L’identità come pietra miliare della successione

Data: 16 Giug­no 2024 | Pre­di­ca­to­re:
Serie: | Tes­to bibli­co: Roma­ni 8:15–16
Sug­ge­ri­men­to: Ques­to ser­mo­ne è sta­to tra­dot­to auto­ma­ti­ca­men­te. Si pre­ga di nota­re che non pos­sia­mo accet­ta­re alcu­na responsa­bi­li­tà per l’ac­cu­ra­tez­za del contenuto.

La pau­ra può tener­ci pri­gio­nie­ri e impe­dir­ci di pren­de­re decis­io­ni libe­re. Può per­si­no impe­dir­ci di segui­re Gesù. Gesù è mor­to per­ché noi pot­essi­mo esse­re libe­ri. Gra­zie a lui diven­ti­amo fig­li e fig­lie di Dio e con ques­ta nuo­va iden­ti­tà in Gesù sia­mo libe­ri di seguir­lo pie­na­men­te e com­ple­ta­men­te. Gra­zie a Gesù Cris­to sia­mo risor­ti a una nuo­va vita di libertà.


Le paure possono determinare la nostra vita

Di recen­te ho incont­ra­to una per­so­na che non riusci­va a capi­re per­ché fos­si tor­na­ta in Svi­z­zera. Ha mostra­to una tota­le incom­pren­sio­ne per il fat­to che una per­so­na pos­sa tornare volon­ta­ria­men­te in Svi­z­zera da un pae­se da sog­no come il Cana­da. Dopo qual­che minu­to, l’uo­mo mi ha rac­con­ta­to di aver ten­uto in mano il vis­to per l’e­mi­gra­zio­ne più di ven­t’an­ni fa, ma di non aver avu­to il corag­gio di fare il pas­so. La pau­ra del­l’in­cer­tez­za sul­la rius­ci­ta del­l’im­pre­sa gli ave­va impe­di­to di rea­liz­za­re il suo sog­no. La pau­ra era più for­te e ave­va una pre­sa sal­da su di lui. Non era libe­ro di pren­de­re una decis­io­ne. La pau­ra lo ha ten­uto lon­ta­no dal pae­se dei suoi sogni.

La pau­ra ha il poten­zia­le di pri­v­ar­ci del­la nos­t­ra liber­tà. La pau­ra ha il poten­zia­le di tener­ci pri­gio­nie­ri. La pau­ra ha il poten­zia­le di tras­form­ar­ci in schiavi.

Non so se fos­se la volon­tà di Dio che ques­ta per­so­na che ho avu­to modo di cono­sce­re and­as­se o meno in Cana­da. Ma so che la pau­ra può impe­dir­ci di segui­re le vie di Dio.

La paura tenne prigionieri gli israeliti

Nella Bibbia La pau­ra, la man­can­za di fidu­cia in Dioè un tema cen­tra­le. Lo vedia­mo mol­to chia­ra­men­te nella libe­ra­zio­ne degli Israe­li­ti, che han­no vis­suto in cat­ti­vi­tà in Egit­to per quat­tro­cen­to anni. Dio ave­va chi­ama­to Mosè, per liber­a­re il suo popo­lo e cond­ur­lo nella ter­ra pro­mes­sa. Ques­to si rivelò tut­t’al­t­ro che faci­le. Mosè ebbe un ini­zio dif­fi­ci­le fin­ché agli israe­li­ti non fu per­mes­so di lascia­re l’E­git­to. Il re cam­biò idea e li per­se­gui­tò. Tut­ta­via, furo­no sal­va­ti da un poten­te mira­co­lo attra­ver­so il Mar Rosso. Dio divi­se il mare in due e per­mi­se loro di attra­vers­ar­lo sul­la ter­raf­er­ma. Dopo ques­ta sal­vez­za mira­co­losa, Dio diede a Mosè i Die­ci Coman­da­men­ti sul Mon­te Sinai. Ques­ti sono neces­sa­ri per vive­re in vera liber­tà con Dio e con il mon­do. Il Signo­re pro­mi­se loro una nuo­va vita nella ter­ra del­la liber­tà che scor­re con lat­te e miele.

La paura li ha tenuti lontani dal mondo dei sogni 

Pur­trop­po, la pau­ra li ha tenuti lon­ta­ni dal­la ter­ra dei loro sogni, ha ost­aco­la­to ques­ta mera­vigli­osa pro­s­pet­ti­va. Inve­ce del­la ter­ra pro­mes­sa del­la liber­tà, rima­se­ro nel deser­to con la pau­ra. A cau­sa di ques­ta pau­ra, alla pri­ma gene­ra­zio­ne fu nega­ta la ter­ra pro­mes­sa. La loro pau­ra era più gran­de del­la loro fidu­cia in Dio. La pau­ra è seg­no di una man­can­za di fidu­cia in Dio. Seb­be­ne aves­se­ro spe­ri­men­ta­to Dio in modo gran­dio­so diver­se vol­te, non si fida­va­no di lui.

Il popo­lo ave­va pau­ra e non con­fi­da­va in Dio. «Tut­to ques­to ci mos­tra chia­ra­men­te che non riusci­ro­no a rag­gi­unge­re la loro desti­na­zio­ne, la ter­ra pro­mes­sa da Dio, per­ché non vol­le­ro fidar­si di Dio.» (Ebrei 3:19 Nuo­vo Tes­ta­men­to). Mosè e Aron­ne ave­va­no pau­ra e non con­fi­da­va­no in Dio. «Non ti sei fida­to di me […] per­ciò non devi far ent­ra­re il mio popo­lo nel pae­se che io gli darò».» (Nume­ri 20:12 HFA).

Anche le spie non ave­va­no fidu­cia in Dio. «Il Signo­re dis­se a Mosè: «Man­da del­le spie a Cana­an. Lascia che vad­a­no a vede­re il pae­se che io do a voi israe­li­ti».» (Nume­ri 13:1–2 HFA). «Ma gli altri esplo­ra­to­ri non erano d’ac­cordo: Con­tro ques­to VöPae­siöNon pos­sia­mo com­pe­te­re con loro. Sono mol­to più for­ti di noi» (Nume­ri 13:31 HFA).

Ave­va­no tut­ti pau­ra e non con­fi­da­va­no in Dio. Ave­va­no semp­re pau­ra del nemi­co. Alla fine, vole­va­no per­si­no tornare in schia­vi­tù. Inve­ce del­la ter­ra pro­mes­sa che scor­re­va con lat­te e mie­le, la pri­ma gene­ra­zio­ne rima­se nel deser­to. La pau­ra era così per­sis­ten­te che pote­va esse­re spez­za­ta solo dal­la mor­te del­la pri­ma gene­ra­zio­ne. La pau­ra può esse­re così osti­na­ta, che accom­pa­gna le per­so­ne fino alla mor­te. La pau­ra non vuo­le lasciar­ci, ma è pro­prio la libe­ra­zio­ne da ques­ta pau­ra che è incre­di­bilm­en­te importan­te. Ques­to è l’u­ni­co modo in cui pos­sia­mo segui­re Gesù. Quan­do sia­mo intrap­po­la­ti nella pau­ra, non abbia­mo la liber­tà di segui­re Gesù. Ris­chi­amo di non cammi­na­re nel­le pro­mes­se di Dio a cau­sa del­la nos­t­ra pau­ra. For­t­u­na­ta­men­te vivia­mo nel Nuo­vo Tes­ta­men­to: con la nuo­va alle­an­za, Dio ha spez­za­to i nos­tri legami di schiavitù. 

C’è una can­zo­ne bril­lan­te che descri­ve il super­a­men­to del­la pau­ra e ques­ta nuo­va liber­tà. È una can­zo­ne che par­la alla gene­ra­zio­ne di oggi. 

Ver­set­to 1:

Mi dis­tri­ca­te con una melo­dia / Mi cir­con­da­te con una can­zo­ne / La libe­ra­zio­ne dai miei nemici / Fino a quan­do tut­te le mie pau­re sono sparite / 

Coro:

Non sono più schia­vo del­la pau­ra / Sono un figlio di Dio / Non sono più schia­vo del­la pau­ra / Sono un figlio di Dio

Nel ritor­nel­lo del­la can­zo­ne can­ti­amo la veri­tà del­la nuo­va alle­an­za. Non sono più schia­vo del­la pau­ra e la ragio­ne di ques­to cam­bia­men­to è la mia nuo­va iden­ti­tà di figlio di Dio. La ris­pos­ta a ogni pau­ra è che sono un figlio di Dio. Per me, il fasci­no di ques­ta can­zo­ne sta nel fat­to che tras­met­te la veri­tà bibli­ca in modo così gio­co­so. Nella Bibbia è scritto: «Lo Spi­ri­to che ave­te rice­vu­to, infat­ti, non vi ren­de schia­vi, così che dob­bia­te vive­re di nuo­vo nella pau­ra e nel ter­rore; vi ha resi fig­li e fig­lie, e per mez­zo di lui gri­dia­mo quan­do preg­hi­amo: «Abba, Pad­re!». Sì, lo Spi­ri­to stes­so ci tes­ti­mo­nia nel nos­tro inti­mo che sia­mo fig­li di Dio.» (Roma­ni 8:15–16 Nuo­vo Testamento).

 

Ver­set­to 2:

Nel grem­bo di mia mad­re / Tu mi hai scel­to / L’a­mo­re ha chi­ama­to il mio nome / Sono rina­to in una fami­glia / Il tuo san­gue scor­re nel­le mie vene

Che bel­la imma­gi­ne: Mi ha già scel­to nel grem­bo di mia mad­re. Poi­ché mi ama, ha chi­ama­to il mio nome. Sono nato a una nuo­va vita eter­na. E la nos­t­ra rela­zio­ne non potreb­be esse­re più inti­ma, per­ché il suo san­gue scor­re nel­le mie vene. Gesù è in noi e por­ta la vita nei nos­tri cor­pi mortali.

Coro:

Non sono più schia­vo del­la pau­ra / Sono un figlio di Dio / Non sono più schia­vo del­la pau­ra / Sono un figlio di Dio

Inter­lu­dio:

Sono cir­con­da­to / Dal­le brac­cia del Pad­re / Sono cir­con­da­to / Da un can­to di sal­vez­za / Sia­mo sta­ti libe­ra­ti / Dal­la schia­vi­tù / Sia­mo fig­li e fig­lie / Can­ti­amo del­la nos­t­ra liberazione

Pon­te:

Hai divi­so il mare / Così che io pot­essi attra­vers­ar­lo / Le mie pau­re sono affon­da­te gra­zie all’a­mo­re / Mi hai sal­va­to / Mi alzerò in pie­di e can­terò / Sono un figlio di Dio

Hai divi­so il mare / Così che pot­essi attra­vers­ar­lo / Le mie pau­re sono affon­da­te gra­zie all’a­mo­re / Mi hai sal­va­to / Mi alzerò in pie­di e can­terò / Sono un figlio di Dio (Yes I am)

In ques­to caso il can­t­au­to­re ha per­so­na­liz­za­to una sto­ria del­l’An­ti­co Tes­ta­men­to. Usa l’im­ma­gi­ne del­la sal­vez­za attra­ver­so il Mar Rosso per comu­ni­ca­re una veri­tà del Nuo­vo Tes­ta­men­to. Dio divi­se il mare affin­ché gli Israe­li­ti pot­esse­ro attra­vers­ar­lo, esse­re sal­va­ti dal­la schia­vi­tù e diven­ta­re il suo popo­lo. Lo per­so­na­liz­za alla pri­ma per­so­na sin­go­la­re. Il gigan­tes­co amo­re di Dio ci sal­va dal nemi­co e la nos­t­ra pau­ra giu­sti­fi­ca­ta vie­ne anne­ga­ta nel­l’ac­qua e quin­di sra­di­ca­ta. Le pau­re e quin­di il nemi­co ven­go­no anne­ga­ti nel­l’ac­qua. Ques­to è il motivo per cui ora pos­so sta­re qui e cant­are che sono un figlio di Dio. 

Una canzone contagiosa 

Ricordo anco­ra quan­do uscì ques­ta can­zo­ne. Ero affa­sci­na­to dal­l’en­tus­i­as­mo con cui la can­tan­te la can­ta­va. Non si trat­ta­va solo di cant­are, ma di una con­vin­zio­ne al cen­to per cen­to che si river­sa­va su di lui. Mi sono det­to che dove­va esser­ci una sto­ria die­tro. Ho cer­ca­to su inter­net e mi sono imbat­tu­to in un’in­ter­vis­ta. Vor­rei raccontartela.

Wow, che dichia­ra­zio­ne: sia­mo libe­ra­ti dal­la pau­ra per­ché sia­mo fig­li di Dio. È così importan­te nella nos­t­ra vita di fede che cono­scia­mo, cre­dia­mo e vivia­mo ques­ta verità.

Nato a nuova vita

«Un ladro vuo­le ruba­re, ucci­de­re e dis­trug­ge­re. Ma io (Gesù) sono ven­uto per dare loro la vita in tut­ta la sua pie­nez­za».»(Gio­van­ni 10:10 NLB). Il ladro vuo­le ruba­re, ucci­de­re e dis­trug­ge­re. La pau­ra vuo­le ruba­re la nos­t­ra gioia. Il ladro vuo­le per­si­no tener­ci pri­gio­nie­ri come cris­tia­ni. Vuo­le dis­trug­ge­re la nos­t­ra rela­zio­ne con Dio attra­ver­so la pau­ra. La pau­ra por­ta la mor­te, ma Gesù ci dà la vita in tut­ta la sua pie­nez­za. In ques­ta pie­nez­za di liber­tà, solo in ques­ta nuo­va iden­ti­tà con­s­ape­vo­le pos­sia­mo segui­re Gesù. La nuo­va iden­ti­tà in Gesù è la chia­ve del­la liber­tà. Con ques­ta can­zo­ne dichia­ria­mo la nos­t­ra nuo­va iden­ti­tà: la pau­ra non ha scampo.

Ques­ta can­zo­ne ci ricorda semp­re cosa sia­mo in Gesù.

La prossima domenica c’è il battesimo d’acqua, un segno di nuova identità. 

Gli israe­li­ti furo­no sal­va­ti dal­l’ac­qua. Nel bat­te­si­mo d’ac­qua, sia­mo sim­bo­li­ca­men­te sal­va­ti dal­l’ac­qua. Quan­do venia­mo immer­si, il vec­chio muo­re – anche la pau­ra e l’an­sia muo­io­no. Uscia­mo dal­l’ac­qua insie­me a Gesù con una nuo­va iden­ti­tà. Ora sia­mo pron­ti a seguir­lo. Pie­ni di fidu­cia, cammi­nia­mo come fig­li di Dio. Melis­sa, la can­tan­te, ha spie­ga­to nel­l’in­ter­vis­ta di aver­la can­ta­ta, ma di esser­si semp­re scont­ra­ta con un muro. Sen­ti­va che Dio le dice­va: «Non ti las­cerò cant­are se non ci cre­di ver­a­men­te». Ha lot­ta­to con il tes­to e la svol­ta è sta­ta per­ce­pi­bi­le. Ques­ta è la mia preg­hie­ra per noi: che non ci limi­ti­amo ad ascol­ta­re ques­ta can­zo­ne, a can­ti­c­chiar­la o a cant­ar­la. Ma che ques­ta veri­tà gri­di dal nos­tro cuo­re la nos­t­ra nuo­va iden­ti­tà in Gesù come fig­li di Dio. Ma anche se non la sen­ti­amo anco­ra nei nos­tri cuo­ri, can­ti­amo­la come una dichia­ra­zio­ne del­l’im­portan­te veri­tà bibli­ca: «La nos­t­ra nuo­va iden­ti­tà in Gesù ci dà la liber­tà di seguir­lo veramente».

 

Possibili domande per il piccolo gruppo 

Leg­gi il tes­to bibli­co: Gene­si 13:1–2; 25–33

  1. Parl­a­re in pubbli­co, pau­ra di esse­re rifi­uta­ti e pau­ra di fal­li­re sono alcu­ne del­le pau­re più gran­di. In qua­le di ques­te ti iden­ti­fi­chi di più?
  2. Qual era la pau­ra di Pie­tro quan­do rin­ne­gò Gesù per tre volte?
  3. Fai un esem­pio in cui la pau­ra ti ha tol­to la liber­tà di scelta? 
  4. Rie­sci a capi­re per­ché la nos­t­ra nuo­va iden­ti­tà nel dis­ce­po­la­to è così importante?
  5. Sei abitua­to a dire veri­tà bibli­che sul­la tua vita?