Relazioni | Essere amici, anche nel matrimonio

Data: 16 feb­braio 2025 Pre­di­ca­to­re:
Serie: | Tes­to bibli­co: Efe­si­ni 5:25–27
Sug­ge­ri­men­to: Ques­to ser­mo­ne è sta­to tra­dot­to auto­ma­ti­ca­men­te. Si pre­ga di nota­re che non pos­sia­mo accet­ta­re alcu­na responsa­bi­li­tà per l’ac­cu­ra­tez­za del contenuto.

L’uo­mo è sta­to crea­to con un poten­zia­le rela­zio­na­le che richie­de sia una rela­zio­ne ver­ti­cale con Dio che una rela­zio­ne oriz­zon­ta­le con le per­so­ne. In un’a­mici­zia ci sono ele­men­ti natu­ra­li e anche ele­men­ti sopr­an­na­tu­ra­li. Quan­do ques­ti due ele­men­ti si unis­co­no, si for­ma un legame più for­te. Nel matri­mo­nio c’è anche l’a­mo­re roman­ti­co. Ques­to è il pre­re­qui­si­to idea­le affin­ché i coniugi si sos­ten­ga­no e si accom­pa­gni­no a vicen­da nel cammi­no ver­so la nuo­va creazione.


In Gene­si 1 e 2, Dio osser­va la sua crea­zio­ne e la descri­ve ripe­tu­tamen­te come «buo­na». È anco­ra più sor­pren­den­te che Dio dica, dopo la crea­zio­ne del pri­mo esse­re uma­no: «È non buo­no di esse­re solo per l’es­se­re uma­no. Voglio crea­re per lui un esse­re che si adat­ti a lui»(Gene­si 2:18 NLB). Ecco dun­que Ada­mo, crea­to da Dio e col­lo­ca­to nel giar­di­no del paradi­so, ma il fat­to che sia solo non è «buo­no». Dio ha crea­to in noi un poten­zia­le rela­zio­na­le che non è com­ple­ta­men­te sod­dis­fat­to dal­la nos­t­ra rela­zio­ne «ver­ti­cale» con Lui. Sia­mo sta­ti crea­ti in modo tale da aver biso­g­no anche di rela­zio­ni «oriz­zon­ta­li» con alt­re persone.

Aspetti naturali dell’amicizia

L’a­mici­zia ha diver­si aspet­ti nella Bibbia. Il libro dei Pro­ver­bi, in par­ti­co­la­re, dedi­ca mol­to spa­zio all’a­mici­zia. Chie­diam­o­ci semp­re pri­ma di tut­to se sia­mo noi stes­si un ami­co di ques­to tipo, e non solo se abbia­mo un ami­co di ques­to tipo.

Fedel­tà. «Puoi semp­re con­ta­re su un ami­co e un fratel­lo è lì per aiut­ar­ti nel momen­to del biso­g­no.»(Pro­ver­bi 17:17 NLB). Un vero ami­co è al tuo fian­co più di un fratel­lo (Pro­ver­bi 18:24); è semp­re pre­sen­te per te.

Tras­pa­ren­za e ones­tà. I veri amici si incorag­gi­a­no e si con­fer­ma­no a vicen­da (Pro­ver­bi 27:9), ma non si tira­no indie­tro nem­meno con le cri­ti­che. Come un buon chir­ur­go, un ami­co taglia per gua­ri­re (Pro­ver­bi 27:6). Attra­ver­so una sana col­la­bo­ra­zio­ne, diven­ta­no più sag­gi: «Il fer­ro affi­la il fer­ro, pro­prio come una per­so­na affi­la un’al­tra.»(Pro­ver­bi 27:17 NLB).

Sim­pa­tia. Il signi­fi­ca­to let­te­ra­le di sym-pathos dice Pas­sio­ne con­di­vi­sa. Le amici­zie non nas­co­no tan­to per un atto di volon­tà, ma si for­ma­no tra per­so­ne che sco­pro­no di ave­re deter­mi­na­ti inter­es­si e desi­de­ri in comu­ne. Per C.S. Lewis, l’es­sen­za del­l’a­mici­zia risie­de nel­l’es­clama­zio­ne: «Cosa, anche tu?» Quan­do tro­via­mo una per­so­na che è pre­sa dal­la stes­sa pas­sio­ne, ques­to rap­por­to ha il poten­zia­le per diven­ta­re una vera amici­zia se vie­ne col­ti­va­to con tras­pa­ren­za e lealtà.

Aspetti soprannaturali dell’amicizia

Nono­stan­te tut­te le dif­fe­ren­ze di clas­se, tem­pe­ra­men­to, cul­tu­ra, nazio­na­li­tà e sto­ria per­so­na­le, le per­so­ne che seguo­no Cris­to han­no una cosa in comu­ne che è più for­te di tut­te le dif­fe­ren­ze. Tut­ti i segu­aci di Gesù han­no spe­ri­men­ta­to la gra­zia di Dio, han­no rice­vu­to un’i­den­ti­tà radi­cal­men­te nuo­va e desi­de­r­ano lo stes­so futu­ro, diri­gen­do­si ver­so lo stes­so oriz­zon­te: la nuo­va crea­zio­ne. Insie­me sia­mo in cammi­no ver­so il vero sé.la per­so­na che Dio inten­de­va ver­a­men­te quan­do ci ha crea­ti. «Sono abbastan­za sicu­ro che Dio, che ha ini­zia­to la sua buo­na ope­ra in voi, la con­tin­uerà e la com­ple­terà fino al gior­no in cui Cris­to Gesù ver­rà di nuo­vo.»(Filip­pe­si 1:6 NLB).

Ques­to signi­fi­ca che due per­so­ne che non han­no mol­to in comu­ne, a par­te la fede in Cris­to, posso­no svi­luppa­re una soli­da amici­zia. Si accom­pa­gna­no a vicen­da nel cammi­no ver­so la nuo­va crea­zio­ne e insie­me svol­go­no il loro ser­vi­zio nel mon­do attua­le. E anche qui, ques­to per­cor­so comu­ne dal tras­pa­ren­za spi­ri­tua­le recipro­ca e il impeg­no spi­ri­tua­le vite. Nel Nuo­vo Tes­ta­men­to ci sono i cosid­det­ti pas­si «l’u­no con l’al­t­ro»: con­fes­sar­si i pec­ca­ti l’un l’al­t­ro, pren­der­si cura l’u­no del­l’al­t­ro, incorag­gi­ar­si l’un l’al­t­ro, per­do­nar­si l’un l’al­t­ro, fare pas­si di ricon­ci­lia­zio­ne, esse­re pre­sen­ti l’u­no per l’al­t­ro, con­di­vi­de­re la vita l’u­no con l’al­t­ro, trat­tar­si l’un l’al­t­ro con incorag­gi­a­men­to, ris­pet­to e lode, aiut­ar­si l’un l’al­t­ro, edi­fi­car­si l’un l’al­t­ro nella fede, etc.).

Le amici­zie più ric­che e miglio­ri si for­ma­no quan­do ent­ram­bi gli ele­men­ti, quello sopr­an­na­tu­ra­le e quello natu­ra­le, si uniscono.

L’a­mici­zia è la pro­fon­da unio­ne che si crea quan­do due per­so­ne che si dico­no la veri­tà in amo­re viag­gi­a­no insie­me ver­so lo stes­so oriz­zon­te. «E poi­ché sia­mo anche responsa­bi­li l’u­no del­l’al­t­ro, voglia­mo spro­n­ar­ci a vicen­da a mostra­re amo­re e a fare del bene l’u­no all’al­t­ro.»(Ebrei 10:24 Nuo­vo Tes­ta­men­to). Ogni per­so­na ha biso­g­no di ques­to tipo di amici­zia orizzontale.

Il tuo coniuge è il tuo migliore amico

Il matri­mo­nio può aggi­unge­re la for­za del­l’a­mo­re roman­ti­co al legame natu­ra­le e sopr­an­na­tu­ra­le del­l’a­mici­zia. Quan­do Dio por­tò al pri­mo uomo la sua mog­lie, non gli por­tò solo un’a­man­te, ma l’a­mi­co che il suo cuo­re sta­va cer­can­do. Pro­ver­bi 2:17 chi­ama il coniuge in ebraico Allup, una paro­la che ini­zia con «con­fi­den­te spe­cia­le» o «miglio­re ami­co» è tra­dot­to. In un’epo­ca in cui la don­na era con­side­ra­ta pro­prie­tà del mari­to e i matri­mo­ni erano prin­ci­pal­men­te tran­sa­zio­ni com­mer­cia­li per garan­ti­re la fami­glia e il clan, una descri­zio­ne del gene­re era inau­di­ta. Ma nella socie­tà di oggi, con la sua enfa­si sul­l’a­mo­re roman­ti­co e sul ses­so, la richies­ta che i coniugi sia­no miglio­ri amici non è meno radi­cale. Il matri­mo­nio è una for­ma di amici­zia. Per Pao­lo, l’o­bi­et­tivo prin­ci­pa­le del matri­mo­nio cris­tia­no non è lo sta­tus socia­le e la sta­bi­li­tà, come nel­le cul­tu­re anti­che, ma nem­meno l’a­mo­re roman­ti­co e la feli­ci­tà per­so­na­le, come nella nos­t­ra cul­tu­ra odier­na. Pao­lo dice: «E voi mari­ti, ama­te le vost­re mog­li con lo stes­so amo­re con cui Cris­to ha ama­to la Chie­sa. Ha dato la sua vita per lei affin­ché fos­se com­ple­ta­men­te sua, libe­ra da col­pe, lava­ta dal bat­te­si­mo e dal­la paro­la di Dio. Lo ha fat­to per pre­sen­tar­la a sé come una chie­sa glo­rio­sa, sen­za mac­chia né ruga o alt­ro, ma san­ta e sen­za mac­chia.»(Efe­si­ni 5:25–27 NLB).

Pao­lo si rife­ris­ce qui al pro­ces­so che ini­zia il gior­no in cui una per­so­na giunge alla fede in Gesù Cris­to e che vie­ne chi­ama­to «pro­ces­so di fede». San­ti­fi­ca­zio­ne è chi­ama­to. E Pao­lo è sicu­ro che ques­to pro­ces­so sarà com­pl­eta­to (Filip­pe­si 1:6). Il motivo è che Gesù stes­so è pre­sen­te nei suoi segu­aci e sta orchestran­do ques­t’­ope­ra. LUI è deter­mi­na­to a far­ci diven­ta­re le per­so­ne glo­rio­se e uni­che che pos­sia­mo esse­re in Lui. Nella sua ope­ra di reden­zio­ne, Gesù è allo stes­so tem­po: ami­co (Gio­van­ni 15:9–15) e aman­te (Efe­si­ni 5:25–27). Ques­to è il model­lo per i part­ner di un matri­mo­nio. Mari­to e mog­lie dov­reb­be­ro esse­re aman­ti e amici l’u­no del­l’al­tra, pro­prio come Gesù lo è per noi. Gesù ha una visio­ne del­la nos­t­ra glo­ria futu­ra (Colos­se­si 1:27; 1 Gio­van­ni 3:2) e tut­to ciò che fa nella nos­t­ra vita ci avvici­na a quel­l’o­bi­et­tivo. Efe­si­ni 5:28 trac­cia un col­le­gamen­to diret­to tra l’o­bi­et­tivo di ogni matri­mo­nio uma­no e l’im­ma­gi­ne del matri­mo­nio divi­no di Cris­to con la Chiesa. 

Il matri­mo­nio con­sis­te nel­l’ai­ut­a­re l’uo­mo e la don­na a diven­ta­re il nuo­vo popo­lo glo­rio­so, la nuo­va crea­zio­ne che Dio ci ha pro­mes­so.. Un gior­no, duran­te la nos­t­ra vacan­za sul­la neve, le pre­vi­sio­ni meteo dice­va­no che il sole avreb­be attra­ver­sa­to le nuvo­le nel cor­so del­la gior­na­ta. Così ci sia­mo avvia­ti ver­so le pis­te nella neb­bia fit­ta e fidu­cio­sa. Che momen­to mera­vigli­oso quan­do le mon­tagne sono improv­vi­sa­men­te usci­te dal­la neb­bia e han­no bril­la­to al sole! Ci sono momen­ti nel matri­mo­nio in cui il velo del­la vita quo­ti­dia­na si sol­le­va e vedia­mo l’al­tra per­so­na come la per­so­na mera­vigli­osa che Dio ha volu­to che fosse.

Quan­do a Michel­an­ge­lo fu chies­to come aves­se fat­to a crea­re la sua magni­fi­ca scul­tu­ra del David, si dice che abbia ris­pos­to: «Ho guar­da­to nel mar­mo e poi ho scal­pel­la­to via tut­to ciò che non era David.La mag­gi­or par­te del­le per­so­ne che cer­ca­no un coniuge cer­ca­no una sta­tua fini­ta, ment­re dov­reb­be­ro cer­ca­re un gran­de bloc­co di mar­mo». non per crea­re la per­so­na che vogli­o­no, ma per vede­re che tipo di per­so­na Gesù sta cre­an­do qui..

In ques­ta visio­ne del matri­mo­nio, uno dei due part­ner dice all’al­t­ro: «Vedo i tuoi difet­ti e le tue imper­fe­zio­ni, le tue debo­lez­ze e le tue dipen­den­ze, ma vedo anche come la per­so­na che Dio vuo­le far diven­ta­re sta cre­scen­do sot­to la super­fi­cie.«Il matri­mo­nio con­sis­te nel vede­re le cose asso­lu­t­amen­te moz­za­fi­a­to che Dio ha in ser­bo per il tuo ama­to part­ner, intra­ve­den­do fram­men­ti del­la glo­ria futu­ra e aiut­an­do l’al­tra per­so­na a diven­ta­re la per­so­na che Dio vuo­le che sia. Si trat­ta di «ama­re» il tuo coniuge nel suo poten­zia­le..

È quin­di l’e­sat­to con­tra­rio del­la ricer­ca del part­ner «gius­to», che ci accet­ta così come sia­mo e non vuo­le cam­biar­ci. Ques­ta visio­ne è anche radi­cal­men­te diver­sa dal­la ricer­ca di un part­ner che ci for­nis­ca sta­tus socia­le, sicu­rez­za finan­zia­ria o ses­so appa­gan­te. Natur­al­men­te il roman­ti­cis­mo, il ses­so, le risa­te e il diver­ti­men­to dov­reb­be­ro accom­pagna­re ques­to pro­ces­so di san­ti­fi­ca­zio­ne. Ma ques­te cose non sono in gra­do di man­te­nere vivo un matri­mo­nio per tut­ti gli anni del­la nor­ma­le vita quotidiana.

Un gior­no, una cop­pia di spo­si non si tro­verà davan­ti al pas­to­re, ma davan­ti a Dio stes­so. Quan­do si guard­a­no, non tro­va­no nean­che una mac­chia o un difet­to. For­se Dio all­o­ra dirà: «Ben fat­to. Per tut­ti ques­ti anni vi sie­te por­ta­ti l’un l’al­t­ro davan­ti a me. Ave­te fat­to sacri­fi­ci l’u­no per l’al­t­ro. Ave­te pre­ga­to e ringra­zia­to l’u­no per l’al­t­ro e vi sie­te por­ta­ti in brac­cio l’un l’al­t­ro. Vi sie­te con­fron­ta­ti e incorag­gia­ti a vicen­da. Vi sie­te abbrac­cia­ti e ama­ti e vi sie­te cos­tan­te­men­te avvici­na­ti a me. E ora guar­da­te come risple­nde­te e bril­la­te.»

Il nos­tro part­ner deve esse­re il nos­tro miglio­re ami­co (o almeno sul­la stra­da per diven­tar­lo), altri­men­ti non sare­mo in gra­do di cos­trui­re un matri­mo­nio for­te, ric­co e dura­turo che ci ren­da ent­ram­bi per­so­ne diver­se e miglio­ri. Il den­a­ro può e il sex appeal diven­ta si ridu­co­no con il pas­sa­re del tem­po. L’a­mici­zia può cre­sce­re ogni giorno.

For­se ti sei reso con­to che il tuo coniuge non è affat­to il tuo miglio­re ami­co. La buo­na noti­zia è che posso­no diven­tar­lo! Il modo per far­lo è par­ti­re dag­li aspet­ti natu­ra­li del­l’a­mici­zia: leal­tà, trasparenza/onestà e pas­sio­ni con­di­vi­se. Maga­ri si trat­ta di svi­luppa­re un nuo­vo hob­by insie­me e di pas­sa­re del tem­po insieme.

Le azio­ni di Gesù con i suoi segu­aci sono il gran­de esem­pio del matri­mo­nio. Sul­la cro­ce, Gesù non ci ha guar­da­to con un cuo­re pie­no di ammi­ra­zio­ne e affet­to. Ha mes­so i nos­tri biso­gni al di sopra dei suoiSi è sacri­fi­ca­to per noi. La Bibbia non chie­de solo ai coniugi di fare ques­to, la qua­li­tà e il tipo imit­are l’a­mo­re di Cris­to, ma anche di imit­are la sua Obi­et­tivo. Gesù non è mor­to per­ché erava­mo così ama­bi­li, ma per ren­der­ci ama­bi­li. Pao­lo dice che è mor­to per ren­der­ci «san­ti». Ques­to signi­fi­ca che Pao­lo invi­ta le per­so­ne spo­sa­te ad aiut­a­re il pro­prio part­ner ad ama­re Gesù più di loro. Il fat­to è che solo se amo Gesù più di mia mog­lie sarò in gra­do di antepor­re i suoi biso­gni ai miei. Solo quan­do il mio ser­ba­to­io emo­tivo è pie­no del­l’a­mo­re di Dio sono in gra­do di esse­re pazi­en­te, fede­le, ten­e­ro e aper­to con mia mog­lie quan­do le cose sono dif­fi­ci­li nel nos­tro rap­por­to. Più gioia trag­go dal mio rap­por­to con Cris­to, più pos­so tras­met­te­re ques­ta gioia a mia mog­lie e alla mia famiglia.

 

Possibili domande per i piccoli gruppi

Leg­gi il tes­to bibli­co: Efe­si­ni 5:25–27

  1. Secon­do il rac­con­to del­la crea­zio­ne, gli esse­ri uma­ni non han­no biso­g­no solo di una rela­zio­ne ver­ti­cale con Dio, ma anche di rela­zio­ni oriz­zon­ta­li con alt­re per­so­ne. Hai un fidanzato/una fidanzata?
  2. Sei d’ac­cordo sul fat­to che gli ele­men­ti sopr­an­na­tu­ra­li sia­no suf­fi­ci­en­ti per un’a­mici­zia? Qua­li espe­ri­en­ze hai avu­to in merito?
  3. Hai degli amici che ti sos­ten­go­no nel cammi­no ver­so la nuo­va crea­zio­ne nel sen­so di «gli uni degli altri»? Come si potreb­be­ro incorag­gia­re gli aspet­ti sopr­an­na­tu­ra­li del­le tue amicizie?

Due doman­de per le cop­pie sposate:

  1. Qua­li atti­vi­tà pot­res­te fare insie­me per diven­ta­re anco­ra più amici?
  2. Come puoi aiut­a­re il tuo coniuge a diven­ta­re la per­so­na che Dio ha volu­to che fosse?