qual­si­a­si cosa tu gli chie­da». (Gio­van­ni 11:22). Quan­do Gesù dà l’or­di­ne di toglie­re la pie­tra dal­l’in­gresso del­la tom­ba, è Mar­ta che fre­na: «No, non pos­sia­mo far­lo. Dopo quat­tro gior­ni il cada­ve­re puz­za ter­ri­bilm­en­te!» Gesù ris­po­se: «Non vi ho for­se det­to che se cre­de­te, ved­re­te la glo­ria di Dio?». (Gio­van­ni 11:40 NL).

La nostra diversità

Due sor­el­le che illus­tra­no mol­to bene le nost­re dif­fe­ren­ze. La nos­t­ra fede a vol­te è così gran­de e poi di nuo­vo così pic­co­la. Spes­so ci fidia­mo di Dio per gran­di cose e sia­mo con­vin­ti da paro­le del­la Bibbia come «Dio fa gran­di cose che non si posso­no com­pren­de­re e mera­vi­g­lie che non si posso­no con­ta­re». (Giob­be 9:10 LU). E improv­vi­sa­men­te sia­mo di nuo­vo a ter­ra pie­ni di dub­bi e doman­de. A vol­te ti sen­ti così bene che ora è il tuo tur­no – e subi­to dopo get­ti la tua lis­ta di prio­ri­tà olt­re il limi­te. Noi uma­ni sia­mo così diver­si, e anche noi cris­tia­ni. Abbia­mo i nos­tri gior­ni. Abbia­mo le nost­re impron­te. Abbia­mo le nost­re pre­fe­ren­ze. Abbia­mo le nost­re aspett­a­ti­ve. Abbia­mo le nost­re incli­na­zio­ni… I più atti­vi a vol­te vogli­o­no pren­de­re a cal­ci nel sede­re gli altri. Alcu­ni sono devas­ta­ti, ment­re altri irra­dia­no di nuo­vo la spe­ran­za. È pos­si­bi­le una stret­ta unio­ne fra­ter­na nella chie­sa? Il com­men­to di Gesù su ques­to è: «Tut­to è pos­si­bi­le a colui che crede!

Dob­bia­mo tut­ti rima­ne­re con­s­ape­vo­li che l’av­ver­sa­rio non solo attac­ca la nos­t­ra comu­nio­ne con Dio, ma vuo­le anche dis­trug­ge­re la nos­t­ra unio­ne. È tris­te che mol­ti fratel­li e sor­el­le nella car­ne sia­no in con­trasto; non si par­la­no più e non vogli­o­no veder­si. Ques­to è tris­te. È anco­ra più tra­gi­co quan­do acca­de tra fratel­li e sor­el­le spi­ri­tua­li. La dot­to­res­sa Sus­an McHa­le, ricer­ca­tri­ce ame­ri­ca­na sul­le rela­zio­ni tra fratel­li e sor­el­le negli Sta­ti Uniti, dice: «La rela­zio­ne tra fratel­li e sor­el­le è spes­so la rela­zio­ne più dura­tura che pos­sia­mo ave­re come esse­ri uma­ni. Ed è anche importan­te», dice McHa­le. Per­ché i suoi dati fino­ra mostra­no che le per­so­ne che sen­to­no anco­ra un legame stret­to con i loro fratel­li sono più sane nei loro ulti­mi anni. Interessante!

Si è sani in età avanza­ta se si ha anco­ra un buon rap­por­to con i pro­pri fratel­li e sor­el­le fisi­ci! Quan­do la Bibbia ci chi­ama ad ama­re il nos­tro prossi­mo, riguar­da pri­ma di tut­to il paren­te più prossi­mo, il fratel­lo o la sor­el­la – non solo i fratel­li fisi­ci, ma anche quel­li spi­ri­tua­li. Dio ci chi­ama a ques­to amo­re, ma ci ha dato tut­to per ren­der­lo pos­si­bi­le! In ques­to modo, ti per­met­te di vive­re una vita ric­ca­men­te sod­dis­fat­ta che irra­dia gioia; e una tale vita ha un effet­to posi­tivo sul­la tua salu­te fisica.

Voglia­mo ama­re per­ché lui per pri­mo ci ha ama­ti». Se uno dice: «Io amo Dio», ma odia il suo fratel­lo, è un bugi­ar­do; per­ché chi non ama gli uomi­ni che anco­ra vede, come può ama­re Dio che non ha mai vis­to? Dio stes­so ci ha coman­da­to di ama­re non solo lui, ma anche il nos­tro prossi­mo». (1 Gio­van­ni 4:19–21 NL).

Le cop­pie spes­so si pro­met­to­no una rela­zio­ne pro­fon­da e fede­le duran­te la loro ceri­mo­nia di matri­mo­nio con le paro­le: «Sì, con l’ai­uto di Dio». Per­ché non vive­re le rela­zio­ni eccle­sia­li qui tra noi con un semp­re pre­sen­te: «Sì, con l’ai­uto di Dio!».

Amen.