Data: 9 Mag­gio 2021 Pre­di­ca­to­re:
Serie: | Tes­to bibli­co: Matteo 5:31–32, 19:3–10
Sug­ge­ri­men­to: Ques­to ser­mo­ne è sta­to tra­dot­to auto­ma­ti­ca­men­te. Si pre­ga di nota­re che non pos­sia­mo accet­ta­re alcu­na responsa­bi­li­tà per l’ac­cu­ra­tez­za del contenuto.

Nel Dis­cor­so del­la Mon­tagna, Gesù par­la anche del matri­mo­nio e del divor­zio. Poi­ché l’al­le­an­za matri­mo­nia­le è fon­da­men­tal­men­te san­ta e indis­so­lu­bi­le, lo fa in modo mol­to restrit­tivo. L’u­ni­ca ragio­ne che legit­ti­ma il divor­zio e il ris­po­sar­si è la for­ni­ca­zio­ne. Pro­ba­bilm­en­te Gesù può fis­sa­re uno stan­dard così alto solo per­ché crea un cuo­re nuo­vo nei suoi segu­aci e quin­di li ren­de capa­ci di esse­re fede­li e di amare.


 

Il matri­mo­nio è un chi­o­s­tro che Dio ha scel­to per ren­der­ci più simi­li a Lui. Meta­mor­fo­si per­se­gue lo stes­so obi­et­tivo. Ques­to signi­fi­ca che il matri­mo­nio può esse­re un cata­liz­za­to­re ver­so la somi­gli­anza con Dio. Ecco per­ché Gesù nel suo inseg­na­men­to sul­la vir­tù, nel Dis­cor­so del­la Mon­tagna, par­la anche del matri­mo­nio: «Ave­te sen­ti­to che la leg­ge di Mosè dice: «Un uomo può divor­zia­re da sua mog­lie se le dà una let­te­ra di divor­zio». Ma io dico: se un uomo divor­zia da sua mog­lie – a meno che lei non sia sta­ta infede­le – la ren­de un’a­dul­te­ra. E chi spo­sa una don­na divor­zia­ta com­met­te anche adul­te­rio» (Matteo 5:31–32 NLB). Dio non si preoc­cu­pa di rego­la­re equa­men­te i divor­zi attra­ver­so rego­le lega­li. Si trat­ta piut­tosto di pro­muo­ve­re le vir­tù del­l’al­le­an­za come la fedel­tà e l’a­mo­re. Vuo­le che sia­mo così plas­ma­ti nei nos­tri cuo­ri dal­la musi­ca di Dio che comin­cia­mo a vive­re auto­ma­ti­ca­men­te la nos­t­ra vita in armo­nia con la Sua musica.

Matrimonio

Il prin­ci­pio di base del­l’e­brais­mo è: il matri­mo­nio è sacro. Ques­to è anche espres­so nel nome del matri­mo­nio: kid­dus­hin signi­fi­ca San­ti­fi­ca­zio­ne. In una ceri­mo­nia ebraica, quan­do lo spo­so met­te l’a­nel­lo alla spo­sa, tut­ta la fes­ta di noz­ze gri­da for­te: «Meku­de­schet, Meku­de­schet, Meku­de­schet!» – San­ti­fi­ca­to! San­ti­fi­ca­to! Santificato!

San­to è ciò che appar­tiene al san­to, a Dio. Per Dio, il matri­mo­nio è qual­co­sa di così gran­de che ne ha fat­to l’im­ma­gi­ne del suo amo­re per noi uomi­ni: «Io ent­ro in matri­mo­nio con te per tut­ti i tem­pi; il mio dono nuzia­le per te è il mio aiuto e la mia pro­te­zio­ne, il mio amo­re, la mia miser­i­cor­dia e la mia immu­ta­bi­le fedel­tà. Rico­no­sce­re­te chi sono – io, il Signo­re» (Osea 2:21f GNB). Alcu­ni pens­a­no che il matri­mo­nio sia un’in­ven­zio­ne uma­na e che dipen­da dal­la cul­tu­ra. Secon­do la visio­ne bibli­ca del mon­do, è un’in­ven­zio­ne ori­gi­na­le del Crea­to­re, che include gli aspet­ti lega­li (matri­mo­nio civi­le) così come la sti­pu­la del­l’al­le­an­za davan­ti a Dio.

Gesù dice: «Per­ciò l’uo­mo las­cerà suo pad­re e sua mad­re e si unirà a sua mog­lie, e i due div­en­ter­an­no una sola car­ne. Quin­di non sono più due, ma una sola car­ne. Ciò che dun­que Dio ha unito, l’uo­mo non lo sepa­ri!» (Matteo 19:5f LUT). Secon­do la fedel­tà infran­gi­bi­le di Dio nei nos­tri con­fron­ti, dob­bia­mo anche esse­re fede­li l’u­no all’al­t­ro nel pat­to matri­mo­nia­le. (cfr. Mala­chia 2:16). John Ort­berg: «Una pro­mes­sa di matri­mo­nio è una frase così com­mo­ven­te, mera­vigli­osa, spa­vent­o­sa, per­ché si trat­ta di una pro­mes­sa che dura tut­ta la vita. Abbia­mo a che fare con un’al­le­an­za. Un’e­co silen­zio­sa del voto di Dio del suo amo­re infi­ni­to per noi.»

A vol­te i coniugi il cui matri­mo­nio è diven­ta­to com­pli­ca­to dico­no: Dio non ci ha mes­so insie­me per nien­te, è sta­ta ope­ra nos­t­ra. Ma il pun­to è che il matri­mo­nio stes­so è sacro e isti­tui­to da Dio. Dal momen­to in cui io e Sil­via ci sia­mo det­ti sì, sape­va­mo che era fini­ta, per­ché Dio ci ave­va uniti. Ora non c’è modo di tornare indie­tro. Il divor­zio non è un’op­zio­ne. Tut­ti i pro­ble­mi che sor­go­no ora devo­no esse­re risol­ti o rovi­ner­an­no la nos­t­ra unio­ne. Non c’è da stu­pir­si che i dis­ce­po­li abbia­no det­to a Gesù: «All­o­ra sareb­be meglio non spo­sar­si affat­to!» (Matteo 19:10 NLB).

L’i­dea roman­ti­ca che il matri­mo­nio deb­ba esse­re semp­re diver­ten­te, semp­re feli­ce, gio­va­ne e bel­lo vie­ne da Hol­ly­wood, ma non cor­rispon­de alla real­tà. Il matri­mo­nio a vol­te è anche una stra­da roc­cio­sa. Se voglia­mo dura­re, dob­bia­mo per­do­na­re anco­ra e anco­ra, esse­re umi­li, cede­re, scen­de­re a com­pro­mes­si. Alcu­ne cop­pie non san­no con cer­tez­za fino a quan­do cammi­nano lungo la nava­ta se è il part­ner che Dio ha dato loro. Sì, lo so! È una decis­io­ne di invec­chia­re insie­me con l’ai­uto di Dio. Anche se i sen­ti­men­ti ini­zia­li di feli­ci­tà sva­nis­co­no, biso­gna sape­re: La mia attua­le feli­ci­tà coniuga­le non è importan­te quan­to lo svi­lup­po a lungo ter­mi­ne del mio carat­te­re attra­ver­so il mio matri­mo­nio.

Divorzio

Il fat­to che Gesù par­li del divor­zio ren­de chia­ro che anche lui se lo aspet­ta. Esis­t­e­va tra il popo­lo d’Is­rae­le, esis­terà anche tra i cris­tia­ni. La Torah dice: «Sup­po­nia­mo che un uomo spo­si una don­na. Più tar­di non gli pia­ce più per­ché tro­va qual­co­sa di dis­cu­ti­bi­le in lei. Le scri­ve una let­te­ra di divor­zio, glie­la con­segna e la man­da via.»(Deut. 24:1 NLB). Il motivo del divor­zio: Per­ché tro­va qual­co­sa di offen­si­vo in lei. Ci sono due diver­se inter­pre­ta­zio­ni nella tra­di­zio­ne ebraica:

  • Il Scuo­la Scham­mais dice: Si trat­ta esclu­si­v­a­men­te di for­ni­ca­zio­ne e pro­sti­tu­zi­o­ne o quan­do l’uo­mo scop­re la not­te di noz­ze che lei non è più vergine.
  • Il Col­li­ne sco­la­s­ti­che d’al­tra par­te, dice: Qual­co­sa di offen­si­vo è anche quan­do una don­na bru­cia un piat­to o com­met­te il cri­mi­ne di invecchiare.

La doman­da dei faris­ei in Matteo 19:3 mira a ques­te due inter­pre­ta­zio­ni. Vole­va­no sape­re se Gesù appar­ten­e­va alla scuo­la più libe­ra­le o più con­ser­vatri­ce. Gesù non rispon­de a ques­ta doman­da, ma mos­tra cosa signi­fi­ca il matri­mo­nio. Che il matri­mo­nio è un pat­to sacro e che il ses­so sug­gel­la quel pat­to.

Gesù cita una sola clau­so­la che auto­riz­za un uomo a divor­zia­re da sua mog­lie: «A meno che per la for­ni­ca­zio­ne» (Matteo 5:32 e 19:9 LUT). Il tes­to gre­co dice por­neia. Che ques­to con­cet­to non può esse­re equi­pa­ra­to all’a­dul­te­rio è dimostra­to dal fat­to che Gesù dice: «Dal cuo­re ven­go­no i pen­sie­ri mal­va­gi come l’o­mic­i­dio, l’a­dul­te­rio, la for­ni­ca­zio­ne […].» (Matteo 15:19 NLB). L’a­dul­te­rio era più di un motivo di divor­zio nel giu­da­is­mo di quel tem­po, le adul­te­re veni­va­no lapi­da­te a mor­te. Cosa fa por­neia? Nel con­tes­to gene­ra­le del Nuo­vo Tes­ta­men­to, si tro­va­no tre signi­fi­ca­ti: Uno sti­le di vita dis­so­lu­to in gene­ra­le, ido­la­tria (tra­di­men­to in sen­so spi­ri­tua­le) e ses­so fuo­ri dal matrimonio.

Il divor­zio non è obbli­ga­to­rio in caso di adul­te­rio spi­ri­tua­le o ses­sua­le. Se il coniuge tra­dis­ce, è tra­gi­co, ma non sen­za spe­ran­za. C’è il per­do­no e il ripris­ti­no di una rela­zio­ne, ma è una stra­da lun­ga. Se ave­te rot­to il matri­mo­nio, non pote­te aspet­tar­vi che l’al­tra per­so­na sem­pli­ce­men­te vi per­do­ni e vi ami di nuo­vo. La ricon­ci­lia­zio­ne ha una pos­si­bi­li­tà solo con la com­pren­sio­ne com­ple­ta e la rot­tu­ra radi­cale di una rela­zio­ne estra­nea. Il per­do­no non è uno zer­bi­no su cui ci si pulis­ce le scar­pe e poi si rimet­te pie­de nella spor­ci­zia. Per i bam­bi­ni, è una rot­tu­ra enor­me quan­do un geni­to­re tra­dis­ce. Comun­que: Se vuoi esse­re un buon geni­to­re, pren­di­ti più cura del tuo coniuge che del tuo bam­bi­no. Vuoi mostra­re il tuo amo­re a tuo figlio? Ama­te il vos­tro coniuge! Quan­do i bam­bi­ni vedo­no papà e mam­ma insie­me, ques­to dà loro sicu­rez­za e fidu­cia, che sono le miglio­ri aggi­unte sul­la stra­da ver­so una per­so­na­li­tà sana.

Quin­di nel­l’An­ti­co Tes­ta­men­to non c’era alcu­na con­ne­s­sio­ne tra adul­te­rio e divor­zio. Che cosa ha reso legit­ti­mo il divor­zio? Non lo sap­pia­mo. Gesù dice: «Mosè ha per­mes­so il divor­zio per­ché i vos­tri cuo­ri sono duri, ma in ori­gi­ne non era la volon­tà di Dio» (Matteo 19:8 NLB). In un matri­mo­nio, un pat­to indis­so­lu­bi­le per tut­ta la vita e a vol­te i cuo­ri duri si affront­a­no. Pur­trop­po, a vol­te sono così dif­fi­ci­li che il divor­zio è la via miglio­re. I cuo­ri duri si mostra­no in una rilut­tan­za a cede­re o a per­do­na­re. Un cuo­re duro può esse­re così bru­ta­le. Non solo fisi­ca­men­te. A vol­te lo str­an­go­la­men­to emo­tivo e psi­co­lo­gi­co del­l’al­t­ro è anco­ra peg­gio. Il divor­zio è un ordi­ne di emer­gen­za di Dio, una dis­tor­sio­ne del­l’al­le­an­za. Ha lo sco­po di pro­t­eg­ge­re la vita dis­or­di­na­ta da un male anco­ra maggiore.

Lettera di divorzio

Gesù si rife­ris­ce all’isti­tu­zi­o­ne del­la let­te­ra di divor­zio in ques­to pass­ag­gio. Ques­ta let­te­ra non era una let­te­ra gra­tui­ta, ma una let­te­ra di pro­te­zio­ne. Ave­va una com­po­nen­te pro­fi­lat­ti­ca e una com­po­nen­te assistenziale.

La let­te­ra di divor­zio impe­di­va all’uo­mo di licen­zia­re la mog­lie con leg­ge­rez­za e arbi­tra­ria­men­te. In un’u­di­en­za vera e pro­pria, il caso è sta­to dis­cus­so e le ragio­ni sono sta­te esami­na­te. Gesù ci insegna una poli­ti­ca di divor­zio che è più restrit­ti­va del­la posi­zio­ne libe­ra­le di Rab­bi Hil­lel, che era influ­en­te nel giu­da­is­mo del­l’epo­ca. A mag­gi­or ragio­ne ci sfi­da a inves­ti­re mol­to nel matri­mo­nio e a lot­ta­re per esso. Una cop­pia, nel loro anni­ver­sa­rio di matri­mo­nio di fer­ro, quan­do gli fu chies­to come ave­va­no fat­to a resis­te­re così a lungo insie­me, ris­po­se: «Sia­mo nati in un’epo­ca in cui la gen­te aggi­u­stava le cose rot­te inve­ce di but­tar­le via.«Anco­ra e anco­ra sen­to da cop­pie spo­sa­te che han­no attra­ver­sa­to gra­vi cri­si, ma han­no ritro­va­to la loro stra­da con un aiuto ester­no. Ques­to non dov­reb­be acca­de­re solo quan­do i dadi del­la fine del matri­mo­nio sono già sta­ti lan­cia­ti nel pro­fon­do del cuo­re. Come see­tal chi­le voglia­mo offri­re aiuto attra­ver­so cor­si e accom­pag­na­men­to per­so­na­le. E – mol­to importan­te: voglia­mo sos­ten­er­ti nel cono­sce­re meglio Gesù. Solo Lui può insegnar­vi ad amare.

Tut­ta­via, la let­te­ra di divor­zio ser­vi­va anche a pro­t­eg­ge­re la don­na divor­zia­ta, che non era con­side­ra­ta un gio­co lea­le. Dio è semp­re dal­la par­te dei debo­li e dei tras­cu­ra­ti, quin­di il mari­to era obbli­ga­to a con­ti­nu­are a sos­tene­re la mog­lie anche dopo il divor­zio. È una mia gran­de preoc­cu­p­a­zio­ne che soprat­tut­to le per­so­ne in divor­zio o dopo il divor­zio spe­ri­men­ti­no anche digni­tà e apprezzamen­to nel see­tal chi­le. Cari divor­zia­ti: Non sie­te per­so­ne fal­li­te solo per­ché il vos­tro matri­mo­nio è fal­li­to. Anche se i matri­mo­ni e le fami­g­lie non posso­no esse­re sem­pli­ce­men­te restau­ra­ti, è pos­si­bi­le spe­ri­men­ta­re il per­do­no e la gua­ri­gio­ne. Il per­do­no include semp­re la pos­si­bi­li­tà di un nuo­vo inizio.

Un’os­ser­va­zio­ne inter­es­san­te si tro­va in Gere­mia 3:8. Seb­be­ne Dio voglia una rela­zio­ne matri­mo­nia­le che duri tut­ta la vita, rila­scia a Israe­le un cer­ti­fi­ca­to di divor­zio per adul­te­rio e li man­da via. Anche Gesù pre­su­me che il divor­zio esis­ta, altri­men­ti non ne par­ler­eb­be. È semp­re da inten­der­si come un ordi­ne di emer­gen­za e non come l’in­ten­zio­ne ori­gi­na­le di Dio.

E il ris­po­sar­si all­o­ra? «Ma io vi dico che chi­unque met­te via la pro­pria mog­lie, tran­ne che per for­ni­ca­zio­ne, e ne spo­sa un’al­tra, com­met­te adul­te­rio; e chi­unque spo­sa una don­na mes­sa via, com­met­te adul­te­rio.» (Matteo 19:9 ELB). Ques­to pass­ag­gio dice che chi divor­zia sen­za giu­sti­fi­ca­zio­ne è in real­tà anco­ra spo­sa­to con l’ex part­ner. In tal caso, il ris­po­sar­si è adul­te­rio, ma non per­ché il matri­mo­nio sareb­be indis­so­lu­bi­le, ma per­ché si è effet­ti­va­men­te anco­ra spo­sa­ti. La gra­zia e il per­do­no di Dio sono al di sopra del­le rela­zio­ni inter­rot­te. C’è il per­do­no anche per le per­so­ne il cui matri­mo­nio è fal­li­to. Per­de­re una rela­zio­ne è dolo­ro­so. Ma anco­ra peg­gio: per­de­re se stes­si a cau­sa di una relazione.

«Il matri­mo­nio: un’in­ven­zio­ne assur­da che può esis­te­re solo per la gra­zia infi­ni­ta di Dio»(Gabri­el Gar­cia Mar­quez). Per­ché Gesù strin­ge la vite sul divor­zio e sul ris­po­sar­si ris­pet­to a Mosè? Per­ché ci aiu­ta. Lui è il fede­le. Attra­ver­so il suo aiuto e la sua gra­zia, la sua fedel­tà può diven­ta­re la nos­t­ra vir­tù. Tut­to il male, com­pre­sa la for­ni­ca­zio­ne e l’a­dul­te­rio, vie­ne dal cuo­re. David ha pre­ga­to: «Dio, crea in me un cuo­re puro e dam­mi uno spi­ri­to nuo­vo e sin­ce­ro» (Sal­mo 51:12 NLB). Attra­ver­so la meta­mor­fo­si, il cuo­re duro vie­ne cam­bia­to in un cuo­re nuo­vo. Ques­to apre pos­si­bi­li­tà com­ple­ta­men­te nuo­ve e una nuo­va responsa­bi­li­tà. Lascia che Gesù ti cam­bi e bal­la alla sua musica!

 

 

Possibili domande per i piccoli gruppi

Leg­ge­re il tes­to del­la Bibbia: Matteo 5:31–32; 19:3–10

  1. Per­ché il matri­mo­nio ha un valo­re così alto agli occhi di Dio ed è indissolubile?
  2. Cosa signi­fi­ca ques­to per l’a­mo­re di Dio per noi umani?
  3. Qua­li moti­vi legit­ti­ma­no il divorzio?
  4. Qual è il pro­ble­ma del risposarsi?
  5. Come potrem­mo raf­forz­a­re i matri­mo­ni nel con­tes­to del see­tal chile?