Il matrimonio secondo il cuore di Dio

Data: 17 Novembre 2019 | Pre­di­ca­to­re:
Serie: | Tes­to bibli­co: Corin­zi 13:13
https://sermons.seetal-chile.ch/wp-content/uploads/2019/01/Serie_Willkommen_daheim.jpg
Sug­ge­ri­men­to: Ques­to ser­mo­ne è sta­to tra­dot­to auto­ma­ti­ca­men­te. Si pre­ga di nota­re che non pos­sia­mo accet­ta­re alcu­na responsa­bi­li­tà per l’ac­cu­ra­tez­za del contenuto.

Dio ha crea­to il matri­mo­nio come un dono per noi uomi­ni. Qua­li sono le sfi­de del matri­mo­nio? E cosa fan­no l’uo­mo e la don­na per far dura­re un matri­mo­nio – fin­ché mor­te non ci sepa­ri? Qual è la posi­zio­ne di mari­to e mog­lie nella comu­ni­tà cris­tia­na? Ci sono cor­si di matri­mo­nio che dura­no diver­se set­ti­ma­ne. Una cop­pia vie­ne pre­pa­ra­ta al matri­mo­nio in diver­si incon­tri. E ora dov­rei pre­sen­ta­re un ser­mo­ne in 25 minu­ti che piac­cia al mag­gi­or nume­ro pos­si­bi­le di per­so­ne e che arric­chis­ca e cam­bi i matrimoni?!

Per ini­zia­re, farò un bre­ve ripas­so del­la crea­zio­ne del­l’uo­mo e del­la don­na; poi alcu­ni pen­sie­ri sul tema: Il matri­mo­nio secon­do il cuo­re di Dio. Poi ci por­re­mo due doman­de: qua­li sono le sfi­de del matri­mo­nio? E: cosa fan­no l’uo­mo e la don­na per far dura­re un matri­mo­nio – fin­ché mor­te non li sepa­ri? Infi­ne, alcu­ni fat­ti di Pao­lo sul­la posi­zio­ne del­l’uo­mo e del­la don­na nella chiesa.


Base

«E Dio creò l’uo­mo a sua imma­gi­ne, a imma­gi­ne di Dio lo creò; e li creò maschio e femmi­na». (Gene­si 1:27 LU). Dio ha crea­to noi uma­ni per esse­re la sua con­tro­par­te. Si potreb­be anche dire in sua pre­sen­za. Dob­bia­mo esse­re come lui, come esse­ri con libe­ro arbi­trio e pote­re di decis­io­ne. «All­o­ra il Signo­re Dio fece l’uo­mo con la pol­vere del­la ter­ra e gli sof­fiò nel­le nari­ci l’a­li­to del­la vita. E così l’uo­mo diven­ne un esse­re viven­te». (Gene­si 2:7 LU). Quin­di non è che Dio ha schioc­ca­to le dita e poi l’uo­mo si è tro­va­to davan­ti a lui! Lo ha for­ma­to dal­la tes­ta ai pie­di! Non man­ca­va nes­sun det­taglio, c’er­ano per­si­no le con­fe­zio­ni da sei! Poi Dio va avan­ti e cos­truis­ce la don­na. «E il Signo­re Dio dis­se: «Non è bene che l’uo­mo sia solo; io gli farò un aiuto adat­to a lui». (Gene­si 2:18 LU). «Lo ren­derò un aiuto» può esse­re frain­te­so due vol­te: La don­na sta in pie­di non sul­l’uo­mo nel sen­so di «Oh, il povero uomo biso­gno­so ha biso­g­no di una don­na for­te al suo fian­co»; e, d’al­tra par­te, anche non pen­sa­to che l’uo­mo gene­ral­men­te degra­da la don­na a un aus­i­lia­rio. La per­fe­zio­ne dei due esse­ri uma­ni crea­ti da Dio sta nella loro unione!

«All­o­ra il Signo­re Dio fece cade­re sul­l’uo­mo un son­no pro­fon­do ed egli si addor­men­tò. E pre­se una del­le sue cos­to­le e la richi­use con del­la car­ne. E l’E­ter­no Dio cos­truì una don­na dal­la cos­to­la che ave­va tol­to all’uo­mo e la por­tò a lui». (Gene­si 2:21–22 LU). In ques­ta descri­zio­ne, alcu­ne cose sono note­vo­li: la don­na è crea­ta da una par­te del­l’uo­mo! Solo ques­to col­le­ga i due diver­si esse­ri l’u­no con l’al­t­ro. Dio ha for­ma­to l’uo­mo mol­to bene e ha cos­trui­to la don­na mol­to bene e l’ha anche for­ma­ta ingegno­sa­men­te! Su ques­ta base, sos­tenia­mo quan­to segue: Dio ha volu­to che l’uo­mo e la don­na fos­se­ro due ses­si diver­si, in due for­me cor­po­ree diver­se. Gli uomi­ni sono diver­si dal­le don­ne, sono cos­trui­ti in modo diver­so a secon­da del­le loro responsa­bi­li­tà e com­pi­ti e dota­ti di doni diver­si. Sia l’uo­mo che la don­na sono ugua­li e degni di Dio per esse­re la sua imma­gi­ne. Ent­ram­bi sono crea­ti per esse­re una con­tro­par­te l’u­no del­l’al­t­ro. Si com­ple­t­a­no a vicen­da in un modo che non potreb­be esse­re miglio­re. Ciò che è sta­to affer­ma­to in ques­to modo si appli­ca in linea di prin­ci­pio alla coe­sis­ten­za di uomi­ni e don­ne in gene­ra­le nella vita quo­ti­dia­na, sul pos­to di lavoro e nella socie­tà. Su ques­ta base, vor­rei dire a tut­ti voi, cari uomi­ni e don­ne: Sei mol­to pre­zio­so, che tu sia sin­gle, spo­sa­to, vedo­vo o divor­zia­to! Sie­te tut­ti ine­sti­ma­bi­li, anche qui nella con­gre­ga­zio­ne. Voi don­ne sie­te un bene per noi uomi­ni, voi uomi­ni sie­te un bene per le don­ne qui, sen­za uno o l’al­t­ro grup­po ci man­cher­eb­be mol­to, molto!

Il matrimonio secondo il cuore di Dio

Dio non ha lascia­to la cop­pia crea­ta a se stes­sa, nem­meno dopo la cadu­ta. Tor­na in giar­di­no e vuo­le vede­re come stan­no! Sono con­vin­ta che Dio è inter­es­sa­to a come sta­te facen­do nei vos­tri matri­mo­ni! Per­ché il matri­mo­nio è sta­ta una sua idea! Ecco per­ché si preoc­cu­pa dei vos­tri matri­mo­ni! Già alla crea­zio­ne del­l’uo­mo e del­la don­na, Dio ave­va in men­te la fami­glia. Ecco per­ché la sua mis­sio­ne: «Sia­te fecon­di e mol­ti­pli­ca­te­vi, riem­pi­te la ter­ra e sog­gio­ga­te­la». (Gene­si 1:28 LU). Il matri­mo­nio è pro­fon­da­men­te vivi­fi­can­te! Non lo dico solo in ter­mi­ni di par­to! Come cop­pia vi pren­de­te cura l’u­no del­l’al­t­ro. Ent­ram­bi i part­ner si aiuta­no a vicen­da a svi­lup­par­si e a cre­sce­re. Pur­trop­po il matri­mo­nio è sta­to sva­lu­ta­to semp­re di più negli ulti­mi anni. Ed è visi­bilm­en­te semp­re meno apprez­za­to. La gen­te ha semp­re più ris­pet­to per il pat­to matri­mo­nia­le, per due motivi:

  1. Il fat­to che oggi più di un matri­mo­nio su tre fal­lis­ce e vie­ne sciol­to è inquie­tan­te. Inolt­re, mol­ti han­no già avu­to una rela­zio­ne fallita.
  2. Anche le aspett­a­ti­ve mol­to alte del matri­mo­nio sono inquie­tan­ti. La vita dov­reb­be offrir­ci così tan­to. Influ­enza­ti dai media, non sia­mo mai sen­za desi­de­ri. Dopo tut­to, il coniuge dov­reb­be sod­dis­fa­re i miei biso­gni. E poi ho i miei inter­es­si e le mie atti­vi­tà di sva­go che voglio anche man­te­nere. E soprat­tut­to c’è la pres­sio­ne del lavoro, del lavoro.

A un cer­to pun­to sor­ge anche la doman­da: «Riuscirò a sta­re con lo stes­so part­ner per almeno mez­zo seco­lo?». Ques­to è infi­ni­to! Uno ha pau­ra di ques­to. E in effet­ti, mol­ti matri­mo­ni sono anco­ra divor­zia­ti quan­do i fig­li han­no lascia­to la casa. Ma sono anco­ra più con­ten­to del fat­to che, nono­stan­te tut­to, semp­re più gio­va­ni vogli­o­no ris­po­sar­si e met­te­re su famiglia.

Quali sono le sfide di un matrimonio cristiano di successo?

a) Ci vogli­o­no anni per cono­scer­si dav­vero bene. I model­li com­por­ta­men­ta­li o le abi­tu­di­ni che sono nuo­vi per voi – sia posi­ti­vi che nega­ti­vi – si mani­fest­a­no di tan­to in tan­to nel vos­tro part­ner. È importan­te par­l­ar­ne! Parl­a­re e parl­a­re anco­ra – e non arren­der­si mai. Non arren­de­te­vi mai l’un l’al­t­ro! Se c’è qual­co­sa che ti infas­ti­dis­ce del tuo part­ner, pren­di­ti il com­pi­to di lavor­ar­ci sopra. Fate­lo sul­la base del­la gra­ti­tu­di­ne e ringra­zia­te semp­re per tut­te le cose buo­ne che ave­te già vis­suto come cop­pia. Ringra­zia­re non solo ren­de i pro­ble­mi più pic­co­li, ma aiu­ta a lavora­re attra­ver­so le cose che vogli­o­no met­ter­si tra di voi come un cuneo. Per favore, non pas­sa­te mai la spug­na su di loro e non spaz­z­ate­li sot­to il tap­pe­to. Altri­men­ti si cre­a­no mon­tagne insor­mon­ta­bi­li. E se voi due non rius­ci­te a tene­re le cose sot­to con­trol­lo, cer­ca­te aiuto il pri­ma possibile.

b) Una vita spi­ri­tua­le comu­ne! Uomi­ni, mano sul cuo­re: sape­te se le vost­re mog­li leg­go­no mai la Bibbia nella loro vita quo­ti­dia­na? Voi don­ne ave­te idea se e quan­do i vos­tri mari­ti pre­ga­no? «No, nessuna idea!» Se ques­ta è la tua ris­pos­ta, all­o­ra chie­di­glie­lo oggi, e allo stes­so tem­po chie­dig­li se non dov­res­ti pro­va­re a fare di nuo­vo una let­tu­ra del­la Bibbia e un tem­po di preg­hie­ra insieme!

c) Un’al­tra sfi­da del­le cop­pie spo­sa­te è ave­re una vita ses­sua­le sod­dis­fa­cen­te nel cor­so degli anni. Vivia­mo in un’epo­ca in cui il ses­so non è più un tabù. La ses­sua­li­tà è un argo­men­to onni­pre­sen­te. I media ne par­la­no mol­to bene. Ques­to lo influ­en­za. Eppu­re le cop­pie spo­sa­te di oggi han­no anco­ra dif­fi­col­tà a parl­a­re aper­ta­men­te e one­s­ta­men­te dei momen­ti più inti­mi del loro matri­mo­nio con il loro part­ner. Anche qui, non è pos­si­bi­le sen­za parlarsi.

d) Il mari­to, come la mog­lie, ent­ram­bi incon­treran­no di tan­to in tan­to per­so­ne che han­no esat­ta­men­te le qua­li­tà e i van­tag­gi che il suo coniuge non ha. C’è un gran­de per­i­co­lo che il dia­vo­lo semi­ni nel vos­tro cuo­re desi­de­ri segre­ti che vi fer­m­en­ter­an­no. Quan­do il flirt diven­ta un incen­dio e si accen­do­no i cam­pa­nel­li d’all­ar­me, spes­so è già trop­po tardi!

Ciò che Gesù dice su ques­to è chia­ra­men­te com­pren­si­bi­le: «Chi guar­da una don­na per desi­der­ar­la ha già rot­to il matri­mo­nio con lei nel suo cuo­re». (Matteo 5:28 LU). Quin­di: Wehr­ten den Anfän­gen! L’u­ni­ca cosa che aiu­ta è un’a­per­tu­ra per tut­ta la vita. La segre­tez­za può diven­ta­re rapi­da­men­te sinis­tra! Se si è in gra­do di parl­a­re one­s­ta­men­te e aper­ta­men­te dei pro­pri sen­ti­men­ti ver­so l’al­t­ro ses­so con il pro­prio part­ner, si tog­lie ogni pos­si­bi­li­tà di adul­te­rio. Se un uomo dice aper­ta­men­te a sua mog­lie che ques­ta o quella don­na lo affa­sci­na, gli tog­lie il pote­re del­la ten­ta­zio­ne e ques­to lo libe­ra di sta­re atten­to e di man­te­nere le distan­ze da ques­ta don­na. Al con­tra­rio, se tua mog­lie si entus­i­as­ma aper­ta­men­te per le qua­li­tà e le bel­lez­ze di un alt­ro uomo, all­o­ra la segre­tez­za non ha pos­si­bi­li­tà – ma ascol­ta atten­ta­men­te, for­se puoi miglio­ra­re qual­co­sa di te stes­so! Ent­ram­bi i part­ner devo­no sta­re atten­ti a non voler pre­me­re la loro con­tro­par­te nel pro­fi­lo di un uomo o una don­na da sogno.

Cosa fanno l’uomo e la donna per far durare un matrimonio – finché morte non li separi?

a) Se i geni­to­ri ent­ram­bi edu­ca­re i loro fig­li; ent­ram­bi Eser­ci­t­are la responsa­bi­li­tà per le ques­tio­ni sco­la­s­ti­che; e ent­ram­bi rac­con­ta­re ai bam­bi­ni sto­rie del­la Bibbia e pre­ga­re con loro.

b) Pun­t­a­re osti­na­ta­men­te a cele­bra­re il tem­po come cop­pia anco­ra e anco­ra. Pia­ni­fi­ca­te le sera­te di matri­mo­nio e orga­niz­za­te pres­to, i fine set­ti­ma­na e le vacan­ze che pas­sa­te solo voi due.

c) Amici comu­ni. Buo­ni rap­por­ti con le fami­g­lie i cui fig­li han­no cir­ca la stes­sa età dei vos­tri. Buo­ne rela­zio­ni con sin­gle, geni­to­ri sin­gle e vedove.

d) Par­te­ci­pa­zio­ne nella comu­ni­tà. Pia­ni­fi­ca­te insie­me, chi potreb­be aiut­a­re dove e quan­do? For­se si aprirà anche una col­la­bo­ra­zio­ne comu­ne nella musi­ca, in un coro o in un grup­po teatrale!

e) La fase del­l’in­vec­chi­amen­to deve esse­re ben pre­pa­ra­ta da una cop­pia. Cosa fac­cia­mo quan­do i bam­bi­ni han­no lascia­to la casa? Pia­ni­fi­ca­te insie­me. Par­la­te dei desi­de­ri e dei sogni, date­vi la liber­tà per i vos­tri hob­by, per esem­pio l’is­tru­zi­o­ne (fre­quen­ta­re le lezio­ni), i gio­chi e gli sport, la let­tu­ra. Ros­ma­rie ed io can­ti­amo insie­me in un coro gos­pel; con gli amici mi pia­ce gio­ca­re a boc­ce, le par­ti­te di ten­nis e di cal­cio sono più i miei pro­gram­mi tele­vi­si­vi personali.

e) Accet­ta semp­re te stes­so, anche se il tuo cor­po sta invec­chi­an­do, la tua memo­ria a vol­te ti abban­do­na o un pro­ble­ma di salu­te si met­te in mezzo.

Posizione dell’uomo e della donna nella comunità

Sul matri­mo­nio cris­tia­no, i com­men­ti di Pao­lo in Efe­si­ni capi­to­lo 5 sono pre­zio­si: «Sot­to­met­ter­si volen­tie­ri l’u­no all’al­t­ro per ris­pet­to di Cris­to.… » (Efe­si­ni 5:21 NL). Pri­ma di rivol­ger­si alle mog­li, Pao­lo sot­to­li­nea che dob­bia­mo tut­ti sot­to­met­ter­ci gli uni agli altri. Che cosa signi­fi­ca? Pren­di sul serio l’al­tra per­so­na, il suo pen­sie­ro, il suo sen­ti­men­to, il suo esse­re così – anche se tut­to è com­ple­ta­men­te diver­so dal tuo modo! Sia­mo diver­si e ques­to è un bene. Sia­mo sta­ti crea­ti per com­plet­ar­ci a vicen­da. Sot­to­met­ter­si all’al­t­ro signi­fi­ca ris­pet­ta­re l’al­t­ro più di se stes­si. Pao­lo ora istruis­ce le mog­li a sot­to­met­ter­si ai loro mari­ti: «Voi mog­li dove­te sot­to­met­ter­vi ai vos­tri mari­ti come vi sot­to­met­te­te al Signo­re. Per­ché il mari­to è il capo di sua mog­lie, come Cris­to è il capo del suo cor­po – la chie­sa – per il qua­le ha dato la sua vita per sal­var­la.  Pro­prio come la chie­sa si sot­to­met­te a Cris­to, anche voi mog­li dov­res­te sot­to­met­ter­vi ai vos­tri mari­ti in tut­to!» (Efe­si­ni 5:22–24 NL) Ques­to è for­te! Non posso­no far­lo e non vogli­o­no far­lo! Ma man­te­nia­mo il para­go­ne: Cris­to come capo del­la chie­sa pen­sa e si pren­de cura del­la chie­sa affin­ché pos­sa rag­gi­unge­re la meta e svi­lup­par­si in modo glo­rio­so. La con­gre­ga­zio­ne deve ascol­ta­re Gesù e rima­ne­re col­le­ga­ta a lui.

La sub­or­di­na­zio­ne sareb­be così per la don­na: lei gode che l’uo­mo si pren­da cura di lei, ascol­ta il mari­to, lo ris­pet­ta, cer­ca di capir­lo e rima­ne lega­ta a lui. La mag­gi­or par­te del­le dis­cus­sio­ni spes­so non ten­go­no con­to di ques­to aspet­to; si vuo­le solo affer­ma­re se stes­si con­tro l’uo­mo e ave­re ragione.

E ora per gli uomi­ni: «E voi, mari­ti, ama­te le vost­re mog­li con lo stes­so amo­re con cui anche Cris­to ha ama­to la chie­sa». (Efe­si­ni 5:25 NL). Ques­to è anco­ra più for­te. Ora è già Gesù che devo­no pren­de­re come esem­pio. Anche qui, si potreb­be dire: non posso­no far­lo! Ques­to è il mar­tel­lo! Ora dov­rei chie­de­re alle mog­li: sen­ti­te qual­co­sa di ques­to amo­re sopr­an­na­tu­ra­le, divi­no dei vos­tri mari­ti? Pao­lo ha anche un alt­ro para­go­ne in ser­bo per gli uomi­ni: «Allo stes­so modo, i mari­ti devo­no ama­re le loro mog­li come ama­no il pro­prio cor­po. Per­ché un uomo ama se stes­so anche quan­do ama sua mog­lie. Nes­su­no odia il pro­prio cor­po, ma se ne pren­de cura con amo­re, pro­prio come Cris­to si pren­de cura del suo cor­po, cioè del­la chie­sa. E noi appar­te­nia­mo al suo cor­po» (Efe­si­ni 5:28–30 NL). Una don­na così ama­ta e così ono­ra­ta ascol­ta volen­tie­ri suo mari­to e resti­tuis­ce l’a­mo­re. L’a­mo­re che gli uomi­ni dan­no alle loro mog­li ritor­na a loro. Una tale alle­an­za matri­mo­nia­le è carat­te­riz­za­ta dal per­do­no, dal­la volon­tà di rico­min­cia­re e dal­la fidu­cia in Dio, che ci dà semp­re ciò di cui abbia­mo biso­g­no per il nos­tro coniuge. Pao­lo con­clude ques­to pass­ag­gio del capi­to­lo 5 con una ripe­ti­zio­ne: «Per­ciò ripe­to che ogni mari­to deve ama­re sua mog­lie come ama se stes­so, e che la mog­lie deve ris­pet­ta­re e sti­ma­re suo mari­to». (Efe­si­ni 5:33 NL). I matri­mo­ni sani sono una bene­di­zio­ne di Dio. Sono il fon­da­men­to di una chie­sa sana e di una nazio­ne sana.

 

Possibili domande per i piccoli gruppi

Leg­gi il tes­to del­la Bibbia: Corin­zi 13:13

  1. Come spe­ri­men­ta la coe­sis­ten­za di uomi­ni e don­ne nella vita quo­ti­dia­na, nella socie­tà, nel lavoro e nella comunità?
  2. Le don­ne pre­sen­ti spe­ri­men­ta­no apprezzamen­ti o umi­lia­zio­ni nella vita quotidiana?
  3. Il gri­do per le quo­te rosa è giu­sti­fi­ca­to, e se sì, quando?
  4. Gli indi­vi­dui o le cop­pie posso­no con­di­vi­de­re ciò che è diven­ta­to importan­te e pre­zio­so per loro nel sermone?
  5. Puoi aggi­unge­re qual­co­sa alle due doman­de: cosa è importan­te per un matri­mo­nio di suc­ces­so e cosa è uti­le per una rela­zio­ne dura­tura e fede­le a lungo termine?
  6. Cosa potreb­be fare di più la chie­sa per i sin­gle, i geni­to­ri sin­gle, i divor­zia­ti, le vedove?