Primo Avvento | Segno dei tempi

Data: 1 Dicembre 2024 | Pre­di­ca­to­re:
Serie: | Tes­to bibli­co: Roma­ni 13:11–14
Sug­ge­ri­men­to: Ques­to ser­mo­ne è sta­to tra­dot­to auto­ma­ti­ca­men­te. Si pre­ga di nota­re che non pos­sia­mo accet­ta­re alcu­na responsa­bi­li­tà per l’ac­cu­ra­tez­za del contenuto.

Avven­to signi­fi­ca arri­vo. Quan­do Gesù nac­que a Bet­lem­me due­mi­la anni fa, la mag­gi­or par­te del­le per­so­ne non riusci­va a col­leg­a­re l’e­ven­to con l’at­tesa del Mes­sia. Anche noi ci tro­via­mo in un peri­odo di Avven­to in cui atten­dia­mo il ritor­no di Gesù Cris­to. In con­side­ra­zio­ne del tem­po limi­ta­to, dob­bia­mo esse­re sag­gi e vigi­li. La reden­zio­ne per­so­ni­fi­ca­ta, Gesù Cris­to, è vici­na. La not­te finirà pres­to e sor­gerà il giorno.


C’è una vec­chia sto­ria che rac­con­ta di un re che, secon­do l’u­s­an­za del­l’epo­ca, ten­e­va un giu­l­la­re di cor­te. Ques­ti giu­l­la­ri ave­va­no il diritto di dire la veri­tà a re e prin­ci­pi, anche se era ama­ra. Se era trop­po ama­ra, dice­va­no sem­pli­ce­men­te: «È solo un paz­zo!«Un gior­no il re diede al giu­l­la­re un bas­tone d’ar­gen­to con del­le cam­pa­nel­le d’o­ro e dis­se: «Sei dav­vero il miglio­reössil più gran­de idio­ta che ci sia. Per ques­toüRice­ver­ai ques­ta pre­zio­sa bac­chet­ta come pre­mio perüIl tuo Köe seg­ni del mio apprezzamen­toäSup­porto. Non devi mai ven­de­re il per­so­na­le o reg­alar­lo. Ma se dove­ssi incon­tra­re una per­so­na che ha anco­ra närri­scher ist als du, dann gib die­sem den sil­ber­nen Stab!»

Lo scioc­co por­tò ques­to bas­tone per anni fino al gior­no in cui imparò: «Il re sta moren­do.«Poi sal­tò nella stan­za del mala­to e dis­se: «King Ho sen­ti­to che vuoi fare un gran­de viag­gio.» «Non voglio» ris­po­se il re, «Devo far­lo!» «Oh, devi?! Quin­di c’è un pote­re che è anco­ra al di sopra dei gran­di di ques­ta ter­ra. Bene, all­o­ra! Ma sicu­ra­men­te tor­nerai pres­to.» «No!» singhioz­zò il re «Non tor­no mai dal pae­se in cui sto viag­gi­an­do.» «Bene, bene», dis­se il giu­l­la­re ami­che­vol­men­te, «Sicu­ra­men­te hai pre­pa­ra­to il viag­gio per mol­to tem­po. Pen­so che tu abbia fat­to in modo di rice­ve­re un’­ac­co­gli­en­za rega­le nel pae­se da cui non tor­nerai.«Il re scos­se la tes­ta tris­tem­en­te: «Mi sono per­so tut­to ques­to. Non ho mai avu­to il tem­po di pre­par­ar­mi per ques­to viag­gio.» «Oh, all­o­ra non dove­vi sape­re che avres­ti dovu­to fare ques­to viag­gio.» «Lo sape­vo già. Ma come ho det­to, non ho avu­to il tem­po di pre­par­ar­mi ade­gua­ta­men­te.»

All­o­ra il giu­l­la­re posò tran­quil­la­men­te il suo bas­tone sul let­to del re e dis­se: «Mi hai ordi­na­to di pas­sa­re ques­to bas­tone a colui che è anco­ra più scioc­co di me. Re, pren­di il bas­tone! Sape­vi di dover anda­re nel­l’e­ter­ni­tà e che non sares­ti più tor­na­to indie­tro. Eppu­re non ti sei assi­cu­ra­to che ti venis­se­ro aper­te le por­te del­l’e­ter­ni­tà. Re, sei il più gran­de degli stol­ti!»

Il nostro tempo è limitato

«Con­du­ci la tua vita in ques­to modo per­ché sai che il tem­po è limi­ta­to. Sve­glia­ti, per­ché sia­mo più vici­ni alla nos­t­ra sal­vez­za ora che quan­do abbia­mo cre­du­to per la pri­ma vol­ta.»(Roma­ni 13:11 NLB).

Le risor­se limi­ta­te ti ren­do­no crea­tivo. Quan­do i sol­di sono pochi quan­do si cos­truis­ce una casa, si intra­pren­do­no pro­ces­si crea­ti­vi che altri­men­ti si evi­ter­eb­be­ro. Ques­to spes­so por­ta a solu­zi­o­ni otti­miz­za­te, pra­ti­che e bel­le. San Pao­lo dice qui che anche il tem­po è una risor­sa limi­ta­ta. Una set­ti­ma­na fa, J. e B. Z. ci han­no det­to che il loro figlio, un pad­re con tre fig­li, è mor­to. Alla doman­da su qua­le fos­se il valo­re e il signi­fi­ca­to del­la vita, han­no ris­pos­to: «Insegna­ci a con­sider­a­re quan­ti pochi gior­ni di vita ci rest­a­no per rag­gi­unge­re un cuo­re pie­no di sag­gez­za!» (Sal­mo 90:12 Nuo­vo Tes­ta­men­to). In alt­re paro­le: Il cammi­no ver­so la sag­gez­za pas­sa attra­ver­so la con­s­ape­vo­lez­za che il nos­tro tem­po è limi­ta­to..

Cosa fares­ti se sapes­si di ave­re solo un anno di vita? Un viag­gio intor­no al mon­do? Una cro­cie­ra? Sal­ta­re da un aereo con il para­ca­du­te? Quan­do si cos­truis­ce una casa con finan­ze limi­ta­te, biso­gna sem­pli­fi­ca­re e con­cen­trar­si sul­l’­es­sen­zia­le. Infat­ti, la sag­gez­za non è sino­ni­mo di addi­zio­ne, ma di sot­tra­zio­ne. Si trat­ta di eli­mi­na­re le inutili per­di­te di tem­po dal­la vita quo­ti­dia­na e di con­cen­trar­si sull’essenziale.

C.S. Lewis scris­se il libro «Istru­zi­o­ni a un sot­to­dia­vo­lo» nel 1938. In ques­to libro, il dia­vo­lo capo par­la al dia­vo­lo infe­rio­re, suo nipo­te Worm­wood, su come imped­ire alle per­so­ne di ent­ra­re in con­tat­to con Dio. La ris­pos­ta è mol­to sem­pli­ce: fac­cia­mo così tan­to rumo­re e dis­tra­zio­ne nel mon­do che le per­so­ne non ries­co­no più a sen­ti­re la voce di Dio. E ha fun­zio­na­to! Ecco alcu­ni fat­ti: Uno sci­en­zia­to ha cond­ot­to uno stu­dio sul rit­mo di vita in diver­si Pae­si e ha stila­to una clas­si­fi­ca: 1° Svi­z­zera, 2° Irlan­da, 3° Ger­ma­nia, 4° Giap­po­ne. 130 anni fa, quan­do non c’er­ano le luci elett­ri­che nella mag­gi­or par­te del­le case, le per­so­ne dor­mi­va­no in media tre ore in più ris­pet­to a oggi. Inolt­re, duran­te ques­to peri­odo l’as­pett­a­ti­va di vita è aumen­ta­ta di 34 anni. Anche se oggi abbia­mo mol­to più tem­po a dis­po­si­zio­ne, sia­mo com­ple­ta­men­te occu­pa­ti, dis­trat­ti e stres­sa­ti. 130 anni fa, in una casa c’er­ano in media 400 ogget­ti. Oggi ce ne sono 10.000. Ques­ti ogget­ti devo­no esse­re acqui­s­ta­ti, man­te­nuti, ripa­ra­ti, usa­ti e ven­du­ti. Un pen­do­la­re che lavo­ra a New York vede più per­so­ne in un solo gior­no di quan­te ne vedes­se una per­so­na nel Medioevo in tut­ta la sua vita. La quan­ti­tà di infor­ma­zio­ni che ci inon­da oggi in un solo gior­no equi­va­le a quella che rag­gi­unge­va una per­so­na nel Medioevo duran­te la sua inte­ra vita di cir­ca 35 anni. Ques­ti fat­ti ci dis­trag­go­no dal­l’­es­sen­zia­le e ci ren­do­no son­no­len­ti per le cose dav­vero importanti.

«[…] Sve­glia­ti, per­ché sia­mo più vici­ni alla nos­t­ra sal­vez­za ora che quan­do abbia­mo cre­du­to per la pri­ma vol­ta.»(Roma­ni 13:11 NLB). Pao­lo si rivol­ge qui ai segu­aci di Gesù che han­no già com­pre­so la sal­vez­za attra­ver­so Gesù Cris­to. Par­te del­la sal­vez­za è che un segu­ace di Cris­to rico­no­sce già la veri­tà, è libe­ro ed è un figlio o una figlia del­la fami­glia di Dio. Tut­to ques­to è un’an­ti­ci­pa­zio­ne del­la reden­zio­ne fina­le nella per­fe­zio­ne, del­la rivela­zio­ne del­la reden­zio­ne per­so­na­liz­za­ta di Gesù Cris­to. Quan­do l’au­to­re dice che «ora sia­mo più vici­ni alla nos­t­ra sal­vez­za» par­la del­la secon­da venu­ta di Cris­to. Il gior­no in cui cade il sipa­rio tra il mon­do visi­bi­le e quello invi­si­bi­le e nas­ce la nuo­va creazione.

Oggi è il pri­mo Avven­to. Avven­to signi­fi­ca arri­vo. A quel tem­po, la gen­te aspet­ta­va Cris­to. Egli nac­que come un bam­bi­no poco appa­ris­cen­te nel­l’ent­ro­ter­ra del­la Pal­es­ti­na. La stra­gran­de mag­gioran­za del­le per­so­ne non fece caso a ques­to even­to. La sta­gio­ne pre­na­ta­li­zia di ques­t’an­no vuo­le man­te­nere vivo in noi il ricordo che Gesù sta per tornare, e in modo tale che ogni per­so­na lo rico­n­os­ca immediatamente.

Pao­lo ci sfi­da a sve­gli­ar­ci. Ci sia­mo addor­men­ta­ti come le cin­que don­ne del­la para­bo­la che rima­se­ro sen­za olio (Matteo 25:1ss)? A vol­te distin­guia­mo tra la chie­sa per­se­gui­ta­ta e quella ingan­na­ta. La chie­sa occi­den­ta­le ric­ca ris­chia di addor­men­tar­si. Soprat­tut­to per quan­to riguar­da il ritor­no di Gesù Cris­to, la Bibbia dice ripe­tu­tamen­te: «Sii sobrio e vigi­le!» Il mio ser­mo­ne di dome­ni­ca scor­sa deve esse­re inte­so come un cam­pa­nel­lo d’all­ar­me, affin­ché non ci addor­men­ti­amo duran­te la venu­ta di Gesù Cris­to in un fal­so sen­so di sicu­rez­za di noi stes­si..

L’alba sta sorgendo

Quan­do tor­nerà Gesù? La ris­pos­ta di Pao­lo è: «La not­te è qua­si fini­ta, il gior­no del­la reden­zio­ne sta arri­van­do. pres­to. Per­ciò non vive­re nel­le ten­eb­re con le loro azio­ni mal­va­gie, ma pren­di le armi del­la luce!»(Roma­ni 13:12 NLB). La not­te finirà pres­to, l’al­ba sorgerà.

Quan­do Gesù nac­que nella stal­la di Bet­lem­me, ven­ne come luce nel­le ten­eb­re (Gio­van­ni 1:4). Le ten­eb­re vole­va­no speg­ne­re la luce, ma non ci riusci­ro­no (v. 5). Pur­trop­po, gran par­te di ques­to mon­do è anco­ra nel­le ten­eb­re. Ne sen­ti­amo parl­a­re abbastan­za nel­le noti­zie quotidiane.

Quan­do Gesù tor­nerà, sta­bi­lirà con­tem­po­ra­nea­men­te la nuo­va crea­zio­ne, una nuo­va ter­ra e un nuo­vo cie­lo (Apo­ca­lis­se 21). Lì, tut­to sarà illu­mi­na­to dal­la luce di Dio. «E la cit­tà non ha biso­g­no del sole o del­la luna per esse­re illu­mi­na­ta, per­ché la glo­ria di Dio illu­mi­na la cit­tà e l’Agnel­lo è la sua luce».»(Apo­ca­lis­se 21:23 NLB). L’al­ba sta sor­gen­do, il gior­no sta sor­gen­do! In alt­re paro­le: sti­amo viven­do nei tem­pi del­la fine. Ma ques­ta non è una novi­tà. Era già così quan­do Pao­lo scris­se la sua let­te­ra ai Roma­ni qua­si 2000 anni fa. Eppu­re i tem­pi sono chia­ra­men­te cam­bia­ti. Ci sono mol­ti seg­ni che indi­ca­no che il gior­no del­la secon­da venu­ta di Gesù è vici­no. Altro­ve Pao­lo dice: «Voi stes­si sape­te bene che il gior­no del Signo­re ver­rà inas­pett­a­ta­men­te come un ladro nella not­te.»(1 Tes­sa­lo­nice­si 5:2 NLB). Il per­i­co­lo – soprat­tut­to al nos­tro rit­mo di vita – non è tras­cu­ra­bi­le: ci per­de­re­mo il momen­to del ritor­no di Gesù. Quin­di sve­gliam­o­ci, per­ché il tem­po è limitato.

Indossa una nuova veste

La nos­t­ra vigi­lan­za si rif­let­te in un cer­to sti­le di vita: «Vivia­mo una vita impec­ca­bi­le che ci per­met­ta di sta­re alla luce del gior­no, una vita sen­za ban­chet­ti e bevu­te, sen­za dis­so­lu­tez­za ses­sua­le, sen­za liti­gi e dog­ma­tis­mi. Spo­glia­ti di tut­to ques­to e indos­sa una ves­te nuo­va: Gesù Cris­to, il Signo­re. Non preoc­cu­p­ar­ti più di come sod­dis­fa­re i desi­de­ri del­la tua natu­ra.» (Roma­ni 13:13f Nuo­vo Testamento).

Pao­lo usa la ter­mi­no­lo­gia del ves­ti­re più vol­te quan­do par­la di uno sti­le di vita esem­pla­re. Dob­bia­mo smet­te­re di sod­dis­fa­re i desi­de­ri del­la nos­t­ra natu­ra e indos­sa­re inve­ce la nuo­va ves­te, Gesù Cris­to. È il «ves­ti­to» adat­to per ent­ra­re nella Cit­tà del­la Luce. Una vol­ta Gesù rac­con­tò una para­bo­la su un ban­chet­to di noz­ze al qua­le un invi­ta­to non indos­sa­va l’a­bi­to da spo­sa. Ques­t’uo­mo fu man­da­to via subi­to (Matteo 22:11–13). Sen­za un abito nuo­vo, non c’è pos­to per noi al ban­chet­to di noz­ze nel nuo­vo mondo.

Gesù Cris­to è la reden­zio­ne per­so­ni­fi­ca­ta che sta per tornare. Tut­ta­via, la reden­zio­ne non avver­rà solo in futu­ro, ma for­t­u­na­ta­men­te anche adesso. Per­tan­to, non dob­bia­mo fer­ma­re le nost­re azio­ni ego­i­sti­che con i nos­tri sfor­zi e sosti­tuir­le con un com­por­ta­men­to vir­tuo­so. La reden­zio­ne signi­fi­ca che, come alter­na­ti­va al com­por­ta­men­to pec­ca­mi­no­so, pos­sia­mo cammi­na­re nel­lo spo­gli­a­to­io. Ques­ta veri­tà è grondan­te di gra­zia. Non dob­bia­mo miglio­ra­re e fare cose buo­ne con le nost­re for­ze e con mol­ta disci­pli­na, ma rive­s­tir­ci di Gesù Cris­to. Gesù all­o­ra ci per­mea e agis­ce attra­ver­so di noi. Quin­di il nos­tro fron­te non è l’a­zio­ne eti­ca, ma la sfi­da di orga­niz­zar­ci in modo tale da incon­tra­re Gesù nel­lo spo­gli­a­to­io. La scor­sa dome­ni­ca ho par­la­to del fat­to che dov­rem­mo dimora­re (dimora­re, rima­ne­re, abit­are) in Gesù. Il came­ri­no è un’es­pres­sio­ne di ques­to dimora­re. Il frut­to del­la vita deri­va dal­la per­ma­nenza in Gesù (Gio­van­ni 15:5).

«Per­ché noi sia­mo la crea­zio­ne di Dio. Egli ci ha crea­ti di nuo­vo in Cris­to Gesù affin­ché pos­sia­mo com­pie­re le buo­ne azio­ni che ha pre­pa­ra­to per la nos­t­ra vita.»(Efe­si­ni 2:10 NLB). Ma dob­bia­mo anda­re nel­lo spo­gli­a­to­io. Ed è qui che il cer­chio si chiude. In un’epo­ca in cui le dis­tra­zio­ni sono tan­te e il rit­mo del­la vita velo­ce, ques­to è dav­vero impeg­na­tivo. Ecco per­ché dob­bia­mo tro­va­re il modo di ral­len­ta­re e sem­pli­fi­ca­re la nos­t­ra vita. Ren­der­si con­to che il nos­tro tem­po è limi­ta­to ci ren­de sag­gi. La sag­gez­za non è intel­li­gen­za, ma sta­bi­li­re le gius­te prio­ri­tà nella vita. Jim Elli­ot, un mis­sio­na­rio ame­ri­ca­no ass­as­si­na­to in Ecua­dor all’e­tà di 29 anni, ha dichia­ra­to: «Non è uno scioc­co che lascia anda­re ciò che non può tene­re per otte­ne­re ciò che non potrà mai per­de­re.»

 

Possibili domande per i piccoli gruppi

Leg­gi il tes­to bibli­co: Luca 21:25–28, 34–36; Roma­ni 13:11–14

  1. Cosa c’en­tra la preoc­cu­p­a­zio­ne per il tem­po limi­ta­to con la saggezza?
  2. Da un lato, il nos­tro tem­po è limi­ta­to dal­le nost­re vite e, dal­l’al­t­ro, dal ritor­no di Gesù Cris­to. Cosa pen­si che ver­rà pri­ma nella tua vita? Perché?
  3. Come pos­sia­mo sfi­da­re il nos­tro enor­me rit­mo di vita e le num­e­ro­se distrazioni?
  4. Qual è la chia­ve per un com­por­ta­men­to che non sia gui­da­to dal nos­tro ego­is­mo, ma dal­le azio­ni di Dio?
  5. Cosa signi­fi­ca ent­ra­re nel came­ri­no e indos­sa­re Gesù Cris­to? In qua­le alt­ro pun­to del­la Bibbia compa­re l’a­bi­to di Gesù Cristo?