Montagne – luoghi di incontro celestiali

Data: 10 lug­lio 2022 Pre­di­ca­to­re:
Serie: | Tes­to bibli­co: Sal­mo 121:1–2
Sug­ge­ri­men­to: Ques­to ser­mo­ne è sta­to tra­dot­to auto­ma­ti­ca­men­te. Si pre­ga di nota­re che non pos­sia­mo accet­ta­re alcu­na responsa­bi­li­tà per l’ac­cu­ra­tez­za del contenuto.

In Svi­z­zera le mon­tagne sono onni­pre­sen­ti. Sono tut­ti intor­no a noi. Ma anche nella nos­t­ra vita ci sono mon­tagne pro­ver­bia­li in cui sia­mo bloc­ca­ti e non sap­pia­mo cosa fare. Anche nella Bibbia incon­tria­mo le mon­tagne; Dio entra spes­so in con­tat­to con le per­so­ne sul­le mon­tagne. Sul­le mon­tagne, cie­lo e ter­ra si toc­ca­no. Gesù Cris­to stes­so sali­va spes­so sul­le mon­tagne e lì incon­tra­va Dio. Ment­re in pas­sa­to gli israe­li­ti dove­va­no recar­si in pel­le­gri­n­ag­gio a Geru­sa­lem­me sul Mon­te Sion per incon­tra­re Dio, oggi ques­to non è più neces­sa­rio. Pos­sia­mo ent­ra­re in con­tat­to con Dio ovunque.


Io e mia mog­lie vivia­mo a Seen­gen da poco meno di un anno e da poco meno di tre set­ti­ma­ne con nos­tro figlio Hosea. Ci sia­mo ambi­en­ta­ti bene a See­tal e tro­via­mo la natu­ra mol­to bel­la. Quan­do il tem­po è bel­lo, si posso­no vede­re anche alcu­ne mon­tagne del­la Svi­z­zera cen­tra­le. Tut­ta­via, il pan­ora­ma da qui è mol­to diver­so da quello a cui sono abitua­to a casa. Sono cre­sci­uto nella val­le del­l’Aa­re, tra Ber­na e Thun. Dal tavo­lo da pran­zo e dal­la cuci­na del­la casa dei miei geni­to­ri si ha una vis­ta illi­mi­ta­ta su Eiger, Mönch e Jung­frau. Saba­to scor­so sia­mo sta­ti a un matri­mo­nio a Thun e mi sono resa con­to anco­ra una vol­ta di quan­to sia­no vici­ne le mon­tagne lì ris­pet­to a qui. Vede­vo le mon­tagne pra­ti­ca­men­te ogni gior­no. Nel­le ulti­me tre set­ti­ma­ne ho anche vis­to mon­tagne ogni gior­no, mon­tagne pie­ne di pan­no­li­ni. Nella Bibbia incon­tria­mo anche alcu­ni ver­si e sto­rie che si svol­go­no intor­no e sul­le mon­tagne. Oggi voglia­mo guar­da­re alle mon­tagne in modo diverso.

Le montagne nella vostra vita

Cosa vi vie­ne in men­te quan­do pen­sa­te alle mon­tagne? Sei come me? Che rap­por­to ha con le mon­tagne? Anche se sono cre­sci­u­ta vici­no alle mon­tagne, mi tro­vo anco­ra mol­to bene in pia­nura. Tro­vo che le mon­tagne sia­no affa­scinan­ti. Per un cer­to peri­odo ho fat­to jog­ging lungo l’Aa­re da Wicht­rach a Mün­sin­gen. L’Aa­re è cir­con­da­to da una fores­ta a sinis­tra e a des­tra. Pres­so la pisci­na di Mün­sin­gen c’è un pon­te che attra­ver­sa l’Aa­re. Mi sono semp­re pre­so una pau­sa e ho fat­to un po» di stret­ching. L’ho fat­to per un motivo, per­ché da lì si ha la miglio­re vis­ta sul­le mon­tagne. O meglio, di una mon­tagna. La Blüem­li­salp emer­ge come un taglio sopra l’ac­qua. La Blüem­li­salp è una mon­tagna mol­to ampia e anche in estate è anco­ra pie­na di neve. Ques­ta vis­ta mi incan­ta­va ogni vol­ta, e così la Blüem­li­salp è anco­ra oggi la mia mon­tagna pre­fe­ri­ta. Ma le mon­tagne non sono solo bel­le da vede­re, for­ma­no anche una bar­rie­ra natu­ra­le. Sia per quan­to riguar­da il tem­po, ma anche per un ost­aco­lo che non si può super­a­re così facilm­en­te. Le mon­tagne posso­no quin­di offri­re una pro­te­zio­ne natu­ra­le. D’al­tra par­te, anche se le mon­tagne sono in real­tà mate­ria mor­ta, sono mol­to spa­vent­o­se. Ci sono innu­me­re­vo­li per­i­co­li come valang­he, mas­si e piet­re che cado­no. Soprat­tut­to in com­bi­na­zio­ne con un tem­po­ra­le, può diven­ta­re rapi­da­men­te una com­bi­na­zio­ne per­i­co­losa e per­si­no mortale.

In Svi­z­zera, più di 100 per­so­ne han­no per­so la vita in mon­tagna ogni anno dal 1984. Non sono com­pre­se le per­so­ne che han­no un inci­den­te ment­re pra­ti­ca­no sport estre­mi. Seb­be­ne le mon­tagne non sia­no pri­ve di per­i­co­li, eser­ci­ta­no un enor­me fasci­no su di noi. Seb­be­ne l’al­pi­nis­mo per dilet­to sia aumen­ta­to solo a par­ti­re dal XVIII seco­lo, le mon­tagne veni­va­no sca­la­te mol­to pri­ma. Ötzi, ad esem­pio, morì sul­le mon­tagne cir­ca 5300 anni fa; pro­ba­bilm­en­te sta­va fug­gen­do e si rifu­giò lì. Ques­to fasci­no e ris­pet­to per le mon­tagne si ritro­va anche nella Bibbia. «Guar­do le mon­tagne: da dove ver­rà il mio aiuto?». (Sal­mo 121:1 NLB).

Mi pia­ce anda­re in mon­tagna di tan­to in tan­to, ma mi sen­to semp­re mol­to bene quan­do tor­no in pia­nura. Ma non ci sono solo mon­tagne fisi­che, ma anche mon­tagne sim­bo­li­che che si posso­no incon­tra­re. Ad esem­pio, esis­te l’es­pres­sio­ne col­lo­quia­le «una mon­tagna pie­na». Come ho det­to, in ques­to momen­to a casa nos­t­ra c’è una mon­tagna di pan­no­li­ni e, se nos­tro figlio non fos­se così pic­co­lo, ci sareb­be anche una mon­tagna di bian­che­ria. Diver­se cose nella nos­t­ra vita posso­no esse­re per­c­e­pi­te come mon­tagne. Come cose che cos­ti­tuis­co­no un ost­aco­lo insor­mon­ta­bi­le. Sono per­so­nal­men­te mol­to impeg­na­ti­vi. Ci sono dif­fi­col­tà che si ripre­sen­ta­no con­ti­nu­a­men­te e che posso­no esse­re mol­to coin­vol­gen­ti. Qua­le mon­tagna sta­te affront­an­do nella vos­tra vita? Quan­to sem­bra gran­de e inamovibile?

Montagne – dove cielo e terra si toccano

Le per­so­ne non solo han­no scala­to le mon­tagne da tem­po imme­mo­ra­bi­le, ma han­no anche spes­so cos­trui­to san­tua­ri sul­le mon­tagne. Indi­pen­den­te­men­te dal­la reli­gio­ne di appar­te­n­en­za, i san­tua­ri più bel­li e spes­so più importan­ti si tro­va­no su col­li­ne o mon­tagne e sono quin­di visi­bi­li da lon­ta­no. Alcu­ni sono mol­to dif­fi­ci­li da rag­gi­unge­re, il che off­re una cer­ta pro­te­zio­ne, ment­re altri sono mol­to remo­ti e i din­tor­ni off­ro­no la pace e la tran­quil­li­tà neces­s­a­rie per ent­ra­re in con­tat­to con il san­to. Ma una del­le ragio­ni prin­ci­pa­li è cer­ta­men­te che il cie­lo e la ter­ra si incon­tra­no sul­le mon­tagne. Lo spa­zio che le per­so­ne abita­no, la ter­ra toc­ca lo spa­zio dove abita il sacro, il divi­no. Ques­to crea un luo­go di incon­tro sul­le mon­tagne. Sul­la cima di una mon­tagna si è vici­ni all’ignoto.

Anche nella Bibbia, Dio incon­tra spes­so le per­so­ne sul­le mon­tagne. Vor­rei sot­to­li­nea­re una sto­ria del­l’An­ti­co Tes­ta­men­to in par­ti­co­la­re, che descri­ve mol­to chia­ra­men­te ques­to incon­tro con Dio su una mon­tagna. Si trat­ta del pro­fe­ta Elia. Fu chi­ama­to da Dio a comu­ni­ca­re il mess­ag­gio di Dio ai re del reg­no set­ten­trio­na­le di Israe­le. È sta­to un com­pi­to tut­t’al­t­ro che faci­le e bel­lo. Ha dovu­to affronta­re mol­te dif­fi­col­tà ed è sta­to pro­ba­bilm­en­te uno dei con­tem­pora­nei più impo­pola­ri. Cio­no­no­stan­te, rima­se fede­le alla sua mis­sio­ne, seb­be­ne anche lui aves­se dei dub­bi. Un gior­no giunse nel deser­to sul mon­te sacro Horeb e lì incon­trò Dio. Ment­re si nas­con­de­va in una grot­ta, Dio comin­ciò a parl­ar­g­li. «All­o­ra il Signo­re gli dis­se: «Esci e mett­i­ti sul mon­te davan­ti al Signo­re, per­ché il Signo­re pas­serà». All’i­ni­zio una vio­len­ta tem­pes­ta, che spac­ca­va i mon­ti e spez­za­va le roc­ce, si pre­sen­tò al Signo­re. Ma il Signo­re non era nella tem­pes­ta. Dopo la tem­pes­ta la ter­ra ha tre­ma­to, ma il Signo­re non era nel ter­re­mo­to. E dopo il ter­re­mo­to ven­ne un fuo­co, ma il Signo­re non era nel fuo­co. E dopo il fuo­co si udì un bas­so suss­ur­ro. Quan­do Elia lo sen­tì, si tirò il man­tel­lo sul viso, uscì e si fer­mò all’in­gresso del­la grot­ta. Una voce dis­se: «Cosa fai qui, Elia?». (1 Re 19:11–13 NLB). Pos­so solo vaga­men­te imma­gi­na­re come dove­va suo­na­re su quella mon­tagna. Era cer­ta­men­te mostruo­so e spa­vent­o­so. Dio ha cau­sa­to ques­ti even­ti natu­ra­li, ma non era pre­sen­te in essi. Solo alla fine, nel suss­ur­ro del ven­to, Dio incon­trò il suo pro­fe­ta Elia. Per gli ebrei, Elia era ed è il più gran­de pro­fe­ta, insie­me a Mosè. Anche Mosè fu chi­ama­to da Dio e per­si­no sul­lo stes­so mon­te di Elia incon­trò Dio. Mosè era il lea­der del popo­lo d’Is­rae­le. Andò davan­ti a loro e diede al popo­lo le istru­zi­o­ni e gli ordi­ni su come dove­va­no vive­re come popo­lo di Dio. Ques­ta leg­ge è anco­ra vali­da per gli ebrei di oggi. Al con­tra­rio, Elia fu pro­fe­ta in un momen­to in cui il popo­lo d’Is­rae­le era divi­so in due reg­ni e il popo­lo non ascol­ta­va più il suo Dio. Per ques­to motivo, Elia fu invia­to per rim­pro­ver­a­re il popo­lo e invi­tar­lo a tornare a Dio.

Tut­to il Nuo­vo Tes­ta­men­to ruo­ta att­or­no a una per­so­na: Gesù Cris­to. È sta­to man­da­to sul­la ter­ra da Dio in cie­lo per­ché gli uomi­ni si ricon­ci­li­as­se­ro con Dio. Pur essen­do il Figlio di Dio, ha vis­suto come un esse­re uma­no su ques­ta ter­ra. Pur essen­do ven­uto dal cie­lo, ha vis­suto su ques­ta ter­ra. Mol­ti epi­so­di di Gesù si svol­go­no sul­le mon­tagne e nei din­tor­ni. Anche in ques­to caso, vor­rei sot­to­li­near­ne uno in par­ti­co­la­re. Un gior­no Gesù por­tò tre dei suoi dis­ce­po­li su un’al­ta mon­tagna. «Improv­vi­sa­men­te il suo aspet­to cam­biò. Il suo vol­to bril­lò come il sole e i suoi abiti diven­ne­ro di un bian­co bril­lan­te. Improv­vi­sa­men­te appar­vero Mosè ed Elia e ini­zia­ro­no a parl­a­re a Gesù. Pie­tro esclamò: «Signo­re, che mera­vi­glia! Se vuoi, cos­truirò tre ten­de: una per te, una per Mosè e una per Elia». Ma ment­re dice­va ques­to, una nube lumi­no­sa sci­volò su di loro, dal­la qua­le una voce par­lò loro: «Ques­to è il mio Figlio dilet­to, nel qua­le mi com­piac­cio». Ascol­ta­te­lo». (Matteo 17:2–5 NLB). L’in­con­tro su ques­ta mon­tagna sen­za nome for­nis­ce la legit­ti­ma­zio­ne per Gesù. In Elia e Mosè incon­tra i due per­son­ag­gi più signi­fi­ca­ti­vi ed ecce­zio­na­li del­l’an­ti­ca alle­an­za. Gesù si vede in linea con ques­ti due. Eppu­re si dif­fe­ren­zia da ques­ti due. Ment­re loro erano gran­di uomi­ni di Dio, lui è il Figlio pre­di­let­to di Dio, nel qua­le si com­pia­ce. Sì, in Gesù si com­ple­ta ciò che ent­ram­bi ave­va­no ela­bo­ra­to. La glo­ria di Dio diven­ta visi­bi­le sul­la ter­ra. Gesù è il com­ple­ta­men­to dei pro­f­e­ti e del­la leg­ge e li segue. «Gesù ris­po­se: Ame­rai il Signo­re tuo Dio con tut­to il tuo cuo­re, con tut­ta la tua ani­ma e con tut­ta la tua men­te! Ques­to è il pri­mo e più importan­te coman­da­men­to. Un’al­tra è altrett­an­to importan­te: ama il tuo prossi­mo come te stes­so. Tut­ti gli altri coman­da­men­ti e tut­te le richies­te dei pro­f­e­ti si bas­a­no su ques­ti due coman­da­men­ti». (Matteo 22:37–39 NLB).

Incontrare Dio oggi

Ma come pos­sia­mo incon­tra­re Dio oggi di fron­te a gran­di mon­tagne insor­mon­ta­bi­li nella nos­t­ra vita? Non abbia­mo più pro­f­e­ti come Elia o gran­di lea­der come Mosè. Anche Gesù Cris­to non è più qui per tene­re insie­me il cie­lo e la ter­ra. Per rispon­de­re a ques­ta doman­da, immer­gi­am­o­ci anco­ra una vol­ta nel tes­to del Sal­mo 121. «Guar­do le mon­tagne: da dove ver­rà il mio aiuto? Il mio aiuto vie­ne dal Signo­re che ha fat­to il cie­lo e la ter­ra». (Sal­mo 121:1–2 NLB). Ci sono due ris­pos­te in ques­ti ver­set­ti. In pri­mo luo­go, può esse­re con­fortan­te pre­ga­re Dio e sape­re che è il crea­to­re del mon­do inte­ro, com­pre­se le mon­tagne. Quin­di nulla è impos­si­bi­le per lui e può aiutarmi.

Per l’al­tra ris­pos­ta di ques­ti ver­set­ti, devo anda­re un po» più in là. All’epo­ca in cui fu scritto ques­to tes­to, c’era un solo luo­go in tut­to Israe­le dove si pote­va incon­tra­re Dio. Si trat­ta­va del tem­pio di Geru­sa­lem­me sul Mon­te Sion. Gli israe­li­ti ave­va­no alcu­ni coman­da­men­ti e, per sis­te­ma­re le cose con Dio, dove­va­no recar­si a Geru­sa­lem­me e offrir­vi un sacri­fi­cio. Sul pos­to c’er­ano dei media­to­ri che han­no aiuta­to a sis­te­ma­re le cose, i sacer­do­ti. Ques­to tem­pio era la dimo­ra di Dio sul­la ter­ra. Era il luo­go in cui cie­lo e ter­ra si uni­va­no. Qui si par­la spes­so del­l’an­ti­ca alle­an­za, che ave­va come cen­tro il san­tua­rio di Geru­sa­lem­me. Così chi­unque vol­es­se incon­tra­re Dio si reca­va in pel­le­gri­n­ag­gio a Geru­sa­lem­me. La cit­tà si tro­va a 760 metri sul livel­lo del mare ed è cir­con­da­ta da val­li. Quin­di, se qual­cu­no fos­se sali­to a Geru­sa­lem­me dal Mar Mor­to o dal Medi­ter­ra­neo, avreb­be dovu­to per­cor­re­re una cer­ta distan­za in alti­tu­di­ne. Così, quan­do il sal­mis­ta scri­ve: «Guar­do i mon­ti», signi­fi­ca anche il tem­pio di Dio. La doman­da che segue è quin­di pur­a­men­te reto­ri­ca. Per­ché lo scritto­re sa esat­ta­men­te da dove vie­ne il suo aiuto. Da qui la ris­pos­ta nel ver­set­to 2. Ma attra­ver­so Gesù Cris­to è ini­zia­to qual­co­sa di nuo­vo. Qui si par­la anche del­la nuo­va alle­an­za. Ques­ta nuo­va alle­an­za con­sis­te nel fat­to che non è più neces­sa­rio ave­re un sacer­do­te come media­to­re. Non è nem­meno più neces­sa­rio anda­re in pel­le­gri­n­ag­gio in un san­tua­rio fis­so ter­re­no per incon­tra­re Dio. Attra­ver­so Gesù Cris­to, il Figlio pre­di­let­to di Dio, Dio è mol­to vici­no a ogni per­so­na che lo cer­ca. Così, Dio può esse­re incont­ra­to ovun­que ci si tro­vi, anche se cer­ti luoghi, come le mon­tagne, han­no anco­ra un fasci­no particolare.

Se ti defi­ni­sci un segu­ace di Gesù Cris­to. Dove si incon­tra Dio? Qua­li luoghi vi toc­ca­no e vi met­to­no in con­tat­to con il Crea­to­re del cie­lo e del­la ter­ra? Se sie­te piut­tosto distan­ti dal­l’in­te­ra sto­ria con Dio, all­o­ra vor­rei chie­der­vi: dove cer­ca­te relax dal­le vost­re mon­tagne? Cosa o chi cer­ca­te quan­do le mon­tagne sem­bra­no schi­ac­ciar­vi? Dio ci pro­met­te che può esse­re tro­va­to se lo cer­chi­amo. «Per­ché io so esat­ta­men­te qua­li pro­get­ti ho fat­to per voi, dice il Signo­re. Il mio pro­get­to è di dar­vi la sal­vez­za e non la sof­fe­ren­za. Vi darò un futu­ro e una spe­ran­za. All­o­ra quan­do mi chi­ame­rai, ti rispon­derò; quan­do mi preg­herai, ti ascol­terò. Se mi cer­ca­te, mi tro­verete; sì, se mi desi­de­ra­te arden­te­men­te con tut­to il cuo­re, mi farò tro­va­re da voi, dice il Signo­re». (Gere­mia 29:11–14a NLB). Quan­do seguia­mo Gesù Cris­to, Dio ci dà il suo Spi­ri­to San­to. Vuo­le aiut­ar­ci ad affronta­re le mon­tagne del­la nos­t­ra vita. For­se ci aiu­ta anche ad acqui­si­re una pro­s­pet­ti­va diver­sa e ci ren­dia­mo con­to che ques­te mon­tagne non sono più così minacciose.

Possibili domande per il piccolo gruppo 

Leg­ge­re il tes­to bibli­co: Sal­mo 121:1–2; Matteo 17:1–21

  1. Cosa pro­va­te quan­do pen­sa­te alle mon­tagne? Il vos­tro cuo­re si apre o vi spaventa?
  2. Qua­li sono le mon­tagne nella vos­tra vita? Ce n’è qual­cu­na che met­te­te semp­re davan­ti a voi? Qua­li sem­bra­no insormontabili?
  3. Ave­te già vis­suto un momen­to di mon­tagna come ques­to, in cui cie­lo e ter­ra si sono incont­ra­ti? Come ci si sente?
  4. Com­pren­de­te il ruo­lo di Elia e Mosè in rela­zio­ne a Gesù Cristo?
  5. Dove incont­ra­te Dio? C’è un luo­go in cui ama­te par­ti­co­lar­men­te incon­tra­re Dio?
  6. Come cer­ca­te Dio? Si è lascia­to tro­va­re da voi?