Data: 14 agos­to 2022 Pre­di­ca­to­re:
Serie: | Tes­to bibli­co: Gio­suè 10:5–14
Sug­ge­ri­men­to: Ques­to ser­mo­ne è sta­to tra­dot­to auto­ma­ti­ca­men­te. Si pre­ga di nota­re che non pos­sia­mo accet­ta­re alcu­na responsa­bi­li­tà per l’ac­cu­ra­tez­za del contenuto.

Seb­be­ne il popo­lo d’Is­rae­le si fos­se lascia­to alle spal­le l’av­ver­sa­rio più duro, l’E­git­to, dopo il pass­ag­gio attra­ver­so il Mar di Giunco, erano com­par­si nuo­vi nemici. Un gior­no erano in cin­que. Ma Dio non lasciò che il sole tra­mon­tas­se per un gior­no inte­ro, in modo che pot­esse­ro esse­re scon­fit­ti. Anche nella vita pri­vata, il cammi­no ver­so la liber­tà rima­ne un com­pi­to che dura tut­ta la vita. Ma Dio ci rega­la gior­ni di sole in cui sia­mo sfi­da­ti ad attac­ca­re e scon­fig­ge­re i nemici del passato.


Dio ha crea­to dal nulla l’in­te­ra Crea­tio. La paro­la ebraica che indi­ca ques­to è bara uti­liz­za­to. A par­te il rac­con­to del­la crea­zio­ne, ques­to ver­bo compa­re solo un’al­tra vol­ta nella Bibbia. David lo usa: «Dio, crea in me un cuo­re puro e dam­mi uno spi­ri­to nuo­vo e sin­ce­ro» (Sal­mo 51:12 NLB). Con la stes­sa crea­ti­vi­tà e poten­za, Dio può crea­re un cuo­re nuo­vo o ripris­ti­na­re un cuo­re spez­za­to. C’è quin­di una spe­ran­za per tut­te le per­so­ne che vivo­no con il fre­no a mano tirato.

In cammino verso la Terra Promessa

La sto­ria di Israe­le nel­l’An­ti­co Tes­ta­men­to può esse­re inter­pre­ta­ta alle­go­ri­ca­men­te per illus­tra­re il cammi­no di una per­so­na con Dio. Le diver­se sta­zio­ni han­no un pro­fon­do signi­fi­ca­to spirituale:

  • Pri­gio­nia in Egit­to (Esodo 1)In ebraico si dice Miz­ra­im. Signi­fi­ca con­fi­na­men­to o oppres­sio­ne. Il dop­pio fina­le ayim indi­ca una dupli­ce oppres­sio­ne, inter­na ed ester­na. Ogni esse­re uma­no è sepa­ra­to da Dio fin dal­la nas­ci­ta ed è in cat­ti­vi­tà osti­le (Roma­ni 3:23). Ques­ta è la posi­zio­ne di par­ten­za nella vita.
  • Pas­qua ed Esodo (Esodo 12+13)Duran­te la Pas­qua ebraica, gli israe­li­ti dove­va­no ucci­de­re una peco­ra imma­co­la­ta e dipin­g­e­re il san­gue sug­li sti­pi­ti del­le loro case. È un’im­ma­gi­ne del­la mor­te di Gesù Cris­to sul­la cro­ce del Gol­go­ta. Chi affi­da la pro­pria vita a Gesù Cris­to riven­dica così ques­ta mor­te sosti­tu­ti­va per sé. Per gli Ebrei, il san­gue è la sede del­la vita. Con l’es­odo per­so­na­le dal­l’E­git­to, il pass­ag­gio a Gesù Cris­to, si rice­ve in dono una nuo­va vita.
  • Colon­na di fuo­co e nuvo­la (Es 13,17ss)Subi­to dopo l’Es­odo, Dio pren­de il coman­do. Un esse­re uma­no, in cammi­no con Dio, è gui­da­to dal­lo Spi­ri­to Santo.
  • Pass­ag­gio attra­ver­so il Mar di Reed (Esodo 14)Dopo l’Es­odo, gli israe­li­ti si sen­ti­ro­no pres­to alle spal­le il fia­to dei loro poten­ti nemici. Poi­ché davan­ti a loro c’era il Mare dei Giunchi, non ave­va­no alcu­na pos­si­bi­li­tà. Ma Dio lasciò che gli israe­li­ti pass­as­se­ro il mare con i pie­di asci­ut­ti. Quan­do l’E­git­to, alt­a­men­te mili­ta­riz­za­to, li seguì, le acque arri­va­ro­no e sep­pel­li­ro­no l’in­te­ro eser­ci­to. Pao­lo lo para­go­na al bat­te­si­mo in 1 Corin­zi 10:2. Nel bat­te­si­mo, die­tro la per­so­na bat­tez­za­ta vie­ne trac­cia­ta una linea che i nemici non posso­no oltrepassare.
  • Man­na e acqua (Esodo 16)Dio prov­ve­de, non in anti­ci­po, ma quo­ti­dia­na­men­te al neces­sa­rio. È la ris­pos­ta alla richies­ta «Dac­ci oggi il nos­tro pane quo­ti­dia­no» nel «Pad­re nos­tro». È la base per una vita spensierata.
  • Vitto­ria con­tro un alt­ro nemi­co (Es 17,8ss)Anche dopo il pass­ag­gio attra­ver­so il Mare dei Giunchi, i nemici si ripre­sen­ta­ro­no. Gra­zie alla preg­hie­ra fer­ven­te, tut­ta­via, gli Ama­le­ci­ti furo­no sconfitti.
  • Ingresso nella Ter­ra Pro­mes­sa (Libro di Gio­suè)Dopo mol­ti anni impeg­na­ti­vi nel deser­to, agli israe­li­ti vie­ne final­men­te con­ces­so di ent­ra­re in Cana­an. Per un segu­ace di Gesù, ques­to è il momen­to in cui arri­va alla pre­sen­za imme­dia­ta di Dio dopo la sua vita terrena.

I nemici non escono

All’i­ni­zio del­la con­quis­ta del ter­ri­to­rio, dopo che Gio­suè ave­va scon­fit­to Ger­i­co e Ai e Gibe­on si erano allea­ti con lui, ent­ra­ro­no in sce­na 5 re. Insie­me vole­va­no attac­ca­re Gibe­on e scon­fig­ge­re gli israe­li­ti: «I cin­que re amor­rei – i re di Geru­sa­lem­me, Ebron, Jar­muth, Lachish ed Eglon – uniro­no i loro eser­ci­ti, port­aro­no le loro trup­pe in posi­zio­ne e attac­ca­ro­no Gibe­on.» (Gio­suè 10:5 NLB).

Nel pan­ora­ma cris­tia­no, a vol­te si ritiene che con una chia­ra svol­ta (con­ver­sio­ne, rina­s­ci­ta) a Gesù Cris­to, com­bi­na­ta con il bat­te­si­mo, tut­ti i nemici sia­no scon­fit­ti per semp­re. For­se in alcu­ni casi è così. Nella pra­ti­ca, incon­tria­mo anche altri esem­pi. Anche per il popo­lo d’Is­rae­le, dopo il Mare di Reed, appai­o­no all’o­riz­zon­te nuo­vi nemici. Qui ce ne sono cinque.

A ques­to pun­to è neces­sa­rio men­zio­na­re cin­que pos­si­bi­li nemici che vogli­o­no «spu­t­a­re nella nos­t­ra minestra»:

Nemi­co «non ama­toCi sono per­so­ne che han­no pro­va­to poco amo­re duran­te l’in­f­an­zia o che han­no dovu­to gua­d­ag­nar­se­lo con le pres­ta­zio­ni. Inve­ce di un «sì» incon­di­zio­na­to, han­no sen­ti­to solo un «sì, ma…». Di con­se­guen­za, ques­te per­so­ne non sono ricet­ti­ve all’a­mo­re o lo sop­porta­no. Ques­to a sua vol­ta met­te a dura pro­va le rela­zio­ni attuali.

Nemi­co «Abu­soGli abu­si sono trop­po dif­fu­si: emo­ti­vi, fisi­ci e per­si­no ritua­li. Per soprav­vi­ve­re, si è dovu­to separa­re una par­te di sé. For­se oggi non sie­te nem­meno con­s­ape­vo­li di aver subi­to un abu­so. Ma di tan­to in tan­to spe­ri­men­ta­te come una situa­zio­ne vi sca­te­ni e vi fac­cia agi­re in modo irra­zio­na­le e distruttivo.

Il nemi­co «sva­lu­ta­zio­neIl Pad­re cele­s­te, il vos­tro Crea­to­re, pro­nun­cia un «mol­to bene» sul­la vos­tra vita. Mol­te per­so­ne han­no sac­cheg­gi­a­to ques­to con­to duran­te il vos­tro cammi­no ver­so l’e­tà adul­ta. Più e più vol­te vi sie­te sen­ti­ti dire che non sie­te abbastan­za e che non rius­ci­te a met­ter­vi d’ac­cordo. Oggi ci cre­de­te e vive­te mol­to al di sot­to del­la vos­tra voca­zio­ne per­ché non tro­va­te il corag­gio di affronta­re qualcosa.

Nemi­co «Tras­cu­ra­tez­zaAlcu­ni bam­bi­ni sono sta­ti tras­cu­ra­ti dai geni­to­ri, per cui il legame con la mad­re o il pad­re non è sta­to cos­trui­to in modo sta­bi­le. For­se man­ca­va anche la sicu­rez­za emo­ti­va, per­ché spes­so alt­re cose erano più importan­ti di voi. Oggi ave­te gran­di dif­fi­col­tà a impegnar­vi in rela­zio­ni pro­fon­de e durature.

Nemi­co «ver­go­gno­soLa ver­go­gna vuo­le far­ci capi­re che non solo abbia­mo com­mes­so degli erro­ri, ma che noi stes­si sia­mo un errore. For­se a scuo­la veni­va­te spes­so deri­si. Tut­ta la clas­se si girò e pre­se in giro la tua tes­ta ros­sa. Anche oggi cer­chi di non fare con­fu­sio­ne e non tiri fuo­ri le cose che ti dan­no fas­tidio. Si lascia per­de­re qual­si­a­si situa­zio­ne che potreb­be esse­re imba­raz­z­an­te per voi.

Ques­t’esta­te sia­mo usci­ti in moun­tain bike. Qual­cu­no del grup­po ave­va le gana­s­ce che sfre­ga­va­no sul dis­co del fre­no. Il risult­a­to era un fischio fas­tidio­so e una mag­gio­re resis­ten­za, che por­ta­va a uno sfor­zo mag­gio­re. I cin­que nemici han­no effet­ti simi­li. Dif­fon­dia­mo un tono fas­tidio­so e vivia­mo la vita con il fre­no a mano tira­to. È dif­fi­ci­le imma­gi­na­re quan­ta gioia di vive­re, quan­to corag­gio e quan­ta vita­li­tà si perd­a­no per stra­da – una vita al di sot­to del pro­prio poten­zia­le. Il cammi­no ver­so la liber­tà rima­ne un com­pi­to che dura tut­ta la vita.

Dio dà la vittoria nella lotta

Quello che vie­ne dopo è sem­pli­ce­men­te fan­ta­sti­co! Pri­ma il Signo­re incorag­gia Gio­suè: «Non aver pau­ra di loro», dis­se il Signo­re a Gio­suè, «per­ché io ti darò la vitto­ria su di loro». Nes­su­no di loro sarà in gra­do di oppor­si a voi».» (Gio­suè 10:8 NLB). Ques­ta pro­mes­sa si appli­ca anche a voi nei con­fron­ti dei vos­tri nemici. Ai nos­tri nemici del pas­sa­to pia­ce agi­re in modo inti­mi­da­to­rio. Non di rado ci lascia­mo para­liz­za­re da esse. Pos­sia­mo esse­re corag­gio­si e attac­ca­re i nemici. Nes­su­no di loro sarà in gra­do di oppor­si a voi.

Joshua attac­ca i nemici di not­te con un attac­co a sor­pre­sa. Ques­to attac­co ha spin­to il pulsan­te di avvio per il Signo­re. Ha gett­a­to nel pani­co gli eser­ci­ti nemici, che sono diven­ta­ti faci­le pre­da degli israe­li­ti. Alcu­ni cris­tia­ni cre­do­no che il loro per­cor­so ver­so la liber­tà sia auto­ma­ti­co. Un gior­no, in qual­che modo, qual­cu­no li libe­rerà. No, dob­bia­mo pren­de­re i nemici per le cor­na per spe­ri­men­ta­re la vitto­ria di Dio.

E poi suc­ce­de! Dio inter­vie­ne nel­le leg­gi del­la natu­ra per per­met­te­re a Israe­le di scon­fig­ge­re com­ple­ta­men­te i nemici. «In quel gior­no il Signo­re diede agli Israe­li­ti la vitto­ria sug­li Amor­rei. Gio­suè pre­gò il Signo­re davan­ti a tut­to Israe­le e dis­se: «Che il sole si fer­mi su Gabaon e la luna sul­la val­le di Aja­lon». Così il sole e la luna rima­se­ro fer­mi fin­ché gli Israe­li­ti non si furo­no ven­dica­ti dei loro nemici. Ques­to even­to non è for­se descritto nel Libro dei Sin­ce­ri? Il sole è rimasto alto nel cie­lo. Non si è sta­bi­liz­za­to per cir­ca un gior­no inte­ro»(Gio­suè 10:12,13 NLB).

Dio, il Crea­to­re, Colui che ha pos­to le leg­gi del­la natu­ra nella crea­zio­ne, ha anche il pote­re di annull­ar­le. Il sole non tra­mon­ta per gli israe­li­ti per un gior­no inte­ro. Dio fa risple­nde­re la sua luce nella bat­ta­glia. Al popo­lo d’Is­rae­le vie­ne con­ces­so il tem­po neces­sa­rio per fini­re i nemici. La luce è importan­te in ques­ta lot­ta. I nemici han­no il mas­si­mo pote­re nella nos­t­ra vita quan­do posso­no lavora­re inos­ser­va­ti nel­l’os­cu­ri­tà. I nos­tri nemici, le nost­re rot­tu­re e le nost­re feri­te devo­no esse­re por­ta­te alla luce. Lì pos­sia­mo rico­no­scer­li e dis­trug­ger­li con l’ai­uto di Dio.

All’seetal chi­le, inolt­re, non lascia­mo che il sole tra­mon­ti ogni due anni. Ed è all­o­ra che offria­mo il cor­so «Vive­re in liber­tà». Ques­to può diven­ta­re un momen­to di luce per voi, in cui le cose vec­chie e non ela­bo­ra­te del vos­tro pas­sa­to posso­no veni­re alla luce. Con l’ai­uto di Dio, i nemici devo­no esse­re atti­ra­ti fuo­ri dal nas­con­diglio, nomi­na­ti e scon­fit­ti. E sì, anche gli uomi­ni han­no cuo­ri feri­ti che li tor­men­ta­no. Il suc­ces­so nel lavoro non signi­fi­ca che una per­so­na sia libe­ra. Mol­ti uomi­ni han­no un gran­de suc­ces­so pro­fes­sio­na­le, ma sono al capo­li­nea nel­le rela­zio­ni. Se vole­te fare qual­co­sa di buo­no per le per­so­ne che vi cir­cond­a­no, vale la pena di appro­fit­ta­re di ques­te gior­na­te di luce.

 

Dio fa luce sui nos­tri nemici del pas­sa­to. Gesù dice: «Sono ven­uto come luce per risple­nde­re in ques­to mon­do oscu­ro, affin­ché tut­ti colo­ro che cre­do­no in me non riman­ga­no nel­le ten­eb­re».» (Gio­van­ni 12:46 NLB). Se vive­te con Gesù, il vos­tro pas­sa­to non deve rima­ne­re nel­l’os­cu­ri­tà. I nemici per­do­no il loro pote­re nella luce e voi spe­ri­men­ta­te la vitto­ria. Nella fidu­cia nel Signo­re Gesù Cris­to risie­de il poten­zia­le di pie­na liber­tà. LUI può crea­re un cuo­re nuo­vo – e lo fa volentieri.

 

Possibili domande per i piccoli gruppi

Leg­ge­re il tes­to bibli­co: Gio­suè 10:5–14

  1. Quan­do pen­sa­te all’es­odo degli israe­li­ti dal­l’E­git­to e alla con­quis­ta del­la ter­ra di Cana­an, a che pun­to siete?
  2. Con qua­li nemici del pas­sa­to ave­te a che fare? Come influ­en­za­no la vos­tra vita?
  3. Cono­sce­te esem­pi di alt­re per­so­ne in cui i nemici li han­no lascia­ti vive­re al di sot­to del loro destino?
  4. Ave­te avu­to gior­ni come ques­to in cui il sole non tra­mon­ta­va e pote­va­te scon­fig­ge­re i nemici?
  5. Veri­fi­ca­te se è il vos­tro tur­no di par­te­cipa­re al cor­so «Vive­re in libertà».