Data: 25 settembre 2022 Pre­di­ca­to­re:
Serie: | Tes­to bibli­co: 1 Corin­zi 13:13; 1 Tes­sa­lo­nice­si 1:3
Sug­ge­ri­men­to: Ques­to ser­mo­ne è sta­to tra­dot­to auto­ma­ti­ca­men­te. Si pre­ga di nota­re che non pos­sia­mo accet­ta­re alcu­na responsa­bi­li­tà per l’ac­cu­ra­tez­za del contenuto.

Crea­tio – Spe­ran­za e responsa­bi­li­tà; ques­to è il nos­tro tema attua­le per l’an­no. Insie­me alla fede e all’a­mo­re, la spe­ran­za è una del­le carat­teristi­che più importan­ti del­la vita cris­tia­na. La fede ci raf­for­za. La spe­ran­za ci traspor­ta. L’a­mo­re ci sos­tiene. Fede, spe­ran­za, amo­re: ques­te tre riman­go­no. Sia­mo invi­ta­ti, raf­for­z­an­do ques­te qua­li­tà, ad ave­re il suo­no com­ple­to di una per­so­na che è in cammi­no con Gesù.


 

La Regi­na e con lei la Fami­glia Rea­le d’Ing­hil­ter­ra sono sul­la boc­ca di tut­ti in ques­to momen­to. Qua­li sono le qua­li­tà di un re? Una rappre­sen­tan­te del­la casa rea­le deve mostra­re otti­me manie­re, deve cono­sce­re il pro­to­col­lo per l’in­se­dia­men­to di un pri­mo minis­tro, pro­nun­cia­re il Dis­cor­so dal Tro­no, governare sen­za governare, rice­ve­re gli ospi­ti di Sta­to, ecc. Cosa distin­gue un cris­tia­no? Recen­te­men­te ho par­te­ci­pa­to a una con­ver­sa­zio­ne in cui una gio­va­ne don­na, poco pri­ma di deci­de­re di vive­re con Gesù, mi ha chies­to cosa signi­fi­cas­se esse­re cristiana.

Pao­lo, il fon­da­to­re del­la Chie­sa nel pri­mo seco­lo, dà una ris­pos­ta a ques­ta doman­da. Inn­an­zi­tutto spie­ga cosa non è: la cono­scen­za. La nos­t­ra cono­scen­za momen­ta­nea è fram­men­ta­ria, che si com­ple­terà solo nella futu­ra comu­nio­ne imme­dia­ta con Dio. Al pos­to del­la cono­scen­za, ci sono tre cose: «Fede, spe­ran­za e amo­re, ques­te tre riman­go­no. Ma il più gran­de è l’a­mo­re» (1 Corin­zi 13:13 NLB). Ques­ti tre ingre­di­en­ti insie­me fan­no il suo­no pie­no di una per­so­na che è in cammi­no con Gesù. Fede, spe­ran­za e amo­re – ques­ti tre ele­men­ti com­pai­o­no almeno set­te vol­te nella Bibbia (1Tessalonicesi 1:3; 5:8; Roma­ni 5:2–5; Gala­ti 5:5f; Colos­se­si 1:4f; Ebrei 6:10–12; 1 Pie­tro 1:21f).

Nel­l’e­lo­gio del­la chie­sa di Tes­sa­lo­ni­ca si leg­ge: «Ringra­zia­mo semp­re Dio per tut­ti voi quan­do vi men­zio­nia­mo nel­le nost­re preg­hie­re, ricordan­do inces­san­te­men­te il vos­tro Lavora­re nella fede e il tuo Sfor­zo in amo­re e il tuo per­se­ver­an­za nella spe­ran­za sul nos­tro Signo­re Gesù Cris­to davan­ti al nos­tro Dio e Pad­re» (1Tessalonicesi 1:2f SLT).

Lavorare nella fede

Una vol­ta qual­cu­no ha distin­to tra «fede nel­l’aspi­ri­na» e «fede nel­lo yeti». «Cre­den­za nel­l’aspi­ri­na»: Cre­do che l’aspi­ri­na fac­cia qual­co­sa. «Cre­den­za Yeti»: Cre­do che esis­ta uno Yeti. La fede bibli­ca è una «fede da aspi­ri­na». La fede di cui par­la la Bibbia non è un sem­pli­ce «tener fede» alla figu­ra sto­ri­ca di Gesù, ma la fede che Gesù Cris­to è vivo e fa la dif­fe­ren­za nella nos­t­ra vita.

Il mis­sio­na­rio John Pat­ten lavorò su un grup­po di iso­le del Paci­fi­co sud-occi­den­ta­le nel XIX seco­lo. I mem­bri del­le tri­bù di quel luo­go erano can­ni­ba­li, quin­di la sua vita era cos­tan­te­men­te in per­i­co­lo. Nel cor­so del suo lavoro, Pat­ten sco­prì che la gen­te del pos­to non cono­sce­va una paro­la per defi­ni­re il ter­mi­ne «uomo». cre­de­re o fidu­cia Non c’è da stu­pir­si, per­ché nes­su­no dei due si fida­va del­l’al­t­ro. Un gior­no, quan­do un abitan­te del luo­go ven­ne a tro­var­lo, Pat­ten si appog­giò alla sedia, sol­le­vò i pie­di da ter­ra e chie­se: «Cosa sto facen­do in ques­to momen­to?«La ris­pos­ta è sta­ta una paro­la che signi­fi­ca­va tan­to quan­to Appog­gi­ar­si a qual­co­sa con tut­to il peso. Ques­to ter­mi­ne è sta­to poi uti­liz­za­to per la paro­la Fede. La fede è quan­do mett­i­amo tut­to il peso del­la nos­t­ra vita su Gesù Cristo.

«Che cos’è dun­que la fede? È la fidu­cia che ciò che spe­ria­mo si rea­liz­zi e la con­vin­zio­ne che ciò che non si vede esis­te.» (Ebrei 11:1 NLB). La fede si affi­da quin­di all’e­sis­ten­za di cose invi­si­bi­li e con­fi­da che ques­ta abbia effet­ti con­cre­ti e mira­co­lo­si sul­la vita.. Una per­so­na che ha affi­da­to la sua vita a Gesù Cris­to cre­de nel Crea­to­re san­to che ha fat­to l’in­te­ro uni­ver­so e l’uo­mo. Vivia­mo gra­zie al suo res­pi­ro, lo Spi­ri­to San­to. Cre­de in Dio che ha man­da­to il suo Figlio Gesù Cris­to sul­la ter­ra affin­ché fossi­mo lava­ti dal suo san­gue, sen­za mac­chia e pot­essi­mo sta­re davan­ti a Dio. Cre­de nella risurre­zio­ne e nel fat­to che solo attra­ver­so Cris­to pos­sia­mo ave­re un rap­por­to con il nos­tro Signo­re. Cre­de che Cris­to tor­nerà un gior­no e che viv­re­mo con lui nel­l’e­ter­ni­tà. Anche se il cre­den­te non vede, è con­vin­to che Cris­to esis­te e che è suo figlio, adotta­to nella fami­glia eter­na e cele­s­te..

«Lo ami anche se non l’hai mai vis­to. Anche se non lo vede­te, cre­de­te in Lui e anche ora sie­te pie­ni di una gioia glo­rio­sa e ines­pri­mi­bi­le. Sta­te rag­gi­un­gen­do l’o­bi­et­tivo del­la vos­tra fede, cioè la sal­vez­za del­le vost­re ani­me.» (1 Pie­tro 1:8f NLB).

Per­ché Pao­lo par­la di «ope­ra del­la fede»? Ques­ti ter­mi­ni non sono for­se l’e­sat­to con­tra­rio? Non sia­mo sal­va­ti gra­zie alle nost­re buo­ne azio­ni, ma gra­zie alla fede. Sola fide – solo fede. Anche se le buo­ne ope­re in quan­to tali non sono mez­zi di sal­vez­za, sono con­co­mi­tan­ti alla fede genui­na, che è mor­ta sen­za le ope­re (Gia­co­mo 2:17–26). Pro­prio come l’aspi­ri­na agis­ce con­tro il mal di tes­ta, la fede in Gesù Cris­to deve ave­re effet­ti nella nos­t­ra vita. La fede fa cre­sce­re in una per­so­na i seguen­ti frut­ti: amo­re, gioia, pace, pazi­en­za, bene­vo­len­za, bon­tà, fedel­tà, dol­cez­za e auto­con­trol­lo (Gala­ti 5:22s). La fede ha effet­ti posi­ti­vi su tut­ti gli ambi­ti del­la vita, che si trat­ti di lavoro, fami­glia o vici­na­to..

La perseveranza nella speranza

La fede si basa su even­ti già acca­du­ti. La spe­ran­za guar­da alle cose che ver­ran­no. Una per­so­na di spe­ran­za ha la stra­or­di­na­ria capa­ci­tà di vede­re olt­re l’o­riz­zon­te. Non è facile.

Se il cont­eggio è cor­ret­to, ques­t’an­no nell’seetal chi­le, la frase «Sto cre­an­do qual­co­sa di nuo­vo, sta già ger­mo­gli­an­do.» (Isa­ia 43:19a NLB). Vie­ne pro­nun­cia­to due vol­te nel teaser. Nel tes­to bibli­co è segui­to dal­la doman­da: «Non capi­sci?» Spe­ran­za signi­fi­ca vede­re i nuo­vi ger­mog­li. Qual­che gior­no fa il nos­tro pra­to è sta­to rise­mi­na­to. Se si guar­da­va con atten­zio­ne, una mat­ti­na si sco­pri­ro­no del­le pic­co­le erbe. Non sono sta­ti vis­ti da tutti.

Dove sono le pic­co­le pian­ti­ne del­la nuo­va crea­zio­ne? Il seg­no più evi­den­te è Gesù Cris­to risor­to. Il ter­zo gior­no dopo la cro­ci­fis­sio­ne, lasciò la tom­ba e fu vis­to in un nuo­vo cor­po con nuo­ve capa­ci­tà da olt­re 500 tes­ti­mo­ni ocu­la­ri. La nuo­va crea­zio­ne è ini­zia­ta. Non lo vede­te? «Ma se Cris­to non è risor­to, la vos­tra fede è inu­tile […].» (1 Corin­zi 15:17 NLB). Chi è unito a Cris­to muo­re e risor­ge con Lui a vita nuo­va. Ques­ta è la base e il con­ten­uto di una spe­ran­za cris­tia­na viva. Non si trat­ta di un’e­s­pe­ri­en­za spi­ri­tua­le che por­ta a una spe­ran­za incor­po­rea per il futu­ro. La vera spe­ran­za non è che la nos­t­ra ani­ma vada in cie­lo, ma che viv­re­mo insie­me a Gesù – anche fisi­ca­men­te in un nuo­vo cor­po – nel mon­do appe­na crea­to.. Con ques­ta qua­li­tà di spe­ran­za nel cuo­re, pos­sia­mo attra­ver­sa­re le cri­si del­la vita in modo posi­tivo e fidu­cio­so. Solo gra­zie a ques­ta spe­ran­za Pao­lo può dire: «Ma sono con­vin­to che le nost­re sof­fe­ren­ze attua­li sono insi­gni­fi­can­ti ris­pet­to alla glo­ria che ci darà più tar­di» (Roma­ni 8:18 NLB). Ques­ta spe­ran­za non ci ren­de avvi­li­ti e con le spal­le al muro di fron­te a un virus chi­ama­to coro­na. Vede­te le pian­ti­ne? Il reg­no di Dio, la nuo­va crea­zio­ne, sor­ge ovun­que si viva secon­do la volon­tà di Dio. Non capi­sci? È sta­to ris­cont­ra­to che in peri­odi di cri­si devas­tan­ti, come l’O­lo­causto, sono soprav­vis­sute solo le per­so­ne che ave­va­no spe­ran­za. Due set­ti­ma­ne fa, Dani­el Bie­ri ci ha par­la­to del­l’e­s­pe­ri­men­to sui rat­ti. Seb­be­ne i rat­ti poss­a­no nuo­ta­re per due o tre gior­ni, sono mor­ti in pochi minu­ti in un bar­at­to­lo riem­pi­to d’ac­qua. Dopo esse­re sta­ti rac­col­ti di tan­to in tan­to e aver dato loro spe­ran­za, i topi sono soprav­vis­su­ti per mol­ti giorni.

Pao­lo par­la di «per­se­ver­a­re nella spe­ran­za». La spe­ran­za non ha nulla a che fare con l’en­tus­i­as­mo o con un «ecces­so di mor­den­te spi­ri­tua­le».. Non dob­bia­mo né mini­miz­za­re né sop­p­ri­me­re il pre­sen­te con i suoi com­pi­ti e le sue neces­si­tà. Ecco per­ché il per­se­ver­an­za (Gre­co. ipo­monä = rima­ne­re sot­to, per­se­ver­a­re anche sot­to le più gran­di pro­ve e sof­fe­ren­ze) importan­te. La «spe­ran­za» cor­re in avan­ti; la «fer­ma per­se­ver­an­za» rima­ne sal­da­men­te al pos­to attua­le. La spe­ran­za nella poten­za di risurre­zio­ne di Dio per­met­te di sop­port­are con pazi­en­za le lot­te di oggi..

La spe­ran­za è la capa­ci­tà di ascol­ta­re la musi­ca del futu­ro. La fede è il corag­gio di dan­za­re nel pre­sen­te. «Per­ciò pre­go che Dio, che vi dà spe­ran­za, vi riem­pia di gioia e di pace nella vos­tra fede, in modo che la vos­tra spe­ran­za cre­sca semp­re di più attra­ver­so la for­za del­lo Spi­ri­to San­to.» (Roma­ni 15:13 NLB).

Sforzo in amore

«Fede, spe­ran­za e amo­re, ques­te tre riman­go­no. Ma il più gran­de è l’a­mo­re» (1 Corin­zi 13:13 NLB). L’ul­ti­ma e più gran­de carat­teristi­ca del vero cris­tia­ne­si­mo è l’a­mo­re. E ques­to è è più gran­de per­ché Dio stes­so è amo­re.. «Abbia­mo capi­to quan­to Dio ci ama e cre­dia­mo nel suo amo­re. Dio è amo­ree chi vive nel­l’a­mo­re vive in Dio e Dio vive in lui.» (1 Gio­van­ni 4:16 NLB). Poi­ché l’a­mo­re vie­ne da Dio, pos­sia­mo amar­ci l’un l’al­t­ro. I nos­tri col­leghi di lavoro user­eb­be­ro il ter­mi­ne «amo­re» per descriverci?

L» »amo­re» con noi è spes­so un sen­ti­men­to cal­do che si river­sa sul­l’al­t­ro. Rappre­sen­ta uno sta­to d’ani­mo mute­vo­le che può esaur­i­r­si rapi­da­men­te. Si par­la all­o­ra di alla deri­va. In gre­co si dice aga­peQues­to è l’a­mo­re divi­no e auto­sacri­fi­can­te. Pao­lo com­bi­na l’a­mo­re con Sfor­zo (gre­co kopos). Kopos signi­fi­ca Sfor­zo inten­so asso­cia­to a uno sfor­zo al limi­te del­l’e­sau­ri­men­to.. C’è una com­pren­sio­ne diver­sa ris­pet­to a quella che oggi vie­ne gene­ral­men­te accett­a­ta e ass­un­ta. Sì, l’a­mo­re può cos­t­ar­ci qual­co­sa. Il con­to è paga­to dal­l’a­mo­re stes­so, cioè da Dio..

Quan­do una cop­pia si pro­met­te amo­re all’al­ta­re, si trat­ta di ques­to. E mi chie­do come sareb­be­ro i nos­tri matri­mo­ni, le nost­re fami­g­lie e le situa­zio­ni di squa­dra al lavoro se fossi­mo plas­ma­ti da ques­to amo­re di Dio. No, non dob­bia­mo lot­ta­re per lo sfor­zo in amo­re, è un dono di colui che è amo­re, il crea­to­re del­l’in­te­ro uni­ver­so. La dan­za del­la fede nel pre­sen­te deve esse­re seg­na­ta dal­lo «sfor­zo nel­l’a­mo­re»..

 

Ecco cosa signi­fi­ca esse­re un vero cris­tia­no: fede, spe­ran­za e amo­re. La fede ci raf­for­za. La spe­ran­za ci traspor­ta. L’a­mo­re ci sos­tiene. E mi chie­do se noi cris­tia­ni ci distin­guia­mo per ques­te carat­teristi­che. Sul­la fac­cia­ta del­la fine­s­tra tra la chie­sa e la sala par­roc­chia­le di Seon, ques­ti tre ter­mi­ni sono incol­la­ti a gran­di let­te­re. Gli abitan­ti di Seon usa­no il ter­mi­ne ing­lo­rio­so veg­gen­ti sen­za Dio rice­vu­to. Lavo­r­ia­mo per garan­ti­re che ques­ta eti­chet­ta con le tre paro­le Fede, spe­ran­za e amo­re scambiato.

 

 

Possibili domande per i piccoli gruppi

Leg­ge­re il tes­to bibli­co: 1 Corin­zi 13:13; 1 Tes­sa­lo­nice­si 1:3

  1. Cosa ren­de una per­so­na che vive con Gesù?
  2. Cosa pen­sa del­la sin­te­si bibli­ca con i tre ter­mi­ni fede, spe­ran­za, amore?
  3. Come descri­ver­eb­be il ter­mi­ne fede? Come descri­ver­eb­be i ter­mi­ni spe­ran­za e amore?
  4. Dove vede­te ger­mog­li, mess­ag­ge­ri di spe­ran­za? Lo vedete?
  5. Pre­ga­te gli uni per gli altri affin­ché la fede, la spe­ran­za e l’a­mo­re crescano!