La santificazione avviene nello spogliatoio

Data: 5 Novembre 2023 | Pre­di­ca­to­re:
Serie: | Tes­to bibli­co: Efe­si­ni 4:21–24
Sug­ge­ri­men­to: Ques­to ser­mo­ne è sta­to tra­dot­to auto­ma­ti­ca­men­te. Si pre­ga di nota­re che non pos­sia­mo accet­ta­re alcu­na responsa­bi­li­tà per l’ac­cu­ra­tez­za del contenuto.

La nos­t­ra san­ti­fi­ca­zio­ne per­so­na­le dov­reb­be nas­ce­re dal­lo stu­po­re per il mis­te­ro del­la san­ti­tà di Dio. Ques­to avvie­ne in col­la­bo­ra­zio­ne tra Dio e noi uomi­ni. La par­te uma­na con­sis­te nel toglie­re i vec­chi abiti dei desi­de­ri ingan­ne­vo­li e nel­l’in­dos­sa­re i nuo­vi abiti carat­te­riz­za­ti da retti­tu­di­ne, san­ti­tà e veri­tà. Ciò che acca­de nel came­ri­no è decisi­vo per la nos­t­ra san­ti­fi­ca­zio­ne personale.


Qual­che mese fa, ho con­di­vi­so qui uno dei miei ricor­di d’in­f­an­zia più emo­zio­n­an­ti e mera­vigli­osi. Come una gran­de orda di ragaz­zi arma­ti, anda­va­mo spes­so nella fores­ta. Su alcu­ni pen­dii c’er­ano del­le rien­tran­ze simi­li a grot­te. Pen­sa­va­mo che fos­se­ro tane di vol­pi. Da un lato, erava­mo un po» stu­pi­ti e spa­ven­ta­ti, ma anche affa­sci­na­ti dal pen­sie­ro di incon­tra­re una vol­pe in un futu­ro prossi­mo. Abbia­mo cer­ca­to di attira­re le vol­pi fuo­ri dal­la tana con dei petar­di. Anche se non abbia­mo spa­ven­ta­to nessuna vol­pe, abbia­mo pro­va­to anco­ra e anco­ra. Era spa­vent­o­so, affa­scinan­te, attraen­te, spa­vent­o­so e avven­tur­o­so allo stes­so tempo.

Chiesa Santa

Il mio sog­no di chie­sa è più o meno ques­to. Una chie­sa il cui cuo­re arde appas­sio­na­ta­men­te per il suo Dio e che è con­s­ape­vo­le che Egli è san­to. Una chie­sa che si ren­da con­to di chi sti­amo incont­ran­do nel­le nost­re preg­hie­re e nei nos­tri can­ti e che ris­co­pra la mera­vi­glia del­la Sua bel­lez­za. Una chie­sa in cui ci mera­vi­glia­mo con stu­po­re e in cui il mis­te­ro del­la divi­ni­tà non vie­ne sezio­na­to o dota­to di attri­bu­ti uma­ni per ren­der­lo più tan­gi­bi­le. Una chie­sa in cui si per­met­te a Dio di rima­ne­re mis­te­rio­so e che ha capi­to che è pro­prio nella sua natu­ra mis­te­rio­sa e san­ta che risie­de l’at­tra­zio­ne spe­cia­le. Nes­su­no ha biso­g­no di un Dio addo­me­sti­ca­to che abbia­mo sem­pli­ce­men­te declas­sa­to a una ver­sio­ne miglio­re di noi stes­si. Abbia­mo biso­g­no del Dio e Pad­re di Gesù Cris­to, che è ter­ri­bilm­en­te bel­lo, amo­re­vo­le e miser­i­cor­dio­so e che rima­ne per semp­re indo­mi­to. Se Dio non è più un mis­te­ro per noi, per­dia­mo non solo la nos­t­ra sog­ge­zio­ne ma anche il nos­tro fasci­no nei suoi con­fron­ti e la fede diven­ta noiosa.

Santa grazia

La nos­t­ra san­ti­fi­ca­zio­ne per­so­na­le dov­reb­be nas­ce­re dal­lo stu­po­re per il mis­te­ro del­la san­ti­tà di Dio. «Sare­te san­ti, per­ché io sono san­to!» (Levi­ti­co 19:2 LUT).

Ogni vol­ta che rice­via­mo offer­te incre­di­bilm­en­te allet­tan­ti attra­ver­so i social media, mol­ti ci casca­no e si accor­go­no solo trop­po tar­di di esse­re cadu­ti in una trap­po­la. Mol­ti ci casca­no e si ren­do­no con­to solo trop­po tar­di di esse­re cadu­ti in una trap­po­la. L’al­let­tan­te gua­d­a­g­no deve esse­re paga­to a caro prez­zo in segui­to, attra­ver­so adde­bi­ti diret­ti men­si­li. Ci tro­via­mo di fron­te allo stes­so pro­ble­ma nella nos­t­ra fede in Gesù Cris­to? Pri­ma la pro­mes­sa che una per­so­na vie­ne reden­ta per pura gra­zia e ottiene l’ac­ces­so al Pad­re cele­s­te. Poi il cos­to­so con­to del­la san­ti­fi­ca­zio­ne, che impli­ca un cam­bia­men­to minu­zi­o­so del­la pro­pria vita per adem­pie­re alle istru­zi­o­ni del­la Bibbia?

Lo scor­so agos­to, l’e­ven­to maschi­le ci ha por­tato a fare l’es­cur­sio­ne sul cri­na­le Klin­gen­stock – Fron­alp­stock. Con la funi­co­la­re più ripi­da del mon­do e una seg­gio­via, sia­mo sali­ti como­da­men­te fino a 1934 m sen­za alcu­no sfor­zo. Ques­ta è gra­zia. E mol­ti pens­a­no che ques­to sia l’i­ni­zio del­la vita con Gesù Cris­to. Una per­so­na vie­ne reden­ta per gra­zia – fino alla vet­ta sen­za sfor­zo. Ben pres­to, almeno alcu­ni degli uomi­ni si rese­ro con­to che era neces­sa­ria la loro pres­ta­zio­ne. Attra­ver­so Rot Turm, Huser Stock e Furg­ge­len, il per­cor­so con­du­ce al Fron­alp­stock. Il sudo­re cola. È for­se vero che anche nella fede un ini­zio edi­fi­can­te è segui­to da anni di fati­co­sa e suda­ta san­ti­fi­ca­zio­ne? No! C.H. Spur­ge­on dice a ques­to pro­po­si­to: «La gra­zia è la mad­re e la nutri­ce del­la san­ti­tà, non il difen­so­re del pec­ca­to.«La gra­zia è più del «sem­pli­ce» per­do­no dei pec­ca­ti. È il dono imme­ri­ta­to di Dio che ci per­met­te di con­dur­re una vita san­ta. La nos­t­ra sal­vez­za è un puro dono di gra­zia, a par­ti­re dal qua­le intra­p­ren­dia­mo il cammi­no di san­ti­fi­ca­zio­ne per diven­ta­re più simi­li a Gesù. Nel far­lo, pos­sia­mo con­ta­re sul­la poten­za tras­for­ma­tri­ce del­la gra­zia di Dio. 

Ael­re­do di Riev­aulx (aba­te cis­ter­cen­se del XII seco­lo) scris­se a pro­po­si­to del pro­ces­so di san­ti­fi­ca­zio­ne: «La nos­t­ra decis­io­ne di volon­tà da sola non por­terà a un cam­bia­men­to nella nos­t­ra natu­ra. Ma in essa, con essa e attra­ver­so di essa, Dio lavo­ra su di noi e ci model­la semp­re più a imma­gi­ne di Gesù.» Diven­ta chia­ro: la nos­t­ra san­ti­fi­ca­zio­ne può avve­ni­re solo in col­la­bo­ra­zio­ne tra Dio e noi, ma mai al di fuo­ri del­la gra­zia. Ma all’in­ter­no di ques­ta gra­zia pos­sia­mo, anzi dob­bia­mo, diven­ta­re per­so­nal­men­te atti­vi e per­se­gui­re la san­ti­fi­ca­zio­ne, sen­za la qua­le nes­su­no vedrà Dio (Ebrei 12:14). La gra­zia si con­trap­po­ne al meri­to, ma non allo sfor­zo..

Come ho pre­di­ca­to nel mio ulti­mo ser­mo­ne, vor­re­mo cam­bia­re quan­do l’a­mo­re di Dio nella nos­t­ra vita diven­terà più gran­de di qual­si­a­si alt­ra cosa. E ques­to amo­re ci cat­tu­rerà al cos­pet­to del­la glo­ria di Dio. Ques­to è il pun­to di par­ten­za per intra­pren­de­re azio­ni con­cre­te. Non più per­ché dob­bia­mo far­lo, ma per­ché, avvol­ti dal­la gra­zia di Dio, lo vogliamo.

Abiti sacri

Alcu­ne case han­no ampie cabi­ne arma­dio o spo­gli­atoi sepa­ra­ti. Imma­gi­na di trov­ar­ti nel­lo spo­gli­a­to­io. Da un lato c’è lo sci­vo­lo del­la lavan­de­ria e di fron­te a te ci sono gli scaf­fa­li con i ves­ti­ti puli­ti. Ogni mat­ti­na ti tro­vi lì, pren­di in mano diver­si capi d’ab­bi­glia­men­to e valu­ti qua­le potreb­be esse­re l’ab­bi­glia­men­to gius­to per la gior­na­ta. Di sfug­gi­ta, get­ti nel­lo sci­vo­lo del­la lavan­de­ria i ves­ti­ti con seg­ni di usu­ra che hai indos­sa­to ieri.

Pao­lo ha biso­g­no di ques­ta imma­gi­ne per la san­ti­fi­ca­zio­ne: «O non hai ascolt­a­to il suo mess­ag­gio? Non sie­te sta­ti istrui­ti nel suo inseg­na­men­to, nella veri­tà che ci è giunta in Gesù? Ma ti è sta­to anche inseg­na­to di non con­ti­nu­are a vive­re come hai fat­to fino a quel momen­to, ma di toglier­ti di dos­so l’uo­mo vec­chio che cede ai suoi desi­de­ri ingan­ne­vo­li e si get­ta così nella rovina. E ti è sta­to inseg­na­to a lascia­re che il tuo spi­ri­to e il tuo modo di pen­sare sia­no rin­no­va­ti e a rive­s­tir­ti del­l’uo­mo nuo­vo, che è sta­to crea­to a imma­gi­ne di Dio e le cui carat­teristi­che sono la retti­tu­di­ne e la giu­s­ti­zia. San­ti­tà si bas­a­no sul­la veri­tà» (Efe­si­ni 4:21–24 Nuo­vo Testamento).

Cosa c’è di gra­zia in tut­to ques­to? I nuo­vi abiti, che rappre­sen­ta­no l’uo­mo nuo­vo già crea­to a imma­gi­ne di Dio, sono pron­ti. Pos­sia­mo pren­der­li dal­lo scaf­fa­le e indos­s­ar­li. Da un guar­da­ro­ba com­ple­to pos­sia­mo sce­glie­re abiti carat­te­riz­za­ti da retti­tu­di­ne, san­ti­tà e veri­tà. Allo stes­so tem­po, ci vie­ne chies­to di sves­ti­re il vec­chio che vive secon­do desi­de­ri ingan­ne­vo­li e di get­tar­lo nel ces­ti­no del­la biancheria.

Una vol­ta qual­cu­no ha rac­con­ta­to la sto­ria di come, mol­ti anni fa, i fagio­li furo­no ripe­tu­tamen­te ruba­ti dal giar­di­no di un pre­di­ca­to­re nella val­le di Suh­ren­tal. Con il pas­sa­re del tem­po, si svi­lup­pò un one­re del­la pro­va schi­ac­ci­an­te nei con­fron­ti di un resi­den­te del villag­gio. Dopo un alt­ro rea­to, la vitti­ma com­prò del­la pan­cet­ta in macel­le­ria e la por­tò al ladro scon­cer­tato per­ché cucin­as­se pan­cet­ta e fagio­li. L’uo­mo si tol­se i pan­ta­lo­ni del­la ven­det­ta e si rive­s­tì di gene­ro­si­tà. Ques­to è com­ple­ta­men­te nel­lo spi­ri­to di Gesù, il vol­to uma­no del­la san­ti­tà di Dio. Egli rac­co­man­da: «Se qual­cu­no ti pren­de la camicia, avvol­gi il tuo cap­pot­to miglio­re e fan­ne un rega­lo.»(Luca 6:30a MSG -> The Message).

Duran­te il time­out, mi tro­va­vo spes­so nel­lo spo­gli­a­to­io e rovista­vo tra gli scaf­fa­li alla ricer­ca di abiti da matri­mo­nio. Tro­va­vo quello che cer­ca­vo: Bian­che­ria inti­ma, cal­ze, pan­ta­lo­ni e camicie. I nuo­vi ves­ti­ti mi fan­no vede­re il mio part­ner con occhi diver­si. È sta­to crea­to da Dio così com’è, e ques­to è un bene. Voglio veder­lo con gli occhi di Dio, che dice: «È mol­to buo­no!«E come tale, voglio amar­lo incon­di­zio­na­ta­men­te. L’uo­mo anzia­no, nei suoi desi­de­ri ingan­ne­vo­li, vuo­le cam­biar­lo e si infas­ti­dis­ce di fron­te a cer­ti com­por­ta­men­ti. Ques­ti abiti ego­cen­tri­ci appar­ten­go­no al ces­to del­la biancheria.

Gesù par­la­va spes­so di abiti vec­chi e nuo­vi. Euge­ne H. Peter­son ha spie­ga­to ques­to con­cet­to nella sua tra­du­zi­o­ne del­la Bibbia Il mess­ag­gio e ben cen­tra­to il pun­to. Ecco tre esempi:

«Se vivi solo per l’ap­pro­va­zio­ne degli altri, se dici ciò che li lusin­ga, se fai ciò che li lusin­ga, sei nei guai. Le gare di popola­ri­tà non sono gare di veri­tà»(Luca 6:26 MSG).

«Ama i tuoi nemici. Lascia che tiri­no fuo­ri il meglio di te, non il peg­gio.»(Luca 6:27 MSG).

«Se qual­cu­no si appro­fit­ta ingi­u­s­ta­men­te di te, cog­li l’oc­ca­sio­ne per pra­ti­ca­re la vita da ser­vi­to­re. Nien­te più ritor­sio­ni. Vivi con gene­ro­si­tà!»(Luca 6:30b MSG).

Tut­te le sfac­cett­a­tu­re del­l’uo­mo nuo­vo, come le vedia­mo in Gesù, sono pron­te come abiti nel came­ri­no. Noi mos­to e quan­do venia­mo dal­la con­tem­pla­zio­ne del­la glo­ria di Dio, desi­der­a­re cam­bia­mo i nos­tri ves­ti­ti! I pan­ni spor­chi, pres­un­tuo­si, reat­ti­vi, mora­lis­ti ed ego­is­ti nel ces­to del­la bian­che­ria, quel­li gen­ti­li, genero­si, amo­re­vo­li e sani sul corpo.

Pri­ma di ves­tir­mi al mat­ti­no, pen­so semp­re bre­ve­men­te al pro­gram­ma del­la gior­na­ta. Ad esem­pio, se devo gui­da­re una fun­zio­ne in una casa di ripo­so, indos­so un paio di jeans un po» più bel­li inve­ce di quel­li slava­ti. Indos­so anche una camicia ele­gan­te inve­ce del­la polo che ho indos­sa­to il gior­no prima.

Come sareb­be se ogni mat­ti­na ci recas­si­mo vir­tu­al­men­te nel came­ri­no spi­ri­tua­le per rif­let­te­re atten­ta­men­te su qua­li abiti ci sono sta­ti for­ni­ti per affronta­re le sfi­de del­la gior­na­ta? Quan­do si pro­s­pet­ta una con­ver­sa­zio­ne in cui mi aspet­to di esse­re cri­ti­ca­to, ho urgen­te­men­te biso­g­no di indos­sa­re una magli­et­ta che mi aiuti a esse­re mite e pron­to a rice­ve­re con­sig­li gra­tui­ti. Per i prossi­mi incon­tri con i pas­to­ri, ho biso­g­no di pro­t­eg­ger­mi indos­s­an­do i pan­ta­lo­ni che mi aiuta­no a non ent­ra­re in una situa­zio­ne di com­pe­ti­zio­ne inter­na. La maglia mi aiu­ta a capi­re, incorag­gia­re e sos­tene­re i gio­va­ni sel­vag­gi in modo paterno.

Ognu­no di noi ha le pro­prie sfi­de e tro­verà gli abiti giu­s­ti nel came­ri­no di Dio. Ti invi­to a dedi­ca­re con­s­ape­vol­men­te un po» di tem­po al mat­ti­no alla cabi­na arma­dio e a indos­sa­re con cura gli abiti del­l’uo­mo nuo­vo crea­to da Dio. Ques­to richie­de tem­po, silen­zio e dia­lo­go con Dio. Quin­di è chia­ro: tut­ti colo­ro che pens­a­no che la san­ti­fi­ca­zio­ne sia un cram­po e abbia a che fare con le pres­ta­zio­ni si sba­glia­no. Diven­ta­re san­ti, come Dio è san­to, è un pri­vi­le­gio e un dono. E le per­so­ne san­te sono un dono per ques­to mondo.

 

I nuo­vi abiti che sim­bo­leg­gi­a­no l’uo­mo nuo­vo crea­to da Dio sono pron­ti per te e per me nel came­ri­no. Dob­bia­mo solo pren­der­li dal­lo scaf­fa­le e indos­s­ar­li noi stes­si. Hmmmh bec­ca­to: il ver­bo moda­le cor­ret­to non è «devo­no», ma «vogli­o­no». Almeno quan­do abbia­mo sco­per­to l’in­com­pren­si­bi­le amo­re di Dio e la sua glo­ria. Non dimen­ti­chi­amo mai che la gra­zia è la mad­re e la nutri­ce del­la santificazione.

 

Possibili domande per il piccolo gruppo 

Leg­gi il tes­to bibli­co: Efe­si­ni 4:21–24

  1. Fai un qua­dro men­ta­le di una chie­sa che pren­de sul serio la san­ti­tà di Dio. Che aspet­to ha?
  2. Cosa signi­fi­ca per te la gra­zia? Che ruo­lo ha nella sal­vez­za e che ruo­lo ha nella santificazione?
  3. Cre­di che i ves­ti­ti sia­no pron­ti per te come imma­gi­ne del­l’uo­mo appe­na creato?
  4. Nel­lo spe­ci­fi­co: come puoi indos­sa­re i giu­s­ti abiti spi­ri­tua­li al mat­ti­no? Come si fa?
  5. Dopo un momen­to di silen­zio: Qua­li ves­ti­ti vor­res­ti but­ta­re nel ces­to del­la bian­che­ria? Qua­li nuo­vi ves­ti­ti vor­res­ti indos­sa­re? Pre­ga­te l’u­no per l’altro!