Data: 31 mar­zo 2024 Pre­di­ca­to­re:
Serie: | Tes­to bibli­co: Atti 4:8–15
Sug­ge­ri­men­to: Ques­to ser­mo­ne è sta­to tra­dot­to auto­ma­ti­ca­men­te. Si pre­ga di nota­re che non pos­sia­mo accet­ta­re alcu­na responsa­bi­li­tà per l’ac­cu­ra­tez­za del contenuto.

La resurre­zio­ne di Gesù Cris­to è il momen­to chia­ve del­la sto­ria del mon­do. Se non fos­se real­men­te acca­du­ta, la fede in Gesù Cris­to non avreb­be sen­so. Gra­zie alla resurre­zio­ne di Cris­to, il dis­ce­po­la­to ha rice­vu­to un enor­me impul­so, una nuo­va pro­fon­di­tà e un ori­en­ta­men­to tra­s­cen­den­te. Il Cris­to risor­to è la pie­tra ango­la­re a cui tut­to deve esse­re ori­en­ta­to. Ma la fede nella resurre­zio­ne è anche dis­cu­ti­bi­le e pro­vo­ca resistenza.


Di recen­te ho let­to il necro­lo­gio del­la mog­lie di un pas­to­re e lì c’era scritto Cele­bra­zio­ne del­la Resurre­zio­ne invi­ta­to. Ques­ta pro­s­pet­ti­va alla fine di una vita estre­ma­men­te dolo­ro­sa mi col­pis­ce. Ogni anno a Pas­qua cele­bria­mo la resurre­zio­ne. La resurre­zio­ne di Gesù ha dato una nuo­va dire­zio­ne all’in­te­ra sto­ria del mon­do. Oggi ascol­ti­amo un ser­mo­ne di Pie­tro, che non pote­va che pre­di­ca­re in ques­to modo sul­lo sfon­do del­la risurre­zio­ne di Cris­to. È sta­to pre­ce­du­to dal­la gua­ri­gio­ne di un men­di­can­te para­li­ti­co da par­te di Pie­tro. «All­o­ra Pie­tro fu riem­pi­to di Spi­ri­to San­to e dis­se loro: «Capi e anzia­ni del nos­tro popo­lo, sia­mo for­se inter­ro­ga­ti per­ché abbia­mo fat­to del bene a un uomo para­li­ti­co? Vole­te sape­re come è sta­to gua­ri­to? Io dichia­ro davan­ti a voi e a tut­to il popo­lo d’Is­rae­le che egli è sta­to gua­ri­to nel nome di Gesù Cris­to di Naza­ret, l’uo­mo che voi ave­te cro­ci­fis­so ma che Dio ha risu­s­ci­ta­to dai mor­ti. Per­ché Gesù è «la pie­tra che voi cos­trut­to­ri ave­te scar­tato, ma che ora è diven­ta­ta la pie­tra ango­la­re». Solo in lui c’è sal­vez­za! In tut­to il cie­lo non c’è alt­ro nome che gli uomi­ni poss­a­no invo­ca­re per esse­re sal­va­ti».»(Atti 4:8–12 NLB).

Nuovo messaggio

La resurre­zio­ne di Gesù Cris­to è il pez­zo asso­lu­t­amen­te cru­cia­le del puz­zle del­l’an­nun­cio cris­tia­no. È la legit­ti­ma­zio­ne di tut­to ciò che è sta­to det­to pri­ma. «Ma se Cris­to non è risor­to, all­o­ra la tua fede è inu­tile e sei anco­ra imp­ri­gio­na­to nei tuoi pec­ca­ti.» (1 Corin­zi 15:17 NLB).

Pos­sia­mo affer­ma­re che un’al­tez­za di 6 metri nel sal­to con l’as­ta non può esse­re rag­gi­unta fin­ché non arri­va qual­cu­no a far­lo. Lo stes­so vale per la resurre­zio­ne. Non appe­na qual­cu­no è mor­to, sap­pia­mo che c’è una resurre­zio­ne alla vita eter­na. Ecco per­ché Pao­lo sos­tiene: «Ma ora Cris­to è il pri­mo a risor­ge­re dai mor­ti»(1 Corin­zi 15:20 NLB). Ques­to even­to annul­lò le pre­ce­den­ti leg­gi del­la natu­ra e diede ini­zio a una nuo­va era. E poi: «[…] pri­ma Cris­to e, quan­do ver­rà di nuo­vo, colo­ro che gli appar­ten­go­no.» (V.23 NLB). La resurre­zio­ne è uno sce­na­rio futu­ro rea­li­sti­co per colo­ro che appar­ten­go­no a Lui.. C’è una gran­de dif­fe­ren­za tra un sal­to con l’as­ta di olt­re 6 metri e la resurre­zio­ne alla vita eter­na: Nes­su­no deve risor­ge­re con le pro­prie for­ze, ma solo appar­tene­re a Lui, aggr­ap­par­si a Gesù. In sen­so figu­ra­to, Gesù è la tes­ta e i suoi segu­aci sono il cor­po. Una vol­ta che la tes­ta ha attra­ver­sa­to il cana­le del par­to, il res­to avvie­ne sen­za sforzo.

Capi­ta di tan­to in tan­to che i cris­tia­ni tras­met­ta­no il Van­ge­lo a bre­vi inter­val­li e dica­no: «Gesù Cris­to è mor­to per i nos­tri pec­ca­ti…«Sì, è vero! Ma non dob­bia­mo igno­ra­re la resurre­zio­ne. Non si trat­ta solo di per­do­no, ma di una nuo­va vita. L’an­nun­cio di Pao­lo è rivol­to alla resurre­zio­ne di Cris­to: «[…] del­l’uo­mo che voi ave­te cro­ci­fis­so, ma che Dio ha risu­s­ci­ta­to dai mor­ti […]» Il frut­to del­la vita del­le per­so­ne che appar­ten­go­no a Dio è la vita di risurre­zio­ne.. Pie­tro spie­ga poi a tut­ti gli ascolt­a­to­ri come anche loro posso­no diven­ta­re poten­zia­li can­di­da­ti alla resurre­zio­ne: «Solo in Lui (Gesù Cris­to!) c’è sal­vez­za! Non c’è alt­ro nome in tut­to il cie­lo che le per­so­ne poss­a­no invo­ca­re per esse­re sal­va­te.»(Atti 4:12 NLB).

Nuovo successore

Quan­do Gesù vive­va sul­la ter­ra, ai suoi amici era ben chia­ro cosa signi­fi­cas­se seguir­lo. Cammi­na­va­no per le stra­de con Gesù, ascol­ta­va­no i suoi ser­mo­ni, assis­t­eva­no a come gua­ri­va i mala­ti e scac­cia­va i demo­ni. Più anda­va avan­ti, più li istrui­va a fare ques­te cose da soli. Fin qui tut­to è chia­ro. Ma come si fa a segui­re Gesù risor­to, che non è più fisi­ca­men­te pre­sen­te? Pie­tro ci dà un sug­ge­ri­men­to nel suo ser­mo­ne: «Per­ché Gesù è la pie­tra che voi cos­trut­to­ri ave­te scar­tato, che ora è diven­ta­ta la pie­tra ango­la­re»(Atti 4:11 NLB). Il Cos­trut­to­ri di quel tem­po erano le per­so­ne del­l’al­to con­siglio. Vole­va­no toglie­re di mez­zo Gesù. Ma ora ques­ta «pie­tra» di tut­te le cose si rivela esse­re la pie­tra ango­la­re, il pun­to di rif­e­ri­men­to su cui ori­en­ta­re l’in­te­ro ordi­ne del nuo­vo mon­do, il reg­no di Dio.

Chi­unque voglia segui­re Gesù deve ori­en­ta­re i pro­pri pen­sie­ri, azio­ni, paro­le e sen­ti­men­ti ver­so la pie­tra ango­la­re. Dov­reb­be esse­re il pun­to foca­le indis­cus­so. «[…] Voglia­mo cor­re­re la gara fino alla fine a cui sia­mo desti­na­ti. Lo fac­cia­mo ten­en­do gli occhi fis­si su Gesù, da cui dipen­de la nos­t­ra fede dal­l’i­ni­zio alla fine […]»(Ebrei 12:1f NLB). Recen­te­men­te ho sen­ti­to un pas­to­re dire con gran­de chia­rez­za che un cris­tia­no deve leg­ge­re almeno un capi­to­lo del­l’An­ti­co Tes­ta­men­to e uno del Nuo­vo Tes­ta­men­to ogni gior­no. La Paro­la di Dio è viva e ci per­met­te di tene­re gli occhi sul­la pie­tra ango­la­re. Tut­ta­via, non può sosti­tui­re una ricer­ca per­sis­ten­te e un rap­por­to inti­mo e sen­za sco­po con Gesù. Alla pie­tra ango­la­re Gesù risor­to È importan­te ori­en­tar­si. In medi­ci­na esis­to­no il fis­sa­to­re ester­no e il fis­sa­to­re inter­no. Gesù Cris­to non è solo una stel­la fis­sa ester­na, ma anche inter­na. Di Pie­tro si dice che fu riem­pi­to di Spi­ri­to San­to. Lo Spi­ri­to San­to è Cris­to in noi. Lo Spi­ri­to di Dio è il fat­to­re decisi­vo nel discepolato.

Colo­ro che seguo­no Cris­to risor­to spe­ri­men­ta­no un pro­fon­do cam­bia­men­to. Fino all’in­con­tro con Cris­to risor­to sul mare di Gali­lea, Pie­tro era un codardo col­ler­i­co. Ma dopo l’in­con­tro con Cris­to risor­to e il suc­ces­si­vo com­pi­men­to del­lo Spi­ri­to San­to, era come un «guan­to rove­scia­to». Seguì Gesù con corag­gio, sen­za pau­ra, con poten­za e for­za. Le per­so­ne veni­va­no gua­ri­te per­ché l’om­bra di Pie­tro cade­va su di loro (Atti 5:15). Nel caso di Pie­tro, c’è una chia­ra dif­fe­ren­za tra il peri­odo in cui segui­va il Cris­to sto­ri­co e quello in cui segui­va il Cris­to risor­to. Quan­do includia­mo la risurre­zio­ne di Cris­to nel nos­tro dis­ce­po­la­to quo­ti­dia­no, ci ren­dia­mo con­to che tut­to diven­ta pos­si­bi­le. Il cie­lo e la ter­ra si incon­tra­no, le cose pre­ce­den­te­men­te sopr­an­na­tu­ra­li si tras­for­ma­no in cose naturali.

Allo stes­so tem­po, ques­ta con­vin­zio­ne crea anche attri­to: «Quan­do sen­ti­ro­no Pie­tro e Gio­van­ni insegna­re che c’era una resurre­zio­ne dei mor­ti e indi­ca­re Gesù come pro­va di ciò, si all­ar­ma­ro­no mol­to. Li fece­ro arresta­re ent­ram­bi […]»(Atti 4:2f NLB). Un’i­dea così fol­le come la resurre­zio­ne dei mor­ti non è social­men­te accettabi­le e gene­ra resis­ten­za. Gesù ha pre­det­to che i suoi segu­aci sareb­be­ro sta­ti per­se­gui­ta­ti pro­prio come lui. Nel mio tem­po di preg­hie­ra quo­ti­dia­no, uti­liz­zo anche il calen­da­rio di preg­hie­ra di Por­te Aper­te come gui­da. Il 19 mar­zo, ad esem­pio, c’era scritto: «Laos: Preg­hi­amo per Many­seng, il cui mari­to ha divor­zia­to a cau­sa del­la sua fede. Non aven­do un lavoro, rie­s­ce a mala­pe­na a prov­ve­de­re a se stes­sa e ai suoi fig­li. Alcu­ne fami­g­lie cris­tia­ne le aiuta­no con il cibo, ma non è anco­ra abbastan­za.» Quan­do ques­to acca­de, la fede nella resurre­zio­ne diven­ta anco­ra più importan­te. La più gran­de for­za con­ce­pi­bi­le nel­l’­uni­ver­so è dal­la nos­t­ra par­te. Si appli­ca per­tan­to quan­to segue: «Non tem­e­re colo­ro che posso­no ucci­de­re il cor­po, ma non posso­no ucci­de­re l’ani­ma.»(Matteo 10:28a Nuo­vo Tes­ta­men­to). Segui­re Cris­to risor­to ha il suo prez­zo. E non solo in Laos, ma Gesù gene­ra­liz­za: «[…] Un ser­vo non è più gran­de del suo padro­ne. Poi­ché han­no per­se­gui­ta­to me, per­se­gui­teran­no anche voi […]»(Gio­van­ni 15:20 NLB).

Nuova identità

La Bibbia dice chia­ra­men­te che alla fine dei gior­ni ci saran­no un nuo­vo cie­lo e una nuo­va ter­ra in ques­to mon­do. Nella sua natu­ra e qua­li­tà, Gesù risor­to è un mess­ag­ge­ro del­la nuo­va crea­zio­ne. Quan­do i dis­ce­po­li incon­tra­ro­no Cris­to risor­to e mise­ro le dita nel­le sue cica­tri­ci, toc­ca­ro­no per la pri­ma vol­ta la nuo­va crea­zio­ne. E vedia­mo che la nuo­va crea­zio­ne è ent­ram­be le cose: con­ti­nui­tà e dis­con­ti­nui­tà. Da un lato, la sto­ria con­ti­nua (Gesù è sta­to rico­no­sci­uto, por­ta­va le cica­tri­ci del­la cro­ci­fis­sio­ne), dal­l’al­t­ro, vie­ne crea­ta in una nuo­va dimen­sio­ne (Gesù pote­va appa­ri­re all’im­prov­vi­so in una stan­za sen­za pas­sa­re dal­la por­ta). Ques­to è lo sce­na­rio futu­ro per l’in­te­ra creazione.

Di Pie­tro, il segu­ace di Gesù, si dice che fu riem­pi­to di Spi­ri­to San­to. Che cosa signi­fi­ca? Pao­lo dà la ris­pos­ta: «Dio stes­so ci ha pre­pa­ra­to a ques­ta nuo­va vita dan­do­ci il suo Spi­ri­to come peg­no e accon­to.» (2 Corin­zi 5:5 Nuo­vo Tes­ta­men­to). Il dono del­lo Spi­ri­to di Dio è la pre­pa­ra­zio­ne, il peg­no e l’an­ti­ci­po per il nuo­vo cie­lo e la nuo­va ter­ra.. Ogni segu­ace diven­ta una nuo­va crea­tu­ra gra­zie allo Spi­ri­to San­to. Il futu­ro ini­zia oggi. Non si trat­ta di noi che andia­mo in cie­lo, ma del cie­lo che vie­ne sul­la ter­ra attra­ver­so di noi. È pro­prio ques­to l’o­bi­et­tivo del dis­po­si­tivo, Gesù come pie­tra ango­la­re e lo Spi­ri­to San­to al suo inter­no. Segui­re Cris­to signi­fi­ca iden­ti­fi­car­si con il nuo­vo mon­do e anti­ci­par­lo. Non si sot­to­li­neerà mai abbastan­za che i segu­aci di Gesù han­no già in sé il nuo­vo cie­lo e la nuo­va ter­ra. Il com­pi­men­to secon­do l’es­em­pio di Gesù Cris­to avvie­ne quan­do Gesù ritor­na e sta­bi­lis­ce il suo reg­no in ques­to mondo.

Allo stes­so tem­po – e ques­to è il mess­ag­gio con­tro tut­te le occu­p­a­zio­ni stres­san­ti – gli effet­ti del­lo Spi­ri­to San­to sono espres­si con la paro­la gre­ca Dyna­mis descritto. È lo stes­so pote­re – di gran lun­ga il più for­te del­l’in­te­ro uni­ver­so – che ha resus­ci­ta­to Gesù. Ques­to dina­mi­te divina è ciò che ci por­ta avan­ti nel nos­tro viag­gio con Gesù.

La ceri­mo­nia di resurre­zio­ne del­la mog­lie del vica­rio è ter­mi­na­ta. Ma lei non è anco­ra risor­ta. Al momen­to, si tro­va anco­ra in paradi­so, pro­prio come il co-cro­ci­fis­so Gesù e mol­ti altri. Il paradi­so è un luo­go di beati­tu­di­ne. La resurre­zio­ne fisi­ca seguirà quan­do Gesù tor­nerà e cre­erà i nuo­vi cie­li e la nuo­va ter­ra. Oggi fest­eg­gi­a­mo il fat­to che la tes­ta è già pas­sa­ta e che pos­sia­mo sape­re con cer­tez­za che c’è dav­vero una resurrezione!

Possibili domande per il piccolo gruppo 

Leg­gi il tes­to bibli­co: Atti 4:1–15

  1. Qual è la dif­fe­ren­za tra il fat­to che Gesù sia ver­a­men­te risor­to fisi­ca­men­te o meno? Per­ché ques­to è il pez­zo cru­cia­le del puzzle?
  2. Qual è la dif­fe­ren­za tra segui­re solo il Cris­to sto­ri­co o il Cris­to real­men­te risorto?
  3. Il Cris­to risor­to è il pon­te ver­so il nuo­vo cie­lo e la nuo­va ter­ra. Come può una per­so­na attra­ver­sa­re ques­to ponte?
  4. Cosa signi­fi­ca esse­re riem­pi­ti di Spi­ri­to San­to? Cosa vie­ne cam­bia­to da ques­to? Dove c’è un col­le­gamen­to con la nuo­va crea­tu­ra di 2 Corin­zi 5:17?
  5. In che misu­ra hai incont­ra­to resis­ten­za nel segui­re Gesù? Come le affronti?