Data: 6 novembre 2022 Pre­di­ca­to­re:
Serie: | Tes­to bibli­co: Roma­ni 5:1–5
Sug­ge­ri­men­to: Ques­to ser­mo­ne è sta­to tra­dot­to auto­ma­ti­ca­men­te. Si pre­ga di nota­re che non pos­sia­mo accet­ta­re alcu­na responsa­bi­li­tà per l’ac­cu­ra­tez­za del contenuto.

Come può una pic­co­la spe­ran­za diven­ta­re una gran­de spe­ran­za? Una per­so­na ha pace con Dio, acces­so alla gra­zia e spe­ran­za nella glo­ria di Dio attra­ver­so la fede in Gesù Cris­to. Quan­do una per­so­na di ques­to tipo affron­ta posi­tiv­a­men­te le dif­fi­ci­li sfi­de del­la vita, si met­te in moto una poten­te dina­mi­ca che por­ta a una mag­gio­re spe­ran­za. Ques­ta spe­ran­za non sarà mai delu­sa per­ché l’ac­con­to lo garantisce.


Nel cen­tro di Lon­dra, sul­la spon­da nord del Tami­gi, le paro­le «Nulla può divi­der­ci», trat­te da Roma­ni 8, sono scrit­te sul tet­to di una sta­zio­ne del­la metro­po­li­ta­na. L’ar­tis­ta Lak­we­na Maci­ver ha crea­to una ter­raz­za nas­cos­ta e tras­cu­ra­ta sopra la sta­zio­ne del­la metro­po­li­ta­na cos­trui­ta nel 1870. Tem­pio in un luo­go che sti­mo­la la vita. L’in­stal­la­zio­ne colo­ra­ta cop­re 1400 metri qua­dra­ti di cemen­to gri­gio. La frase «Nulla può separ­ar­ci» è un poten­te mess­ag­gio spi­ri­tua­le con un signi­fi­ca­to di spe­ran­za. La sta­zio­ne del­la metro­po­li­ta­na si chi­ama Temp­le per­ché si tro­va su un anti­co sito dei Cava­lie­ri Tem­pla­ri. Un tem­pio è il luo­go in cui il cie­lo e la ter­ra si incon­tra­no. Maci­ver: «Si dice che il Giar­di­no del­l’E­den sia sta­to il pri­mo tem­pio. La sto­ria dice che sia­mo sta­ti cac­cia­ti dal giar­di­no e da all­o­ra desi­de­ria­mo ritro­va­re la stra­da.» L’i­dea di un desi­de­rio incon­scio di paradi­so è sta­to lo sti­mo­lo per ques­to inter­ven­to pubbli­co..

Dome­ni­ca scor­sa abbia­mo impa­ra­to dal­la vita di Abra­mo che spe­ri­men­ti­amo mira­co­li quan­do vivia­mo con spe­ran­za. Oggi la doman­da è come la spe­ran­za pos­sa nas­ce­re e cre­sce­re in noi..

Posizione di partenza auspicabile

«Essen­do dun­que sta­ti giu­sti­fi­ca­ti per fede, abbia­mo pace con Dio per mez­zo del nos­tro Signo­re Gesù Cris­to. Per mez­zo di Lui abbia­mo anche acces­so per fede a ques­ta gra­zia nella qua­le ci tro­via­mo, e ci van­ti­amo nella spe­ran­za del­la glo­ria che Dio ci darà.» (Roma­ni 5:1–2 LUT).

Quan­do una per­so­na tro­va una rela­zio­ne per­so­na­le con Gesù Cris­to, è come se un gio­va­ne mec­ca­ni­co rice­ves­se un vei­co­lo con gli stru­men­ti più importan­ti per ripara­re una lava­tri­ce il pri­mo gior­no di lavoro. È pron­to a partire!

La pace (Shalom) con Dio fa par­te del­l’­e­qui­paggi­a­men­to di base di un cris­tia­no. Si trat­ta di un’af­fer­ma­zio­ne di incon­ce­pi­bi­le signi­fi­ca­to, soprat­tut­to per i cris­tia­ni roma­ni di quel tem­po. In cit­tà erano osti­li e dura­men­te per­se­gui­ta­ti. Ma come nel­l’oc­chio di un ura­ga­no, spe­ri­men­ta­ro­no una cal­ma e una pace sopr­an­na­tu­ra­li. Shalom signi­fi­ca una rela­zio­ne equi­li­bra­ta e ricon­ci­lia­ta con Dio, uno sta­to com­ple­to di feli­ci­tà e ben­es­se­re. Si stan­no com­portan­do bene.

Ques­ta pace si sbloc­ca il gior­no in cui una per­so­na dice sì a Gesù Cris­to e si unis­ce a Lui. In ques­ta pace abbia­mo acces­so alla gra­zia. La gra­zia è il favore con cui Dio ci guar­da. Ci è con­ces­so di ent­ra­re alla pre­sen­za di Dio ed Egli non fa ciò che in real­tà meriti­amo, ma ci acco­g­lie. «Venia­mo dun­que con fidu­cia davan­ti al tro­no del nos­tro Dio bene­vo­lo. Lì rice­ve­remo miser­i­cor­dia e tro­ve­remo la gra­zia che ci aiuterà quan­do ne avre­mo biso­g­no.» (Ebrei 4:16 NLB). Pos­sia­mo ent­ra­re nel­le gra­zie del Pad­re, star­ci e sen­tir­ci a casa.

Tut­ta­via, ques­to non è solo uno sta­to attua­le, ma il futu­ro si apre. «Ci van­ti­amo nella spe­ran­za del­la glo­ria che Dio ci darà.«Van­to» signi­fi­ca: ci mett­i­amo in mos­tra, ci ralle­gria­mo e fac­cia­mo dav­vero pro­pa­gan­da per il futu­ro che Dio vuo­le dar­ci. Nella Bibbia, la glo­ria è semp­re la descri­zio­ne del­la real­tà di Dio quan­do si fa cono­sce­re. La spe­ran­za del­la glo­ria signi­fi­ca che andrò nel futu­ro e vedrò Dio così com’è. Abbia­mo una vita pri­vi­le­gia­ta ora, quan­do abbia­mo la pace con Dio, quan­do ci è per­mes­so di esse­re in favore di Dio, di esse­re a casa, ma il meglio deve anco­ra veni­re. C’è una spe­ran­za di glo­ria, è ciò ver­so cui sti­amo cammi­n­an­do per­ché Gesù è mor­to e risor­to per noi. 

Dinamiche di speranza

Quan­do si ini­zia la sta­gio­ne con la bici­c­letta in pri­ma­ve­ra, si è pie­ni di spe­ran­za per le bel­le peda­la­te. Ques­ta spe­ran­za ini­zia a sgre­to­lar­si già dal­le prime sali­te. Inve­ce di esse­re il «capo» del­la resis­ten­za, è il con­tra­rio. Imme­dia­ta­men­te ci si ren­de con­to che per miglio­ra­re ques­ta con­di­zio­ne, biso­gna anco­ra sop­port­are pazi­en­te­men­te mol­te col­li­ne. Sì, le prime cor­se fan­no male, si vuo­le rin­un­cia­re. Ma se si per­se­ve­ra, si diven­ta più for­ti e più resis­ten­ti. Cre­sce la spe­ran­za di ave­re cor­se pia­ce­vo­li e spet­ta­co­la­ri. Spe­ran­za – sof­fe­ren­za – pazi­en­za – per­se­ver­an­za – anco­ra spe­ran­za e gioia: ques­to è il ciclo del ciclis­mo di suc­ces­so..

Pao­lo vede ques­ta dina­mi­ca di spe­ran­za nella vita in gene­ra­le: «Non solo, ma ci glo­ria­mo anche del­le aff­li­zio­ni (thlip­sis), sapen­do che le aff­li­zio­ni porta­no pazi­en­za, e la pazi­en­za por­ta alla pro­va, e la pro­va por­ta alla spe­ran­za, e la spe­ran­za non vie­ne meno […].» (Roma­ni 5:3–5 LUT).

Qual è il pro­ble­ma di Pao­lo che si van­ta del­le aff­li­zio­ni? E non è che ques­t’uo­mo non sap­pia cosa sia la sof­fe­ren­za! In 2Corinzi 11 elen­ca: Spes­so gett­a­to in pri­gio­ne, in per­i­co­lo di vita, cin­que vol­te tren­ta­nove frusta­te, tre vol­te frust­a­to, una vol­ta lapi­da­to, nauf­ra­ga­to, gal­leg­gi­an­do un gior­no e una not­te sul mare, innu­me­re­vo­li vol­te in gran­de per­i­co­lo, sfi­ni­men­to, dolo­re, not­ti inson­ni, ecc. Per­ché si van­ta di ques­te cose?

Vede un poten­zia­le for­ma­tivo nel­le tri­bo­la­zio­ni! Una vol­ta ho let­to che le espe­ri­en­ze dif­fi­ci­li nella vita ci ren­do­no ama­ro o meglio (ama­ro o meglio). Il nos­tro ospi­te Ste­fan Schüp­bach ha rac­con­ta­to nel suo pro­fi­lo che han­no avu­to due fig­li che sono ent­ram­bi già con Gesù. In una con­ver­sa­zio­ne per­so­na­le ho appre­so qual­co­sa di più e han­no tes­ti­mo­ni­a­to di aver avu­to ques­ta espe­ri­en­za. meglio avreb­be fat­to. Per­ché le per­so­ne crollano per la sof­fe­ren­za e alt­re cresco­no gra­zie ad essa? La capa­ci­tà di affronta­re situa­zio­ni di vita dif­fi­ci­li si chi­ama resi­li­en­za. La resi­li­en­za è mag­gio­re nel­le per­so­ne coin­vol­te in comu­ni­tà di sup­porto. Ques­to è un gran­de van­tag­gio del­la comu­ni­tà cris­tia­na. Un gat­to inves­ti­to da un’­au­to ama nas­con­der­si. Lo stes­so ist­in­to si ritro­va negli esse­ri uma­ni. Nella nos­t­ra aff­li­zio­ne è di cru­cia­le import­an­za cer­ca­re la comu­nio­ne.

Pao­lo con­ti­nua dicen­do: «che le dif­fi­col­tà porta­no pazi­en­za». Con ques­ta men­ta­li­tà e con il coin­vol­gi­men­to nella comu­ni­tà, pos­sia­mo con­sider­a­re le resis­ten­ze del­la vita come col­li­ne di allena­men­to. I nos­tri mus­co­li cresco­no e la fer­mez­za aumen­ta. Le aff­li­zio­ni nella vita quo­ti­dia­na non devo­no sor­pren­der­ci. Gesù lo ha annun­cia­to: «Vi ho det­to tut­to ques­to per­ché abbia­te pace in me. Nel mon­do si fa fati­ca (thlip­sis). Ma non dove­te tem­e­re: Ho con­qui­s­t­a­to il mon­do» (Gio­van­ni 16:33 NGÜ). Pur­trop­po Lute­ro «Nel mon­do si ha pau­ra«tra­dot­to. Mol­ti cris­tia­ni pren­do­no ques­to fat­to come giu­sti­fi­ca­zio­ne per le loro pau­re. No, ci saran­no situa­zio­ni dif­fi­ci­li, ma non dob­bia­mo ave­re pau­ra. Le aff­li­zio­ni sono col­li­ne imper­vie che cer­ca­no di raf­forz­a­re i nos­tri mus­co­li inte­rio­ri. Quan­do affron­ti­amo la sof­fe­ren­za con fidu­cia in Dio, inte­gra­ti nella comu­ni­tà, diven­ti­amo più pazi­en­ti. La pazi­en­za por­ta la liber­tà vigi­la­ta. In ques­to modo diven­ti­amo più duri e trai­amo pia­ce­re dal­la sfi­da. Le per­so­ne che han­no super­a­to mol­te «col­li­ne di allena­men­to» insie­me a Dio diven­ta­no model­li di rif­e­ri­men­to. Uno dei miei model­li è E.M., che in gio­ven­tù era pas­to­re a Romans­horn. Ques­t’uo­mo ha dovu­to sop­port­are un dolo­re enor­me e la sua vis­ta era a vol­te vici­na allo zero. Eppu­re irra­dia­va una pace e una gioia rara­men­te vis­te. Era un uomo pie­no di speranza.

La liber­tà vigi­la­ta por­ta a una mag­gio­re spe­ran­za. L’o­bi­et­tivo del­l’in­te­ra dina­mi­ca è una spe­ran­za cre­s­cen­te. Come può aumen­ta­re la nos­t­ra spe­ran­za? Se abbia­mo un sì al pro­gram­ma di allena­men­to con le col­li­ne imper­vie. Come il mec­ca­ni­co di ser­vi­zio per­so­na­liz­za, aggi­unge e miglio­ra la sua cas­set­ta degli att­rez­zi nel cor­so del tem­po, così la nos­t­ra spe­ran­za nella glo­ria di Dio è indi­vi­dua­liz­za­ta, com­pl­eta­ta e migliorata.

Secon­do Pao­lo, il nos­tro att­eg­gi­a­men­to nei con­fron­ti del­le aff­li­zio­ni del­la vita deter­mi­na l’in­gresso in un cir­co­lo vizio­so o in una spi­ra­le ascen­den­te di spe­ran­za. Se li usia­mo come una dura pal­es­tra, diven­ti­amo più for­ti e spe­ri­men­ti­amo più gioia e spe­ran­za. Se ci chiudia­mo con­tro di loro o ci ribel­lia­mo, diven­ti­amo ama­ri. Noi cris­tia­ni pos­sia­mo aiut­ar­ci a vicen­da. Pro­prio quan­do sti­amo imme­ri­ta­ta­men­te bene, pos­sia­mo aiut­a­re a per­se­ver­a­re gli altri che non stan­no bene.

Acconto sperato

Ques­t’au­tun­no abbia­mo ven­du­to la nos­t­ra secon­da auto su Tut­ti. Poi­ché negli ulti­mi anni ave­va rice­vu­to uno o due graf­fi, ero curio­so di sape­re se avrem­mo potu­to ven­de­re l’au­to al prez­zo indi­ca­to. Per mol­to tem­po nes­su­no si è fat­to avan­ti. Ma all’im­prov­vi­so c’è sta­to un movi­men­to. Un ven­dito­re di auto è pas­sa­to e, sen­za trop­pi giri di paro­le, ha offer­to un otti­mo prez­zo con una stret­ta di mano. Pagher­eb­be dav­vero così tan­to se fos­se neces­sa­rio? Quan­do poi ha tira­to fuo­ri dal­la tas­ca una ban­co­no­ta da 1.000 fran­chi e me l’ha mes­sa in mano come accon­to, ho avu­to pie­na fidu­cia che i restan­ti 7.000 fran­chi sareb­be­ro sicu­ra­men­te arri­va­ti al momen­to del­la con­segna. E così è stato.

Per­ché Pao­lo sape­va che «Ma non lascia­te che la spe­ran­za vada in fumo»? Poi­ché il depo­si­to vie­ne effet­tua­to: «[…] per­ché l’a­mo­re di Dio è sta­to river­sa­to nei nos­tri cuo­ri per mez­zo del­lo Spi­ri­to San­to che ci è sta­to dato».» (Roma­ni 5:5 LUT). L’a­mo­re di Dio è ver­sa­to, lo Spi­ri­to San­to è ci è sta­to dato. Lo Spi­ri­to San­to è come il sigil­lo del­la nos­t­ra spe­ran­za. «[…] Ci ha dato una mis­sio­ne e ci ha con­fer­ma­to la nos­t­ra appar­te­n­en­za a lui don­an­do­ci lo Spi­ri­to San­to nei nos­tri cuo­ri. Ques­ta è una sicu­rez­za per tut­to ciò che egli ci darà anco­ra.» (2 Corin­zi 1:21f NLB). Le per­so­ne che appar­ten­go­no a Gesù rice­vo­no il dono del­lo Spi­ri­to San­to come gar­an­zia per altri 7000 fran­chi. Si dice che il nume­ro 7, divi­no e per­fet­to, abbia un signi­fi­ca­to sim­bo­li­co. La capar­ra del­lo Spi­ri­to San­to sot­to for­ma di amo­re river­sa­to è già divina. La per­fe­zio­ne è ciò che aspet­ti­amo e fa par­te del­la nos­t­ra spe­ran­za nella glo­ria di Dio.

 

L’ar­tis­ta che ha diseg­na­to il tet­to del­la sta­zio­ne del­la metro­po­li­ta­na di Temp­le ha scritto: Nien­te può separ­ar­ci. Sì, nulla può separ­ar­ci dal­l’a­mo­re di Dio. Ogni per­so­na por­ta den­tro di sé il desi­de­rio di un amo­re che non finis­ce mai. Charles de Fou­cauld dice: «La spe­ran­za non è alt­ro che la fede nel­l’a­mo­re infi­ni­to di Dio.» Ques­ta spe­ran­za si ali­men­ta quan­do accet­ti­amo la dura pal­es­tra del­la nos­t­ra vita quo­ti­dia­na e la padron­eg­gi­a­mo in comu­ni­tà con gli altri. 

 

Possibili domande per i piccoli gruppi

Leg­ge­re il tes­to bibli­co: Roma­ni 5:1–5

  1. Qual è la posi­zio­ne di par­ten­za del cris­tia­no secon­do Roma­ni 1:1–2? Pro­va­te a descri­verlo con paro­le vostre!
  2. Qual è il signi­fi­ca­to del­le aff­li­zio­ni nella vita? Qual è il per­i­co­lo? Qual è il potenziale?
  3. Qua­li situa­zio­ni di pres­sio­ne ci sono nella vos­tra vita in ques­to momen­to? Come vole­te affrontarli?
  4. Aff­li­zio­ne – pazi­en­za – pro­va – spe­ran­za; ques­to descri­ve la dina­mi­ca del­la vita di un cris­tia­no. Qua­li sono le vost­re espe­ri­en­ze in merito?
  5. Per­ché è importan­te e uti­le quan­do la spe­ran­za del­la glo­ria cresce?